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06-01-2024, 19:03
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#41
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
ma no, intendevo proprio un plasmare fattivamente, agendo in modo concreto. Un po' come si plasmano l'argilla o il pongo: dare materialmente alla vita la forma che si desidera.
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Ok, in quel senso hai totalmente ragione, c'è sempre possibilità di agire in modo concreto.
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
in effetti faccio un po' di fatica a capire quel che vuoi dire. Mettiamo che perdi il tuo portafoglio con soldi e documenti dentro. Non ti sembra ragionevole sentirti arrabbiato, frustrato, depresso, abbattuto? Cioè, non hai più il portafoglio, dovrai rifare i documenti, potrebbero averti rubato la carta di credito... come puoi non sentirti attaccato alle emozioni negative provocate da questo evento? Anche se ti metti a ragionare, capisci che si tratta di un fattaccio.
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Sì, è legittimo e normalissimo sentirsi arrabbiati e frustrati se perdi il portafoglio. Sfido chiunque a non sentirsi attaccato dalle emozioni negative quando perde il portafoglio. Però sono emozioni inutili. Non risolvono niente, non fanno ricomparire il portafoglio e non ti danno niente in più che ti aiuti a ritrovarlo.
Un conto è la paura fisica, istintiva, di quando stai rischiando concretamente la vita (non so se a qualcuno è mai successo, a me sì, ed è un'altra paura, ha proprio un sapore diverso). Un altro è la paura mentale, o quella emotiva. Il primo tipo di paura è utilissima e fondamentale. Il secondo e il terzo tipo no.
Io sono il primo a bestemmiare se perdo il portafoglio, ma ogni tanto, dopo un bel pò di pratica, mi capita di non arrabbiarmi più. E le cose vanno meglio, e non ci perdo niente, ci guadagno un'incazzatura in meno.
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Ultima modifica di Pablo Escoalbar; 06-01-2024 a 19:06.
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06-01-2024, 19:08
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#42
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Esperto
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,228
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Continuum malinconico
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06-01-2024, 19:09
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#43
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Messaggi: 1,294
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Che sogno.
Anche la malinconia la gradisco, è un lusso. Io devo sempre combattere e sono sempre tormentata e sempre nell'occhio del ciclone, non posso mica permettermi sentimenti quieti. Nei rari momenti in cui mi è concesso mi immalinconisco volentieri, ma purtroppo dura poco.
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Mi sono espresso male: serenità è il vero nome della felicità, molto rara, mentre la FELICITÀ in maiuscolo è l'IDILLIO, rarissima.
Anche io in effetti il resto della mia vita non sono sereno, ma piuttosto sto in uno stato di malinconia...
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06-01-2024, 19:22
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#44
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Ma la causa della mia rabbia è la mia reazione a ciò che ha fatto il ladro. E' fattuale che senza ladro la concatenazione di eventi non ha inizio, ma la causa della mia rabbia è da ricercare nel mio mondo interiore, nei miei schemi appresi, nel moro di reagire a quella situazione che ho imparato (inconsapevolmente), non nel ladro.
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la causa della rabbia è anche nel ladro. Una persona può avere gli schemi di pensiero più disfunzionali del mondo, ma se le capitano continuamente eventi favorevoli, non si innesca alcuna emozione negativa e dannosa. Fattuale.
Metti che un tizio ha dei pensieri pazzi per cui se vede la moglie che parla con un altro uomo la ammazza... beh, ma casualmente sua moglie non parla con altri uomini e dunque il loro rapporto prosegue felicemente. È chiaro che gli eventi esterni abbiano un peso determinante. Oltre ovviamente al funzionamento mentale delle persone.
Quote:
Le cose vanno nell'unico modo in cui devono o possono andare
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questo pensiero non mi sembra molto razionale. Non esiste a priori un modo in cui le cose devono andare. Le cose capitano e basta, spesso accadono casualmente. Pensare che dovessero proprio andare così può essere una buona strategia per accettare la propria sorte, ma non si basa su dati veri.
