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05-01-2024, 18:57
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#21
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,046
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son di norma serena.
La felicità ( come il suo opposto ) è per brevi momenti, cioè, ricordo specifici momenti in cui sono stata felice, o anche infelice.
Ma non rappresentano la norma, son picchi.
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05-01-2024, 18:58
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#22
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Banned
Qui dal: May 2023
Messaggi: 316
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Rimasto di merda nel constatare che, dopo che la tizia di cui parlo spesso mi ha bannato da messenger (e tolto dagli amici Facebook per evitare che veda i suoi post privati accessibili solo ad amici), mi abbia poi pure tolto dal follow del suo account privato Instagram. Aho, nonostante gli avessi detto che non volevo offendere nessuno e che ero ironico... dato che MAI augurerei morte ad innocenti... ha visualizzato e bloccato.
Mi sento abbastanza infelice, perchè non provavo la sensazione di essere bloccato da molto tempo.
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05-01-2024, 19:46
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#23
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Banned
Qui dal: Oct 2023
Messaggi: 319
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Sempre un tono sotto. Vedere una cappa grigia che copre e ovatta tutto, penso sia alessitimia.
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05-01-2024, 20:45
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#24
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Avanzato
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 446
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Dipende molto dal periodo.
Negli ultimi tre mesi, piuttosto infelice.
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05-01-2024, 22:22
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,011
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Infelice, scoraggiata, persa e molto triste.
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05-01-2024, 22:38
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#26
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Banned
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,061
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Ringrazio tutte le divinità antiche che non mi hanno calato in un contesto tale da rendermi distimico (come mi madre) o ciclotimico (come quella povera di mia sorella).
E' una lotta all'ultimo sbratto di sangue, ma permango in una situazione di silente attesa propositiva, positiva. Credo nella speranza come altri, questo mi permette di girare a toni abbastanza alti... talvolta forse dissonanti e troppo up, ma ci sta.
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05-01-2024, 23:06
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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io mi sento come quando a the sims facevi fare le stesse cose ogni giorno al personaggio in automatico e mandavi avanti il tempo velocemente fino a che nn diventava una lapide ..... nn so che sto facendo, tanto vale mandare avanti veloce e finirla li .... nn direi sia una cosa assimilabile alla felicità
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05-01-2024, 23:14
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Felici
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05-01-2024, 23:48
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#29
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Io mi sento come Goku e Gohan che pescavano tranquilli prima del torneo di Cell.
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
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06-01-2024, 01:14
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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È difficile giudicare da lontano un'esperienza vissuta in prima persona come lo è il vivere la propria vita, la più soggettiva delle cose.
Una persona vedrà la felicità in un tramonto, un'altra vi troverà malinconia. Quindi, per estensione, io potrei giudicare come triste una vita che in realtà ha molte cose belle.
Io credo di vivere dei momenti allegri e felici, quasi spensierati. Ma la maggior parte del tempo sono chiuso in uno stato mentale critico e accusatorio. Questo mi fa giudicare la mia vita come un brutto film. La maggior parte del tempo recrimino su me stesso o sul mondo - rimprovero a me ciò che non sono, e rimprovero al mondo ciò che mi nega; difficile trovare il bandolo della matassa e dire: al mondo non esistono poi così tanti veri amici, non esiste così tanto altruismo e non esiste il vero amore, perché non saprei dire se sono io a cercare chimere o se sono io a non sapere vedere queste cose in ciò che mi circonda.
Quindi di solito sí, sono infelice. Forse dovrei uscire di più dalla mia testa ma la mia testa è una piccola prigione ben congegnata.
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Ultima modifica di Gummo; 06-01-2024 a 01:18.
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06-01-2024, 08:01
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#31
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Avanzato
Qui dal: Jan 2023
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 484
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Di solito sono infelice, nervosa, stanca vergognosa di me stessa e dei miei fallimenti e invidiosa degli altri e riesco ad essere felice quando riesco a distrarmi dai miei pensieri negativi guardando un paesaggio o quando una persona prova un interesse nei miei confronti o quando riesco a rendere felice una persona, o mangiando del cibo che mi piace o quando scopro un posto nuovo. Ma è raro che riesca ad essere pienamente felice, anche in questi momenti rimane sempre un po' di insoddisfazione o lieve malinconia.
