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11-09-2012, 17:39
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#1
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Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 252
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Mi scuso in anticipo con chiunque dovesse leggere queste righe deliranti, ma era troppo tempo che le tenevo dentro e volevo finalmente espellerle.
Domani ricomincia la scuola, e con essa il continuo scontro giornaliero con altri giovani.
Per tre mesi sono rimasto lontano da quel mondo, non ho avuto alcun contatto con i miei coetanei e nemmeno li ricercavo.
La realtà nuda e cruda, senza giri di parole, è che non li sopporto. Non ce la faccio. Non li sto giudicando e non mi sento superiore a loro, sto solo dicendo che non riesco a sopportarli. Il solo pensiero di avere contatti con loro mi nausea.
Ecco, forse il mio problema è che non sopporto nessuno, o meglio quasi. Con la mia famiglia stretta mi trovo bene, ma se si aggiungono altri parenti o amici loro mi da fastidio. Con le persone che non conosco e con cui il rapporto si limita a pochi secondi, come i negozianti non ho problemi. In più mi trovo bene a parlare con gli anziani. Ecco, io preferirei parlare per ore con un anziano piuttosto che cinque minuti con un mio coetaneo.
Il fatto è questo, non mi piacciono le persone perchè con loro devo aprirmi, e questo proprio non riesco ne voglio farlo.
Anche se a volte sento proprio di odiarle, di odiare tutti e vorrei scappare lontano, vivere solo per sempre e non avere più contatti con nessuno.
Le uniche persone di cui non riuscirei a fare a meno sono davvero poche, e si limitano a miei familiari molto stretti.
Questo è colpa del mio carattere o forse è per via della sofferenza che mi hanno causato i rapporti con gli altri durante questi anni? Non lo so, ma questi pensieri mi fanno stare male e mi trascinano sempre più giù.
Sicuramente quello sbagliato sono io, ma non mi importa.
Ormai quasi nulla ha più importanza...
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11-09-2012, 17:42
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#2
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 11,602
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Anche io non mi trovo bene a scuola,però non è che li odio,non ci parlavo con i compagni di classe del quinto,ora sono tutti usciti io ho perso l'anno e devo andare in una classe nuova,comunque ho sempre pensato che quello sbagliato ero io.
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11-09-2012, 17:48
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Ti capisco, e per me non sono deliri è la dura realtà che dobbiamo affrontare noi fobici; Prima di rendermi conto che ero sociofobico ( e ce ne ho messo parecchio di tempo) facevo anchio fatica a rapportarmi con i miei coetanei (anche se un paio di gruppetti ristretti di amici li avevo), e con chiunque avessi dovuto avere un rapporto medio lungo... Quelli che non riuscivo proprio a sopportare erano i parenti, stavo proprio male quando sapevo che li dovevo vedere, anche con attacchi di panico;
Mi rilassava il fatto che ad esempio con i miei andavo d'accordo, e anche con qualche amico; Poi quando la fobia sociale ha toccato anche quei tasti o cominciato a preoccuparmi;
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11-09-2012, 17:58
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,224
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per esperienza personale ti capisco benissimo e penso che a infliure è la prima, il carattere, ma che a sua volta è influenzato dalle esperienze passate
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11-09-2012, 18:10
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#5
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Principiante
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 71
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Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy
Questo è colpa del mio carattere o forse è per via della sofferenza che mi hanno causato i rapporti con gli altri durante questi anni? Non lo so, ma questi pensieri mi fanno stare male e mi trascinano sempre più giù.
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secondo me è un fatto di autostima, nn è nemmeno il carattere
conosco persone timide ed introverse che hanno una vita normale, ragazze, amici,uscite ecc
certo sono più fragili degli altri in quanto timidi ed introversi
ma hanno qualcosa che un sociofobico non ha
e credo che quel qualcosa sia l'autostima
poi è ovvio che anni di sofferenza nei rapporti con gl'altri peggiora tutta la situazione generale quasi fosse una spirale discentente da cui nn si vede via d'uscita
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11-09-2012, 18:11
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,726
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Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy
Mi scuso in anticipo con chiunque dovesse leggere queste righe deliranti, ma era troppo tempo che le tenevo dentro e volevo finalmente espellerle.
Domani ricomincia la scuola, e con essa il continuo scontro giornaliero con altri giovani.
Per tre mesi sono rimasto lontano da quel mondo, non ho avuto alcun contatto con i miei coetanei e nemmeno li ricercavo.
La realtà nuda e cruda, senza giri di parole, è che non li sopporto. Non ce la faccio. Non li sto giudicando e non mi sento superiore a loro, sto solo dicendo che non riesco a sopportarli. Il solo pensiero di avere contatti con loro mi nausea.