Quote:
Si può imparare a non reagire,o non reagire meccanicamente, ma a scegliere come agire.
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non so proprio come si possa fare. Se hai voglia aprici un thread, lo leggerei volentieri e forse imparerei qualcosa di utile.
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06-01-2024, 19:35
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#45
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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"Le cose vanno nell'unico modo in cui devono o possono andare "
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
questo pensiero non mi sembra molto razionale. Non esiste a priori un modo in cui le cose devono andare. Le cose capitano e basta, spesso accadono casualmente. Pensare che dovessero proprio andare così può essere una buona strategia per accettare la propria sorte, ma non si basa su dati veri.
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Hai ragione, detta così è molto fraintendibile. Probabilmente era da togliere il "devono".
E' un pensiero un pò aderente al senso dell'"eterno ritorno" nietzschiano. Ovvero, le cose vanno sempre in un solo modo, e non in tanti altri. La linea delle concatenazioni causali è una. Rimuginare a posteriori sul non avvenimento di qualcosa è riflettere sull'assenza di possibilità di esistenza, sul nulla. Non ha senso.
Certo, non esiste a priori un modo in cui le cose debbano andare. Esistono infinite possibilità, ma poi di fatto la realtà ne percorre sempre e solo una. Che poi ciò dipenda dal caso o dal "capitare", o da legami di causa-effetto, è un discorso un pò incasinato per me.
Per certi versi io condivido una concezione meccanicista. L’accadere, sia fisico sia spirituale, è visto come il prodotto di una pura causalità meccanica e non preordinato a una superiore finalità (come ad esempio un essere superiore che dirige le sorti delle cose).
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Ultima modifica di Pablo Escoalbar; 06-01-2024 a 19:37.
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06-01-2024, 20:00
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#46
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Ok, in quel senso hai totalmente ragione, c'è sempre possibilità di agire in modo concreto.
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sì. Solo che mi riferivo a questo agire in modo concreto parlando della seconda delle due condizioni ideali per essere felici:
1) quella nominata da te, in cui si è padroni dei propri pensieri e delle proprie emozioni riuscendo così a non farsi influenzare troppo negativamente da ciò che ci accade
2) la condizione in cui tramite questo agire concreto si è capaci di ottenere tutto ciò che si vuole. Ora, è vero - come dici - c'è sempre la possibilità di agire in modo concreto. Ma solo poche straordinarie persone sono in grado, dandosi da fare, di esaudire tutto ciò che vogliono. Perciò, anche questa seconda condizione è riservata a pochissimi.
Quote:
Però sono emozioni inutili. Non risolvono niente, non fanno ricomparire il portafoglio e non ti danno niente in più che ti aiuti a ritrovarlo.
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So perfettamente che sono emozioni inutili. Tuttavia, non mi capacito di come possa reagire diversamente.
Se percepisco una certa cosa come un problema, è naturale che mi vengano emozioni negative.
Quote:
ma ogni tanto, dopo un bel pò di pratica, mi capita di non arrabbiarmi più. E le cose vanno meglio, e non ci perdo niente, ci guadagno un'incazzatura in meno.
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la tua mente è troppo avanti, wow
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06-01-2024, 20:04
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#47
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
sì. Solo che mi riferivo a questo agire in modo concreto parlando della seconda delle due condizioni ideali per essere felici:
1) quella nominata da te, in cui si è padroni dei propri pensieri e delle proprie emozioni riuscendo così a non farsi influenzare troppo negativamente da ciò che ci accade
2) la condizione in cui tramite questo agire concreto si è capaci di ottenere tutto ciò che si vuole. Ora, è vero - come dici - c'è sempre la possibilità di agire in modo concreto. Ma solo poche straordinarie persone sono in grado, dandosi da fare, di esaudire tutto ciò che vogliono. Perciò, anche questa seconda condizione è riservata a pochissimi.
