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Vecchio 05-12-2013, 13:20   #1
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

Per il mondo esterno non vado bene, troppo introverso, per niente interessante e via discorrendo ma..
Io non mi sento affatto così anzi… forse per la gente mondana sarò quello che le loro menti interpretano ma se in pochi guardassero oltre la punta del loro naso, se solo non si fermassero all’apparenza e scavassero più in profondità scoprirebbero tutto un altro mondo.
Purtroppo (o no) sono stato da sempre un disadattato, non sono mai cambiato anche se spesso ci ho provato, ma niente.
Sono una persona con tante virtù rivolte però verso cose negative,(l’unico campo dove riesco a far emergere me stesso) da qui nascono il mio humor nero e varie composizioni(musicali e scritti)
Chi mi apprezza?
Pochissimi, e ancora in meno capiscono realmente la mia vera indole.
Questa per me è una maledizione, sono condannato ad una solitudine forzata, sono come uno straniero in terra straniera, come un esiliato.
Non riesco a trovare un mio ambiente sociale e un mio simile in questo caos.
Perché non mi rassegno all’isolamento come facevo un tempo?
Perchè adesso mi pesa così tanto l’indifferenza che si è creata attorno a me?
Io sono così come sono e credo di aver avuto tracciato davanti a me un cammino di sofferenze che col tempo mi ha schiacciato (credetemi ne ho viste di veramente brutte e non sono più un ragazzino)
Sono un folle o un essere solo...

Ultima modifica di R.I.P.; 05-12-2013 a 15:10.
Vecchio 05-12-2013, 14:09   #2
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Mi hai fatto venire in mente delle cose che mi riguardano... in parole povere ho dei gusti strani: al canto melodioso degli uccellini io preferisco quello dei corvi solitari e lo apprezzo ancora di piu' se il cielo è grigio... quelle rare volte che acquisto un oggetto,un soprammobile,chi lo vede lo giudica "sinistro" e fa una faccia strana... e poi mi affascinano i castelli,i gufi...e una volta che ho fatto una mezza battuta a certe persone,mi hanno dato della"cinica e della strega".. ma per me erano loro a non avere sense of humor.. Comunque potresti far diventare questo topic un posto dove dire la tua..dove fare riflessioni,battute...quello che vuoi..cosi' potresti farti conoscere meglio da chi è interessato a leggerti Un luogo un po' dark..un diario oscuro per chi non vuole sempre stare alla luce del sole...
Vecchio 05-12-2013, 14:47   #3
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Incredibile però come le persone siano omologate,al giorno d'oggi ci si deve quasi vergognare a parlare di interessi non convenzionali,manco uno fosse un serial killer necrofilo in incognito
è davvero desolante,poi ci si chiede come mai gli introversi siano sempre più chiusi e diffidenti e come mai sia sempre necessario recitare per crearsi una rete sociale..
Hai ragione Arch... pensa che quando ero adolescente facevo spesso un incubo: di trovarmi nel medioevo accusata di stregoneria... e "vivevo" anche la scena del rogo..terribile! Io penso veramente che se mi fossi trovata in un'altra epoca,i miei stessi parenti m'avrebbero accusata di chissa' cosa...che ottusi!
Vecchio 05-12-2013, 14:48   #4
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Comunque potresti far diventare questo topic un posto dove dire la tua..dove fare riflessioni,battute...quello che vuoi..cosi' potresti farti conoscere meglio da chi è interessato a leggerti Un luogo un po' dark..un diario oscuro per chi non vuole sempre stare alla luce del sole...
Sai che la tua non è un idea malvagia, un topic dark..
Dark Topic che ne dici come titolo?
Vecchio 05-12-2013, 14:52   #5
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Quote:
Originariamente inviata da R.I.P. Visualizza il messaggio
Sai che la tua non è un idea malvagia, un topic dark..
Dark Topic che ne dici come titolo?
Mi piace! E la mia idea non è malvagia... è malvagissima,hi,hi,hi Ti appoggio pienamente!
Vecchio 05-12-2013, 15:10   #6
Esperto
L'avatar di Dedalus
 

