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21-07-2011, 21:38
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Al netto degli sfoghi a cui ci lasciamo andare qua sul forum in cerca del sollievo recato dalla condivisione dei tristi nostri simili, mi auguro rimanga in fondo al nostro animo la consapevolezza che gli estroversi e il loro stile di vita appartengano ad una dimensione dalla quale noi siamo giustamente esclusi, è giusto che a noi toccano solo le amarezze della vita mentre a loro sono destinati i dolori più grandi- anche se non profondi – ma anche le gioie più vere e durature.
Quanti possono esserci grati per risate, conforto, solidarietà, affetto, amore, riconoscimento, stima, incoraggiamento, per tutte quelle cose che presuppongono quei gesti ed espressioni espansive essenziali per una vita soddisfacente e vera?
La timidezza, che ha tenuto lontano dal consesso umano la nostra vita interiore traboccante di sentimenti tanto meritevoli di stima e riconoscimento, colei che ci ha obbligato a seguire la china di una progressiva disillusione, a lei va tutto il mio disprezzo, lei ispiratrice di quell'insensata prudenza, di quella meschina diffidenza che non potevano far altro che condurmi verso il solco dell'afflizione perenne...
Uno sterile e sconnesso sfogo, avevo iniziato a scrivere mosso da progetti più ambiziosi. In secca anche la vena dello spirito, fiorente solo la pianta della amarezze .
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21-07-2011, 22:12
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,538
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
, è giusto che a noi toccano solo le amarezze della vita mentre a loro sono destinati i dolori più grandi- anche se non profondi – ma anche le gioie più vere e durature.
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eh??? ma che dici? cioè non credo alle mie pupille gustative su quello che scrivi...cioè...a noi fobici non ci toccano i dolori più grnadi? che siamo ora diventanti immortali ed immuni da malattie, incidenti e disgrazie? mha....
e gli estroversi non avrebbero dolori profondi? mha....
no scusa...sta sera fra uno Schopenauer e un Bach, me sa che te sei bevuto un cartone di Tavernello di troppo.
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Ultima modifica di Miky; 21-07-2011 a 22:15.
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21-07-2011, 22:17
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,538
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
La timidezza, che ha tenuto lontano dal consesso umano la nostra vita interiore traboccante di sentimenti tanto meritevoli di stima e riconoscimento, colei che ci ha obbligato a seguire la china di una progressiva disillusione, a lei va tutto il mio disprezzo, lei ispiratrice di quell'insensata prudenza, di quella meschina diffidenza che non potevano far altro che condurmi verso il solco dell'afflizione perenne...
Uno sterile e sconnesso sfogo, avevo iniziato a scrivere mosso da progetti più ambiziosi. In secca anche la vena dello spirito, fiorente solo la pianta della amarezze .
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Cosa avrà voluto dire?
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21-07-2011, 22:21
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da Miky
eh??? ma che dici? cioè non credo alle mie pupille gustative su quello che scrivi...cioè...a noi fobici non ci toccano i dolori più grnadi? che siamo ora diventanti immortali ed immuni da malattie, incidenti e disgrazie? mha....
e gli estroversi non avrebbero dolori profondi? mha....
no scusa...sta sera fra uno Schopenauer e un Bach, me sa che te sei bevuto un cartone di Tavernello di troppo.
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Chi non s'aspetta nulla sì, acquisisce una certa indifferenza ai guai che la sorte ci rifila.
Sì stasera sono un po' svagato, l'ho ammesso di non esser riuscito a fissare un pensiero organizzato. Sarà colpa del bel crepuscolo.
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21-07-2011, 22:23
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Miky
Cosa avrà voluto dire?
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ahahah
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21-07-2011, 22:34
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Al netto degli sfoghi a cui ci lasciamo andare qua sul forum in cerca del sollievo recato dalla condivisione dei tristi nostri simili, mi auguro rimanga in fondo al nostro animo la consapevolezza che gli estroversi e il loro stile di vita appartengano ad una dimensione dalla quale noi siamo giustamente esclusi, è giusto che a noi toccano solo le amarezze della vita mentre a loro sono destinati i dolori più grandi- anche se non profondi – ma anche le gioie più vere e durature.
Quanti possono esserci grati per risate, conforto, solidarietà, affetto, amore, riconoscimento, stima, incoraggiamento, per tutte quelle cose che presuppongono quei gesti ed espressioni espansive essenziali per una vita soddisfacente e vera?
La timidezza, che ha tenuto lontano dal consesso umano la nostra vita interiore traboccante di sentimenti tanto meritevoli di stima e riconoscimento, colei che ci ha obbligato a seguire la china di una progressiva disillusione, a lei va tutto il mio disprezzo, lei ispiratrice di quell'insensata prudenza, di quella meschina diffidenza che non potevano far altro che condurmi verso il solco dell'afflizione perenne...
Uno sterile e sconnesso sfogo, avevo iniziato a scrivere mosso da progetti più ambiziosi. In secca anche la vena dello spirito, fiorente solo la pianta della amarezze .
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Il tuo disprezzo e irriconoscimento per la timidezza sarebbe giustificato se noi esseri umani fossimo nati per vivere in questo mondo dove non c'è la possibilità di una vera comunicazione (telepatica). Dal momento che siamo solo di passaggio e che nell'aldilà vivremo in un mondo dove la comunicazione non viene danneggiata dalla timidezza, che anzi diventa uno stato d'animo più utile per la comunicazione profonda (dato che ci ha allenati a osservare meglio noi stessi) non vedo come gli estroversi possano essere visti come persone più immerse nella vita di noi. Avranno questa illusione finchè saremo qui, ma non si costruisce la propria casa su un ponte (come dice, mi sembra, un proverbio indù). Piuttosto fai come me, preparati alla vita nell'aldilà e programmati quello che vorrai fare lì, dato che lì sarà tutto più interessante di qui. Devi arrivare a concepire la società umana, con tutte le sue dinamiche, come un immenso manicomio, e a non sentirti quasi un essere umano. Non deve essere tanto difficile: siamo nati per vivere in una società che gira intorno ai soldi? No. Siamo nati in una società dove per comunicare bisogna essere estroversi? Non credo. Ascolta le risposte del tuo istinto e capirai che siamo in un manicomio.
