|
|
10-06-2015, 03:00
|
#141
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
|
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Ma siamo proprio così sicuri che un coito sia un qualcosa che passa sotto la lente d'ingrandimento, il giudizio, le aspettative e quant'altro?
Ciò non significa sminuire i problemi di molti ovviamente.
Diciamo che lo vedo come un mero atto fisico, quasi meccanico, dove è facile prendere il "via", consumare e congedarsi.
Parlare di sé e mettersi a nudo invece vuol dire dare una fiducia enorme al prossimo.
Lo dico in altri termini: riuscireste di più a chiacchierare per 10 minuti di cose frivole, giusto per stare in compagnia, con uno sconosciuto oppure per un'ora parlando di tutto quello che scrivete qui, senza filtri?
|
secondo me la fai troppo facile , ma magari è la distanza che ci separa direi antropologicamente fra te e alcuni del forum (io compreso) , per me è molto più facile mettermi 'nudo' parlare di me stesso e dei miei problemi magari non tutti ,,, che non dico aver un rapporto sessuale con una sconosciuta cosa di per sé abbastanza improbabile ma neanche scambiare un bacio
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Per me siamo su un numero che si conta su qualche mano.
Comunque sì, intendo persone timide, introverse, insicure ma NON fs a livello patologico.
Insomma, persone che qui si definiscono tali ma che alle quali uno psicologo/psichiatra non diagnosticherebbe alcunché.
|
credo che il calcolo sia per difetto , credo di non rientrare nella definizione di FS a livello patologico , secondo me qui i timidi con l'altro sesso abbondano , per ragioni varie, forse ancora una volta alla parola sociofobia diamo due significati differenti
|
|
10-06-2015, 06:47
|
#142
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
|
Ma quanto la fate lunga! Il mio metodo d'approccio è semplice: metto la donna su un piedistallo
|
|
10-06-2015, 08:30
|
#143
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
|
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Ma siamo proprio così sicuri che un coito sia un qualcosa che passa sotto la lente d'ingrandimento, il giudizio, le aspettative e quant'altro? […] Diciamo che lo vedo come un mero atto fisico, quasi meccanico, dove è facile prendere il "via", consumare e congedarsi.
|
Se uno ci prova e riprova senza ottenere niente, è evidente che subisce un giudizio negativo e, se il sesso è qualcosa di meccanico, i messaggi non-verbali non dovrebbero avere tutta questa influenza, eppure ce l'hanno!
|
Ultima modifica di barclay; 10-06-2015 a 08:41.
|
10-06-2015, 09:47
|
#144
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
|
Dai, provo a rispondere seriamente.
Quando mi piace una ragazza comincio a lanciarle segnali microscopici, di quelli che neppure la poesia ermetica saprebbe cogliere. La questione è: non sono abituato a certe cose, non sono abituato al contatto fisico, non sono abituato a ricevere certi sguardi e a parlare in un certo modo con le ragazze. Questo vuol dire che, quel che faccio io e che lancio come segnale, non è percepito perchè è la normalità per quella persona. Anche se timida, se ansiosa ecc., per quanto sia timida ecc. io mi "esprimo" e io mi capisco. Quindi comincio a non sopportarla e dunque a evitarla come la peste. Poi l'interesse mi passa o lo reprimo.
Fine della storia
|
|
10-06-2015, 13:19
|
#145
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
|
Quote:
Originariamente inviata da Anakin
Per farla breve (e molto grezza) si hanno magari problemi ad accettare l'invito telefonico di un'amica per un caffè a casa sua , ma non a levarsi le mutande davanti ad un semisconosciuto?
Chiedo , per ignoranza , magari ci saranno persone così.
|
Personalmente se sapessi e con certezza di avere un fisico perfetto e nulla che possa apparire fuori posto e anzi non mi farei problemi, stessa cosa nel fare sesso se sapessi di essere molto ferrata al riguardo .
Boh, non so perchè non è il mio caso ...comunque in effetti andare a casa altrui un pò di disagio e problemi me li crea.
|
|
10-06-2015, 13:32
|
#146
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
|
Quote:
Originariamente inviata da Anakin
Per farla breve (e molto grezza) si hanno magari problemi ad accettare l'invito telefonico di un'amica per un caffè a casa sua , ma non a levarsi le mutande davanti ad un semisconosciuto?