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Incredibile però come le persone siano omologate,al giorno d'oggi ci si deve quasi vergognare a parlare di interessi non convenzionali
Mah, è “omologazione” anche l'identità strutturata sulle dimensioni del rimosso. Ognuno definisce il “proprio” vero sé con materiale che è a disposizione di tutti.
Personalmente mi fa ridere chi pensa che vigano ancora (sul piano fondamentale) delle condanne e delle proibizioni, delle lotte e delle schermaglie, delle scelte di parte, come se queste avessero un senso, dovessero effettivamente difendersi da una minaccia od essere questa minaccia, e non invece facessero parte del pacchetto (a.e. l'“emancipato” che se la piglia col “bigotto”, comaddire Arlecchino che spernacchia Pulcinella); tutto assume sempre più lo stesso valore: quello del pubblico che applaude contro un pubblico che fischia.

È un progresso, s'intende.
Vecchio 05-12-2013, 17:34   #7
Intermedio
L'avatar di Uzik
 

Quote:
Originariamente inviata da R.I.P. Visualizza il messaggio
Per il mondo esterno non vado bene, troppo introverso, per niente interessante e via discorrendo ma..

...Sono una persona con tante virtù rivolte però verso cose negative,(l’unico campo dove riesco a far emergere me stesso) da qui nascono il mio humor nero e varie composizioni(musicali e scritti)
Beh! ...se scrivi così si spiegherebbe anche la tua prima frase: dici che non vai bene a nessuno e poi affermi di essere rivolto a cose negative, l'unico campo dove emerge te stesso.

Ma poi di cosa parli? Certo che il tuo nickname è già tutto un programma!

Quote:
Originariamente inviata da R.I.P. Visualizza il messaggio
Chi mi apprezza?
Pochissimi, e ancora in meno capiscono realmente la mia vera indole.
Questa per me è una maledizione, sono condannato ad una solitudine forzata, sono come uno straniero in terra straniera, come un esiliato.
Non riesco a trovare un mio ambiente sociale e un mio simile in questo caos.
...
Gli individui con passioni e svaghi "estremi" è logico che non riescano a condividere queste cose con la maggior parte della gente. Ma poi, ripeto, di che cose negative parli?
Vecchio 05-12-2013, 21:53   #8
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Quote:
Originariamente inviata da R.I.P. Visualizza il messaggio
Per il mondo esterno non vado bene, troppo introverso, per niente interessante e via discorrendo ma..
Io non mi sento affatto così anzi… forse per la gente mondana sarò quello che le loro menti interpretano ma se in pochi guardassero oltre la punta del loro naso, se solo non si fermassero all’apparenza e scavassero più in profondità scoprirebbero tutto un altro mondo.
Purtroppo (o no) sono stato da sempre un disadattato, non sono mai cambiato anche se spesso ci ho provato, ma niente.
Sono una persona con tante virtù rivolte però verso cose negative,(l’unico campo dove riesco a far emergere me stesso) da qui nascono il mio humor nero e varie composizioni(musicali e scritti)
Chi mi apprezza?
Pochissimi, e ancora in meno capiscono realmente la mia vera indole.
Questa per me è una maledizione, sono condannato ad una solitudine forzata, sono come uno straniero in terra straniera, come un esiliato.
Non riesco a trovare un mio ambiente sociale e un mio simile in questo caos.
Perché non mi rassegno all’isolamento come facevo un tempo?
Perchè adesso mi pesa così tanto l’indifferenza che si è creata attorno a me?
Io sono così come sono e credo di aver avuto tracciato davanti a me un cammino di sofferenze che col tempo mi ha schiacciato (credetemi ne ho viste di veramente brutte e non sono più un ragazzino)
Sono un folle o un essere solo...
Insomma, sei un tipo modesto.
Vecchio 20-12-2013, 23:02   #9
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

http://youtu.be/FWr1NM-KNv4



Scusate è da oggi che mi sono bloccato con questa song e volevo condividerla con qualche amante di old black metal.
Vecchio 20-12-2013, 23:08   #10
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

dimmi se ti piace questa è da mio angolo:


