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29-08-2011, 23:41
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#1
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Principiante
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 62
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Dopo aver letto il topic che parlava della differenza fra DEP e fobia sociale sono rimasta con grandi interrogativi.
E' giusto dare così tanta importanza ad ogni singola sfaccettatura della nostra persolità? Bella, brutta che sia!?
La psicoterapia è la strada giusta per risolvere questi problemi....???
penso che l'uso psicofarmaci possa inibire i sintomi di una complessa situazione interna, creata nell'arco della vita di ogni singola persona...NON LA CAUSA..
dove risiede la causa?? probabilmente nel nostro passato?!
Perchè credere che siano problemi genetici?
Da qualche mese mi sto avvicinando alle scienze olistiche e devo dire che è molto stimolante.
La psicoterapia ti "bolla" e ti seda per permetterti di dimenticare cosa ti stà dicendo il tuo corpo, forse con le scienze olistiche si apre un nuovo capitolo per le persone che vivono la realtà della solitudine e dell'emarginazione come conseguenza dei loro disturbi.
Su questo argomento potrete trovare tante informazioni su internet, ne avevate mai sentito parlare!???
spero che possa essere interessante parlare di questo argomento..
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29-08-2011, 23:51
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,068
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Quote:
Originariamente inviata da Natura
E' giusto dare così tanta importanza ad ogni singola sfaccettatura della nostra persolità? Bella, brutta che sia!?
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No, non è giusto.
Infatti anche io sono abbastanza contraria alle tante etichette date qui dentro. Credo che, escludendo casi gravi, ci siano moltissime sfumature e sia veramente difficile definire una persona.
Capisco il classico fobico/timido/introverso, però quando si parla di DFV VFG GTR non ci capisco più niente
Ma ripeto, io mi comporto così perchè sono un'ignorantona in materia e poi non soffro per una problematica grave.
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30-08-2011, 00:04
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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Mi autocito "minkia, io cerco una definizione e gli psico nn me la danno manco a pagarla".
La definizione per me è importante perché il vago mi spaventa abbastanza e mi affascina nei film.
Non so nulla di scienze olistiche...ho letto giusto adesso qualcosa su wikipedia. A me sembra che miri alla risoluzione di "sistemi complessi" con metodi ancora più complessi.
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30-08-2011, 00:09
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#4
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Avanzato
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 462
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Quote:
Originariamente inviata da Natura
penso che l'uso psicofarmaci possa inibire i sintomi di una complessa situazione interna, creata nell'arco della vita di ogni singola persona...NON LA CAUSA..
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La sento come verità. Per le persone che ho visto farne uso (ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori d'umore, neurolettici) e per il riequilibrio di alcune solo dopo aver gettato alle ortiche l'utilizzo dei farmaci.
Con l'aggravante della dipendenza e controindicazioni.
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30-08-2011, 00:34
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#5
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Principiante
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 62
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Quote:
Mi autocito "minkia, io cerco una definizione e gli psico nn me la danno manco a pagarla".
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Appunto, probabilmente non è possibile racchiudere in una definizione tutto quello che sentiamo dentro di noi. Anche perchè tutti siamo poi profondamente diversi.
Quote:
La definizione per me è importante perché il vago mi spaventa abbastanza e mi affascina nei film.
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Il vago rispetto a cosa?
Non conosco i siti ma vi ho trovato alcune definizioni di Scienze e discipline olistiche...
http://www.etanali.it/discipline_olistiche.htm
http://www.chintamani.it/articles.asp?id=7
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30-08-2011, 00:43
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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Il vago rispetto alla mia persona e personalità. Io ho difficoltà a capire cosa voglio e chi sono e questo mi fa sentire spaesato.
Ho letto il primo link...sembra una cosa spirituale, non fa per me. Io credo che la semplificazione vada ricercata piuttosto che rendere estremamente complesso, cercando connessioni e interconnessioni tra noi e l'universo.
Le strategie "globali" richiedono uno sforzo maggiore e ci sono troppi fattori da tenere in considerazione perché un umano riesca a gestirle senza errori.
Certo è che poi dipende dalla persona, ad esempio molte persone parlano bene dei fiori di bach ma a me non hanno fatto né caldo né freddo.
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30-08-2011, 00:50
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Non credo esistano soluzioni universali. Qualcuno si riconoscerà di più nelle definizioni della psicoterapia, qualcun altro di meno e cercherà soluzioni alternative.
A questo punto, però, le definizioni "cliniche" possono servire almeno per capire se uno vi rientra o no.
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30-08-2011, 01:15
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#8
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Quote:
Originariamente inviata da Natura
penso che l'uso psicofarmaci possa inibire i sintomi di una complessa situazione interna, creata nell'arco della vita di ogni singola persona...NON LA CAUSA..