Chiedo , per ignoranza , magari ci saranno persone così.
|
ahahha m hai fatto ridere , cmq si esistono quelli cosi e semplicemente non vogliono dire che non hanno voglia di prendere un caffe a casa dell amica , altro che ansie.
|
|
10-06-2015, 14:47
|
#147
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
|
Quote:
Originariamente inviata da tersite
credo che il calcolo sia per difetto , credo di non rientrare nella definizione di FS a livello patologico , secondo me qui i timidi con l'altro sesso abbondano , per ragioni varie, forse ancora una volta alla parola sociofobia diamo due significati differenti
|
Condivido l'abbondanza.
La definizione di fobia sociale per me è quella del DSM e, finché non c'è diagnosi da parte di uno specialista, dubito sempre delle auto attribuzioni di fs.
|
|
10-06-2015, 15:12
|
#148
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
|
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Condivido l'abbondanza.
La definizione di fobia sociale per me è quella del DSM e, finché non c'è diagnosi da parte di uno specialista, dubito sempre delle auto attribuzioni di fs.
|
basta leggere i sintomi su wikipedia..
io ormai frequentando persone con cui tendo a trovarmi a mio agio e impiantandomi certi schemi mentali in testa (qualcuno lo chiama "raccontarsela") quei sintomi li provo raramente..
ma ricordo quando li provavo spesso ed era un incubo
poi un sacco di psico* sparano diagnosi alla carlona..
|
Ultima modifica di Ansiaboy; 10-06-2015 a 15:19.
|
10-06-2015, 15:32
|
#149
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
|
Liuk, ti rispondo a questo post, anche se eri già stato gentile a rispondermi all'altro.
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Condivido l'abbondanza.
La definizione di fobia sociale per me è quella del DSM e, finché non c'è diagnosi da parte di uno specialista, dubito sempre delle auto attribuzioni di fs.
|
Io su questo sono d'accordo(issimo).
Sono però in disaccordo quando si conclude che queste persone sono solo "timidi con l'altro sesso".
Cioè, per me va bene dire che l'intensità del problema fobia sociale sia moderata per molti, e non sia tale da ottenere una diagnosi da uno specialista. Mi ci metto tranquillamente io per primo. Quello che non mi convince è il pensare che sia tutto confinato nella sfera "rapporti con l'altro sesso".
E lo dico non perché ho voglia di polemizzare (non ne avrei motivo con te), ma perché non mi sta bene che si diffonda, anche involontariamente, una certa idea dell'utente maschio medio come di uno che sta bene, ed è qui solo perché non ha le palle per provarci con la collega o la compagna di scuola.
Comunque era solo per chiarire. Ho capito quello che intendi dire
|
Ultima modifica di Blue Sky; 10-06-2015 a 15:39.
|
10-06-2015, 15:38
|
#150
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
|
Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
non mi sta bene che si diffonda, anche involontariamente, una certa idea dell'utente maschio medio come di uno che sta bene, ed è qui solo perché non ha le palle per provarci con la collega o la compagna di scuola.
|
e ma se molti utenti maschi qua dentro lamentono essenzialmente la scarsità di donne e poi escono con friends e lavorono......
|
|
10-06-2015, 15:43
|
#151
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
|
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
e ma se molti utenti maschi qua dentro lamentono essenzialmente la scarsità di donne e poi escono con friends e lavorono......
|
Questo succede perché, come abbiamo detto tante volte e senza dare la colpa a nessuno, trovare una donna per un uomo timido è una delle cose più difficili. Trovare amici può essere tendenzialmente più facile (per quanto non sia una passeggiata, e infatti non mi risulta che qui dentro l'utente maschio medio abbia chissà quanti amici). E lavorare è una cosa che prima o poi "devono" fare tutti, quindi è difficile attuare strategie di evitamento: in un modo o nell'altro sei costretto almeno a provarci (mentre l'approccio con l'altro sesso puoi tranquillamente evitarlo per tutta la vita).
|
|
10-06-2015, 15:43
|
#152
|
Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
|
Leggendo le vostre risposte e riflettendo su come sono fatta io, mi viene da dedurre una cosa riguardo a questo eterno dilemma sul rapporto tra fobici/timidi e sesso. L'aver paura del sesso è correlato alla timidezza? E se si, perché? Cerco di dare una risposta sensata:
Essendo le persone timide e chiuse tendenzialmente rivolte al loro mondo interiore ed essendosi di conseguenza nella vita poco esposte in attività di carattere pratico che richiedessero un certo grado di performance, non è che la difficoltà col sesso si potrebbe più in generale ricollegare a questa poca dimestichezza con gli aspetti pratici e fattivi dell'esistenza tout court?
