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Vecchio 29-03-2005, 14:04   #1
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L'avatar di Persona
 

Ciao, mi sono da poco registrata e volevo presentarmi.
Spero di trovare qualcuno che come me viva lo stesso problema di relazionarsi al mondo che capisca il peso di sentirsi stranieri ovunque e che per tanto non sia portato a giudicare con troppa facilità accusando di crogiolamenti nell'autocompassione o cose del genere più o meno lusinghiere.
Penso di soffrire di qualche forma di sociofobia più o meno dall'età di 12 anni…ovvero da quando ho iniziato a chiudermi sempre di più in me stessa e in casa coltivando la mia inquietudine ed il mio disagio ma anche, unica nota positiva, i miei interessi: la musica, i libri, il cinema. Per anni mi sono vestita esclusivamente di nero aderendo ad una sorta di estetica dark ma che poi come tutte le cose ho lasciato scolorire e decadere con l'entusiasmo del crederci. Alcune persone che mi hanno conosciuta meglio e che mi hanno voluto bene si limitano a dire che in realtà è una questione di ipersensibilità di ''malinconia da poeta'' che con il tempo passerà e che se avessi più fiducia in me tutto sarebbe semplice. Basta volerlo. Già. A dirsi. Naturalmente le altre che sono la maggioranza sentenziano di tutto: dall'essere una scansafatiche, all'essere matta..insomma lasciamo perdere. Intanto io sono qui da anni che passo tutte le feste, tutte le estati e tutti gli inverni al buio nella mia stanza con le cuffie nelle orecchie uscendo solo per andare a qualche lezione universitaria.. Fortunatamente non soffro di gravi attacchi di panico (solo di un' ansia costante ad ogni avvenimento che mi coinvolga attivamente) e non faccio uso di psicofarmaci né frequento nessun psicanalista..anche se chissà probabilmente dovrei…è anche la mia timidezza e la mia insicurezza a darmi la maggior parte dei problemi, conditi da una certa dose di paranoia pura...Cioran diceva "il reale mi dà l'asma" ed io sottoscrivo appieno…in pratica sono inavvicinabile dalle persone cerco sempre di stare in disparte mi sembra di andar in giro con una pistola puntata alla tempia, di camminare su cristalli fragilissimi..quando si presentano delle occasione le sfuggo, gli inviti li rifiuto...finchè arriva il giorno in cui non si hanno più occasioni e ci si ritrova veramente tutti soli in cima al mondo a meditare se non convenga buttarsi di sotto o cercare di tornare sul pianeta terra…beh per il momento non aggiungo altro..un saluto*
Vecchio 29-03-2005, 17:36   #2
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ciao Persona, ti posso chiedere quanti anni hai?
Vecchio 29-03-2005, 21:57   #3
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L'avatar di niko
 

Ciao Persona.

Perché non sei andata mai da uno psicologo/psichiatra e non prendi medicine ? Non che queste cose risolvano la vita, ma certo aiutano. Vale la pena provare, no ?[/u]
Vecchio 30-03-2005, 01:47   #4
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credo ankio si tratti di una forma di ipersensibilità...e di un troppo pensare masochistico, un porsi troppe domande su cose banali...dato dal non essere degli individui banali...tutto qua, anke se a volte x qualcuno di noi questo puo diventare un problema enorme ke ci costringe alla solitudine, ci piace stare soli in fondo diciamocela tutta..gli altri cosi diversi da noi ci danno fastidio....non bisogna mai compiangersi ma dirsi che si è cosi solo xke si è migliori e piu' dotati di altri, ankio x esempio ho passato molti dei miei giorni chiuso in kasa a dipingere o suonare uno strumento...e ho fatto delle cose bellissime ke non avrei certo mai fatto se fossi stato unaltro...ke avrebbe preferito andare a giocare a pallone in una squadra di calcio, niente da dire per carità ma a ma il calcio mi fa schifo e anke andare in palestra a farmi i muscoli....preferisco leggere e passare ore in solitudine, a vlte mi dico ke sono unindividuo fortunato quando trascorro questi momenti....e ke vivrei x questo x nutrirmi di arte, xke dovrei desiderare di morire dunque solo perkè mi sento diverso da qualcuno??...ecchissenefrega!peggio x loro...
Vecchio 30-03-2005, 13:54   #5
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L'avatar di Persona
 

