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06-01-2024, 19:22
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#41
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,750
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Ma la causa della mia rabbia è la mia reazione a ciò che ha fatto il ladro. E' fattuale che senza ladro la concatenazione di eventi non ha inizio, ma la causa della mia rabbia è da ricercare nel mio mondo interiore, nei miei schemi appresi, nel moro di reagire a quella situazione che ho imparato (inconsapevolmente), non nel ladro.
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la causa della rabbia è anche nel ladro. Una persona può avere gli schemi di pensiero più disfunzionali del mondo, ma se le capitano continuamente eventi favorevoli, non si innesca alcuna emozione negativa e dannosa. Fattuale.
Metti che un tizio ha dei pensieri pazzi per cui se vede la moglie che parla con un altro uomo la ammazza... beh, ma casualmente sua moglie non parla con altri uomini e dunque il loro rapporto prosegue felicemente. È chiaro che gli eventi esterni abbiano un peso determinante. Oltre ovviamente al funzionamento mentale delle persone.
Quote:
Le cose vanno nell'unico modo in cui devono o possono andare
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questo pensiero non mi sembra molto razionale. Non esiste a priori un modo in cui le cose devono andare. Le cose capitano e basta, spesso accadono casualmente. Pensare che dovessero proprio andare così può essere una buona strategia per accettare la propria sorte, ma non si basa su dati veri.
Quote:
Si può imparare a non reagire,o non reagire meccanicamente, ma a scegliere come agire.
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non so proprio come si possa fare. Se hai voglia aprici un thread, lo leggerei volentieri e forse imparerei qualcosa di utile.
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06-01-2024, 20:00
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#42
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,750
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Ok, in quel senso hai totalmente ragione, c'è sempre possibilità di agire in modo concreto.
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sì. Solo che mi riferivo a questo agire in modo concreto parlando della seconda delle due condizioni ideali per essere felici:
1) quella nominata da te, in cui si è padroni dei propri pensieri e delle proprie emozioni riuscendo così a non farsi influenzare troppo negativamente da ciò che ci accade
2) la condizione in cui tramite questo agire concreto si è capaci di ottenere tutto ciò che si vuole. Ora, è vero - come dici - c'è sempre la possibilità di agire in modo concreto. Ma solo poche straordinarie persone sono in grado, dandosi da fare, di esaudire tutto ciò che vogliono. Perciò, anche questa seconda condizione è riservata a pochissimi.
Quote:
Però sono emozioni inutili. Non risolvono niente, non fanno ricomparire il portafoglio e non ti danno niente in più che ti aiuti a ritrovarlo.
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So perfettamente che sono emozioni inutili. Tuttavia, non mi capacito di come possa reagire diversamente.
Se percepisco una certa cosa come un problema, è naturale che mi vengano emozioni negative.
Quote:
ma ogni tanto, dopo un bel pò di pratica, mi capita di non arrabbiarmi più. E le cose vanno meglio, e non ci perdo niente, ci guadagno un'incazzatura in meno.
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la tua mente è troppo avanti, wow
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06-01-2024, 20:04
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#43
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,452
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
La linea delle concatenazioni causali è una. Rimuginare a posteriori sul non avvenimento di qualcosa è riflettere sull'assenza di possibilità di esistenza, sul nulla. Non ha senso.
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Se c'è una sola linea di concatenazione causali, però, anche il rimuginare ne fa parte e quindi perché opporsi a esso? Anzi, la domanda stessa sull'opporsi o il non opporsi ai proprî movimenti interiori perde senso, se si vuole avere una posizione coerentemente determinista, che vada fino in fondo.
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06-01-2024, 20:56
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#44
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,452
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Hai ragione, se il rimuginio avviene è perchè fa parte della catena.
In tal senso, tutto ciò che è, è insito nel primo attimo del big bang. Così l'uomo rientra nella catena quando agisce meccanicamente. Però io credo che esista per lui la possibilità di guadagnarsi la scelta e aggiungere nuove cause all'intricato gomitolo delle concatenazioni causali, cercando di capire come si può agire consapevolmente, uscendo dagli automatismi fisici, mentali ed emotivi.
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Ho capito, quindi ritieni che l'universo sia deterministico ma l'individuo abbia margini di libertà.
Una posizione direi classica. Io invece tendo a ritenere che il libero arbitrio non esista proprio, con tutti i problemi che questa posizione si trascina dietro. Anche se di recente ho letto un libro che mi ha fatto quasi cambiare idea a proposito, o perlomeno dubitarne un po'.
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06-01-2024, 21:15
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
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Grazie Hor. Dovrei leggerlo pure io perché dubito del libero arbitrio.
Oggi mi pare vada per la maggiore il libero arbitrio ibrido (come le auto): ho libertà di scegliere ma non la responsabilità delle mie azioni.
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06-01-2024, 21:42
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 819
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Solitamente sono infelice, malinconico e depresso.
Raramente riesco a gioire per alcune piccole cose, ma sono eventi che sono sempre più rari.