I MONDI DELLA DEPRESSIONE

Un esiliato,
un santo rovesciato dotato di stigmate lapidarie,
un impianto meccanico, algoritmi simbolici tatuati sulla spina dorsale,
questo sento mentre cammino, seguo i cordoli dell’unica strada che posso intravvedere nelle tenebre.

E’ un teatro di orrore questo silenzio che mi circonda,
riflesso dell’esistenza come scherzo che hai di fronte,
se c’è uno specchio, una parvenza di luce in me,
non rifletto, non penso abbastanza velocemente per vederla,
nonostante il tempo abbia fermato il rimbrotto dei battiti, nonostante il rimorso abbandoni il fegato,
non riesco a dare nome alla mia partecipazione silente.

Vado incontro al gioco della morte del tempo incoraggiato dall’appaluso scrosciante,
di fronte a me il custode delle speranze, fiero del suo occhio penetrante divorato da un corvo antico,
è magro, con le gambe squarciate da un fluido acido,
mi consegna il premio che mi infligge in un concorso a tema,
si esprime con fonetiche ripetitive, segnali tribali, muove lo sguardo come un laser, velocissimo, mi domina, allora il pubblico applaude nuovamente, incerto sulla vera natura del gioco e il suo ritmo ossessivo.

Figure geometrica allagate nel sangue,
matematica dell’incertezza esistenziale,
filosofia dell’oblio, l’amore nella notte fonda,
ritualità, sepoltura e morte, questo l’argomento del nostro dialogo di apertura.

Ennesimo applauso del pubblico pagante.

Mi incammino prostrato, ricurvo, verso la sala delle crocifissioni,
mi muovo a scatti seguendo la logica di un burattino,
lacrimo inchiostro rosso, senza poter piangere veramente,
cospargo l’abisso di altro abisso nella strada per la redenzione, goccia su goccia, nel rosario dei miei passi.

E’ scomodo trovare energie per sopravvivere alla pena del mio incedere riluttante, sarei tentato di fermarmi e fare un pic-nic del mio spirito, vado oltre, ogni angolo di pelle di questo mondo è impregnato dalla tristezza corrosiva di una voce opprimente che si fa largo nei pertugi.

Come un eco in un corpo di cartapesta.

Grida di morte catturate dalle pareti.

In un vortice di sogni insondabili che si alimentano al rogo del dolore,
il mio sguardo non può fare a meno di sorvolare la croce vuota oltre le fiamme.

Chiudo gli occhi, cerco ancora, oltre me stesso, nei ricordi, nei volti delle persone che hanno lambito un pezzo del mio mondo, incontrato i passi del mio cammino,
E’ una progressione geometrica di istanze che si ripetono, un loop programmato.

Apro la porta dei desideri sepolti, con una chiave che avevo nascosto nelle scarpe.

Le figure e i volti dei ricordi,
un banale crocevia fra le matematiche della mia destinazione finale,
sono appese alle pareti
sanguinano, si lamentano della confusione dei disegni, della mia fantasia.

Mi sento osservato da un grande occhio,
non vede solo me in questo mondo,
vede tutti i miei possibili mondi.

Devo meritarmi la prossima premonizione,
cerco di riprendere fiato,
mi strappo un occhio con una tenaglia che trovo sul pavimento,
e nemmeno allora ho palpitazioni, ho un cuore,
forse dovrei impegnarmi a recuperarlo, a cercarlo nei cassonetti dei rifuti, e nei deserti,
maledetta iperventilazione, maledetta suggestione della vita,
se trovo il mio cuore, trovo chi lo ha divorato.

