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Visualizza i risultati del sondaggio: Ferie/ROL liberi in cambio dell'obbligo di risultato?
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Vecchio 24-09-2014, 20:24   #1
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Lo spunto nasce da quest'articolo .

La proposta (riscritta formalmente pensando al lavoro subordinato in Italia)? Il lavoratore subordinato (assunto a TD/TI, apprendista) può assentarsi, sottoforma di ROL o ferie, per un numero di ore/giorni pari o superiore a quelle spettanti dalla Legge/CCNL/contratto individuale, senza doverlo comunicare all'azienda e senza che questa le debba preventivamente autorizzare.
Non si riconosce un tetto massimo di ore/giorni e non scalano le assenze dal monte ore/giorni.
La condizione è, però, l'obbligo di risultato, secondo il mansionario e gli "ordini" ricevuti.
Chi non rispetta la condizione? Sanzioni disciplinari del CCNL, trattenute sulla retribuzione, altro.

Si può applicare per il diritto del lavoro italiano? Tendenzialmente sì, l'importante è che non violi la Legge ed il contratto collettivo ed individuale.
Cosa significa? Significa, in soldoni, che i minimi (20gg di ferie l'anno, una 60na di ore di ROL annue) vanno garantiti, anche in presenza di risultati non raggiunti.


Che ne pensate?


Personalmente sono contrario per un po' di motivi.
Il motivo principale è che il lavoro subordinato è orientato all'attività e non al risultato. Se devo lavorare a risultato, con tutti i rischi, allora lavoro da autonomo e con una retribuzione ben diversa.
Inoltre, estremizzare sul risultato significa rischiare di essere tritati dagli stakanovisti o aziendalisti, fare straordinario con estrema disinvoltura perché "bisogna consegnare il progetto entro x", rinunciare al sabato/domenica per gli stessi motivi, insomma... Vivere per il lavoro anziché lavorare per vivere.

Preferisco il lavoro dipendente (faccio l'esempio da impiegato quale sono) dove, qualunque cosa accada, so che alle 9 inizio e alle 18, cascasse il mondo, faccio cadere la penna e mi faccio la mia vita extralavorativa.
Il sabato e la domenica non devo temere corvee.
Mi accontento dei miei 22 giorni di ferie annui e delle 72 ore di ROL + 32 di ex festività.

Ultima modifica di liuk76; 24-09-2014 a 20:27.
Vecchio 24-09-2014, 20:38   #2
Esperto
L'avatar di linea77
 

Perchè c'è una differenza tra lavoro subordinato e dipendente?
Vecchio 24-09-2014, 20:40   #3
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Quote:
Originariamente inviata da linea77 Visualizza il messaggio
Perchè c'è una differenza tra lavoro subordinato e dipendente?
Ni.
Nel linguaggio comune si tende a definire dipendente anche il lavoratore parasubordinato (es. collaboratore a progetto, collaboratore occasionale) quando così non è.

Per il diritto del lavoro e la Legge c'è differenza di contratto e di obbligazioni nonché di tutele, contributi, imposte, ecc.
Vecchio 24-09-2014, 21:38   #4
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

Non lo vedo attuabile, sopratutto nel mondo del lavoro italiano, in cui in genere per il datore di lavoro é più importante avere la gente "impagliata" alla scrivania che sapere faccia bene il suo lavoro....

....col datore di lavoro "furbetto" sempre pronto ad inventarsi un motivo per chiedere più ore, o mettere obbiettivi irraggiungibili per fregare il dipendente che difficilmente può dire di no


....se avessi dovuto essere pagato a risultato, in 20anni di lavoro mo sarei già ritirato in un'isoletta caraibica visto il gap pazzesco tra quanto mi pagano/pagavano e quanto rivendevano al cliente il mio lavoro !
Vecchio 25-09-2014, 01:44   #5
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Quote:
Originariamente inviata da kasper-me Visualizza il messaggio
Non lo vedo attuabile, sopratutto nel mondo del lavoro italiano, in cui in genere per il datore di lavoro é più importante avere la gente "impagliata" alla scrivania che sapere faccia bene il suo lavoro....
Devo dire che non è sempre vero. Dove lavoro non c'è rigidità in tal senso.

Quote:
....col datore di lavoro "furbetto" sempre pronto ad inventarsi un motivo per chiedere più ore, o mettere obbiettivi irraggiungibili per fregare il dipendente che difficilmente può dire di no
Dove lavoro il lavoro a risultato è esasperato.
Io ho la mia comfort zone ma molti colleghi, quasi sempre per loro scelta, sono succubi di 'sto sistema.
L'esempio tipico è il task x da svolgere e la sua due date.