Tuttavia non ho mai pensato ad un atto estremo, innanzitutto perché non potrei mai dare un dolore così grande ai miei familiari e poi perché sento che ho ancora un sacco di cose da vedere.
Ad esempio prima di andare all'altro mondo devo assolutamente vedere 2 ambienti che sono all'opposto tra di loro :
1) I fiordi in Norvegia
2) Il Deserto di Sonora al confine tra Stati Uniti e Messico
E poi devo vivere la bellezza della sensazione di essere libero dalla prigione del lavoro per almeno 10 anni.
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06-01-2024, 22:37
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#48
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,141
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Sono infelice ma non per quello che sta al di fuori di me ma per come io elaboro e processo tutto quello che mi giunge in forma di input.
Sarei più felice se fossi 20 cm più alto ad esempio? Non so, forse all'inizio mi darebbe un po' di tempra in più ma alla fine tornerei a essere quello che ero prima e questo perché sono io ad essere guasto, non è colpa di quello che mi manca. Bisogna ripensare al funzionamento di quel meccanismo che mi fa filtrare le cose e me le fa trovare monotone.
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07-01-2024, 17:23
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#49
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,106
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Felicità ed infelicità sono due tensioni emotive. Lo stato ottimale è l'assenza di turbamento sia in un senso che nell'altro. Detto questo, tutti quanti hanno periodi di felicità e periodi di infelicità, occorre diffidare da chi vuole farci credere di essere sempre felice. Le vite delle persone sono fatte di varie stagioni, di inverni così come di primavere ecc.
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09-01-2024, 13:11
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#50
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,161
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non sono felice da molti anni... ho pensieri suicidi quasi tutti i giorni... mi sforzo di vivere un giorno alla volta solo per non fare un torto ai miei genitori... ma sono davvero stanco... non ce la faccio più...
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09-01-2024, 13:21
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Io sono più spesso triste, al limite neutro, felice di rado e sporadicamente.
E' che a me vivere non piace, è solo uno sforzo continuo per produrre un po' di benessere, e questo fatto soltanto già riesce a mettermi definitivamente di cattivo umore nei secoli dei secoli a venire.
Sinceramente io rimedi veri e propri non ne vedo.
Mettiamoci il rischio di lutti, malattie, mancanza di relazioni appaganti e quant'altro, perdite che uno deve subire per forza di cose, e si arriva alla conclusione che per un momento di spensieratezza felice, bisognerà sorbirsi merda e contro merda.
Fino all'età dell'incoscienza io sono stato felice, cioé intorno ai 5 6 anni, dopo mai più, ha prevalso un sentimento di opposizione alla vita, ma non credo di essere depresso in senso psichiatrico come descrivono loro questa cosa, depresso sarei dovuto esserlo già prima dato che secondo queste teorie il mio organismo avrebbe dovuto essere triste geneticamente, no, sono diventato triste poi tramite la percezione della mia condizione, ma questa percezione non dipende certo solo dall'educazione, dipende dal guardarsi intorno e osservare un po' come vanno le cose a tizio, caio e sempronio ed allo stesso tempo osservare cos'ero io; una cosa insignificante gettata nel tritacarne della vita che doveva poi sentirsi ripetere discorsi come "il mondo ti sostiene".
Ma quando mai, il mondo va per i cazzi suoi, non sostiene nessuno, se delle forze devono distruggere qualcuno o qualcosa lo distruggeranno e basta senza alcuna pietà.
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Ultima modifica di XL; 09-01-2024 a 13:35.
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09-01-2024, 15:39
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#52
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Roby1983
Forse un sito sul disagio personale nn è il più adatto per questa domanda,ma di solito la vita vi sorride,o siete tristi,o angosciati?
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Non ricordo quanti anni sono che non rido o sorrido, e il 90% del tempo in cui sono cosciente sono di umore molto triste. Probabilmente lo sono anche nel sonno solo che non lo ricordo.
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09-01-2024, 19:02
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#53
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,418
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apatico o infelice quasi sempre, impossibile cambiare rotta senza vivere esperienze positive
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15-01-2024, 23:07
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#54
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 916
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Eterna combo infelicità + ansia + vergogna + frustrazione.
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16-01-2024, 00:54
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#55
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Banned
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 2,491
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Mi sveglio la mattina e il mio unico desiderio è quello di risprofondare nel buio, meglio senza sogni...
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16-01-2024, 10:47
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#56
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,856
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Felicità ed infelicità sono due tensioni emotive. Lo stato ottimale è l'assenza di turbamento sia in un senso che nell'altro. Detto questo, tutti quanti hanno periodi di felicità e periodi di infelicità, occorre diffidare da chi vuole farci credere di essere sempre felice. Le vite delle persone sono fatte di varie stagioni, di inverni così come di primavere ecc.
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Esatto, deve esserci equilibrio: essere costantemente felici sarebbe l'estremo opposto della depressione ma cmq non rientrerebbe in una condizione di normalità!
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