Strappo anche l’esistenza al vertice di uno stato mentale di solitudine,
getto una maschera e ne ho un’altra attaccata alla pelle del tutto uguale alla precedente,
penso al calore o all’energia,
e all’odore della carne bruciata quando avvinghia i corpi alla fiamma,
questa è la parte di anima che ricorda l’amore che mi è rimasta,
un mazzo di ossa pieno di spine nel corpo inerte,
sono il capo mastro della tortura, il primo guardasigilli, un re con la corona di amianto.

Mi incammino alle soglie del mio regno, senza pace, senza gloria, senza amore, senza cuore.

Un’anima che non spera,
un corpo che non ama,
un pensatore che pianta chiodi alle ali delle speranze ideologiche,
e alla fisica dei corpi,
un banale carnefice del proprio spirito, un abominio referenziale, un boia.

Nemmeno uno sprettro, una vana esistenza di tenebra, a dialogare con questa convinzione, ad attendermi oltre ai cancelli del reame.
Vecchio 20-12-2013, 23:24   #11
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

Leggerla è stato come intraprendere un viaggio di tormenti fisici e spirituali.
Hai fatto bene a postarlo in questo topic.
Chi entra qui non troverà nemmeno uno spiraglio di luce.
Vecchio 20-12-2013, 23:39   #12
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Ho scitto un intero libro su viaggi simili, non l'ho finito, ho deciso che è finito non finendolo.

Ho della roba parecchio pesante in merito, è da rileggere, ma prima o poi lo concludo.

Addrittura ho trovato delle immagini archetipe una votla in un viaggio astrale.

Mi stavo preparando a scrivere uno di queste schifezze che scrivo, feci un viaggio nel mio inconscio, nelle brodaglia, e trovai della roba mostruosa: macchie enormi nere con zampe da ragno e 3 occhi spaventosi senza luce, immagini che non puoi vedere per più di una frazione di secondo, ebbi quasi un infarto, risvegliano una paura primitiva, assoluta.

Ero di fornte all'ingnoto materializzato nella nostra mente in forme di macchie, di buchi neri nel pensiero razionale.

Sviluppai la teoria: non abbiamo queste immagini dentro perchè associate al ragno che ci assomigliava, ma anzi, schifiamo il ragno perchè assomiglia a queste macchie primoriiali e indifferenziate presenti nel'inconscio.

Tentai di immaginare se fossero rimasugli di indifferenziato prima dellla separazione delle forme e dei contorni o della luce e del buio nelle prime fasi dell'esitenza e immaginai i tentacoli/zampe come tentativi delle macchie di rimanere legate all'assoluto primordiale.

Non ne ricavai nulla, eppure qualcosa c'è in quelle roba nera che ho visto.
Vecchio 20-12-2013, 23:50   #13
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

Interessante, questo genere di visioni le conosco anch'io(purtroppo) e so da chi vengono.

Questa è tratta da un mio incubo, durante il mio periodo infernale..

La giostra danzante

Decaduti alberi spogli osservo durante il mio avanzare
in un triste inanimato sentiero ancestrale
dove al mio passare non odo alcun mortale

Arrivo puntuale davanti ad una nera casa spettrale
le cui decrepite mura sostengono una irregolare struttura
nessuna porta si apre ma all’interno di essa comincio ad albergare

I miei occhi non vogliono guardare una macabra giostra danzante
ricoperta di cadaveri ammucchiati, smembrati e decomposti
che a sol osservare indicibile dolore prova la mia anima immortale

Inedita visione nascosta alle menti per comprensibile ragione
aleggia perpetua nella mia alterata coscienza
demoniaco odio infernale verso l’umana gloriosa immagine
Vecchio 21-12-2013, 00:03   #14
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Bellla. anche a me piace la poesia decadente.