Ad esempio, pure io non mi sento così aperta e spigliata nel sesso, ma faccio risalire ciò a una mia eterna difficoltà in tutto quell'ambito generale che richiede doti pratiche e spigliatezza fisica.
Ad esempio da ragazzina odiavo la pallavolo (e tuttora mi respinge) perchè appunto è un'attività che richiede una prestazione concreta e di tipo pratico, per la quale mi sento totalmente imbranata, anche perché richiede un certo grado di disinibizione con la propria fisicità e una facilità nel gestire una performance soggetta a valutazione esterna. Ecco, il sesso lo riconduco un po' a quest'ambito cosiddetto pratico/concreto, che richiede appunto una certa padronanza del proprio corpo e una capacità di iniziativa concreta che magari molti timidi negli anni non hanno sviluppato proprio per questa loro chiusura nel mentale.
Indi....più che parlare di rapporto difficile col sesso, proporrei di ampliare la sfera interpretativa per dire che quei timidi che sono abituati a vivere in un mondo tutto mentale, fanno fatica a sondare quegli ambiti dell'esistenza che richiedono una buona conoscenza degli aspetti del proprio corpo e con quella sfera del fare pratico attinente alla propria fisicità.
Io ad esempio mi sento totalmente inibita anche in attività come aerobica, pallavolo, non è il semplice sesso a spaventarmi....insomma, sento di non cavarmela negli sport in genere, perché sono conscia di conoscere e quindi di padroneggiare poco il mio corpo, che per anni ho considerato secondario rispetto alla mia mente ipertrofica.
La paura del sesso non è forse la proiezione del fatto che siamo semplicemente persone molto mentali, spiriti più contemplativi che attivi?
Forse sto estendendo una mia particolare situazione a tutti quei fobici che dichiarano che la fobia si manifesti principalmente nel sesso, ma non potrebbe essere come dico io o no?
Comunque molti qua affermano di aver paura del sesso, ma mi chiedo una cosa: quando si entra in profonda confidenza ed empatia con l'altro questa paura dovrebbe scemare, o no? Io penso che se ci si proietta in una situazione pensandola in astratto (fare sesso con qualcuno/a) è ovvio che si vada nel panico, perchè la mente si focalizza sull'atto fisico vissuto come performance e non sull'atto come gesto intimo verso qualcuno che si ama o a cui si vuol bene; magari dal di dentro di una specifica situazione, con una persona di cui si ha fiducia e si è costruito qualcosa, il fare l'amore sarebbe una cosa che viene da sé senza troppe "seghe mentali", non pensate?
|
|
10-06-2015, 15:46
|
#153
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Quote:
Originariamente inviata da clizia
Leggendo le vostre risposte e riflettendo su come sono fatta io, mi viene da dedurre una cosa riguardo a questo eterno dilemma sul rapporto tra fobici/timidi e sesso. L'aver paura del sesso è correlato alla timidezza? E se si, perché? Cerco di dare una risposta sensata:
Essendo le persone timide e chiuse tendenzialmente rivolte al loro mondo interiore ed essendosi di conseguenza nella vita poco esposte in attività di carattere pratico che richiedessero un certo grado di performance, non è che la difficoltà col sesso si potrebbe più in generale ricollegare a questa poca dimestichezza con gli aspetti pratici e fattivi dell'esistenza tout court?
Ad esempio, pure io non mi sento così aperta e spigliata nel sesso, ma faccio risalire ciò a una mia eterna difficoltà in tutto quell'ambito generale che richiede doti pratiche e spigliatezza fisica.
Ad esempio da ragazzina odiavo la pallavolo (e tuttora mi respinge) perchè appunto è un'attività che richiede una prestazione concreta e di tipo pratico, per la quale mi sento totalmente imbranata, anche perché richiede un certo grado di disinibizione con la propria fisicità e una facilità nel gestire una performance soggetta a valutazione esterna. Ecco, il sesso lo riconduco un po' a quest'ambito cosiddetto pratico/concreto, che richiede appunto una certa padronanza del proprio corpo e una capacità di iniziativa concreta che magari molti timidi negli anni non hanno sviluppato proprio per questa loro chiusura nel mentale.
Indi....più che parlare di rapporto difficile col sesso, proporrei di ampliare la sfera interpretativa per dire che quei timidi che sono abituati a vivere in un mondo tutto mentale, fanno fatica a sondare quegli ambiti dell'esistenza che richiedono una buona conoscenza degli aspetti del proprio corpo e con quella sfera del fare pratico attinente alla propria fisicità.
