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Vecchio 20-02-2012, 17:45   #1
Intermedio
 

.............................

Ultima modifica di Sehnsucht; 14-04-2013 a 14:44.
Vecchio 20-02-2012, 17:52   #2
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Ecco, quello che vi volevo chiedere è: Come si (ri)inizia?
Quote:
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Immaginatevi in questa situazione: quale sarebbe il primo passo per un eventuale cambiamento?
Partecipare a un raduno di FobiaSociale.com
Vecchio 20-02-2012, 18:15   #3
Banned
 

ero nella stessa situazione, il primo passo è stato la terapia, poi ho cercato degli amici con cui uscire, li ho trovati.

fine.

mi sono fermato là. ora sto tornando indietro...
Vecchio 20-02-2012, 18:52   #4
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

Quote:
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Partecipare a un raduno di FobiaSociale.com

siamo già io, te, clementina e qualche altro!


Comunque oltre questo dipende un po' da te e dai tuoi interessi. Ad esempio io per me avevo pensato o qualche sport leggero, o un gruppo di trekking e gite in campagna, o un gruppo di meditazione, un corso di inglese, avevo pensato anche al teatro ma ancora mi terrorizza troppo, allora ho pensato ad un coro dove magari è una via di mezzo fra fare una cosa che mi spaventa (cantare davanti ad altre persone) ma farlo mimetizzandomi fra gli altri :p
Vecchio 20-02-2012, 19:59   #5
Esperto
L'avatar di Trent
 

E' la mia stessa situazione ed è la stessa domanda che mi pongo ogni giorno da almeno un anno.

I piccoli passi non mi hanno portato da nessuna parte finora,quindi la mia idea è di fare direttamente un passo enorme e andare all'estero appena dopo la laurea.
Che poi probabilmente al momento di farlo davvero non avrò il coraggio..però per ora mi appiglio a questo
Vecchio 20-02-2012, 20:46   #6
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Non lo so, da solo non riesco proprio a fare nulla, non saprei nemmeno io su cosa buttarmi.

Più che trovare una cosa/attività però credo che l'importante sia cambiare l'atteggiamento mentale e il modo di porsi nei confronti degli altri.
Vecchio 20-02-2012, 21:39   #7
Esperto
L'avatar di barclay
 

Ecco quello che succede quando si tenta di iniziare (o almeno è quello che è successo a me) -->
Vecchio 21-02-2012, 04:38   #8
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
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Potrebbe essere qualsiasi cosa, dall'iscriversi in palestra
Iscriviti in palestra assolutamente!
Le ragazze in palestra non devono preoccuparsi di non riuscire a conoscere gente, essere timide o di soffrire di disturbo evitante, perchè le altre ragazze ti si avvicineranno per fare amicizia e non rimanere sole. Mentre i ragazzi o stanno per conto loro ad allenarsi, e quindi ti lasciano in pace, oppure ti avvicineranno solo quando gli piaci, il che è una bella botta di autostima.
Vecchio 21-02-2012, 16:25   #9
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

Quote:
Originariamente inviata da canza Visualizza il messaggio
Le ragazze in palestra non devono preoccuparsi di non riuscire a conoscere gente, essere timide o di soffrire di disturbo evitante, perchè le altre ragazze ti si avvicineranno per fare amicizia e non rimanere sole.


forse io e te viviamo in due universi paralleli
Vecchio 21-02-2012, 16:40   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Ravanello Visualizza il messaggio
forse io e te viviamo in due universi paralleli
Credo che Canza fosse ironico
Devo dire, però, che questa storia della rivalità voi donne siete piuttosto brave a nasconderla agli uomini
Vecchio 21-02-2012, 16:52   #11
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Credo che Canza fosse ironico
Devo dire, però, che questa storia della rivalità voi donne siete piuttosto brave a nasconderla agli uomini
Dici che fosse ironico? In tal caso chiedo scusa, non lo avevo capito.

Per quello che riguarda i rapporti fra donne, secondo me non si tratta nemmeno di rivalità come normalmente la si intende, quello dipende... è che le donne spesso fanno gruppetti fra simili, scartando quelle diverse da loro. Un po' la stessa cosa che succede fra voi uomini.
Un palestrato estroverso "fighetto" avvicinerà facilmente gli altri suoi simili lasciando in disparte te (tu generico), stessa cosa accade fra donne.
Poi non è impossibile fare amicizia fra donne, però secondo me bisogna individuare qualche ragazza simile a noi.
Vecchio 21-02-2012, 17:09   #12
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
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Ecco, quello che vi volevo chiedere è: Come si (ri)inizia?
....http://www.fobiasociale.com/ma-un-ra...ardegna-24714/

Ultima modifica di Inosservato; 22-02-2012 a 16:42.
Vecchio 22-02-2012, 16:17   #13
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Non hai detto banalità.