si certo il bisogno di solitudine, di coltivare spazi interiori è indiscusso
sarei ipocrita a spacciarmi per una persona solare estroversa e socievole e sicuramente se dovessi scegliere tra l'andare che so a vedere una partita e il leggermi un libro scontatamente opterei per la seconda opzione senza tante rinuncie e problemi...però non si tratta di questo perchè magistralmente coltivo le mie seghe mentali per altri motivi...voglio dire che un conto è amare la solitudine, un conto è ritrovarsi a vivere in semi-isolamento trincerati in una fortezza-prigione impenetrabile e affrontare ogni impatto con la società con il mondo con un senso di disagio e smarrimento che ti costringono ad escogitare di tutto per evitarlo...cioè non parlo facilmente con le altre persone non perchè mi senta la Zarathustra scesa in terra della situazione ma perchè mi sento propriamente un'imbecille e al solo pronunciare "ciao" mi sento il cuore in gola e oltre non oso dire se non in maniera impacciatissima...anche per dire andare all'edicola e chiedere un giornale mi imbarazza mi prende l'ansia, fare la spesa, ricevere dei parenti a casa...non dico che non mi riescono le cose, per farle le faccio solo con una difficoltà estrema che mi sembra essere mia soltanto...anche le situazioni più leggere per me diventano pesantissime fonte di onanismi indicibil...ed è inutile dirsi tanto sto bene da sola perchè non è vero, anch'io vorrei amare ridere sfogarmi litigare etc e quando penso al futuro vedo un buco nero...so stare bene da sola quando voglio questo sì perchè ormai ci sono abituata e lo voglio spesso ma non è vero che stare da soli perchè con gli altri non si riesce a sentirsi a proprio agio porta a stare bene..è un problema, se non lo fosse nessuno di noi sarebbe qui a discuterne, credo..
per quel che riguarda dottori e psicofarmaci non frequento per diversi motivi in primis: soldi. a stento riesco a pagarmi le tasse universitarie ed i libri figuriamoci uno psicologo..altri motivi possono essere che vivo in un paesino quindi dovrei farmi 30 km per cercarne uno (e non guido naturalmente per questioni di ansia) o che i miei non sanno niente non hanno le basi per capire queste cose nel senso che per loro sono solo svogliata non ho niente semplicemente non sono normale perchè non faccio come gli altri ma è solo causa mia.. 8O
Vecchio 30-03-2005, 18:14   #6
Guest
 

Partirei col dire che la solitudine non è il frutto avvelenato del disagio sociale. In questo forum ci sono persone fidanzate o che lo sono state; sposate con figli, persone con amici con un po' di vita sociale; e tutto questo credo perché lo hanno fortemente desiderato e vuoi, con un pizzico di fortuna, trovato. La FS non impedisce quindi l'amore e l'amicizia.
L'isolamento nel quale hai vissuto tu, mi pare una scelta e non una imposizione; probabilmente non hai mai avuto motivazioni forti tali da spingerti verso gli altri, nella ricerca dell'amicizia o di qualche sentimento.
Le letture che fai poi, Cioran e i bei film di Bergman (da cui credo tu abbia preso il nick Persona) non predispongono certo al buon umore e alla socialità. Io intorno ai 22 anni m'ero messo a leggere gli esistenzialisti francesi (Sartre, Camus) per non parlare di Dostoevskij, Pirandello, Flaubert e mi ricordo in quegli anni piuttosto cupo e disgustato dalla banalità dell'esistenza; ma poi il tempo mi ha fatto desiderare altro.
Credo che tu ti sia ipersensibilizzata ai più banali rapporti umani a causa del tuo isolamento estremo (e te credo!), ma solo da te può venire la spinta a cambiare quando questa esigenza si farà sentire davvero forte e e non più rimandabile.
Vecchio 30-03-2005, 19:47   #7
Principiante
L'avatar di Persona
 