Io ad esempio mi sento totalmente inibita anche in attività come aerobica, pallavolo, non è il semplice sesso a spaventarmi....insomma, sento di non cavarmela negli sport in genere, perché sono conscia di conoscere e quindi di padroneggiare poco il mio corpo, che per anni ho considerato secondario rispetto alla mia mente ipertrofica.
La paura del sesso non è forse la proiezione del fatto che siamo semplicemente persone molto mentali, spiriti più contemplativi che attivi?
Forse sto estendendo una mia particolare situazione a tutti quei fobici che dichiarano che la fobia si manifesti principalmente nel sesso, ma non potrebbe essere come dico io o no?
Comunque molti qua affermano di aver paura del sesso, ma mi chiedo una cosa: quando si entra in profonda confidenza ed empatia con l'altro questa paura dovrebbe scemare, o no? Io penso che se ci si proietta in una situazione pensandola in astratto (fare sesso con qualcuno/a) è ovvio che si vada nel panico, perchè la mente si focalizza sull'atto fisico vissuto come performance e non sull'atto come gesto intimo verso qualcuno che si ama o a cui si vuol bene; magari dal di dentro di una specifica situazione, con una persona di cui si ha fiducia e si è costruito qualcosa, il fare l'amore sarebbe una cosa che viene da sé senza troppe "seghe mentali", non pensate?
|
Bravissima.
|
|
10-06-2015, 15:54
|
#154
|
Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,144
|
Io ho iniziato a fare sport a 7-8 anni fino a 11 anni.... poi ho ripreso a 14 anni e da lì non mi sono praticamente mai fermato (facendo parte prima di società sportive, e poi continuando da solo), mi sono sempre "mosso" e ho cercato sempre di andare al massimo... eppure dal punto di vista dell'attività sessuale sono "inibito" (se per attività sessuale si intende ovviamente l'atto con un'altra persona!)
Cmq... forse per il mero atto in sè non avrei grossissime difficoltà, ma se prima di arrivare al dunque occorre "conoscersi" allora subentra il blocco
|
Ultima modifica di iturbe89; 10-06-2015 a 16:01.
|
10-06-2015, 15:59
|
#155
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
|
E' molto interessante la tua riflessione, Clizia.
Penso che possa essere una buona descrizione in molti casi. Forse non in tutti però, nel mio caso personale non credo che sia la lettura più adatta.
Spiego molto brevemente poi per una buona volta mi taccio: ho sempre fatto un sacco di sport, anche a livello agonistico, quindi ho un ottimo rapporto pratico col mio corpo; piuttosto vedo la sfera sessuale (ma soprattutto ciò che viene prima, corteggiamento ecc.) come l'interazione interpersonale più intima e quindi più probante per una persona che teme il giudizio altrui.
Quindi sintetizzando al massimo credo che per casi come il mio il principale problema nella sfera sessuale sia che proprio in quel campo si estremizza la paura di esporsi al giudizio altrui.
|
|
10-06-2015, 15:59
|
#156
|
Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
|
Quote:
Originariamente inviata da clizia
Comunque molti qua affermano di aver paura del sesso, ma mi chiedo una cosa: quando si entra in profonda confidenza ed empatia con l'altro questa paura dovrebbe scemare, o no? Io penso che se ci si proietta in una situazione pensandola in astratto (fare sesso con qualcuno/a) è ovvio che si vada nel panico, perchè la mente si focalizza sull'atto fisico vissuto come performance e non sull'atto come gesto intimo verso qualcuno che si ama o a cui si vuol bene; magari dal di dentro di una specifica situazione, con una persona di cui si ha fiducia e si è costruito qualcosa, il fare l'amore sarebbe una cosa che viene da sé senza troppe "seghe mentali", non pensate?
|
Evidentemente molti di situazioni con tutta questa empatia ne hanno vissute poche per non dire nessuna....e cmq è vero che per molti(vuoi per timidezza preponderanza di spirito contemplativo ecc) il sesso è una cosa molto intima ( enon una specie di ginnastica da camera tipo tapis roulant) che presuppone appunto tutto quello che tu dici...non trovando o trovando rarissimamente persone con le quali provare questo, ovvio che si va nel panico, ed è ovvio che risulta curioso vedere "colleghi" che invece trombocchiano a destra e sinistra anche con gente con la quale non ci sia tutta questa corrispondenza di amorosi sensi o queste affinità elettive...