Ogni tanto cerco anche di scrivere di visioni di luce e cose belle, di solito mi capita se penso al femminile, non se lo mertierebbero, le devi idealizzare parecchio, eppure il femminile è una speranza di luce nelle nostre tenebre, anche se io ho una mia personale convinzione che tutto quello che è oscurità, morte, spirito, ignoto sia legato proprio al femminile (antropologicamente il femminile è il regno dell'ombra in tutte le culture primitive), sarebbe interessante analizzare da questi presupposti chi è affascinanto dalla morte e dalla decadenza.

Mi chiedo se in fondo finire con la mente in questi mondi sia finire nel mondo femminile indifferenziato, dove c'è perdita di senso, di orientamento e di scopo (poichè sono tutte cose razionali e maschili) e analogamente se tale fascino verso questo tipo di femminile archetipo e uroborico, non sia presente anche in chi abusa di stupefacenti e alcolici con la medesima meccanica.

Intuizioni su cui andrei a lavorare., ritengo sia il massimo del comportamento evitante, si è talmente evitanti da costruire un mondo femminile che ci accoglie e che annulla tutto il resto.

E' anche masochistica come meccanica.
Vecchio 21-12-2013, 00:13   #15
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

Ho cercato di descrivere il mio incubo manipolato...
Queste "visioni" le considero prettamente spirituali e irrazionali alla mente umana. Ho visto cose che vanno ben oltre la sfera terrena e incomprensibili all'uomo ma che potrebbero essere interpretate da chi possiede la vera luce.
Vecchio 21-12-2013, 00:27   #16
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Si, è un mondo affascinante.

E' che andrebbe spento e acceso quando vogliamo, non dovrebbe essere l'unico mondo.

Ad ogni modo le tenebre e la luce sono risvolti della stessa medaglia, fanno sempre parte del mondo spirituale.

Per arrivare alla luce forse devi fare un pezzo di strada nel tunnel, non c'è dubbio.,

Non potremmo neanche concepire la luce senza l'oscurità.

Ma il fatto è capire cosa sia la luce, come farne parte.

Sono stato in chiesa a sentire i canti, ero in disparte, ma ho sentito l'energia delle fede delle persone.

Ogni tanto ci andavo di nascosto, per capire cosa sentivano.

Hanno fede perchè paura dell'ombra, certo, ma hanno in ogni caso qualcosa che esiste veramente.

Sono energie che scaldano come il sole o rigenerano come l'acqua e risposano la mente come i campi verdi.

Lo spirito comunica con la luce, perchè credo che la luce sia più leggera dell'ombra, tutto quello che è angoscia e senso di pesantezza mentale contrasta la parte dello nostro spirito che tende ad alzarsi da terra e volare oltre al corpo con il respiro e lo spirito.

Dovremmo provare ad andare verso la luce, in tutto quello che si fa, verso la leggerezza.

Il pensiero è opprimente, tende a portare le ansie e le angoscie verso l'interno del corpo, è necessario sopprimerlo, renderlo aria che vola senza scopo.

Quando parlavi di lobotomia, ne hai avuto una intuizione secondo me.
Vecchio 23-12-2013, 22:25   #17
Principiante
L'avatar di R.I.P.
 

La stanza

Muro imbrattato di rosso porpore
Con corpo disteso in totale silenzio
Luce riflette da una triste finestra
Dove fuori continua l’umana inutile vita

Nessuno conosce la stanza macchiata
Anche fosse non avrebbe alcuna importanza
Nessun nuovo fatto stupisce il mondano
Semmai stolti idioti sterilmente curiosi

Silenzio funereo regna supremo
Tra quattro mura in sofferenza vissuta
Ricordi interrotti da quel tragico gesto
Portasti con te in gran segreto

Rammento di un uomo vestito di nero
Camminare per strada con addosso il tormento
Sempre da solo e mai dal volto sereno
Emanava dolore incompreso al terreno

Adesso sei andato per disperata tua mano
La vita hai lasciato imboccando il trapasso
Spero che Iddio comprendi il tuo gesto
E un giorno possa accoglierti nel suo eterno regno.
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