la mia non è una scelta per evitare la banalità dei rapporti...qui si parla di fobia sociale ed io 'fisicamente' non solo psicologicamente anzi non per una forma di idealisimo ne provo i sintomi: ansia-terrore-panico timidezza esasperante, tremore...è questo che mi porto in giro e dentro..ad esempio non riesco a guidare pur avendo la patente e non credo che si tratti di snobismo intellettuale oppure quando cammino per strada mi sento in bilico sul filo spinato e non ho recriminazioni di bassezza nei confronti dell'asfalto...io vorrei riuscire a relazionarmi in maniera serena uscire con amici senza sentirmi sull'orlo di una crisi...discorrere anche dei miei interessi (di persone che li condividino e che mi attraggono ne incontro quotidianamente) ma non riesco perchè un senso di panico di tensione mi colpisce mi avvolge e pietrifica...tutto qui.
Vecchio 30-03-2005, 20:56   #8
Guest
 

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Originariamente inviata da Persona
...io vorrei riuscire a relazionarmi in maniera serena uscire con amici senza sentirmi sull'orlo di una crisi...discorrere anche dei miei interessi (di persone che li condividino e che mi attraggono ne incontro quotidianamente) ma non riesco perchè un senso di panico di tensione mi colpisce mi avvolge e pietrifica...tutto qui.
Si possono desiderare tante cose nella vita, ma come pensi di riuscirci se eviti ogni rapporto interpersonale? Dovrai pur cominciare da qualcuno. Hai scritto che incontri quotidianamente persone con cui condividere i tuoi interessi...bene. Allora non è vero che vivi così isolata; e non c'è nessuno tra quelli che incontri che t'ispiri un minimo di fiducia, simpatia, stima tale da indurti ad aprirti e relazionare?
Gli esempi che hai fatto poi (difficoltà nel guidare, camminare) non sono situazioni sociali, a meno che non ti riferissi al guidare con qualcuno e/o camminare assieme ad altre persone.
Vecchio 30-03-2005, 22:15   #9
Intermedio
L'avatar di bleed
 

ciao Persona, benvenuta
mi identifico molto su tutto quello ke ai scritto.
a me viene l'ansia praticamente ogni volta ke esco di casa...non ho fatto l'università xke nn sopportavo l'idea di dover stare x ore in una stanza in mezzo a tanta gente. Neanchio guido, pur avendo la patente da 3 anni...tra l'altro ho l'ansia pure a prendere l'autobus :?
Prendo psicofarmaci da vari mesi ke per fortuna stanno dando i loro frutti.
Ora riesco a uscire di casa ogni tanto con gli amici il sabato sera senza avere l'angoscia x tutta la serata, cammino tranquilla x strada, e anke se la mia esorbitante timidezza rimane, mi sento cmq piu tranquilla.
Nonostante questo, anke io quando penso al futuro vedo un buco nero...senza i farmaci nn potrei fare questi progressi.
Eppure basterebbe smettere di sentirsi continuamente inferiori agli altri e più della metà dei nostri problemi svanirebbe..
Vecchio 01-04-2005, 21:17   #10
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io sono arrivato quasi al punto di rinunciare...a volte penso che la vita mi ha riservato questo ed è così...ho fatto degli sforzi, sono migliorato, eppure...la sensazione è quella di essere invisibile agli altri.

