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16-05-2016, 19:44
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#21
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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16-05-2016, 19:56
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#22
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Esperto
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 411
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Ridere della vita anziché farmi deridere, dalla vita.
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16-05-2016, 20:17
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#23
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Indubbiamente la mancanza di un rapporto con l'altro sesso è uno dei principali problemi. Nella duplice accezione: sia il non avere attualmente rapporti, sia il non averne avuti.
Sul lavoro (e per fortuna che ce l'ho) fatico in tante piccole cose. Mi innervosisce molto il dover sprecare energie psicologiche e accumulare stress per quelle che sono ordinarie quotidianità, su cui altri passano sopra tranquillamente.
In generale, in tutti gli ambiti in cui avviene un'interazione con altre persone, è frustrante trovare difficoltà in piccole cose.
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16-05-2016, 20:22
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,158
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del sesso...
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16-05-2016, 20:44
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Buckingham Palace
Messaggi: 944
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Premettendo che parlo di me stesso, non voglio generalizzare, ognuno ha il suo caso...
"di cosa VI siete privati" non poteva esserci frase più azzeccata...
Sarebbe facile rispondere con tutte le privazioni che in 35 anni di vita sono riuscito a farmi (no, li non vado... questo non lo faccio... quest'altro lo evito).
E' quel VI che coglie il punto, il nocciolo della questione, perchè è stata, con le attenuanti del caso, una scelta autoimposta.
Chiaro, le patologie come i DAP o la depressione o la tanto famigerata FS hanno dato una grossa mano a far pendere l'ago della bilancia verso le scelte in negativo, le rinunce. Resta il fatto che col senno di poi, la maggior parte di queste rinunce sono state scelte mie, scelte di comodo, giustificate a me stesso con le mie patologie. E'stato molto facile prenderle, per di più ora sono qui a discutere di tutto quello che ho perso paragonandomi a uno con le gambe paralizzate che non può gareggiare nei 100 metri a ostacoli.
Ma non è la stessa cosa, questo mi pesa, mi pesa tanto. Dare la colpa di ogni mio insuccesso alle mie patologie, crogiolandomi nel mio malessere, ed offendendomi persino quando mi fanno notare che alla fin fine sono state delle scelte "comode". Eppure dopo questo slancio estemporaneo tornerò di nuovo a ritenermi sfortunato, perseguitato dalla vita. Quando, invece, la maggior parte delle volte sono stati delle semplici scelte...
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16-05-2016, 21:16
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#26
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Intermedio
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 205
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Di amicizia con la A maiuscola
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16-05-2016, 23:04
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#27
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 40
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esperienze, un bagaglio affettivo anche ma non solo...insomma le esperienze in qualsiasi campo, belle o brutte, portano come logico un aumento della propria sicurezza, un aumento dell'autostima. ecc
ovviamente per uno,parlo per me, la timidezza,la mancanza di sicurezza in me insieme a quella incapacità di rischiare, di buttarsi, di mettersi in gioco ma non perchè uno sia vigliacco ma proprio perchè è insicuro.... è ovvio che quel bagaglio di esperienza da acquisire verrà acquisito al minimo. perchè le energie spese per arrivare a un traguardo sono rivolte maggiormente a combattere contro se stesso, contro la propria insicurezza e poi a risolvere i problemi esterni.
è una cosa a catena, ogni fattore dipende come conseguenza da un altro e così via.
l'insicurezza -->non fare esperienza---> aumento insicurezza.
a feed back positivo.
la domanda sarebbe, come si combatte, come si sconfigge l'insicurezza ? come si diventa più sicuri di se ?
chi trova la risposta e la sa applicare ha risolto i propri problemi.
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16-05-2016, 23:18
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Originariamente inviata da chrissolo
Queste son le cose che ci si raccontano per razionalizzare e far fronte alla sofferenza che si ha dentro data dalla mancanza.
E in tanti tuoi altri post la tua sofferenza profonda per la mancanza di amore nella tua vita si percepisce eccome in tutta la sua tragica drammaticità.
Ed è normale, sarebbe folle il contrario.
