|
|
22-08-2015, 20:46
|
#1
|
Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 75
|
Non importa di che genere. Romanzi, saggi, self-help, va tutto bene. Quali sono dei libri che hanno avuto un impatto positivo su di voi, sia per quanto riguarda la fobia sociale che in generale? Libri che vi hanno cambiato in meglio o che vi hanno fatto conquistare un punto di vista sulla vita più ampio, o più funzionale?
O anche, più semplicemente, quali sono stati dei libri che vi hanno fatto sentir meglio, o che v'hanno ispirato in qualche modo?
|
|
22-08-2015, 21:06
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 2,847
|
Interessa anche a me.
|
|
22-08-2015, 21:29
|
#3
|
Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 75
|
Eccone alcuni che ho letto io, un po' a caso
Il giovane Holden, di J. D. Salinger
Bel romanzo, dal finale piuttosto catartico. Lo lessi in un periodo di depressione, qualche anno fa, e contribuì a farmene uscire. (anche se poi ci ricascai, ahimé)
La conquista della felicità, di B. Russell
Si tratta di una raccolta di euristiche di vita, diciamo così. Magari un po' generiche, però sicuramente interessanti da leggere, soprattutto per l'approccio molto pragmatico e razionalista. A pensarci però forse in questo senso sarebbe meglio leggere direttamente l'autobiografia di Russell, che anche se è lunghetta ha dei passaggi molto molto belli. Una delle migliori autobiografie che ho letto, sicuramente (non per ultimo per le lettere d'amore che contiene. )
Shyness and social anxiety workbook. Questo è un self-help di indirizzo CBT. Sembra ben fatto (non l'ho ancora finito), e migliore rispetto ad altri che ho letto in passato. Non so se c'è in italiano. Autori tali Antony e Swinson (PhD e MD).
|
|
24-08-2015, 08:23
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 585
|
Da credente ho trovato fondamentale, per darmi gioia, Gesù di Nazaret di Benedetto XVI.
Ci sono anche i Pensieri di Blaise Pascal, che sono sicuro possono colpire anche un non credente (ho sempre pensato che la teoria del divertimento fosse un modo per dire estroversi )
Poi, mi hanno molto colpito Le notti bianche di Dostoevskij (io stesso e penso anche molto sul forum si possono ritrovare con il protagonista) e, infine, un libro che ha sempre mantenuto un po' speranza accesa in me è il Conte di Montecristo di Dumas.
|
|
24-08-2015, 10:01
|
#5
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
|
Io consiglio sempre Bukowski, perchè ha una visione della società e delle persone che mi piace e mi da un senso di speranza, e le sue poesie e i romanzi hanno una bellezza particolare nella loro forma così realistica e cruda, così vera. Consiglio panino al prosciutto per iniziare e poi post office e factotum, dove parla del suo senso della vita, arrabattarsi come si può, tra alcool, lavoro saltuario ecc.
Tutt'altra cosa, Dostoevskij, per me è stato importante, mi sono identificata nel personaggio de Le notti Bianche e in Raskolnikov, con i loro sentimenti e pensieri, il loro disagio nei confronti della vita, i rimorsi, le occasioni mancate, la sfiducia in sè stessi.
Il ritratto di Dorian Gray, perchè il protagonista è tutto ciò che vorrei essere, mi piace come predica l'edonismo più totale, il dare importanza solo ai propri desideri, la sete di esperienze e conoscenza, rinunciando a costrizioni inutili.
In ultimo, è stato importante per me un romanzo poco conosciuto, Come pietre nel fiume di Ursula Hegi, perchè anche la diversità può essere un pregio e andare di pari passo con un'anima eccezionalmente grande
|
|
24-08-2015, 10:44
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,012
|
|
|
24-08-2015, 11:16
|
#7
|
Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 75
|
+1 per le notti bianche. Un altro che citerei di Dostoevskij è memorie dal sottosuolo, anche se in questo caso l'effetto positivo della lettura è, per quanto mi riguarda, dato solo in negativo. In altre parole, il protagonista è un perfetto anti-ideale morale di cosa non essere. Ogni frutto, ogni lezione, possono essere derivati solo in negativo, per critica. Decisamente non un libretto feel good comunque.