Se dipendesse da me, x lo svolgo tranquillamente (perché non vivo per lavorare e si guadagna in qualità) in 2 gg/uomo. Aggiunti gli imprevisti, problemi e quant'altro vado a 3 gg/uomo.
Il tutto indicativo e con la considerazione che possono diventare 4 o 5.
Si dialoga col cliente e si media, in corso d'opera, e tutti vivono umanamente, felici e contenti.

Cosa succede invece ai miei colleghi e raramente a me?
Il commerciale promette il task chiuso in 1 gg/uomo.
Solitamente la mia risposta è "non riesco, non è possibile" e non mi smuovo.
Altri invece soccombono e nel gruppo, la gente con frusta e tamburi spinge per chiudere il prima possibile.
I più stakanovisti, per starci nei tempi venduti, ci lavorano la sera a casa o nel weekend.
Parliamo di apprendistati, VI CCNL Commercio, da 22000 € lordi annui.
Dopo insulti, scleri, ecc. non si consegna comunque in 1 gg promesso al cliente e si arriva lunghi.
Il tutto con entrate in gamba tesa di altri colleghi che ti vogliono per mettere una pezza sul casino di turno.
Guarda che il "task x" è già in ritardo...
...Non me ne frega nulla, il mio è più importante.


Pur avendo, ripeto, la mia comfort zone, questo scenario, pressoché quotidiano, è un monito per essere contrario alle assenze libere.


Quote:
....se avessi dovuto essere pagato a risultato, in 20anni di lavoro mo sarei già ritirato in un'isoletta caraibica visto il gap pazzesco tra quanto mi pagano/pagavano e quanto rivendevano al cliente il mio lavoro !
Vabbeh ma questo lo trovo normale ed ovvio.
Io vengo rivenduto al cliente intorno ai 10000 € + IVA al mese. Ne prendo circa 1/5 della somma.
In più c'è l'extra puntuale: non è inusuale che il prodotto software di un'attività che svolgo e chiudo in mezz'ora, venga venduto al cliente intorno ai 2000 €.
Vecchio 25-09-2014, 03:22   #6
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

@liuk76
....son contento per te, purtroppo da 5 anni a sta parte quel che vedo e sento del mercato del lavoro é mooolto lontano dalla tua esperienza....ritieniti fortunato.....basta una dirigenza prettamente commerciale, ed i giochi cambiano ed anche molto ....xché bastano 2 bastardi che ti puntano il dito ed un dirigente cogli#ne ed é finita la tua seraficità ......

....sei libero di non crederci e ti auguro non avvenga mai

P.s.

Uno dei problemi attuali é anche quello di quanto pagano.....vengo "venduto" a 800€+iva e spese/GG in Italia e 1000-1500€+iva e spese/GG all'estero......3gg di lavoro mio di ufficio escono a 20-25.000€+iva

....di tutto ciò mi piglio na miseria e spesso devo litigare con str#nzi boriosi imprenditorucoli che girano con il berlinone da 100.000€ per avere il pattuito dopo essere stato a lavorare in posti veramente dimm#rda......

Ultima modifica di kasper-me; 25-09-2014 a 03:27.
Vecchio 25-09-2014, 05:05   #7
Banned
 

In un notissimo istituto USA era così nei primissimi anni '70, quantomeno per i ricercatori.
Attualmente non so.
È molto affascinante in teoria, in pratica non sono certa che in Italia possa/convenga applicarsi su vasta scala.

Ultima modifica di rosadiserra; 25-09-2014 a 05:08. Motivo: supplemento È
Vecchio 25-09-2014, 07:41   #8
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Alla fine ragiono per me, non operando nell'informatica e non avendo a che fare con progetti o robe simili.
Io a lavoro ( e come me quelli che lavorano li ) ci devo stare ( e non posso assentarmi quando mi gira perchè non si lavora a risultato ). Se non vado il mio settore può incepparsi, se serve un documento o una informazione e non ci sono son cazzi ( capitato a volte mi chiamassero fuori dal mio orario per reperire informazioni che posso sapere solo io ).
Quindi alla fine penso sia un discorso attuabile solo per chi lavora in precisi ambiti, ma non conoscendo la materia, evito di aggiungere altro.
Per come sono io forse preferirei avere periodi di super lavoro e poi magari prendermi un mese di vacanza senza patemi di "oddio non ci sono si possono incasinare!"
Vecchio 25-09-2014, 11:25   #9
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Quote:
Originariamente inviata da kasper-me Visualizza il messaggio
quel che vedo e sento del mercato del lavoro é mooolto lontano dalla tua esperienza....ritieniti fortunato
In che senso fortunato?