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06-01-2024, 10:50
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#32
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Messaggi: 1,294
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Io ricordo bene i momenti di FELICITÀ avuti nella mia vita da adulto, non sono stati molti, diciamo quattro o cinque, e tutti riferiti alla presenza positiva di un'altra persona. Felicità vera, palpabile, che ti riempie il cuore e la mente, che ti fa volare.
Ciò significa che i momenti restanti sono INFELICITÀ? No, non credo. La maggior parte del tempo, se non ho problemi o brutti pensieri, mi trovo in uno stato di SERENITÀ.
La felicità è per pochi, e per poco.
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06-01-2024, 12:48
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#33
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Banned
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 2,493
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Provo un profondo senso di frustrazione
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06-01-2024, 13:11
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#34
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Hassell
la maggior parte del tempo, mi trovo in uno stato di SERENITÀ.
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Che sogno.
Anche la malinconia la gradisco, è un lusso. Io devo sempre combattere e sono sempre tormentata e sempre nell'occhio del ciclone, non posso mica permettermi sentimenti quieti. Nei rari momenti in cui mi è concesso mi immalinconisco volentieri, ma purtroppo dura poco.
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Ultima modifica di claire; 06-01-2024 a 13:14.
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06-01-2024, 14:29
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#35
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
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Felicità
Un bicchiere di vino
Con un bel criminalino
La felicità
Un grande polso sul cuore
Pieno d’ amore
La felicità
Una mascella squadrata non aspettata
La felicità!!!!!!!
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06-01-2024, 14:36
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#36
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Quanto sarebbe bello essere padroni di ciò che si sente, pensa, desidera e fa a tal punto...ma va beh, tra il dire e il fare c'è di mezzo e il.
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ovviamente sarebbe bellissimo, ma appunto è qualcosa di irrealistico.
un'alternativa ancora più bella ma altrettanto irrealistica è essere una persona dalle capacità straordinarie tali da plasmare la realtà a proprio piacimento e renderla conforme ai propri desideri. E nel caso in cui capita un avvenimento esterno spiacevole su cui proprio non si può fare nulla, via di suicidio immediato.
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06-01-2024, 14:47
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#37
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Plasmare la realtà sì che è impossibile
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beh, no. Dipende dai desideri che si hanno e dalle proprie capacità. Metti che uno vuole diventare un grande musicista ed effettivamente ha il talento, il carisma, le conoscenze per avere successo in quell'ambito. Ecco che riesce a tradurre un suo desiderio in realtà. Oppure metti che uno vuole avere belle donne ed effettivamente sa essere un grande seduttore: anche in questo caso il suo desiderio si tramuta in realtà.
Quote:
disidentificarsi dalle emozioni che nascono quando accadono cose che non vorremmo nemmeno.
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non so. Tu conosci - anche non personalmente - qualcuno che in caso di gravi avvenimenti ha la capacità di reagire come se nulla fosse non facendosi condizionare dalle proprie emozioni?
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06-01-2024, 14:51
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#38
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Fatto sta che, secondo me, ogni volta che crediamo che la causa (n.b.: causa, non colpa) delle nostre emozioni negative non risieda in noi, ma sia colpa di qualcosa al di fuori di noi, ecco, lì intessiamo il nostro personale velo di maya.
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la causa delle emozioni negative risiede in parte in noi e in parte - spesso - in fatti esterni. Il fatto esterno innesca un certo tipo di pensieri che conducono all'emozione negativa. È vero che in qualche modo è possibile trovare la maniera di reagire non negativamente, ma è pur sempre fattuale che in assenza dell'evento esterno l'emozione negativa non sarebbe arrivata.
del tipo, uno può stare male a causa di un licenziamento oppure può reagire senza sentire eccessivamente la sofferenza. Ma se non viene licenziato il problema non si pone proprio
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06-01-2024, 18:54
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#39
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
Ok,ma più che plasmare la realtà io lo chiamerei agire per soddisfare un desiderio e avere successo in ciò. Plasmare la realtà mi ricorda troppo le psicostorie del tipo "legge di attrazione": pensa ogni giorno a un trex nel tuo salotto e tra un anno ti troverai il trex in salotto.