Ecco, forse il mio problema è che non sopporto nessuno, o meglio quasi. Con la mia famiglia stretta mi trovo bene, ma se si aggiungono altri parenti o amici loro mi da fastidio. Con le persone che non conosco e con cui il rapporto si limita a pochi secondi, come i negozianti non ho problemi. In più mi trovo bene a parlare con gli anziani. Ecco, io preferirei parlare per ore con un anziano piuttosto che cinque minuti con un mio coetaneo.
Il fatto è questo, non mi piacciono le persone perchè con loro devo aprirmi, e questo proprio non riesco ne voglio farlo.
Anche se a volte sento proprio di odiarle, di odiare tutti e vorrei scappare lontano, vivere solo per sempre e non avere più contatti con nessuno.
Le uniche persone di cui non riuscirei a fare a meno sono davvero poche, e si limitano a miei familiari molto stretti.
Questo è colpa del mio carattere o forse è per via della sofferenza che mi hanno causato i rapporti con gli altri durante questi anni? Non lo so, ma questi pensieri mi fanno stare male e mi trascinano sempre più giù.
Sicuramente quello sbagliato sono io, ma non mi importa.
Ormai quasi nulla ha più importanza...
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Ti capisco perfettamente dato che anch'io inizierò tra pochissimo la scuola.
Che dire, io avevo pensato di passare alla versione "serale" (per quelli che lavorano etc..) però non penso sia il massimo dato che si fa la metà della metà.
Comunque prova a fatti forza, se non erro anche per te è l'ultimo anno, finalmente
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11-09-2012, 18:25
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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I compagni mandali al diavolo. E sei la prof ti dice di stare calmo, dille così: <No, no, no, amica mia... ho cominciato appena. Lei non sa cosa divento quando esagero[...] verrei col lanciafiamme in quest'aula!>
poi dille <..e chi è questo lupetto dell'oregon che mi è stato messo come compagno di banco?!>
E di portarti una Schlitz on the rocks. Niente Schlitz, Blatz. Niente Blatz? ... Che se la inventi.
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Ultima modifica di Halastor; 11-09-2012 a 18:40.
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11-09-2012, 18:36
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,726
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
I compagni mandali al diavolo. E sei la prof ti dice di stare calmo, dille così: <No, no, no, amica mia... ho cominciato appena. Lei non sa cosa divento quando esagero[...] verrei col lanciafiamme in quest'aula!> (cit.)
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In genere questo genere di atteggiamento porta a risate e sfottò...
Questo perché se per 4 anni sei stato uno sfigato che si limitava ad evitare situazioni imbarazzanti: continuerai ad essere trattato in quel modo...
L'unica soluzione che mi viene in mente è picchiare chi ti disturba dopo poco inizieranno a portarti molto rispetto (chissà perché )
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12-09-2012, 22:04
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,726
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Alla fine non ci hai detto come ti è andata
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13-09-2012, 15:50
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#10
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Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 252
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Quote:
Originariamente inviata da ESPROC
Alla fine non ci hai detto come ti è andata
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Beh, diciamo che il primo giorno avevo ritrovato un po di fiducia, visto che la classe è stata spolpata ben bene da tutte le mele marce rompiscatole e adesso vado daccordo un po con tutti.
Purtroppo però nella mia scuola non c'è solo la mia classe, ma un infinità di ragazzi e ragazze. I primi quasi tutti figobulli, le seconde che sembra ce l'abbiano solo loro. Si, ci sono molte sfumature di grigio ma la base è sempre il nero ( )
Non so, mi sento un alieno, un pesce fuor d'acqua...
P.S: Spesso mi deridevano per il fatto che non parlassi quasi mai. A parte che non è vero, ma parlo solo quando ho cose da dire. E poi è sempre meglio stare zitti piuttosto che dire stupidate no? Ma che cavolo non va bene nemmeno farsi gli affari propri...
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Ultima modifica di The Golden Boy; 13-09-2012 a 15:55.
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13-09-2012, 15:58
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#11
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 286
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Quote:
Il fatto è questo, non mi piacciono le persone perchè con loro devo aprirmi, e questo proprio non riesco ne voglio farlo.
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Ecco, anch'io ho questo identico problema. Non ce l'ho con la gente, però non riesco proprio ad aprirmi con gli altri, o peggio, una parte di me non vuole proprio...... un pò è per paura di essere mal giudicato, di mettermi in discussione, un pò mi sa che sono pure troppo orgoglioso
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13-09-2012, 16:46
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Posso chiederti quanti anni hai?
Leggendo il tuo post mi sono venuti in mente i periodi delle medie e del liceo.
E' strano perchè alle elementari avevo una classe meravigliosa, ero integrata benissimo ed ero molto "aperta" al prossimo. Con le medie è iniziata la tragedia più totale. Non sopportavo i miei compagni (a parte un paio di amiche) e trovavo che i loro interessi non avevano nulla a che fare con i miei. Era una classe molto competitiva, dove soprattutto i genitori spingevano i propri figli a eccellere con i voti e con lo sport (c'era competizione fra di loro anche al di fuori della scuola, figurati). Questa cosa mi faceva soffrire perchè, al di là degli interessi diversi, non riuscivo ad integrarmi neanche in quelle che erano le attività scolastiche di gruppo e pensavo fossi io ad avere qualcosa che non andava.
