Dalida

Vorrei tanto che queste "barriere" che ho innalzato venissero giu..ieri avevo una cena con dei colleghi di lavoro..e nonostante avessi l'occasione x farmi conoscere meglio..e magari cambiare le considerazioni negative che avevano raccolto fin ora di me..nn ho contribuito a farlo...sono rimasta in disparte come sempre...chiusa e rigida come sono di solito...mi sono limitata a ridere quando c'erano le battute...a rafforzare un discorso gia fatto...insomma ho fatto schifo..l'unica cosa che desideravo era andarmene al piu presto.. Vi siete sentiti anche voi cosi in situazioni analoghe? Come si fa a superare questi piccoli ostacoli..io faccio veramente fatica ad interagire con le persone con cui nn ho molta confidenza..trovo difficoltà ad intraprendere un discorso..come mai questo blocco?? Mi chiedo ci sarà un modo per poter comunicare ugualmente con gli altri...senza doversi "aprire" piu di tanto invece di risultare freddi e distaccati.. Voi come vi comportate?

goodenough

mi capita mi capita. evito. della considerazione degli altri sto imparando a fregarmene

Inosservato

da come hai descritto la cosa non sei andata assolutamente male....hai mstrato di condividere i discorsi, le battute, non avrai tenuto la scena ma mica per questo penseranno male...
io in queste (sempre più rare) occasioni ho sempre usato l'ironia, faccio battute, commento esperienze comuni, (ad esempio lavorative) e così riesco a non parlare di me, anche perchè altrimenti avrei ben poco da dire...l'ironia è quello che ha tenuto in piedi e tiene ad oggi in piedi la mia immagine "pubblica" (vabbè sai che immagine...)

Jessica2

è il mio problemad a sempre, mi detesto per non riuscire a spiccicare parola con persone che conosco poco ( o come te mi limito a poche parole) , purtroppo mi ci vuole un pò per aprirmi e questo è un bel problema perchè in questo modo perdo tante occasioni, anche io sento questo senso di rigidità, è davvero una sensazione orribile.

Titus

Idem
Anzi peggio, perchè anche se conosco qualcuno da un po', tendo ad elevare comunque un muro tra me e lui e a tenere una sorta di distacco che non mi fa aprire mai completamente.

Jessica2

per me invece dipende.. diciamo che passo vari passaggi quando conosco una persona.. però quando prendo confidenza sono una persona molto simpatica e di compagnia.. purtroppo ho questo difficile carattere...

roberta

http://www.comunicazionepositiva.it/index.asp
qua si possono trovare tanti spunti di riflessione..almeno dal mio punto di vista, dato che attribuisco le mie difficoltà comunicative in parte alle scarse abilità sociali.
L'altro problema è che mi sento spesso ignorante..dal quel punto di vista più che leggere, informarsi ed esercitare la memoria nn saprei che fare..
Inoltre, sempre parlando per me, di sicuro tenendo a bada l'ansia ci si sente anche più sciolti e disinvolti.. insomma cerca di prepararti e poi buttarti in situazioni che consideri meno minacciose per poi avanzare di grado..

Dalida

Io nn riesco a "sciogliermi", quindi nn mi vengono battute o aneddoti divertenti, e quando devo commentare serve solo a "rafforzare" cio che l'interlocutore precedente aveva detto..è come se mi trovassi senza argomenti...e chiaramente chi nn mi conosce bene, e soprattutto nell'ambito lavorativo, è ovvio che pensano che sia una che vuole stare sulle "sue"...è difficile x me trovare il "là" per ironizzare con chi nn conosco...

Dalida

idem..quando prendo confidenza e mi sento a mio agio divento simpatica e di compagnia...ma il brutto è che capita solo con chi mi posso fidare!!!

Dalida

Probabilmente penso la causa sia il fatto che nn me ne frego di cio che puo pensare la gente, purtroppo questo è alimentato anche dal contesto provinciale in cui vivo...in cui cio che dicono gli altri di te...è una sorta di biglietto da visita attaccato dietro le spalle...Insomma è come se volessi che gli altri mi accettassero per accettarmi di piu io....come avete fatto a "fregarvene" voi??? che strumenti avete utilizzato...è un problema di autostima secondo voi quando si tende a compiacere gli altri??

Jessica2

si è così purtroppo abbiamo lo stesso problema
avolte mi odio.. anche percè è uno stress avere sempre questa rigidità.. a volte vorrei fregarmene di tutti e essere me stessa.. ma non ci riesco.. che nervi...

