Devilman

Ciao,

anche io sono spesso molto vicino a questi pensieri. Gli stessi!

Mi sento di dover partire da 0, da 0 e soprattutto...da solo! Inoltre, mi sembra di non avere alcun appiglio sicuro da cui provare a partire. Nessun amico, nessuna ragazza, nessun familiare, nessun parente, solo un lavoro che, al momento, mi tiene la testa un po' impegnata e che spero mi possa garantire in futuro almeno una sicurezza economica di un certo tipo.

Il momento di andare a dormire è il più bello della giornata perché finalmente la mia mente la smette di lavorare, la smette di distruggersi e di martellarsi di pensieri (ma da quando ho cominciato a lavorare, paradossalmente, non riesco a godermi appieno nemmeno questo momento meraviglioso).

Da ultimo, la morte come fine della sofferenza è un'idea fissa da tempo immemore. Sono consapevole che non può (e non dovrebbe) essere la soluzione definitiva, più che altro perché vorrei provare almeno una volta ad essere felice. Sono sicuro che voglio ancora combattere ...spero solo che una parte di me non abbia già mollato!


(in questo momento sto veramente male...e questi pensieri sono molto presenti ora; per questo ho voluto condividere con te/voi questa cosa. In un altra condizione forse non l'avrei fatto. )

Baloordo

Forse ti sei stancata della società e della buffa giostra che la tiene in piedi. Ma la vita, quella vera, è un'altra cosa.

gian

Molto spesso mi trovo a pensare alla morte, più che altro penso cosa succederebbe se mi venisse una malattia incurabile e morissi. Non lo so, quasi l'idea è piacevole perché nel morire giovane e in questo modo troverei la commiserazione che sogno.

Ovviamente lo so che è stupido, ma non ce la faccio veramente più.
Mi sento abbattuto e sconsolato, vedo i miei coetani e muoio di invidia.

Però se posso esserti d'aiuto pensa che c'è chi sta molto peggio, e prova a obbligarti a pensare positivo. Io mi "drogo" di musica commerciale, di quelle canzonette dance-idiote che non possono che rincoglionirti il cervello.

suicida

mi piace l'esempio della caramella. perchè se non ti piace puoi sempre offrirla a qualcun'altro, con un gesto d'amore. allo stesso modo, nella vita, si puo sempre considerare l'idea di vivere per l'altro, dedicandovisi fino alla morte. esempi ce ne sono a bizzeffe. ho sempre pensato all'africa o all'india, come ultima spiaggia. volontariato all'ennesima potenza. fare di tutto per evitare la morte altrui. di chi non conosci minimamente. forse è proprio questo il senso della vita, in quest'epoca di atroci sofferenze a braccetto con piaceri sconvolgenti. pensaci, anche nel tuo piccolo non guasta. io l'ho fatto per qualche anno. ma io non conto. sei tu.

edit: non fraintendetemi, anch'io bazzico abitualmente i bassifondi dell' inadeguatezza. altrimenti che suicida sarei.