Lo scriviamo, così ci togliamo questo peso.
Cercherò di essere breve e schematico.
Ecco la breve cronistoria delle alterne vicende della mia vita più recente:
Trovai il forum dopo aver abbandonato anche l'ultimo baluardo della socialità (giochi online) senza un vero motivo; non mi rendevo conto di cosa, ma tale abbandono mi aveva illuminato in qualche modo sul fatto che la questione poteva essere seria.
Mi iscrissi convinto di essere il solito saggio che ha "quei due o tre trucchetti che ti permettono di fare questo e quello", cosa che effettivamente avevo.
Dissi i miei due o tre trucchetti. Postai l'opera webbiana da tempo progettata.
Mi resi conto che oltre a permettermi di fare questo e quello, i miei trucchetti mi impedivano di fare TUTTO IL RESTO! E dunque svoltai.
Iniziai a buttare le maschere: niente chat enigmatiche, post più umani, scritti pensando di essere un utente, e non un maestro o un alieno.
In questa fase ebbi successo. Il forum mi amò, e fu un periodo di possibilità.
Questo improvviso caos di contatti mi gettò in crisi. E per la prima volta fui davvero impaurito per la possibilità di poter rimanere solo per sempre; non sapevo di me più di quanto non sapesse chiunque altro, ed ero piuttosto convinto a un certo punto che tutto ciò che ero stato fino ad allora non fosse che una maschera posata su altre maschere. Non sapevo se sarei mai potuto essere autentico.
Scelsi una persona, la cercai.
Da questa relazione mi sono giunte un sacco di informazioni su di me: quando tendo ad arrabbiarmi, quando sono prevedibile, dove sbaglio e come (con l'incapacità di correggermi meccanicamente, cosa strana per me..) e cose simili; in generale ho scoperto di essere umano.
In quel momento venni anche nominato moderatore di questo forum. E nel momento esatto della mia nomina mi resi conto di non poter seguire le vicende e le operazioni che vi sottostavano. Mi sentii in debito con il forum stesso, in difetto, e lo abbandonai.
Per via della relazione di cui sopra ho creato una base per il mio futuro nel mondo: via da casa, decisione di fare "quelle cose da adulti" che tutti hanno e io no (patente, laurea, smartphone, portafogli senza strappo..)
Tale radicale cambiamento di abitudini, evolutosi nell'arco di un anno e mezzo, mi ha portato ad affrontare responsabilità e compiti mai sperimentati prima: gestire una casa, un conto corrente, una nuova città, una situazione economica e soprattutto una persona che non sono io.
L'equilibrio si è creato, in una condizione di simbiosi tra me e la mia compagna che tende ad isolarci dal resto del mondo. In realtà vorremmo aprirci, ma siamo troppo pigri e impegnati per farlo.
Per fare un esempio, ho ancora qualcuna delle mie conoscenze del forum che mi contatta amabilmente, ho addirittura delle mail di persone che conoscevo alle superiori che aspettano risposta da parecchi MESI, ma non riesco mai a prendere la decisione di aprire lo schermo del pc e farlo, sbloccare lo schermo del telefono e farlo.
Per questo, tra parentesi, mi scuso con tutti quanti mi cerchino e non abbiano risposta, per ora questo post vale come tale.. (anche lui ha aspettato un bel po' prima di essere steso..)
Ora, sono nel mio bilocale in affitto, con la mia compagna che dorme vicino, con la bolletta da pagare, il bicerin finito, la raccolta differenziata svuotata, la Novi spazzolata.. ho passato una quantità di vicende per arrivare fino a questo barattolo di crema alla nocciola vuoto, tante che non potrei raccontarvi esaurientemente, e i prossimi mesi si presentano altrettanto difficili.
Ho sostanzialmente paura del cambiamento, e nonostante sappia che quasi tutti sono nella mia situazione, non riesco a muovermi senza aver prima sondato ogni passo mille volte.
Ora sto usando un rito, uno di quei "trucchetti" citati sopra: mi sono proposto di scrivere senza rileggere e postare di botto perché se rileggessi, cancellerei tutto.
Funziona, voilà.
Ma non ho resistito dall'editare