p.s. persona, il tuo avatar mi ha dato un tuffo al cuore. "emilyn story", conosco bene quella statua e l'ho fotografata anch'io
Vecchio 02-04-2005, 20:35   #11
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Originariamente inviata da cody
...la sensazione è quella di essere invisibile agli altri
Ovvero? Ti senti ignorato, non considerato? Da chi?
Vecchio 03-04-2005, 01:05   #12
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Ciao a tutti,ragazzi e ragazze,mi presento:sono Valentina,20 anni,diplomata al liceo linguistico,e come molti di voi mi rispecchio abbastanza in cio' che e' proprio della fobia sociale.Il mio punto di forza e' comunque la forza di reagire a tutto questo,infatti io esco spesso e non ho problemi nel camminare per strada,entrare nei negozi,fare la spesa davanti ad altra gente,fra poco prendero' anche la patente,e' davvero un grande sogno per me.Il mio vero problema che mi fa soffrire tanto e' il non riuscire a relazionarmi agli altri,quando sono con gli altri,intendo pero' solo i miei coetanei,sembra sempre che non abbia mai nulla da dire e me ne sto sempre zitta zitta ad ascoltare con il risultato che poi ovviamente nessuno mi cerca se non per qualcosa che non riguardi lo svago.Ultimamente ho preso coraggio e sono entrata a far parte di un'associazione cattolica della mia citta',ho gia'"legato" abbastanza con tutti,io non sono mai stata molto religiosa ma e' un'esperienza bellissima perche' si incontrano persone che non ti giudicano e ti accolgono senza pregiudizi.Mi sono pero' innamorata di un ragazzo gia' fidanzato ed ogni volta e' una pugnalata al cuore vederlo mentre bacia appassionatamente la sua ragazza.Io ad esempio non ho mai vissuto l'amore e la cosa che piu' mi fa rabbia e' che non sono affatto brutta e per strada molti ragazzi fanno battute e battutine di apprezzamento(io ovviamente mi vergogno a morte e non riesco a nasconderlo perche' mi irrigidisco e non rispondo ed addirittura vado in ansia al momento di uscire e pensare di trovare una marea di "scemi",proprio io che a volte vorrei essere invisibile o perlomeno piacere solo al ragazzo che amo...vi prego,datemi un consiglio su come fare,davvero non lo so piu' a gestire quest'ansia,sembra una cosa cosi' stupida,eppure..)Dicevo,sono entrata in questa associazione da circa un mese,implorata da mia madre che non riusciva piu' a vedermi cosi' sola,ma neanche io ce la facevo piu'.Ma ho tanta paura di non farcela neanche qui a farmi degli amici,ho questa sensazione perche' mi capita di starmene spesso zitta e poi di "avvicinare il ragazzo" che mi piace,anche se fidanzato, non se ne parla proprio,assolutamente non riesco,anche se lui qualche occhiata furtiva me la lancia ogni tanto ed io ricambio,ma non basta...se capira' quanto sono timida restera'per sempre con la sua ragazza senza problemi o rimpianti...lei infatti e' cosi' solare e socievole! Un altro mio grande problema,forse di gran lunga peggiore agli altri e che ovviamente credo non mi aiutera' in questa attivita' che ho intrapreso e' il fatto di dover parlare in pubblico..io al solo pensiero mi sento male,e' una paura che mi e' stata trasmessa dai miei compagni di liceo che no facevano altro che deridermi,mi trema la voce in particolare se si tratta di leggere perche' non si fanno pause,dal momento che tu sai leggere.Dico solo che se risolvessi questo problema avrei risolto una buona meta' dei problemi legati alla mia timidezza,non e' giusto,io ho tanti sogni e voglia di vivere,di innamorarmi e vivere l'amore,ho una famiglia fantastica che mi porta girando,in vacanza,una sorella di 14 anni che mi vuole molto bene(in fondo!) e nei momenti di solitudine non capisco perche' madre natura almeno nel carattere e' stata cosi' cattiva con me,ne' io ho fatto nulla per meritarmi tutto questo,anzi e' bellissimo quando posso essere d'aiuto agli altri...il mio sogno proibito al momento sarebbe recitare ed avere un pubblico tutto per me,Help me!
Vecchio 03-04-2005, 19:09   #13
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L'avatar di cody
 