|
Ultima modifica di Myway; 10-06-2015 a 16:02.
|
10-06-2015, 16:26
|
#157
|
Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
|
@blu Sky & iturbe89: si infatti, non penso che questo profilo possa andar bene per tutti tutti....purtroppo una spiegazione scientifica valida per tutti quanti i fobici penso che non esista, ma magari potrebbe spiegare un certo atteggiamento di una buona fetta di timidi e cioè di quelli che, come strategia nello stare al mondo, hanno privilegiato quella del filtro razionale, intellettuale, riflessivo, mentale. Io rientro in questa casistica, ma di certo non voglio rappresentare un'intera categoria, ci mancherebbe!
Personalmente ho sempre odiato anche guidare, ballare; insomma, tutte quelle cose che richiedono una competenza pratica, mentre ho affinato negli anni l'aspetto culturale, intellettuale e analitico, imparando ad usare l'osservazione e la parola come strumento principale di accesso al mondo. Affinando questo canale, per me nel tempo è diventato molto più facile conversare, riuscire a instaurare un rapporto basato sullo scambio razionale e analitico e questo spesso mi aiuta a trovare la mia strada per comunicare col prossimo, anche se difetto nella comunicazione emotiva, nel lasciarmi andare in manifestazione di affetto come baci, abbracci ecc.
Io penso che ognuno di noi abbia affinato nel tempo, anche inconsciamente, una propria strategia (più o meno funzionante) per stare al mondo e per relazionarci con esso. Siamo tutti un po' più bravi in un ambito e più fragili e meno preparati in altro, è normale. Credo che se riuscissi a sbloccare il canale della fisicità (che è anche quello più legato all'emotività) sicuramente supererei tutta una serie di blocchi che ne derivano: incapacità di guidare, fare sport, incapacità di lasciarmi andare ecc.
|
|
10-06-2015, 16:31
|
#158
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
|
Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Questo succede perché, come abbiamo detto tante volte e senza dare la colpa a nessuno, trovare una donna per un uomo timido è una delle cose più difficili. Trovare amici può essere tendenzialmente più facile (per quanto non sia una passeggiata, e infatti non mi risulta che qui dentro l'utente maschio medio abbia chissà quanti amici). E lavorare è una cosa che prima o poi "devono" fare tutti, quindi è difficile attuare strategie di evitamento: in un modo o nell'altro sei costretto almeno a provarci (mentre l'approccio con l'altro sesso puoi tranquillamente evitarlo per tutta la vita).
|
questo è uno di quei commenti che mi conferma l'idea di come alla fine ognuno guarda al proprio mulino....
alla fine la cosa è soggettiva c'è chi ha determinati problemi e chi no.
per chi è veramente sociofobico trovar amici spesso è una vera impresa..
e tra aver pochi amici (spesso naturale per chi ha l'indole intriversa) e non averne affatto c'è un abisso di differenza.
mai parlato di dover aver molti amici..
o per il lavoro chi non riesce a trovarlo o viene scartato ai colloqui per l'ansia che traspare etc. etc..... sembra che parli come se il lavoro fosse sempre a portata di mano..
non so continuo a pensar che certe cose proprio non le si vogliono capire...
|
|
10-06-2015, 16:34
|
#159
|
Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
|
Quote:
Originariamente inviata da clizia
... Comunque molti qua affermano di aver paura del sesso, ma mi chiedo una cosa: quando si entra in profonda confidenza ed empatia con l'altro questa paura dovrebbe scemare, o no? Io penso che se ci si proietta in una situazione pensandola in astratto (fare sesso con qualcuno/a) è ovvio che si vada nel panico, perchè la mente si focalizza sull'atto fisico vissuto come performance e non sull'atto come gesto intimo verso qualcuno che si ama o a cui si vuol bene; magari dal di dentro di una specifica situazione, con una persona di cui si ha fiducia e si è costruito qualcosa, il fare l'amore sarebbe una cosa che viene da sé senza troppe "seghe mentali", non pensate?
|
E smettila di leggermi nella mente... condivido, grazie.
|
|
10-06-2015, 16:34
|
#160
|
Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,144
|
Ecco! Hai tirato fuori un'attività "fisica" in cui sono maggiormente impacciato e non riesco a lasciarmi andare: il ballo! (intendo proprio il semplice ballo da discoteca dove in genere non si richiedono movimenti particolarmente tecnici)
|
|
|
|
|