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Originariamente inviata da valium
Mi ci ritrovo molto sul secondo episodio "Più andavo in paranoia e più pensavo fosse un effetto della loro volontà" su questa frase in particolare. Pensavo che facessero di tutto per mandarmi ancora più in paranoia, ogni azione e ogni parola mi arrivava con significato diverso, distorto. Mi ricordo che provavo a spiegare loro che mi sentivo male però non volevo dire che tipo di pensiero mi stessero ossessionando.. E ricordo la mia amica che mi diceva che non capiva che da fuori sembravo normale. Giuro che vorrei poter rivedere tutta la scena da fuori
Come ci stai uscendo se posso chiedere?
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L'esatta fotografia di come la vivevo io. Provavo a spiegarmi ma allo stesso tempo non volevo/potevo dir loro le mie paure, perché era esattamente di loro che avevo paura. Camminavo avanti e indietro per casa come un ossesso dicendo di star male mentre i miei amici dicevano che era tutto ok e che sembravo normale. Questo mi creava ancora più ansia perché mi sentivo "ignorato", quando invece il mio cuore scoppiava, io mi sentivo ingabbiato e chiuso nella mia spirale ad un passo dal chiedere di chiamare un'ambulanza.
Ne sto uscendo con sertralina+psichiatra+psicologa e tanta, tanta meditazione.La depressione e la derealizzazione stanno sfumando, ma sono solo all'inizio del lavoro.
Come ho scritto, quegli episodi hanno soltanto aperto un vaso di pandora di situazioni e complessi latenti.