Comunque il punto del mio ragionamento è che è tutto collegato, per stare bene serve un po' di tutto, alcune cose servono più di altre, secondo me: l'amore e una vita relazionale SANA e nel complesso, se non perfetta, comunque positiva (non certo gente che ti inganna, prende in giro, illude o tratta male - questo è qualcosa che ovviamente fa più male che bene -) è una spinta profonda ad andare avanti ed affrontare tutti i problemi (lavoro e fobie inclusi), in assenza della quale... si sta troppo male con l'avanzare del tempo, anche perché, come hai detto, le possibilità si riducono invecchiando fino a sparire ad un certo punto, soprattutto se le esperienze relazionali non le hai mai fatte e ti ritrovi una "verginità" anche dell'anima che in una società come questa ti porta a diventare carne da cannone per qualunque idiota o persona bugiarda, meschina, crudele, egoista, narcisista o anche solo superficiale ...
La cosa peggiore è che ogni cosa - ogni mancanza che si ha - influenza poi negativamente, in maniera esponenziale, tutte le altre.. per cui qualunque cosa provi diventa impossibile, non è più alla tua portata.. la cosa che mi ha demolito negli ultimi anni è stata rendermi conto di questo.
Che la buona volontà, l'impegno, il mettercela tutta.. servono e sono essenziali.. ma poi non bastano mai, perché l'esito delle cose non dipende solo da questo e da noi, ma anche dal mondo esterno, dalle altre persone con cui ci ritroviamo ad avere a che fare.. e tutto spesso si ferma lì e per quel motivo, non dipende da te .. dipendesse da me.. io vivrei e sarei felice e farei tutte le esperienze belle e appaganti del mondo.. Ci ho provato in tutti i modi a fare del mio meglio, ma il resto, quello che non dipende da me.. incide in maniera sostanziale.. e non posso farci niente..
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
L'amore magari no: ma ciò che è legato alla sfera relazionale ed affettiva è indispensabile, invece.. la mancanza di TUTTO e SEMPRE in quell'ambito pesa drammaticamente.. più che si va avanti con gli anni.. ma te rendi conto solo se lo vivi sulla tua pelle e con il passare degli anni..
certe mancanze hanno un devastante effetto a catena che si ripercuote sempre più disastrosamente su tutti gli altri ambiti ed aspetti dell'esistenza..
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Ok, io non ho mai negato che ciò che mi distrugge è la mancanza di calore umano e di affetto e di amore... se lo intendiamo come amore a tutto tondo.. quindi presenze amiche, familiari, affetti.. non posso che darti ragione. Io mi riferivo proprio solo al discorso di coppia col mio post precedente... e ovviamente esprimevo un mio parere, dettato anche dalle mie esperienze non positive passate.
Credo anch'io e sono sicurissima che con un backgrounf familiare e affettivo importante alle spalle sia tutto più semplice.. e si abbia anche più spinta motivazionale per vincere le proprie paure ed affrontare la società che ci spaventa... però boh, non posso dire di essere priva di questo genere di affetti a causa della fobia sociale... anzi, credo che sia stata la mancanza di una famiglia che mi volesse bene e mi accettasse per com'ero a causarmi la fobia sociale stessa... è diverso
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16-05-2016, 23:25
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Originariamente inviata da syd_77
Esatto Stellina, il fatto di avere un lavoro è una delle tante cose importanti, non l'unica, fa semplicemente parte di tutto quel pacchetto di abilità sociali minime.
Come si fa a lavorare? Non lo so, ti posso dire solo di aver avuto la "fortuna" di trovarlo prima della crisi. Come faccio a mantenerlo? Perché devo, perchè se dicessi ai miei genitori che non voglio più lavorare mi si mangerebbero vivo (in parte giustamente), perché non voglio vivere in povertà senza potermi permettere mai nulla come quando ero studente. Come faccio? E' una faticaccia immane, i colleghi se ne approfittano (non tutti), quando mi devo rapportare coi capi balbetto, arrossisco, guardo in terra.. a volte se ne approfittano della mia insicurezza, ma altre volte no, sono anche comprensivi ogni tanto. Ho già avuto 2 esaurimenti nervosi per via del lavoro.. ora sto evitando di arrivare al terzo.. si fa così, si va avanti così, finché si può.. e so per certo che anche molti normaloni soffrono
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Grazie davvero della tua testimonianza... a parte che mi ha toccato e intenerito, ma mi ha anche un pochino rincuorato.. allora anche nonostante il non saper farsi valere e nonostante l'insicurezza cosmica.. si può reggere un lavoro in qualche modo. Io vorrei tanto poterci provare non solo per sentirmi meglio in società, ma anche per superare appunto quella povertà cosmica e quello stile di vita in cui non potrò mai ambire a nulla e permettermi nulla... che alla lunga pesa dopo una certa età.