Con il liceo le cose sono un po' cambiate.
Ho conosciuto un paio di ragazze con le mie stesse idee (e problemi) e ci siamo un po' chiuse in un nostro "mondo", lasciandoci alle spalle le cattiverie e l'idiozia di altri nostri compagni.
Anche al liceo vivevo in una sorta di mio isolamento, che però non mi portava a particolari problemi perchè comunque non ero completamente sola (non ci tenevo ad essere integrata da loro).
So che gli altri nostri compagni organizzavano serate, ma ti giuro che la cosa mi lasciava alquanto indifferente.
Con l'università è stato tutto diverso.
Essendo circa in 100 nel mio corso avevo l'imbarazzo della scelta. E' vero che non ho legato particolarmente, ma tutto sommato stavo sempre in mezzo alla gente e non mi isolavo.
Che ti devo dire... purtroppo le persone sono destinate a stare con altre persone (almeno che uno non voglia fare l'eremita) e qualsiasi posizione lavorativa (nel tuo caso futura) lo impone.
L'università mi ha insegnato una cosa.
C'erano persone che a pelle mi stavano davvero antipatiche (anche solo a parlarci), poi spesso è successo che me le sono trovate in tirocinio (questo voleva dire che dovevo lavorare con loro per 8 ore). Ti dirò.... conoscendole più a fondo spesso ho cambiato idea e le trovavo quasi simpatiche.
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13-09-2012, 16:56
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#13
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Fino a qualche anno questo periodo dell'anno per me era un incubo. Adesso fortunatamente è finita. Purtroppo non ho maia vuto modo di apprendere nulla di concreto dalla scuola, anzi, ho desiderato che finisse il più presto possibile. E' vero, sono un pirla senza un diploma con il futuro già segnato, ma non mi pento di niente. Meglio la solitudine che la compagnia di certe m****.
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13-09-2012, 17:12
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#14
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Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 252
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Quote:
Originariamente inviata da Frugolina
Posso chiederti quanti anni hai?
Leggendo il tuo post mi sono venuti in mente i periodi delle medie e del liceo.
E' strano perchè alle elementari avevo una classe meravigliosa, ero integrata benissimo ed ero molto "aperta" al prossimo. Con le medie è iniziata la tragedia più totale. Non sopportavo i miei compagni (a parte un paio di amiche) e trovavo che i loro interessi non avevano nulla a che fare con i miei. Era una classe molto competitiva, dove soprattutto i genitori spingevano i propri figli a eccellere con i voti e con lo sport (c'era competizione fra di loro anche al di fuori della scuola, figurati). Questa cosa mi faceva soffrire perchè, al di là degli interessi diversi, non riuscivo ad integrarmi neanche in quelle che erano le attività scolastiche di gruppo e pensavo fossi io ad avere qualcosa che non andava.
Con il liceo le cose sono un po' cambiate.
Ho conosciuto un paio di ragazze con le mie stesse idee (e problemi) e ci siamo un po' chiuse in un nostro "mondo", lasciandoci alle spalle le cattiverie e l'idiozia di altri nostri compagni.
Anche al liceo vivevo in una sorta di mio isolamento, che però non mi portava a particolari problemi perchè comunque non ero completamente sola (non ci tenevo ad essere integrata da loro).
So che gli altri nostri compagni organizzavano serate, ma ti giuro che la cosa mi lasciava alquanto indifferente.
Con l'università è stato tutto diverso.
Essendo circa in 100 nel mio corso avevo l'imbarazzo della scelta. E' vero che non ho legato particolarmente, ma tutto sommato stavo sempre in mezzo alla gente e non mi isolavo.
Che ti devo dire... purtroppo le persone sono destinate a stare con altre persone (almeno che uno non voglia fare l'eremita) e qualsiasi posizione lavorativa (nel tuo caso futura) lo impone.
L'università mi ha insegnato una cosa.
C'erano persone che a pelle mi stavano davvero antipatiche (anche solo a parlarci), poi spesso è successo che me le sono trovate in tirocinio (questo voleva dire che dovevo lavorare con loro per 8 ore). Ti dirò.... conoscendole più a fondo spesso ho cambiato idea e le trovavo quasi simpatiche.
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Ho 19 anni.
Anche io ho conosciuto persone di cui avevo una pessima opinione ma che mi hanno fatto ricredere. Il fatto è che non ho nulla in comune con loro. Non ho molti argomenti di conversazione. Finchè si scherza e si ride è un conto, ma quando si riuniscono a parlare del più e del meno non riesco mai a spiccicare parola. Sarà che ho interessi diversi.
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