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Da un punto di vista neuro-fisiologico, inibire i sintomi alla lunga porta al disuso dei circuiti che costituiscono determinati schemi comportamentali (la prima causa dei comportamenti - danno origine ai comportamenti), e li rende utilizzabili con meno facilità dal cervello come risposta agli stimoli.
L'ho sentito quì: http://tedxtalks.ted.com/video/TEDxB...ity-Willoughby
Quote:
Originariamente inviata da Natura
Da qualche mese mi sto avvicinando alle scienze olistiche e devo dire che è molto stimolante.
La psicoterapia ti "bolla" e ti seda per permetterti di dimenticare cosa ti stà dicendo il tuo corpo, forse con le scienze olistiche si apre un nuovo capitolo per le persone che vivono la realtà della solitudine e dell'emarginazione come conseguenza dei loro disturbi.
Su questo argomento potrete trovare tante informazioni su internet, ne avevate mai sentito parlare!???
spero che possa essere interessante parlare di questo argomento..
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Nello specifico...?
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06-09-2011, 19:09
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#9
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Principiante
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 62
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Nello specifico io ho iniziato, avvicinandomi a Yoga, meditazione, poi ho incominciato a studiare l'alimentazione.
Per scoprire tramite quest'ultima che la società ci limita tramite la non informazione ad uno stile di vita non sano.
Migliorando l'alimentazione migliora l'equilibrio psico-fisico...
Ho sperimentato vari tipi diversi di alimentazione, macrobiotica, crudismo, attualmente sono vegetariana!
Poi ho capito che il primo passo per incominciare a stare bene è prendere il comando della propria vita, incaricandosi personalmente del destino di essa.
Cioè...accettare il proprio problema, ed incominciare con molta pazienza a indagare sulla reale causa.
Molte letture mi hanno suggerito che la maggior parte dei disturbi provengono da dinamiche di infanzia.
Per fare un esempio concreto...
mia madre ha divorziato da mio padre quando avevo 8 anni. Mio padre poco responsabile da quel momento ha lascito mia madre a gestire la nostra vita (mia e di mio fratello che aveva 4 anni).
Il suo carattere già molto particolare si è irrigidito ulteriormente sino a diventare autoritario. Sin da piccola mi lamentavo di vivere in una dittatura! All'interno del nostro sistema familiare lei era l'unica a prendere decisioni, non erano ammesse altre opinioni, ne suggerimenti, ne emozioni scomode. Così le mie prime "ribellioni al sistema" sono state soppresse con scenate isteriche, violente, spesso mi diceva di non fare "la povera vittima", che lei doveva fare tutto e quello che faceva lo faceva per noi.
Il quadro da lei descritto sembrava raccontare una povera famiglia emarginata e sfortunata. Sinceramente noi siamo sempre stati bene economicamente, lei lavorava 8 ore al giorno come tutti, aveva uno stipendio più che stimabile e mio padre contribuiva alla quota mensile dell'affitto.
Così che l'espressione delle mie emozioni e del mio pensiero è rimasto inespresso per anni. Con i miei compagni ho incominciato ad avere difficoltà di relazione...e quando ho deciso di andare a vivere da sola non sapevo quello che dovevo fare. Perchè non riuscivo a seguire il mio cuore.
Avevo bisogno di autorità di regime di oppressione, così che mi sono imbarcata in una storia di due anni con un pazzo geloso oppressore che aveva appena 10 anni meno di mia mamma. Mi ha dato la botta di grazie
Dopo...ho vissuto un 3 anni di depressione, ansia, panico.
Oggi soffro ancora di poca autostima e fatico ad avere amicizie...ma ci sto lavorando....con buoni risultati...per lo meno non stò più in ansia a vedere i parenti!
Ho imparato ad accettare la mia situazione e non essere più arrabbiata con me con mia mamma con il mondo, a non pensare più di essere l'ultima stronza vivente sulla terra...Ho incominciato a perdonare e a perdonarmi...
La depressione occupa sempre meno spazio.
So che l'importante è non accusarmi di essere "malata" ma di accettarlo e lavorare con pazienza con la consapevolezza che con la tranquillità posso risolvere i miei problemi. Ho scoperto che tutti abbiamo problemi, chi più limitanti, chi meno...
Le terapie olistiche ti danno la possibilità di rivalutazione, ti danno la possibilità di scoprire da solo perchè stai male...ti danno la possibilità di partecipare attivamente alla tua guarigione.
Ti danno una nuova prospettiva del mondo...
non vuol dire che sia facile....
Secondo me vale la pena provarci!!!
ora mi butterò nelle costellazioni familiari di Bert Hellinger...
se vi capita leggete qualcosa a questo riguardo potrebbe essere molto interessante!
Spero di non avervi confuso troppo le idee!
nat
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