La mancanza di un lavoro è la mancanza di uno scopo per alzarsi la mattina tra l'altro, oltre che del reddito della possibilità di essere davvero liberi... di poter agire, di poter fare ciò che si desidera senza sentirsi un peso per i genitori.. senza sentirsi falliti e senza speranza.
Appunto.. prima della crisi forse era più semplice inserirsi nel mondo del lavoro.. ora con questi problemi economici, la mia veneranda età, l'esperienza zero e la fobia sociale condita con iperidrosi ai massimi stadi (oltre al rossore e ai tremori).. dove vado?
Comunque ribadisco la mia stima... immagino tutte le difficoltà del caso che hai dovuto subire.... e ti dico, non mollare e non esaurirti più. In gamba!
P.S. Ah, vero.. forse anche per i normaloni non è facile reggere il lavoro... c'è tanto mobbing, e poi con la crisi, forse si è costretti a rimanere in ambienti lavorativi malsani o pesismi pur di poter campare
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Ultima modifica di *Stellina*; 16-05-2016 a 23:27.
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17-05-2016, 00:22
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Originariamente inviata da *Stellina*
Grazie davvero della tua testimonianza... a parte che mi ha toccato e intenerito, ma mi ha anche un pochino rincuorato.. allora anche nonostante il non saper farsi valere e nonostante l'insicurezza cosmica.. si può reggere un lavoro in qualche modo. Io vorrei tanto poterci provare non solo per sentirmi meglio in società, ma anche per superare appunto quella povertà cosmica e quello stile di vita in cui non potrò mai ambire a nulla e permettermi nulla... che alla lunga pesa dopo una certa età.
La mancanza di un lavoro è la mancanza di uno scopo per alzarsi la mattina tra l'altro, oltre che del reddito della possibilità di essere davvero liberi... di poter agire, di poter fare ciò che si desidera senza sentirsi un peso per i genitori.. senza sentirsi falliti e senza speranza.
Appunto.. prima della crisi forse era più semplice inserirsi nel mondo del lavoro.. ora con questi problemi economici, la mia veneranda età, l'esperienza zero e la fobia sociale condita con iperidrosi ai massimi stadi (oltre al rossore e ai tremori).. dove vado?
Comunque ribadisco la mia stima... immagino tutte le difficoltà del caso che hai dovuto subire.... e ti dico, non mollare e non esaurirti più. In gamba!
P.S. Ah, vero.. forse anche per i normaloni non è facile reggere il lavoro... c'è tanto mobbing, e poi con la crisi, forse si è costretti a rimanere in ambienti lavorativi malsani o pesismi pur di poter campare
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Grazie si a farcela ce la si fa.. a volte ti viene voglia di abbandonare tutto, però poi passa, oppure si può anche cambiare lavoro, c'è chi lo fa.. se proprio uno non resiste.. purtroppo la crisi non consente di lasciare un posto di lavoro, si rischia di ritrovarlo dopo mesi o anni o anche di non ritrovarlo mai più.. e allora si ingoiano bocconi amari
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17-05-2016, 03:24
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,688
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È da tanto che non posto sul forum ma qui mi sento di dire la mia.
Non vi aspettate che avere una relazione faccia miracoli, se avete la fortuna di trovare una persona che riesca (anche ogni tanto eh) a non pensare solo ed esclusivamente a sé stessa, siete già miracolati. La sofferenza in età adolescenziale ha fatto nascere in me una forte empatia, chi ha sofferto sa cosa vuol dire e soprattutto lo capisce. Questa empatia mi ha dato dei vantaggi (anche nel sesso) ma sono stato molto sfortunato nelle relazioni.
Per rispondere alla domanda topica direi: Privato dell'adolescenza e tutte robe annesse , privato della tranquillita e spensieratezza nel fare anche le cose più stupide o semplici e ora avere la sensazione di essere fuori luogo in ogni ambiente... fare la figura dello stupido in mezzo agli stupidi e sembrare arrogante in ambienti più "facoltosi". La cosa che però rimpiangerò per sempre è non essere andato ai concerti dei miei gruppi preferiti nelle loro epoche d'oro (rhapsody, kamelot, muse) visto che la musica è il mio hobby più grande.
