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28-10-2022, 15:41
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,720
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Anche nei casi di mamme assassine?
Ben due topic su questo caso, e ogni volta accadono casi simili c'è il "non giustifico però"... Benissimo, siamo tutti garantisti, non siamo forcaioli, bisogna approfondire, niente croce addosso al colpevole, niente semplificazioni.
Verso tutti ?
O la narrazione qui dentro pende sempre da una certa parte?
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verso tutti. Fosse per me, approfondirei e cercherei di risalire alle cause anche per Hitler o il Mostro del Circeo.
Questa analisi serve anche a evitare il ripetersi di casi simili. In fondo è un problema di pensieri: bisogna fare in modo che alle persone non vengano pensieri di certi tipi. Non semplicemente il pensiero di uccidere, ma che proprio non si crei la catena di pensieri che ha condotto a quello finale di arrivare all'omicidio.
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28-10-2022, 15:43
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 922
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
La felicità viene distribuita. In parte questa distribuzione è determinata da fattori casuali e in parte da fattori sociali che penalizzano o favoriscono le persone.
Penso che già ogni persona provi ad essere felice con le proprie forze, a meno che non sia masochista e che dunque scelga deliberatamente di stare male. Perciò, il discorso per cui dobbiamo cercare di trovare la felicità da soli ha poco senso: non perché sia sbagliato, ma perché già lo facciamo.
In sostanza, ogni persona già fa del suo meglio per essere felice; nel mentre, ci sono fattori esterni che entrano in gioco e condizionano il raggiungimento del benessere. Questi numerosi fattori esterni funzionano in modo senz'altro diseguale.
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La gente di solito mente, ma quando mi troverai un felice sincero che ammette di esserlo perché ha avuto la sua “quota” allora ti crederò.
Penso più che altro che le alternative siano due: o lavorare duro ed ottenere risultati (si, la fortuna c’entra) oppure accontentarsi. Che la vita possa essere vista anche come una lotteria siamo d’accordo, molti infelici pensano di aver pescato il biglietto sbagliato, ma quelli felici non ne fanno una questione di biglietti.
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Ultima modifica di Teal; 28-10-2022 a 15:47.
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28-10-2022, 15:49
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,720
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Quote:
Originariamente inviata da sagoma
Secondo me quel concetto di giustizia è utopistico, c'è sempre una parte che finisce per perderci qualcosa. Ci vorrebbe un'evoluzione dell'umanità a livello globale per permettere un'integrazione totale di tutti, una cosa che deve superare la stessa natura umana. Molto difficile secondo me
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Sì, sicuramente. È utopistico, irraggiungibile.
Ma è avvicinabile, questo sì.
Possiamo fare in modo di avvicinarci a questa giustizia. Ma non mi pare che la direzione della società vada in questo senso. Sembra che ormai ci si sia adagiati nella disuguaglianza, che la si sia accettata come naturale. Le rivendicazioni e le proteste sono su aspetti di disuguaglianza marginali come i matrimoni tra omosessuali o un uso più neutro della lingua. Mentre tutto sommato accettiamo il barbone al margine della strada o l'uso spropositato di persone che per andare avanti devono prendere psicofarmaci.
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28-10-2022, 16:17
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#24
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Intermedio
Qui dal: Jul 2022
Ubicazione: puglia
Messaggi: 178
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Un gesto che mi ha messo una tristezza enorme addosso..tutti noi forse, chi più chi meno, chi molto di meno, si rivede un po nelle problematiche della persona in questione. Non so come ancora non si riesce ad accettare ed a capire che le patologie mentali sono le più importanti di tutte, perchè dalla mente nasce tutto, ogni organo del nostro corpo è condizionato e diretto dalla mente, molte patologie regrediscono o guariscono se dietro c'è un lavoro mentale che mette in atto processi psichici che permettono una ripresa o una guarigione completa. Riguardo la felicità...trovarla da soli è impossibile perchè se la nostra mente non è stata plasmata correttamente ed in armonia con l'esterno, se non ci son stati dati gli strumenti mentali per pensare correttamente e per arricchirci con le esperienze dirette, parlare di felicità è una chimera. Il confronto con gli altri è per noi impietoso, quando ci mettiamo con tutta la buona volontà per iniziare a pensare in modo diverso, con gli strumenti che ci possono essere aggiunti dai terapeuti, c'è sempre l'esame della realtà che ci circonda che ci riporta ai nostri problemi..
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28-10-2022, 16:26
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#25
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 701
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
beh dai, dei danni vengono involontariamente recati da parte di chi sta bene.
Chi sta bene è la rappresentazione del fallimento di chi non ce l'ha fatta, è l'immagine di ciò che si è desiderato e non si è riusciti a raggiungere, è uno specchio che ricorda quanto è misera la propria vita.
