I papiri sono tediosi e dispersivi, sicché
cercherò di essere breve e conciso, dato
che la storia è lunghina:
QUADRO GENERALE:
Sono stato sempre timido, la fronte aggrottata e lo sguardo
un po’ disturbato come di chi ha il sole in faccia. A 4 anni feci
per la mia prima volta a botte, anzi, fece tutto quello, dato che
io non capivo nemmeno quello che stava succedendo. Da lì ho
incominciato ad avere paura degli altri e soprattutto dei miei coetanei.
Parallelamente alle mie paure cresceva in me una certa affinità verso
le discipline artistiche. Ho sempre saputo disegnare, scolpire, sono
arrivato persino a fare delle mostre, poi ho scritto molto, alcuni
libri, e uno di 500 pagine che non so mai se vedrà la luce. Nel 2012
ho perso un cane meticcio di 17 anni. Dopo due mesi abbiamo preso
un altro cane: un pastore tedesco grigio da lavoro,
quelli della Polizia insomma. Non ho mai amato tanto i cani, tantomeno i Pastori tedeschi.
Ma quando ho incominciato a dedicarmi a questa bestiola
mi sono dovuto ricredere. Da allora ho più consapevolezza riguardo a cosa significhi la
parola coerenza e soprattutto disciplina. Col mio cane abbiamo fatto
un corso d’addestramento, e mi sono scoperto anche portato per
quest’altra disciplina, tanto che l’addestratore ci rimaneva male
quando vedeva che impartivo ordini gestuali al mio cane e non vocali,
tanto da chiedermi come avessi fatto. Alla fine mi ha proposto di fare
il corso per addestratore, di valutarlo come un’opportunità di lavoro,
dato che mi vedeva portato, ma mio padre, che deve decidere sempre
lui per me, si è messo di mezzo, non finanziandomi il corso e dicendosi contrario all’idea.
Negli ultimi tempi ho scritto una decina di canzoni
( testi, chitarra e melodia ) davvero orecchiabili. Siamo sul Pop-rock,
ma non so come proporle e a chi. Il problema è che soffrendo di DEP
hai problemi a proporre in primis te stesso, e sapere di avere delle
qualità ti frustra ancora di più.
Esempio: le prime due settimane del Gennaio di quest’anno, mio padre
ha preso l’influenza. Ma la presa così male che non sapevamo se
arrivava alla fine del mese.
Ho fatto certi pensieri mentre stava in stato quasi comatoso a
sonnecchiare come uno in fin di vita, con tanto di rantoli: mi dicevo
che dovevo prendermi la patente a tutti i costi, perché in una
situazione del genere la macchina era risultata più che necessaria,
ma io non avevo la patente e in più non sapevo portare la macchina. Quando
mio padre si è ripreso gli ho parlato della patente, e mi ha dato i soldi.
Una mattina sono uscito e sono andato alla scuola guida. Ora ad
entrare per chiedere informazioni sulla patente non era un quasi
imberbe di 18 anni, ma uno sfigato con la faccia depressa di 33.
Mentre gli facevo le domande questo mi guardava con gli occhi
stile Carfagna, della serie: ma dove sei stato sino ad adesso?
Inutile dire che mi ha fatto sentire particolarmente a disagio.
Avevo pensato di fare l’esame da esterno, ma quello lo fanno
solo nei capoluoghi di provincia, e io sto in un paese di medie
dimensioni con la mentalità molto ristretta, il che mi fa sentire
ancora più ristretto, come in una pressa.
Non ho abbandonato ancora l’idea della patente, ma dover
avere a che fare con gli altri mi fa salire l’ansia a mille. Avevo
pensato ai farmaci, ma quando ho scoperto che assumendoli
non creavo più, ho dato la precedenza all’arte.
Un altro problema, oltre ad essere magro ( una figura non molto virile), è che quando parlo
con qualche sconosciuto, mi viene la vocina, e tutti mi scambiano
per tutto fuorché per eterosessuale. Non vi dico i sorrisini e le
battutine a mezza voce. Mi viene da morire, soprattutto
essere scambiato per quello che non sono, dato che vado matto per le donne
e che non penso ad altro che a loro.
Questa cosa poi è arrivata pure in famiglia: mi hanno fatto più volte battutine a
riguardo. Si, ho sofferto mobbing familiare eccetera.
Pure il vicinato mi ha messo questa nomina... una pesantezza, questa situazione,
insostenibile, eppure resisto, dato che ho imparato a perdere
( quella è un'inclinazione naturale ).
La storia è molto più lunga, Comunque: Chi ha preso la patente di voi?