Sono d'accordo sulla questione amici, l'unica possibilità è di trovare qualcuno che non ne ha o che almeno abbia un life-style simile al nostro altrimenti temo che saremo sempre su un livello più basso rispetto agli altri, ed a me non piacerebbe molto come situazione (anche se per come sto messo mi potrei pure accontentare), senza contare la difficoltà nel trovarli, vabbè.

E sulla questione ansia in merito ai cambiamenti anch'io ne soffro, soprattutto se non so a cosa portano questi cambiamenti, li vedo solo come potenziali rischi.

Ultima modifica di eVito Corleone; 28-08-2012 a 10:27.
Vecchio 22-02-2012, 16:36   #14
Esperto
L'avatar di D. Vecio
 

Lo sto ripetendo da una vita mi sa, ma qui non mi si crede, quello che devi fare, prima di pensare a come vivere è vivere. Frase del cazzo è vero, ma questo vuol dire che devi fare e usare il tuo cervello per guidare il tuo volere, non per reprimerti.
Devi uscire prima di tutto.
Immaginati di essere in auto, qual è la prima cosa che faresti? E' girare la chiave, un'azione. Quindi devi azionarti. Troppo spesso qui ci si ferma prima, pensando a come girarla quella benedetta chiave, a come inserirla, a come aprire la portiera, a come prendere su il libretto dell'auto. Sei ancora in casa. Non è così che si migliora, si migliora buttandosi e provando e sbagliando, in tutto.
Ho seguito un corso java per il mio lavoro, all'inizio ero il più scarso e NON ci capivo assolutamente nulla. E' solo in seguito che qualche lampadina si è accesa e poco a poco ho imparato raggiungendo gli altri. Qui si ha troppa paura di sbagliare, quando lo sbaglio alla fine cos'è se non un fatto contiguo al miglioramento. Si dice anche che l'esperto è colui che ha sbagliato tutto lo sbagliabile nel proprio campo. A sbagliare non succede nulla.
Quindi azionati e non avere paura.
Vuoi imparare a cucinare? Corso di cucina.
Vuoi rinforzarti il fisico? Palestra. O nuoto. O danza.
Vuoi dipingere? Perché no, magari ti iscrivi a qualche corso, e poi pubblichi le foto dei tuoi quadri su qualche sito come fb.
C'è una marea di roba che potresti fare, l'unico vero problema è scegliere cosa.
Qui ci si attacca all'anima gemella come se fosse il problema principale, il problema molto più serio è il comportamento, anzi le idee, i preconcetti e gli ideali. E la poca forza d'animo.
Non esiste un piano perché la vita non è una visita guidata con step ben definiti, l'unico modo per sposarti dal tuo stato di equilibrio è l'azione, per trovare una strada poi in un modo o nell'altro la si trova, ma non devi focalizzarti solo su una cosa come ad esempio il trovare un ragazzo o conoscere persone, non è così che infine funziona.
Quelli possono essere buoni stimoli di partenza ma poi devono cambiare ed evolversi. Devi arrivare ad amare quello che fai.
E aumenta la tua autostima in base a ciò che hai scelto di essere, non ai risultati, deve essere ciò il tuo vero motore.

EDIT Mi spiego meglio sul fattore ragazzo/amici.
Il problema è che l'amore e l'amicizia devono nascere da fattori naturali di equilibrio.
Altrimenti si sta sotto quelle persone e si fa dipendere la propria felicità dalle scelte altrui e non dalle proprie, ed è pessimo.

Ultima modifica di D. Vecio; 22-02-2012 a 16:46.
Vecchio 22-02-2012, 23:38   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio Visualizza il messaggio
Lo sto ripetendo da una vita mi sa, ma qui non mi si crede, quello che devi fare, prima di pensare a come vivere è vivere.
il problema principale che rende questo consiglio inutile in questo forum, è che non si può vivere se ci sono credenze errate che condizionano le nostre scelte.
faccio un esempio da d.e.p.: è da un po' che sono in fase down. Sono giù di morale, in un viaggio che in teoria avrebbe dovuto essere la mia rinascita, l'inizio di una nuova vita.
Il mio umore si riflette sul mio linguaggio del corpo: musone, spalle flosce, sguardo tendente al basso e sorriso difficile.

Ad un certo punto mi rendo conto che sono ancora TROPPO PREOCCUPATO di quello che potrebbe pensare la gente: a proposito del fatto che li guardi e magari sorrida (solitamente inteso verso belle ragazze, ma ste pare poi finivo per farmele pure sulle commesse, che devono essere gentili per professione!), del fatto che il mio inglese sia disgustoso e che spesso mi blocco perché non mi vengono le parole, del fatto che potrei fare figure di merda, del fatto che ad esempio una sera che sono uscito con mia sorella e amici, imponendo loro qualche attività da fare (sarei voluto andare a ballare) a loro non sarebbe paciuto.