La società in cui viviamo è intrinsecamente ingiusta: la felicità non è egualmente distribuita. Anzi, in alcuni casi ci sono disuguaglianze giganti in merito al grado di felicità. Questo è inaccettabile.
Una società che permette che a pochi metri di distanza ci siano il calciatore di Serie A milionario con moglie e bambino e un 46enne isolato e disperato non può che essere una società fallita e immorale. Un governo serio metterebbe al primo punto del proprio programma il motto "Che nessuno si senta mai più come Andrea Tombolini".
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Nella storia dell'umanità non è mai esistita una società giusta, equa per tutti.
E probabilmente non esisterà mai.
A dirla tutta, siamo pure migliorati sotto questo aspetto, rispetto al passato, ma è chiaro che resta pura utopia sperare in una società perfetta.
La natura umana rende impossibile questo sogno.
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28-10-2022, 16:36
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 701
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Queste tragedie accadono quando il proprio disagio si trasforma in frustrazione e questa poi degenera nell'odio verso la società.
L'invidia in se stessa non è necessariamente cattiva se l'ottica è: "invidio la tua felicità, vorrei esserlo anche io ma sono comunque contento x te".
In questo stato d'animo scatta la malinconia perché vorresti essere come gli altri ma SENZA provare odio per le fortune degli altri.
Ben diverso è invece l'invidia, chiamiamola cattiva, in cui vorresti vedere soffrire gli altri come stai soffrendo tu...da cui le tragedie più insensate come queste.
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28-10-2022, 16:41
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 701
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Si, ma prima i reietti e i poveri potevano fare rete sociale fra di loro. Potevano creare un'antagonismo collettivo alla parte che di società che li depredava, oggi invece è soltanto isolamento.
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A mio parere non è una questione semplicemente di ricchezza vs povertà...l'invidia cattiva, l'insofferenza, si esprimono spesso anche al di fuori delle differenze economiche e sociali.
È una caratteristica insita proprio nell'identità dell'uomo...probabilmente anche se vivessimo in un eden comune ci sarebbero questi sentimenti negativi.
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28-10-2022, 16:47
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,213
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Se non hai nessuno con cui condividere e convogliare il tuo malessere per fare un qualcosa di superiore è ovvio che poi tutto ciò sfoga in gesti folli.
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No, non è per niente ovvio.
Ovvio è lo stato d'animo, non il gesto che ne è conseguito.
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28-10-2022, 16:51
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#29
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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A prescindere dalla gravità di quello che ha fatto sta persona, l'essere isolati e socialmente messi in disparte non è solo colpa di chi ha problemi psichiatrici, troppo comodo dare solo la colpa da una parte.
È anche colpa di sta società di merda che ti accantona come se hai la peste addosso, spesso ti accantonano anche per un mucchio di vaccate, che per la società però contano, e ti mettono in un angolo come una merda.
Detto questo non giustifico il caso in questione
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28-10-2022, 17:07
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#30
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,261
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Nessuna pietà nè perdono.
Un 46enne che ha fallito nella vita lavorativa e affettiva, che viveva ancora coi genitori, che ha sfogato i suoi fallimenti facendo una strage.
Zero empatia per un elemento del genere.
Comunque non è vero che i serial killer sono sempre introversi/solitari, non mi pare che i Bianchi lo fossero..
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28-10-2022, 17:09
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Quote:
Originariamente inviata da Vespa1976
Nella storia dell'umanità non è mai esistita una società giusta, equa per tutti.
E probabilmente non esisterà mai.
A dirla tutta, siamo pure migliorati sotto questo aspetto, rispetto al passato, ma è chiaro che resta pura utopia sperare in una società perfetta.
La natura umana rende impossibile questo sogno.
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Sono d'accordo con te in parte. Alla fine bisogna riconoscere i miglioramenti che abbiamo avuto, ma certamente si è molto lontani da quello che si potrebbe considerare da questo punto di vista una "società perfetta ".
Forse in realtà più piccole ed isolate si ha una maggiore forza e collettività.
Ma a discapito del progresso. Bisognerebbe capire come bilanciare il tutto senza avere questi effetti collaterali.
Quote:
Originariamente inviata da Keith
Si, ma prima i reietti e i poveri potevano fare rete sociale fra di loro. Potevano creare un'antagonismo collettivo alla parte che di società che li depredava, oggi invece è soltanto isolamento.
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Non so. Alla fine gli isolati e emarginati c'erano e non erano di certi inclusi o accettati. Anzi, probabilmente venivano demonizzati ancora di più
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28-10-2022, 17:12
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#32
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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E faccio un'altra domanda :
C'è differenza tra una persona che ammazza qualcuno e un'altra persona che ammazza qualcuno?
Inizio a rispondere per me.