Quote:
bastano 2 bastardi che ti puntano il dito ed un dirigente cogli#ne ed é finita la tua seraficità
Beh, mi trovo già in una situazione vagamente simile a quella da te descritta.
Aspetti quali: retribuzione maggiore rispetto ad altri, flessibilità d'orario, straordinari quasi nulli, allocazione su progetti dove c'è una comfort zone, ecc. mi ha fatto guadagnare l'insofferenza dei colleghi e manager stakanovisti.
Precisiamo, questi lavorano 10 ore al giorno, spesso i weekend, per scelta loro. Non è che scatta il licenziamento disciplinare se non lo fanno. Al massimo un po' di scontri col cliente e con i manager.

C'è gente che vorrebbe silurarmi ma, col tempo, sono riuscito a dimostrare alle persone giuste che pur avendo una comfort zone sono efficace più di chi non si alza mai dalla sedia.

Resto sempre dell'idea che non si può nemmeno lavorare così.
Ho un collega che lavora senza mai alzare la testa dal monitor, ipersaturo, vessato, ecc. il risultato? Non sono uno psicologo ma credo di non sbagliarmi se gli diagnosticassi distimia.
Lavora con lo schifo addosso ogni giorno e la sera tira fino alle 2 di notte per sfruttare il più possibile il tempo libero per "evadere".

Quote:
Uno dei problemi attuali é anche quello di quanto pagano
Beh, anch'io ritengo di essere sottopagato: ritengo di valere intorno ai 45000-50000 € lordi annui, ne prendo un po' meno.
Ciò nonostante, è una retribuzione dignitosa. Vorrei il superminimo non assorbibile, 2000-4000 € lordi annnui d'aumento ed il benefit dei buoni pasto.

C'è anche da dire cosa si richiede a fronte di una retribuzione maggiore: se mi chiedessero trasferte, lavoro domenicale, ecc. io preferirei, non solo prendere quanto prendo oggi ma anche prendere di meno pur di avere una vita quotidiana.

Quote:
Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
Alla fine ragiono per me, non operando nell'informatica e non avendo a che fare con progetti o robe simili.
Io a lavoro ( e come me quelli che lavorano li ) ci devo stare ( e non posso assentarmi quando mi gira perchè non si lavora a risultato ).
Beh, il lavoro a risultato non è prerogativa dell'informatica, anzi... Io sono per il lavoro dell'informatico dipendete esclusivamente ad attività.
Lo facevo anche da autonomo. Infatti, scherzosamente, vendevo la mia consulenza a "puttana", a "tassametro"

Quote:
capitato a volte mi chiamassero fuori dal mio orario per reperire informazioni che posso sapere solo io ).
Talvolta rispondo, solitamente però evito e metto in blacklist tutti i numeri dell'ufficio.
D'altronde non vedo perché dare disponibilità oltre il favore se mi porta via non più di 5 minuti, se non ho la reperibilità pagata.
Altra cosa che odio è che usino il mio numero privato. Se mi vogliono che mi diano un SIM aziendale e un cellulare aziendale.

Quote:
Per come sono io forse preferirei avere periodi di super lavoro e poi magari prendermi un mese di vacanza senza patemi di "oddio non ci sono si possono incasinare!"
Io preferisco un lavoro tranquillo e quotidiano al prezzo di non farmi ferie o permessi ma questo perché potermi godere ogni giorno è sacro.

Ultima modifica di liuk76; 25-09-2014 a 11:28.
Vecchio 25-09-2014, 14:20   #10
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

@liuk76
....fortunato xché hai ancora un minimo di libertà nell'ambiente dove stai...


Lascia stare i cel aziendali meglio non averlo...

....ti danno cel e SIM ma le chiamate non lavorative te le paghi, oltre a questo é considerato benefit e sottointeso che se ce l'hai devi essere raggiungibile......pena la gogna nel miglior stile italico, sai le litigate xché il p#rla di turno.....eh ma io ti ho chiamato.....erano le 8 meno 10 caxxo xché non hai risposto......io: beh non ho risposto xché ero seduto sul WC, e sarei arrivato in ufficio alle 9 come sempre....

Ultima modifica di kasper-me; 25-09-2014 a 16:29.
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