So perfettamente che sono emozioni inutili. Tuttavia, non mi capacito di come possa reagire diversamente.
Se percepisco una certa cosa come un problema, è naturale che mi vengano emozioni negative.
la tua mente è troppo avanti, wow
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questo accade con minuscole stupidaggini, con i problemi seri della vita sono l'ultimo degli scemi
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06-01-2024, 20:04
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#48
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
La linea delle concatenazioni causali è una. Rimuginare a posteriori sul non avvenimento di qualcosa è riflettere sull'assenza di possibilità di esistenza, sul nulla. Non ha senso.
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Se c'è una sola linea di concatenazione causali, però, anche il rimuginare ne fa parte e quindi perché opporsi a esso? Anzi, la domanda stessa sull'opporsi o il non opporsi ai proprî movimenti interiori perde senso, se si vuole avere una posizione coerentemente determinista, che vada fino in fondo.
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06-01-2024, 20:13
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#49
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Se c'è una sola linea di concatenazione causali, però, anche il rimuginare ne fa parte e quindi perché opporsi a esso? Anzi, la domanda stessa sull'opporsi o il non opporsi ai proprî movimenti interiori perde senso, se si vuole avere una posizione coerentemente determinista, che vada fino in fondo.
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Hai ragione, se il rimuginio avviene è perchè fa parte della catena.
In tal senso, tutto ciò che è, è insito nel primo attimo del big bang. Così l'uomo rientra nella catena quando agisce meccanicamente. Però io credo che esista per lui la possibilità di guadagnarsi la scelta e aggiungere nuove cause all'intricato gomitolo delle concatenazioni causali, cercando di capire come si può agire consapevolmente, uscendo dagli automatismi fisici, mentali ed emotivi.
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06-01-2024, 20:56
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#50
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Hai ragione, se il rimuginio avviene è perchè fa parte della catena.
In tal senso, tutto ciò che è, è insito nel primo attimo del big bang. Così l'uomo rientra nella catena quando agisce meccanicamente. Però io credo che esista per lui la possibilità di guadagnarsi la scelta e aggiungere nuove cause all'intricato gomitolo delle concatenazioni causali, cercando di capire come si può agire consapevolmente, uscendo dagli automatismi fisici, mentali ed emotivi.
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Ho capito, quindi ritieni che l'universo sia deterministico ma l'individuo abbia margini di libertà.
Una posizione direi classica. Io invece tendo a ritenere che il libero arbitrio non esista proprio, con tutti i problemi che questa posizione si trascina dietro. Anche se di recente ho letto un libro che mi ha fatto quasi cambiare idea a proposito, o perlomeno dubitarne un po'.
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06-01-2024, 21:03
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#51
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Ho capito, quindi ritieni che l'universo sia deterministico ma l'individuo abbia margini di libertà.
Una posizione direi classica. Io invece tendo a ritenere che il libero arbitrio non esista proprio, con tutti i problemi che questa posizione si trascina dietro. Anche se di recente ho letto un libro che mi ha fatto quasi cambiare idea a proposito, o perlomeno dubitarne un po'.
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Come si chiama il libro?
Il margine di libertà a cui penso non è nel default starter pack, è necessario guadagnarselo. Nella condizione base il libero arbitrio è pura illusione.
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06-01-2024, 21:15
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#53
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
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Grazie Hor. Dovrei leggerlo pure io perché dubito del libero arbitrio.
Oggi mi pare vada per la maggiore il libero arbitrio ibrido (come le auto): ho libertà di scegliere ma non la responsabilità delle mie azioni.
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06-01-2024, 21:42
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#54
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 805
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Solitamente sono infelice, malinconico e depresso.
Raramente riesco a gioire per alcune piccole cose, ma sono eventi che sono sempre più rari.