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ma no, intendevo proprio un plasmare fattivamente, agendo in modo concreto. Un po' come si plasmano l'argilla o il pongo: dare materialmente alla vita la forma che si desidera.
la legge di attrazione penso sia un po' una cagata ahah. O meglio, quella da sola non basta per ottenere le cose.
Quote:
Non intendo reagire come se nulla fosse. Lo scoppio dell'emozione non si governa, ma si ha potere d'azione sulla sua intensità e sulla sua durata. A me è capitato di essere stato in grado di bloccare la reazione automatica a un evento esterno, reazione che avrebbe presupposto un'emozione negativa. E più spesso mi capita di non riuscire a bloccare l'emozione, ma a disidentificarmi da essa. So che non sono in grado di spiegarlo a parole, ma avviene proprio questo. Spengo l'attaccamento che ho nei confronti di quell'emozione. Essa persiste, ma non sono più io che la provo.
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in effetti faccio un po' di fatica a capire quel che vuoi dire. Mettiamo che perdi il tuo portafoglio con soldi e documenti dentro. Non ti sembra ragionevole sentirti arrabbiato, frustrato, depresso, abbattuto? Cioè, non hai più il portafoglio, dovrai rifare i documenti, potrebbero averti rubato la carta di credito... come puoi non sentirti attaccato alle emozioni negative provocate da questo evento? Anche se ti metti a ragionare, capisci che si tratta di un fattaccio.
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06-01-2024, 18:57
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#40
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Esperto
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,097
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
la causa delle emozioni negative risiede in parte in noi e in parte - spesso - in fatti esterni. Il fatto esterno innesca un certo tipo di pensieri che conducono all'emozione negativa. È vero che in qualche modo è possibile trovare la maniera di reagire non negativamente, ma è pur sempre fattuale che in assenza dell'evento esterno l'emozione negativa non sarebbe arrivata.
del tipo, uno può stare male a causa di un licenziamento oppure può reagire senza sentire eccessivamente la sofferenza. Ma se non viene licenziato il problema non si pone proprio
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Io la vedo così: i fatti della realtà esterna sono il fattore scatenante che dà il via alla nostra reazione nella realtà interna. La reazione è automatica, meccanica, mai cosciente. Ma l'illusione è che essa sia una scelta. Quindi sì, la cosa parte dal fatto esterno, ma non c'è nessun legame di necessità tra il fatto esterno e la reazione interna. Mi rubano la macchina. Mi arrabbio. Penso che la causa della mia rabbia sia il ladro.
Ma la causa della mia rabbia è la mia reazione a ciò che ha fatto il ladro. E' fattuale che senza ladro la concatenazione di eventi non ha inizio, ma la causa della mia rabbia è da ricercare nel mio mondo interiore, nei miei schemi appresi, nel moro di reagire a quella situazione che ho imparato (inconsapevolmente), non nel ladro. Si può imparare a non reagire,o non reagire meccanicamente, ma a scegliere come agire.
E in questo senso penso che sia così per qualsiasi ansia ed emozione negativa. Spesso mi trovo a pensare "è colpa di questo, è colpa di quello, è colpa della società brutta e cattiva, è colpa di mio padre, di mia madre, è colpa mia che sono così e cosà, è colpa del destino infausto, è colpa di quell'evento successo anni fa...se solo fosse andata così e cosà e quella cosa non fosse successa, e quell'altra fosse andata diversamente e bla e bla e bla ora sarebbe così e non cosà".....
Ma ogni tanto percepisco chiaramente che non è colpa di niente e nessuno, è così, e così sia. Le cose vanno nell'unico modo in cui devono o possono andare, e non è nè bene nè male. Non è colpa di nessuno. Ma c'è una causa, e quella causa fortunatamente è dentro di noi. Fortunatamente perchè possiamo lavorarci su, se è dentro di noi. Agendo su quella causa, tutto può cambiare.
Ma non sono miope, facile a dirsi, quasi impossibile a farsi.
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