Aggiungo L'eleganza del riccio di Barbery.
( descrizione del libro su ibs.it)
|
|
24-08-2015, 12:08
|
#8
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
|
Ah dimenticavo Jane Eyre di Charlotte Bronte il libro della mia vita, l'avrò letto almeno 10 volte. Il percorso di vita di una gran donna, orfana e abbandonata dalla zia stronza, spedita in collegio, sopravvissuta a tifo, vaiolo e condizioni disagiate, non si piegò davanti a nulla e si fece da sè, senza l'aiuto di nessuno. Vabbè ce ne sono troppi di libri importanti, almeno per me
|
|
02-09-2015, 21:43
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
|
Durante l'adolescenza mi ispirò anche "L'alchimista" di Paulo Coelho, oltre ad altri che sono già stati citati.
|
|
02-09-2015, 22:59
|
#11
|
Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 43
|
+1 per "l'Alchimista" di Coelho.
- "Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron.
- "Norwegian Wood" di Haruki Murakami.
E per adesso non me ne vengono altri che diano "ispirazione" in questo senso, ma se mi tornano in mente lo scrivo.
Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
|
|
02-09-2015, 23:00
|
#12
|
Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 43
|
Ah, e poi qualcosa di Fromm, ma sono per lo più saggi.
Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
|
|
02-09-2015, 23:43
|
#13
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
"L'enigma del solitario", di Jostein Gaarder, è secondo me un libro che ogni fobico dovrebbe leggere.
|
|
03-09-2015, 14:58
|
#14
|
Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
|
Dei classici della narrativa, principalmente Il rosso e il nero di Stendhal, Lo straniero di Camus e tutti i romanzi di Yukio Mishima. Hanno protagonisti che pur essendo l'uno diverso dall'altro sono sempre, per buoni motivi, in forte contrasto con il loro ambiente sociale.
|
|
14-09-2015, 22:29
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Mondo Disco
Messaggi: 688
|
Il primo grande libro: le 13 vite e mezzo del capitano Orso Blu. Stupore,paura,ironia: un capolavoro
Poi è arrivato il Signore degli Anelli e la saga della Fondazione di Asimov: potere all'immaginazione.
Negli ultimi anni i favolosi il Giovane Holden e Moby Dick, diversi ma bellissimi nella loro "visione del mondo".
|
|
15-09-2015, 00:02
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,966
|
Così parlò Zarathustra. Rende meno sociofobici nel senso che rafforza l'attitudine alla misantropia.
|
|
15-09-2015, 14:48
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
|
Quote:
Originariamente inviata da feaanor
Poi, mi hanno molto colpito Le notti bianche di Dostoevskij (io stesso e penso anche molto sul forum si possono ritrovare con il protagonista) .
|
Finisce male però per il protagonista.
Suggerisco i " Sonetti lussuriosi" di Pietro Aretino .
|
|
15-09-2015, 15:01
|
#18
|
Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
|
Un libro molto terapeutico per me è il libro segreto di Bruce Lee, terapeutico, sia a livello mentale (usando per lo più un linguaggio di tipo "filosofico", a volte incomprensibile) che fisico (può rendere potenti, ma ci vuole grande applicazione e abnegazione) XD
|
Ultima modifica di iturbe89; 15-09-2015 a 15:05.
|
16-09-2015, 10:20
|
#19
|
Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 75
|
Quote:
Originariamente inviata da Josef K.
Così parlò Zarathustra. Rende meno sociofobici nel senso che rafforza l'attitudine alla misantropia.
|
eh, non so se quello sia proprio l'approccio migliore
Con moderazione, sarei in parte d'accordo
|
|
16-09-2015, 10:35
|
#20
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
|
chuck palahniuk
|
|
|
|
|