Così penso "vaffanculo, questo mondo è come se fosse un'immenso parco di divertimenti, e io sono qui per godermi ogni attrazione, e le persone fanno parte di questo mondo: le posso stuzzicare e provocare in maniera positiva e negativa, e loro mi daranno un feedback. E sarà come un gioco, sarà come quando ero bambino e non conoscevo niente del mondo e giocavo, sperimentavo, facevo anche cazzate ma scoprivo come funzionavano le cose!".
Però tra il dire e il fare... vedi quando una cosa è così radicata, diventa difficile passare alla concretezza.
La cosa peggiore di alcuni di questi problemi è che si autorafforzano, perché se ad esempio vai alla cassa di un supermercato con lo sguardo come se ti volessi suicidare di lì a poco, la cassiera tendenzialmente rispecchierà il tuo umore. E di certo il resto della giornata non avrai modo di cambiare il modo di vedere le cose.
Viceversa, se fai un bel sorriso al mondo, non sempre, ma più spesso di quanto si crede il mondo ti ritorna il sorriso con gli interessi.

Ho dovuto sentire ogni singolo muscolo facciale contrarsi, c'è voluto più di un tentativo per trasformare un sorriso stentato in una sincera manifestazione di positività, accompagnato da un caloroso "thank you bye bye" senza neanche balbettare.

Però fa parte proprio del quadro patologico di questo disturbo, il fatto che non riesca a non pensare, a meno di sforzi immensi, a come gli altri mi vedono, e non riesco a non preoccuparmene.

Adesso ti potrei dire che ho capito e che è cambiato tutto, ma so che non è vero. Mi piacerebbe, ma ne ho ancora molta di strada da fare, per trasformare il mio mondo da un posto in cui per star bene devo analizzare ossessivamente cosa credo che gli altri stiano pensando di me e adattarmi di conseguenza, a un mondo dove posso dire e fare il cazzo che voglio, anche solo per il gusto di vedere la reazione che potrebbe provocare.

rispondendo a sehnsuch: non credo ci sia modo diverso dall'uscire da queste cose, che fare azioni in modo da radicare comportamenti corretti e sradicarne di comportamenti sbagliati.

Certo se ci parlassi dei tuoi compitini sarebbe più facile aiutarti, però è ovvio che se non farai mai lo sforzo di uscire dalla tua comfort zone, sarai abituata a fare soltanto quello che già sai fare, e che non ti basta (se è vero che vuoi guarirne).

Non credo tuttavia che le azioni da sole bastano (ho passato sei anni ad agire ottenendo miglioramenti risibili e concentrati solo sui problemi più grossolani), una guida da parte di un professionista -psicologo o psicoterapeuta- è secondo me la strada più sicura per non perdersi in vicoli ciechi o circoli viziosi.
Vecchio 22-02-2012, 23:55   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio Visualizza il messaggio
Lo sto ripetendo da una vita mi sa, ma qui non mi si crede, quello che devi fare, prima di pensare a come vivere è vivere. Frase del cazzo è vero, ma questo vuol dire che devi fare e usare il tuo cervello per guidare il tuo volere, non per reprimerti.
Devi uscire prima di tutto.
Immaginati di essere in auto, qual è la prima cosa che faresti? E' girare la chiave, un'azione. Quindi devi azionarti. Troppo spesso qui ci si ferma prima, pensando a come girarla quella benedetta chiave, a come inserirla, a come aprire la portiera, a come prendere su il libretto dell'auto. Sei ancora in casa. Non è così che si migliora, si migliora buttandosi e provando e sbagliando, in tutto.
Ho seguito un corso java per il mio lavoro, all'inizio ero il più scarso e NON ci capivo assolutamente nulla. E' solo in seguito che qualche lampadina si è accesa e poco a poco ho imparato raggiungendo gli altri. Qui si ha troppa paura di sbagliare, quando lo sbaglio alla fine cos'è se non un fatto contiguo al miglioramento. Si dice anche che l'esperto è colui che ha sbagliato tutto lo sbagliabile nel proprio campo. A sbagliare non succede nulla.
Quindi azionati e non avere paura.
Vuoi imparare a cucinare? Corso di cucina.
Vuoi rinforzarti il fisico? Palestra. O nuoto. O danza.
Vuoi dipingere? Perché no, magari ti iscrivi a qualche corso, e poi pubblichi le foto dei tuoi quadri su qualche sito come fb.
C'è una marea di roba che potresti fare, l'unico vero problema è scegliere cosa.
Qui ci si attacca all'anima gemella come se fosse il problema principale, il problema molto più serio è il comportamento, anzi le idee, i preconcetti e gli ideali. E la poca forza d'animo.
Non esiste un piano perché la vita non è una visita guidata con step ben definiti, l'unico modo per sposarti dal tuo stato di equilibrio è l'azione, per trovare una strada poi in un modo o nell'altro la si trova, ma non devi focalizzarti solo su una cosa come ad esempio il trovare un ragazzo o conoscere persone, non è così che infine funziona.
Quelli possono essere buoni stimoli di partenza ma poi devono cambiare ed evolversi. Devi arrivare ad amare quello che fai.
E aumenta la tua autostima in base a ciò che hai scelto di essere, non ai risultati, deve essere ciò il tuo vero motore.