Tuttavia non ho mai pensato ad un atto estremo, innanzitutto perché non potrei mai dare un dolore così grande ai miei familiari e poi perché sento che ho ancora un sacco di cose da vedere.
Ad esempio prima di andare all'altro mondo devo assolutamente vedere 2 ambienti che sono all'opposto tra di loro :
1) I fiordi in Norvegia
2) Il Deserto di Sonora al confine tra Stati Uniti e Messico
E poi devo vivere la bellezza della sensazione di essere libero dalla prigione del lavoro per almeno 10 anni.
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06-01-2024, 22:15
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#55
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
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grazie!
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06-01-2024, 22:37
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#56
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Sono infelice ma non per quello che sta al di fuori di me ma per come io elaboro e processo tutto quello che mi giunge in forma di input.
Sarei più felice se fossi 20 cm più alto ad esempio? Non so, forse all'inizio mi darebbe un po' di tempra in più ma alla fine tornerei a essere quello che ero prima e questo perché sono io ad essere guasto, non è colpa di quello che mi manca. Bisogna ripensare al funzionamento di quel meccanismo che mi fa filtrare le cose e me le fa trovare monotone.
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07-01-2024, 17:23
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#57
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,081
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Felicità ed infelicità sono due tensioni emotive. Lo stato ottimale è l'assenza di turbamento sia in un senso che nell'altro. Detto questo, tutti quanti hanno periodi di felicità e periodi di infelicità, occorre diffidare da chi vuole farci credere di essere sempre felice. Le vite delle persone sono fatte di varie stagioni, di inverni così come di primavere ecc.
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09-01-2024, 13:11
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#58
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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non sono felice da molti anni... ho pensieri suicidi quasi tutti i giorni... mi sforzo di vivere un giorno alla volta solo per non fare un torto ai miei genitori... ma sono davvero stanco... non ce la faccio più...
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09-01-2024, 13:21
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#59
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io sono più spesso triste, al limite neutro, felice di rado e sporadicamente.
E' che a me vivere non piace, è solo uno sforzo continuo per produrre un po' di benessere, e questo fatto soltanto già riesce a mettermi definitivamente di cattivo umore nei secoli dei secoli a venire.
Sinceramente io rimedi veri e propri non ne vedo.
Mettiamoci il rischio di lutti, malattie, mancanza di relazioni appaganti e quant'altro, perdite che uno deve subire per forza di cose, e si arriva alla conclusione che per un momento di spensieratezza felice, bisognerà sorbirsi merda e contro merda.
Fino all'età dell'incoscienza io sono stato felice, cioé intorno ai 5 6 anni, dopo mai più, ha prevalso un sentimento di opposizione alla vita, ma non credo di essere depresso in senso psichiatrico come descrivono loro questa cosa, depresso sarei dovuto esserlo già prima dato che secondo queste teorie il mio organismo avrebbe dovuto essere triste geneticamente, no, sono diventato triste poi tramite la percezione della mia condizione, ma questa percezione non dipende certo solo dall'educazione, dipende dal guardarsi intorno e osservare un po' come vanno le cose a tizio, caio e sempronio ed allo stesso tempo osservare cos'ero io; una cosa insignificante gettata nel tritacarne della vita che doveva poi sentirsi ripetere discorsi come "il mondo ti sostiene".
Ma quando mai, il mondo va per i cazzi suoi, non sostiene nessuno, se delle forze devono distruggere qualcuno o qualcosa lo distruggeranno e basta senza alcuna pietà.
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Ultima modifica di XL; 09-01-2024 a 13:35.
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09-01-2024, 15:39
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#60
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Roby1983
Forse un sito sul disagio personale nn è il più adatto per questa domanda,ma di solito la vita vi sorride,o siete tristi,o angosciati?
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Non ricordo quanti anni sono che non rido o sorrido, e il 90% del tempo in cui sono cosciente sono di umore molto triste. Probabilmente lo sono anche nel sonno solo che non lo ricordo.
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