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Originariamente inviata da insider
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Originariamente inviata da cody
...la sensazione è quella di essere invisibile agli altri
Ovvero? Ti senti ignorato, non considerato? Da chi?
ignorato?non lo so. un po come dice valentina, non riesco a relazionarmi agli altri. non riesco ad essere aperto, non riesco a trovare le persone interessanti, sembra che io le metta sempre a disagio. la cosa che non capisco è che molte persone mi allontanano così su due piedi, senza nemmeno sforzarsi di conoscermi. eppure penso di essere una persona con molti interessi, con cui si puo parlare di tutto, anche di bell'aspetto. per questo a volte mi sembra di essere invisibile
Vecchio 03-04-2005, 19:32   #14
Principiante
L'avatar di Persona
 

essere invisibili...o peggio essere trattati come fantasmi...oltrepassati come se si emanassero evanescenze inquietanti dalle quali conviene allontanarsi in fretta...sì, ho presente...una mia amica ex-insegnante diceva che dipendeva dal modo di porsi...e secondo lei mi ponevo male davo l'idea della persona troppo chiusa impenetrabile e seriosa, diceva che sulla mia faccia era come se ci fosse marchiato un NO. categorico. assoluto. punto e basta. io le rispondevo che non era vero e lo sapeva benissimo al che replicava che sì lei lo sapeva che in realtà ero dolce disponibile ironica solo un pò troppo timida e introversa perchè col tempo aveva imparato a conoscermi ma diceva anche che non tutti hanno la voglia o il tempo di andare oltre al titolo e alla copertina se il contenuto appare istintivamente come un mattone...credo avesse ragione ma credo anche che non posso fingere di essere quella che non sono solo per far colpo...così forse rimarrò un buon prodotto male sponsorizzato che faticherà a trovare acquirenti...è terrribile parlare con questi termini ma alla fine la bella presentazione almeno agli inizi a quanto pare conta...poi boh...tanto una spiegazione, una teoria vale l'altra se in pratica nulla cambia e tutto si arrotola su se stesso..
Vecchio 03-04-2005, 21:39   #15
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Cara Persona sai bene che come me e tanti altri che scrivono su questo forum non sei la sola ad aver questi problemi.Il punto e' che tutto cio' alla fine finisce per segnarti cosi' profondamente che tu incominci gia' dall'inizio a sentirti "scartata" dagli altri e addirittura ti sorprendi se qualcuno ti cerca per parlare o farti una domanda,hai sempre quella costante paura di non essere mai all'altezza della situazione,di non essere accettata o semplicemente di incominciare a parlare di qualcosa quando tutti stanno zitti per paura di dire sciocchezze ed essere derisa.Tra l'altro una cosa lo stesso molto sconveniente che mi capita e' il non essere spesso sciolta nei movimenti,direi anzi piuttosto irrigidita,insomma il non muovermi troppo e questo credo che influisca abbastanza negativamente anche su tutto il resto...ti dico solo che l'altra sera,in gita con il gruppo,un ragazzo senza neanche conoscermi tanto mi ha chiamata "zombie" ed io ho subito pensato:"Caspita,incominciamo proprio bene qui!".La domanda che mi pongo sempre piu' spesso e':"Ma come devo fare,cosa devo fare per diventare almeno un minimo simile a tutti gli altri,i cosiddetti "normali",che ridono,scherzano,si abbracciano,saltano e quant altro senza problemi ed io li' quasi immobile ad osservarli e perche' no anche un po' invidiarli,io che invece al massimo spiccico qualche parola o frase anche un po' scontata a volte!"
Vecchio 03-04-2005, 23:19   #16
Guest
 

>non riesco ad essere aperto

Qualcuno ti ha mai chiesto di esserlo? Ognuno è fatto a modo suo: chi più aperto, chi più chiuso, qual'è il problema? Pensi che le persone aperte abbiano più successo o siano più apprezzate e felici? A me non pare e non mi pare che tutti cerchino le stesse caratteristiche in una persona. Se a te sì dimmi quali cose la tua chiusura t'impedisce di avere.

>non riesco a trovare le persone interessanti

E' un problema comune a molte persone direi. Ma qualcuno con cui condividere qualcosa è sempre possibile trovarlo armandosi di pazienza e continuando a cercare.

