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Esperto
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Difficoltà di concentrazione,il saltare in continuazione da un pensiero all'altro,mi capita spesso di fare discorsi incoerenti,quando non sto apatica inizio più attività (esempio cucinare,pulire,mandare una e-mail..)saltando quasi subito da una all'altra,spesso facendo un gran casino e non portando a termine gran parte delle cose,o portandole a termine in modo caotico.Altri sintomi sono l'ansia forte,angoscia,tricotillomania,agitazione psicomotoria,manierismi,agorafobia,lentezza estrema nel fare le cose,lentezza e goffaggine nei movimenti,retropensiero(l'altro mi giudica).Mi capita e non di rado che ho difficoltà a camminare per il senso di disagio,sento le gambe bloccate,rabbia forte alternata a momenti di apatia totale,euforia per un pensiero o idea che lascia subito dopo il posto ad un'angoscia e smarrimento forti.Mancanza di manualità a livelli problematici,soprattutto quando mi trovo di fronte agli altri,vuoti di pensiero(es:Sto parlando,sento una paura forte derivata dal senso di disagio e perdo il filo,non mi ricordo più che cosa stavo dicendo,mi succede spesso).Mancanza di memoria(mi è peggiorata,mi devono ripetere le cose 4000 volte,me ne dimentico il minuto dopo,es:Mi viene detto:"Non so come fare coi bambini,a chi lasciarli,mio marito è fuori per lavoro".Dico ok e poi passano minuti,ore,si parla d'altro poi si ritorna sull'argomento ed io: "scusa ma non c'è tuo marito che te li può reggere?""Ma no ti ho detto che non c'è"ed io :"ah,sì sì,vero,vabbè",per poi riavere la stessa defiance ancora una volta dopo.Sensazione di stanchezza mentale,affaticamento e confusione per via di queste dimenticanze.Anni fa avevo una memoria di ferro,almeno quella a breve termine(per la lunga ho sempre avuto problemi.Ho studiato per intenderci manuali di storia contemporanea all'università,ho preso 30,avevo compreso bene e non studiato solo in modo mnemonico,dopo mesi dimenticavo in massa tutto e se mi chiedete chi ha vinto la seconda guerra mondiale devo riguardare su internet.).Ora anche con la breve è un disastro,il cervello non tiene nulla.Un altro disturbo che mi capita spesso di avere quando sono soprattutto sotto forte stress è di non collegare "il segno al significato",soffro di dissociazione.Mi capita ad esempio di non riuscire a leggere un libro,trovandomi a fissare una serie di stringhe di inchiostro,non riesco a collegare semantica e significato.Succedeva spesso alle superiori e mi massacravo per cercare nonostante questa difficoltà e blocco,di studiare comunque,mi facevo un pò violenza,finchè dopo ore e ore di pura sofferenza sui libri,a furia di provarci,mi sbloccavo e mi "risintonizzavo".Mi ricordo che c'era una compagna di classe che sapendo delle mie chiuse in casa,mi diceva"ma non vuoi sbrigarti per poi uscire?Concentrati,studiati 4 cavolate e via".Non capiva che neanche 4 cavolate riuscivo a comprendere.Stesso sintomo(dissociativo) ce l'ho sempre sotto forte stress,ma anche ormai per mancanza di allenamento del cervello,quando devo seguire il discorso di una persona,non seguo il filo e mi capita di sentire un flusso di parole senza senso,come una lingua straniera.Per questo motivo lavori come call center o corsi per imparare una lingua come quelli di inglese dove c'era la madrelingua che parlava,sono stati un incubo per me.Se ero dentro a quello che stavo facendo,e non scattava quella paura interna,andavo e capivo come un treno,ma se scattava quella paura non capivo più nulla e difficilmente mi riprendevo.Mi succede molto spesso anche quando guardo la tv,non seguo il filo,non linearmente,salto dei pezzi,come se vivessi e recepissi a buchi,a sprazzi e lavoro molto sull'approssimazione,intuizione e deduzione per cavarmela nelle discussioni.Questo disturbo non è si è mai presentato in fase d'esame orale,ma neanche scritto(neanche in quello per la patente).Si è presentato quando ho tentato il test d'ingresso per la facoltà di psicologia.Nei quesiti a quiz o con domanda aperta me la cavavo,ma arrivata all'interpretazione del testo mi bloccavo,non capivo ma non dopo che mi ero "immersa" nella lettura,non comprendendo o non arrivandoci...non capivo perchè mio malgrado leggevo a pezzi,come un puzzle in cui mancano delle parti per poter individuare la figura generale.Se sintonizzata e associata l'avrei compreso bene perchè sono capace di divorarmi libri anche complessi,saggi nel giro di qualche giorno se mi interessano e sono serena.Ora il cervello fa sempre più fatica a capire e a stare al passo con le poche informazioni che ricevo.A causa dell'apatia e del disagio crescente,parlo con pochissime persone,guardo poca tv,leggo pochissimo,ricevo in generale poche informazioni e il cervello dopo un anno così si è incacrenito.Per cui,nonostante soffra di dissociazione nevrotica da anni,ora più che mai provo una grande fatica nel riattivarlo.Ho tanti altri sintomi,come la mancanza di dialogo interno o il suo rallentamento..sto molto "di fuori",sul flusso dei pensieri fissi o sugli altri che mi guardano,perdo molto di vista me stessa e in generale ho perso la capacità di sentirmi e sentire le mie emozioni.Vivo un continuo star dentro/star fuori che lascia sempre più spazio allo star di fuori.Anche il mio processo mentale va a spot,non è lineare,basta poi una minima interferenza(una critica,un'occhiataccia,una pressione in più) che sto tutta di fuori.Non sto ancorata a me stessa,prima ci stavo almeno,poi per un errore di una psico costatomi un trauma che è valso una denuncia,mi sono sentita andare in mille pezzi (ancora ricordo quel momento,in cui un esaurimento forte mi ha fatto scatenare un violento stato dissociativo).Da allora,10 anni circa,mi sento molto di meno con me stessa,più a spasso per fratte mentali che cosciente.
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