Inosservato

nessuno qui dentro credo ci sia riuscito fino in fondo a fregarsene del giudizio altrui, è anche normale il desiderio di voler essere accettati, non è cosa solo da fobici penso...
semplicemente credo che dovresti "riguardare" l'esperienza vissuta sforzandoti di vederne i lati positivi
nell'episodio raccontato da te ad esempio posso dirti che oggettivamente non sei andata male...la prossima volta potresti "migliorare" magari interagendo non so facendo domande....ad esempio....."ah sì ti sei divertito in vacanza? è stato bello?" cose del genere.....piano piano con la confidenza magari riesci pure tu a "intrattenere" il pubblico con le tue esperienze o opinioni

Agata

Sei timida, cara Dalida? Io non lo trovo così brutto. Se per te, però, diventa invalidante, allora si, c'è un problema. (se non altro per te.)

caotik22

credo che se sapevo quale era il motivo forse adesso non sarei qui mi piacerebbe capirlo anche a me... sarebbe bello anche solo per un giorno riuscire a relazionarsi.... ma non succede mai ...

HeartOfDarkness

Non so interagire con le persone con cui ho poca confidenza e francamente non ne ho nemmeno voglia. A me sembrano tutti uguali, le loro battute non mi fanno ridere e i loro discorsi non mi interessano. Già è un tormento dover interagire un minimo con chi conosco un po' meglio, figuriamoci con chi non conosco...poi,non voglio complicarmi la vita ancora di più.

Sampei80

Taciturna, estraniata, tesa, giudicata, con paranoie varie che autoalimentano lo stato imparanoiante, distacco e perdita di lucidità, perdita del controllo dei movimenti con conseguente sovrautilizzo delle facoltà mentali (in pratica non segui i discorsi perchè sei troppo presa da te stessa), ansia anticipatoria, ansia, ansia, ansiaaa?

Be se è così, capisco perfettamente come ti senti e credo che dei grossi miglioramenti si possano fare per stare più a proprio agio.

Stasüdedòs

Mi ci ritrovo al 100% ...

E purtroppo, non so come risolvere la situazione.

Reinhart

devi sacrificarti se vuoi cambiare, mi ricordo che quando entravo in un pub ed avevo vergogna persino di ordinare una coca cola, mi "autoimponevo" di dare l'ordinazione e basta, senza arrossire, farla chiedere ad un altro o ad andare in bagno per evitare la cosa... è inutile illudersi o si ci sforza o non si fa un cazzo, ma credimi non ne vale la pena, scoprirai che le persone non hanno nulla da offrirti tutto sommato (a me nessuno ha lasciato niente, e non sono più interessato a creare legami con il prossimo), spero che tu riesca ad approdare ad una conclusione meno drastica della mia.

Martello

Be sempre mi sono trovato in situazioni come la tua, all'università quanto al liceo, ho sempre odiato le cene con i colleghi, le trovo ad alto tasso di ipocrisia e di nullità del discorso, e servono solo per rendersi più paraculi verso qualche collega con il quale vuoi intessere rapporti di interesse e favori tipo coprirti quando fai cavolate sul lavoro. Comunque dopo anni di sofferenze e isolamento, dacchè non ce la facevo più all'università neanche a mettere piede nell'atrio, ho elaborato questo piccolo questionario che adatto a te:
1)ti piace il tuo lavoro?
2)ti piacciono le cene con i tuoi colleghi?
3)ti piace questo modo di stare insieme?

Bene queste domande esprimono il tuo grado di insoddisfazione \soddisfazione per la vita che fai, perchè spesso stare in disparte è la spia di un disagio maggiore, magari vuoi cambiare lavoro, magari l'ambiente nel quale galleggi non ti va a genio, magari quelle cene ti sembrano così stupide ahimè...e vorresti stare con esseri umani in un altro modo in un modo meno superficiale. Oppure niente d tutto questo, sei completamente o in parte soddisfatta. Ho cercato di darti qualche spunto.

vikingo

lo so la provo spesso,la prma volta che conosoc nuove perosne e sempre un trauma...
ieri sera un mio amico doveva uscire con una ragazza e le sue amiche,e gli ho fato da spalla...non ci volevo andare perche erano 5 ragazze e sapevo sarebbe stata dura....ho provato in tutti i modi a ridere,a non sembrare musone almeno...non ho parlato tanto ma almenor idevo,fortuna che erano persone molto chiaccherone,quindi anche da parlando poco ci si sentiva meno a disagio..