EDIT Mi spiego meglio sul fattore ragazzo/amici.
Il problema è che l'amore e l'amicizia devono nascere da fattori naturali di equilibrio.
Altrimenti si sta sotto quelle persone e si fa dipendere la propria felicità dalle scelte altrui e non dalle proprie, ed è pessimo.



ecco, quoto tutto perchè questo materiale è oro, davvero, uno perde tempo dietro ai geroglifici mentali de manuali, degli psicologi, dei motivatori, quanto il punto è semplice: quello che devi fare, prima di pensare a come vivere è vivere. Immergerti, sanguinare, sbagliare. piangere, rompersi, ma non fermarsi, l'esperienza la vedo come una sedimentazione di esperienze inconsce che ti formano per sedimentazione. Bisogna lasciarsi formare dai tentativi, e forse dai lividi e dalle bozze.


E aumenta la tua autostima in base a ciò che hai scelto di essere, non ai risultati, deve essere ciò il tuo vero motore.

leggerissima ma profondissima, per niente banale.
Vecchio 23-02-2012, 13:31   #17
Esperto
L'avatar di Myway
 

Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
ecco, quoto tutto perchè questo materiale è oro, davvero, uno perde tempo dietro ai geroglifici mentali de manuali, degli psicologi, dei motivatori, quanto il punto è semplice: quello che devi fare, prima di pensare a come vivere è vivere. Immergerti, sanguinare, sbagliare. piangere, rompersi, ma non fermarsi, l'esperienza la vedo come una sedimentazione di esperienze inconsce che ti formano per sedimentazione. Bisogna lasciarsi formare dai tentativi, e forse dai lividi e dalle bozze.


E aumenta la tua autostima in base a ciò che hai scelto di essere, non ai risultati, deve essere ciò il tuo vero motore.

leggerissima ma profondissima, per niente banale.
personalmente credo che l'esperienza sia la somma di un evento x e del nostro vissuto dell'evento x.
Puoi fare 1000 cose e star smepre uguale o addirittura peggio, puoi farne 10 e cambiare radicalmente....
E' vero che ad un certo punto bisogna fare, uscire, ecc, ma la via del fare è l'essere, se l'essere sta sempre fermo presumibilmente anche le cose che si faranno non cambieranno molto, i corsi le uscite rischiano di farti ricevere solo altre sberle in faccia, un malato grave non lo mandi a spalare la neve ....
e non sempre è possibile fare cose "controllate", a volte una tranquilla uscita con due amici può trasformarsi in un incubo per quelli come noi....
Bisogna reggiungere prima, a mio avviso, il punto critico dal quale gli eventi esterni inziano ad essere davvero utili , buoni o cattivi che siano.

Per raggiungere questo punto bisogna lavorare su se stessi, e si può fare anche standosene a casa, quando si riesce ad ottenere un cambiamento stabile, allora ci si può buttare con più sicurezza ed in modo più proficuo.
Vecchio 23-02-2012, 14:44   #18
Banned
 

La verità è che se non arrivi all'esasperazione, la motivazione per riuscire a vivere non ti viene prepotentemente ad aiutarti. Quando sei stufo, quando non ce la fai più, allora inizia il vero cambiamento.
E tutto si riduce a un voglio vivere, non mi frega di nulla qualsiasi cosa mi succeda, perchè dentro di me sò che c'è un demone col quale sto combattendo e ce la metterò tutta per uscirne vincitore.
Vecchio 23-02-2012, 16:15   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Per raggiungere questo punto bisogna lavorare su se stessi, e si può fare anche standosene a casa, quando si riesce ad ottenere un cambiamento stabile, allora ci si può buttare con più sicurezza ed in modo più proficuo.

no, perchè non hai riferimenti, ti rendi conto quanto sei caduto in basso quando scopri che un tredicennne è più maturo di te, per il resto non esiste fondo, si può scavare all'infinito senza che nessuno che ci fermi nella corsa all'autodistruzione
Vecchio 25-02-2012, 15:51   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Ravanello Visualizza il messaggio
trekking e gite in campagna
Che bell'idea, a questo io parteciperei volentieri...ma sto lontano...uff
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