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21-07-2011, 22:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Il tuo disprezzo e irriconoscimento per la timidezza sarebbe giustificato se noi esseri umani fossimo nati per vivere in questo mondo dove non c'è la possibilità di una vera comunicazione (telepatica). Dal momento che siamo solo di passaggio e che nell'aldilà vivremo in un mondo dove la comunicazione non viene danneggiata dalla timidezza, che anzi diventa uno stato d'animo più utile per la comunicazione profonda (dato che ci ha allenati a osservare meglio noi stessi) non vedo come gli estroversi possano essere visti come persone più immerse nella vita di noi. Avranno questa illusione finchè saremo qui, ma non si costruisce la propria casa su un ponte (come dice, mi sembra, un proverbio indù). Piuttosto fai come me, preparati alla vita nell'aldilà e programmati quello che vorrai fare lì, dato che lì sarà tutto più interessante di qui. Devi arrivare a concepire la società umana, con tutte le sue dinamiche, come un immenso manicomio, e a non sentirti quasi un essere umano. Non deve essere tanto difficile: siamo nati per vivere in una società che gira intorno ai soldi? No. Siamo nati in una società dove per comunicare bisogna essere estroversi? Non credo. Ascolta le risposte del tuo istinto e capirai che siamo in un manicomio.
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HO smesso di credere nell'aldilà non appena ho formulato il mio primo pensiero coerente nell'aldiqa, mi sa.
Siamo nell'unico mondo possibile, beh chiamalo manicomio se vuoi, non appare molto coerente in effetti, coglierne titti i nessi i più sottili meccanismi è difficile.
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21-07-2011, 22:41
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
HO smesso di credere nell'aldilà non appena ho formulato il mio primo pensiero coerente nell'aldiqa, mi sa.
Siamo nell'unico mondo possibile, beh chiamalo manicomio se vuoi, non appare molto coerente in effetti, coglierne titti i nessi i più sottili meccanismi è difficile.
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Anche tu hai scambiato un ponte di transito con la nostra patria. Ok, rispetto la tua opinione, ma così facendo escluderai dal tuo campo di indagine la parte più interessante della nostra vita. Io la sto già preparando, a te ti auguro una buona sopportazione.
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22-07-2011, 08:36
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Labocania, mi sa che sei troppo estroverso per questo forum
P.S. — Morte agli EstroTdC
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22-07-2011, 12:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Al netto degli sfoghi a cui ci lasciamo andare qua sul forum in cerca del sollievo recato dalla condivisione dei tristi nostri simili, mi auguro rimanga in fondo al nostro animo la consapevolezza che gli estroversi e il loro stile di vita appartengano ad una dimensione dalla quale noi siamo giustamente esclusi, è giusto che a noi toccano solo le amarezze della vita mentre a loro sono destinati i dolori più grandi- anche se non profondi – ma anche le gioie più vere e durature.
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= i timidi conducono una vita emozionalmente piatta e apatica, gli estroversi no per le esperienze che hanno.
In linea generale può essere così, ma teniamo anche conto che una sola "esperienza emozionale" del timido può valerne più di 10 dell'estroverso...
Quote:
Quanti possono esserci grati per risate, conforto, solidarietà, affetto, amore, riconoscimento, stima, incoraggiamento, per tutte quelle cose che presuppongono quei gesti ed espressioni espansive essenziali per una vita soddisfacente e vera?
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In effetti in pochi... Spiace anche a me per loro se si aspettavano altro da noi. Mi spiace soprattutto che non riescano a capire.
Quote:
La timidezza, che ha tenuto lontano dal consesso umano la nostra vita interiore traboccante di sentimenti tanto meritevoli di stima e riconoscimento, colei che ci ha obbligato a seguire la china di una progressiva disillusione, a lei va tutto il mio disprezzo, lei ispiratrice di quell'insensata prudenza, di quella meschina diffidenza che non potevano far altro che condurmi verso il solco dell'afflizione perenne...
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Questa mi è piaciuta... ^^
La timidezza sarebbe un bene che fosse accompagnata da una certa freddezza: più emozioni hai più te le senti bloccate, meno ne hai meno risenti del blocco. E' chiaro che se hai una vita interiore traboccante di sentimenti ma sei sigillato in una pentola a pressione, l'unica cosa che si vede dall'esterno sono gli sbuffi striduli del vapore che tenta di uscire...
Quote:
Uno sterile e sconnesso sfogo, avevo iniziato a scrivere mosso da progetti più ambiziosi. In secca anche la vena dello spirito, fiorente solo la pianta della amarezze .
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Si è capito tutto benissimo. Non c'è niente di sterile né di sconnesso, anzi, sei stato sintetico
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22-07-2011, 14:17
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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a parte la tua solita eloquenza che sempre rende gradevoli i tuoi post devo dirti che potrei capire il senso di questo thread solo nel caso in cui si rivelasse un'abile esercizio di sarcasmo....
In quanto evitante integralista non accetto ci si possa rivolgere ad un essere comunemente definito estroverso in termini così amichevoli, quasi come fossero nostri pari
Dai su, questa è gente che per divertirsi va agli happy hour.....
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