No, per me non c'è nessuna differenza, ma mi fa letteralmente schifo l'ipocrisia della gente, questo adesso viene giustamente messo alla gogna per quello che ha fatto, e sottolineo il giustamente, verrà dato per malato di mente, che era isolato senza amici e che vive a 46 anni coi genitori, poi però ad esempio, chi non è in quelle condizioni, chi ha amici, fidanzate, giri sociali, e massacra di botte fino alla morte un ragazzo di 17, viene tempestato di lettere di ammirazione in carcere con gente che si bagna (uomini e donne) all'idea di uscirci assieme eccetera eccetera eccetera...
A me questa ipocrisia fa schifo.
Ma in entrambe le situazioni non sono mica assassini????
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28-10-2022, 17:14
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#33
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,525
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Ci sono tante persone che soffrono ( ognuno per il proprio motivo), ma non tutti diventano violenti, chi è predisposto deve avere già cattiveria dentro indipendentemente dal resto.
Dare la colpa a qualcun'altro o ancora peggio a società ( ma chi è società? Siamo tutti noi, io personalmente non gli ho fatto nulla, quindi al massimo alcune persone possono averli fatto torto non tutta la società) non ha senso.
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28-10-2022, 17:16
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#34
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Norlit
Nessuna pietà nè perdono.
Un 46enne che ha fallito nella vita lavorativa e affettiva, che viveva ancora coi genitori, che ha sfogato i suoi fallimenti facendo una strage.
Zero empatia per un elemento del genere.
Comunque non è vero che i serial killer sono sempre introversi/solitari, non mi pare che i Bianchi lo fossero..
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Io non gli do di certo empatia e non lo giustifico, ma mi fa schifo l'ipocrisia, perché i bianchi sono osannati e tempestati di lettere di ammirazione? Anche loro sono falliti e dei luridi assassini, ma loro però sono fighi? E invece questo è uno sfigato perché ha 46 e vive coi genitori? E sti due invece sono dei grandi?
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28-10-2022, 17:17
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#35
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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É una società ipocrita, e ancora più ipocriti e ipocrite chi osanna gente del genere
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28-10-2022, 17:20
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#36
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
In una società più inclusiva e con dei valori condivisi questi episodi forse non succederebbero.
Se non hai nessuno con cui condividere e convogliare il tuo malessere per fare un qualcosa di superiore è ovvio che poi tutto ciò sfoga in gesti folli.
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Perché deve essere ovvio che se uno soffre vuole che soffrano anche gli altri? O ancora peggio che se uno soffre ha voglia di fare del male agli altri?
C'è qualcosa che non mi piace in queste narrative che quasi "nobilitano" la violenza contro innocenti perché espressione di una sofferenza profonda
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28-10-2022, 17:20
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#37
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,720
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Quote:
Originariamente inviata da Vespa1976
Ben diverso è invece l'invidia, chiamiamola cattiva, in cui vorresti vedere soffrire gli altri come stai soffrendo tu...da cui le tragedie più insensate come queste.
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ma se il "tu" dell'esempio non soffrisse allora non il problema non si porrebbe nemmeno. Bisogna andare alla radice. Prevenire la sofferenza. Mica si può far passare così a cuor leggero che ci sia sofferenza.
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28-10-2022, 17:21
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#38
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Io non gli do di certo empatia e non lo giustifico, ma mi fa schifo l'ipocrisia, perché i bianchi sono osannati e tempestati di lettere di ammirazione? Anche loro sono falliti e dei luridi assassini, ma loro però sono fighi? E invece questo è uno sfigato perché ha 46 e vive coi genitori? E sti due invece sono dei grandi?
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Ma non credo che ci fosse quel tipo d'ipocrisia nelle sue parole.
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28-10-2022, 17:24
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Perché deve essere ovvio che se uno soffre vuole che soffrano anche gli altri? O ancora peggio che se uno soffre ha voglia di fare del male agli altri?
C'è qualcosa che non mi piace in queste narrative che quasi "nobilitano" la violenza contro innocenti perché espressione di una sofferenza profonda
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Il termine "ovvio" è stato da me usato in modo improprio. Volevo dire "ne potrebbe conseguire che.." ma non giustifico e non nobilito niente, sia chiaro. Le persone che ci sono andate di mezzo non c'entravano niente, il problema è suo, ma in parte anche della società.
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28-10-2022, 17:26
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#40
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,525
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
ma se il "tu" dell'esempio non soffrisse allora non il problema non si porrebbe nemmeno. Bisogna andare alla radice. Prevenire la sofferenza. Mica si può far passare così a cuor leggero che ci sia sofferenza.
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Sofferenza non ci sarà solo in paradiso, qui nel mondo che viviamo c'è, allora tutti sofferenti devono diventare assassini? Se questo credeva di avere tumore chi poteva prevenirlelo? Se uno sta male e crede che qualcuno lo può aiutare deve rivolgersi a quello, no sfogarsi contro qualcuno che non gli ha fatto nulla.
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