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17-05-2016, 08:05
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Indubbiamente la mancanza di un rapporto con l'altro sesso è uno dei principali problemi. Nella duplice accezione: sia il non avere attualmente rapporti, sia il non averne avuti.
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Perché le due cose, superata una certa età, diventano inscindibilmente legate.
Il non aver avuto rapporti e relazioni ti preclude anche (per tante ragioni che è inutile ripetere all'infinito: lo sa chi lo vive sulla sua pelle e basta) di averne nel presente (miracoli a parte: io non sono stato mai miracolato).
E quel che è peggio è che più l'età avanza.. più questa mancanza di un vissuto relazionale incide e pesa negativamente sulle possibilità di potercele avere relazioni.
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17-05-2016, 08:15
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#33
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da artz
la domanda sarebbe, come si combatte, come si sconfigge l'insicurezza ? come si diventa più sicuri di se ?
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E' la stessa questione del "come si impara a guidare la macchina ?"
Guidando. Punto. Non ci sono altri modi per impararlo.
Solo che in ambito relazionale non dipende solo da te .. e se (per i tuoi problemi, mancanze, difficoltà, non vissuto) nessuno ti apre e ti concede uno spazio in cui puoi muoverti e farle queste esperienze necessarie che aiutino a conoscerti e conoscere certe dinamiche, più sicuro non lo diventerai mai, anzi, diverrai sempre più fragile e vulnerabile e inefficace nel rapportarti .. per cui, a causa di questo, le esperienze che ti servono non le farai mai (miracoli a parte.. ma chi ci crede più, ormai ? io no..)
E' un circolo vizioso terrificante e alienante, da cui io non trovo ormai più l'uscita.. e ogni anno che passa è peggio, perché più invecchi più la gente da per scontate tante cose (che per te non lo sono, visto che le relazioni e i rapporti affettivi non li hai vissuti) e per questo è sempre meno comprensiva e disponibile e "accogliente" nei tuoi confronti.. e pure il riuscire a conoscere anche solo superficialmente qualcuno (perché da qualche parte bisognerebbe partire.. insomma) si rivela un'impresa impossibile..
Io infatti da tanto tempo non ci riesco proprio più, ogni sforzo che ho fatto dal 2010 in poi (anno del mio "risveglio" dal torpore esistenziale e da cui ho cercato seriamente e con impegno, per la prima volta nella mia vita, di affrontare e risolvere i miei problemi) è naufragato senza esiti, in una miseria sempre più grande che mi ha svuotato dolorosamente, nel profondo..
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17-05-2016, 08:25
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#34
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
però boh, non posso dire di essere priva di questo genere di affetti a causa della fobia sociale... anzi, credo che sia stata la mancanza di una famiglia che mi volesse bene e mi accettasse per com'ero a causarmi la fobia sociale stessa... è diverso
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Non è diverso, le cose sono legate tra loro a doppio senso.
Infatti anche per me il punto di partenza è stato quello: non essere, nella mia vita, mai accettato e "accolto" da nessuno (a partire dalla famiglia, poi la scuola.. e così via a catena e all'infinito.. non mi ha mai accettato e accolto nessuno, veramente).
Tutto quello è stato all'origine anche delle mie fobie.. solo che ora, dopo tanti e tanti anni passati senza riuscire ad uscire da questa situazione, sono le fobie stesse.. e le mancanze accumulate, i blocchi, i complessi che ho in ogni ambito per non aver vissuto nulla della vita (e di cui al resto del mondo non frega una mazza assolutamente: te la devi giocare ad armi pari, se vuoi ottenere qualcosa.. e ad armi pari non ci giochi affatto con nessuno, soprattutto dopo una certa età).. a inficiare i miei sforzi di "guarirmi dentro" ottenendo quelle cose della vita che mi servirebbero per stare meglio e spezzare questo circolo vizioso che a tutti gli effetti mi "paralizza".