>la cosa che non capisco è che molte persone mi allontanano così su due piedi

Non conoscendoti non saprei che impressione puoi dare "a pelle". Un motivo forse ci sarà, magari non estetico. Ti poni forse in modo un po' snob? non fai sentire gli altri importanti o degni di nota? Esibisci il tuo sapere facendo sentire gli altri stupidi o ignoranti? O più semplicemente sei sempre troppo ubriaco? :lol:
Vecchio 04-04-2005, 14:16   #17
Intermedio
L'avatar di alberto
 

non lo so ma son convinto che il giorno in cui smettero' di pensare a me e magari riuscire a dare piu' attenzione agli altri avro' risolto gran parte dei miei problemi.
Vecchio 05-04-2005, 16:45   #18
Principiante
L'avatar di cody
 

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Originariamente inviata da insider
>non riesco ad essere aperto

Qualcuno ti ha mai chiesto di esserlo? Ognuno è fatto a modo suo: chi più aperto, chi più chiuso, qual'è il problema? Pensi che le persone aperte abbiano più successo o siano più apprezzate e felici? A me non pare e non mi pare che tutti cerchino le stesse caratteristiche in una persona. Se a te sì dimmi quali cose la tua chiusura t'impedisce di avere.

>non riesco a trovare le persone interessanti

E' un problema comune a molte persone direi. Ma qualcuno con cui condividere qualcosa è sempre possibile trovarlo armandosi di pazienza e continuando a cercare.

>la cosa che non capisco è che molte persone mi allontanano così su due piedi

Non conoscendoti non saprei che impressione puoi dare "a pelle". Un motivo forse ci sarà, magari non estetico. Ti poni forse in modo un po' snob? non fai sentire gli altri importanti o degni di nota? Esibisci il tuo sapere facendo sentire gli altri stupidi o ignoranti? O più semplicemente sei sempre troppo ubriaco? :lol:
rispetto al fatto di essere aperto, direi che come prima cosa è più facile per tutti se una persona si mostra aperta nei tuoi confronti. il problema è che io, anche se non sempre, vorrei esserlo, ma poi scatta in me un meccanismo di autodifesa che mi fa erigere un muro nei confronti degli altri, che spesso mi considerano "inavvicinabile".il fatto è che anche quando ci provo ad essere aperto, non riesco ugualmente ad avvicinare gli altri. forse perchè l'ansia mi rende innaturale, fatto che si ricollega all'impressione "a pelle".è vero che a volte le persone mi reputano snob, ma io questo credo che sia dovuto più alla loro chiusura mentale. la realtà è che non sempre da parte degli altri c'è la voglia di guardare al di là della superficie delle cose...ma come dici tu, è anche possibile che sia per il fatto che io sia spesso ubriaco :P
Vecchio 05-04-2005, 21:15   #19
Guest
 

Da come scrivi è difficile capire a cosa ti riferisci quando parli di "facilità dei rapporti". La intendi come capacità di risultare più affabili, più simpatici? Può essere, ma questo non significa avere rapporti migliori ovvero più profondi o comunicativi. Ho conosciuto diverse persone allegre e camaleontiche, mentalmente molto "integrate", ma ti dirò che non mi hanno mai suscitato un grande interesse. Preferisco le persone "strane" o quelli che stanno in disparte, fuori dalla mischia, m'incuriosiscono di più. Francamente non credo di aver mai avuto il complesso del non sentirmi aperto come gli altri e mi riesce difficile ragionare in questi termini.

Lo snobismo da fastidio parecchio anche a me e sicuramente allontana gli altri più che avvicinarli. Forse dovresti correggere (per quanto possibile) o limare certe tue asperità caratteriali e magari bere un po' meno :lol:
Vecchio 05-04-2005, 23:40   #20
Esperto
L'avatar di Lilith
 

"essere invisibile" per me è spesso stato un desiderio... e il problema casomai è stato il non esserlo

Quanto al come si appare, anche a me è spesso capitato di accorgermi, o che mi venisse fatto notare, che davo l'impressione di persona "snob", "antipatica", "scostante" eccetera, mentre in realtà mi sentivo come un pulcino in mezzo ai lupi... in passato me ne sono crucciata, adesso sono giunta a pensare che è meglio piacere a poche persone che mi apprezzano per ciò che sono piuttosto che fare capriole per aggiudicarmi una fama di persona brillante e "compagnona", cosa che non sono.
Partendo da questo presupposto, credo di essere adesso anche meno "selvatica" di quanto ero in passato.
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