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17-05-2016, 11:15
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#35
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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della capacità di affermarmi. E' tutto nella mia testa, non riesco a produrre niente, non ho la forza materiale per spingermi verso un cambiamento, ma non è solo questione di forza, è proprio non riuscir a intravedere uno spiraglio verso cui indirizzare la mia volontà. In ogni cosa vedo solo ombre: non riesco a frequentare le persone in modo continuo, non sono riuscito a integrarmi quasi mai e in particolare non l'ho fatto nell'ambiente in cui ho vissuto e in cui vivo attualmente, non riesco a sopportare il peso di un impegno lavorativo, ho paura di provare sentimenti verso una persona, di ciò che questo potrebbe determinare nella mia vita, sia che le cose funzionino (o apparentemente funzionino) sia che non funzionino.
Diciamo che è una fobia anche sociale (anzi in alcuni casi non è neanche fobia sociale), ma non solo.
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Ultima modifica di alien boy; 17-05-2016 a 14:18.
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17-05-2016, 12:32
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#36
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 887
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La fobia mi ha privata degli studi, degli amici, della possibilità di entrare in intimità con gli altri, per lungo tempo di avere relazioni sentimentali, di uscire di casa, di cercare lavoro, di prendere la patente, di costruire un rapporto migliore con la mia famiglia, di andare in certi posti troppo affollati, di fare telefonate, del sonno, delle mie passioni, in parte della mia stessa personalità ecc...
Ecco, ora mi sono depressa
Sto cercando di affrontare tutte queste cose, ma è come tentare di scalare una montagna senza gli strumenti adatti: faccio tanta fatica e pochi passi avanti.
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17-05-2016, 12:41
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#37
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Moon
per lungo tempo di avere relazioni sentimentali
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"per LUNGO tempo" detto da una persona di 20 anni .. cioè..
voglio morire.
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17-05-2016, 12:45
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#38
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
Non è diverso, le cose sono legate tra loro a doppio senso.
Infatti anche per me il punto di partenza è stato quello: non essere, nella mia vita, mai accettato e "accolto" da nessuno (a partire dalla famiglia, poi la scuola.. e così via a catena e all'infinito.. non mi ha mai accettato e accolto nessuno, veramente).
Tutto quello è stato all'origine anche delle mie fobie.. solo che ora, dopo tanti e tanti anni passati senza riuscire ad uscire da questa situazione, sono le fobie stesse.. e le mancanze accumulate, i blocchi, i complessi che ho in ogni ambito per non aver vissuto nulla della vita (e di cui al resto del mondo non frega una mazza assolutamente: te la devi giocare ad armi pari, se vuoi ottenere qualcosa.. e ad armi pari non ci giochi affatto con nessuno, soprattutto dopo una certa età).. a inficiare i miei sforzi di "guarirmi dentro" ottenendo quelle cose della vita che mi servirebbero per stare meglio e spezzare questo circolo vizioso che a tutti gli effetti mi "paralizza".
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Hai fatto un' analisi lucida e perfetta del problema.. ma io mi chiedo e ti chiedo.. allora che facciamo? Moriamo dentro tutti i giorni che ci restano senza poter vivere un minimo la nostra vita???
Io a giorni mi arrendo... ma poi mi ritorna quel briciolo di voglia di vivere e di spinta per sperare che un girono le cose cambino.. è che non so che farmene dato che qualsiasi cosa tenti di fare non mi porta a niente se non al punto di partenza e a queste sabbie mobili da cui non riesco ad uscire
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17-05-2016, 12:48
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#39
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 887
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
"per LUNGO tempo" detto da una persona di 20 anni .. cioè..
voglio morire.
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Guarda che non sei solo tu a soffire di depressione... Ho passato gran parte della mia vita in isolamento, scusami se cerco di costruirmi una vita.
Non pensi che io possa sentirmi male per questo tuo commente che sminuisce ed insulta le sofferenze che sto vivendo? Io ho mai fatto lo stesso quando tu esprimi le tue? Non mi pare.
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Ultima modifica di cancellato15851; 17-05-2016 a 12:51.
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17-05-2016, 12:54
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#40
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Moon
Guarda che non sei solo tu a soffire di depressione... Ho passato gran parte della mia vita in isolamento, scusami se cerco di costruirmi una vita.
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Non volevo dire questo né alludere ad alcunché.
...ho letto quella frase e ho sentito il peso di questi decenni non-vissuti come una montagna sopra la mia testa.. riflettendo su quanto tutto sia relativo, ad esempio "lungo" .. e m'è venuta quella amara riflessione del tutto personale a "voce alta", non era voler sminuire i tuoi problemi, è qualcosa di mio, che riguarda la parte più profonda e sepolta e sofferente di me..
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