Anonymous-User

Io, proprio io che lavoro nelle pubbliche relazioni, io che vivo fra il telefono e gli appuntamenti, tutto il giorno a contatto con gente che si preoccupa di apparire, di persuadere, di convincere, di piacere, di farsi notare; io che mi destreggio così bene fra i tacchi alti, i finti sorrisi, i press lunch; io che amo il mio lavoro, ma che riesco a sopravvivergli perchè domino la superficialità che lo impregna, e perchè so distinguere le mie maschere dalla mia faccia... mi sono innamorata di un ragazzo affetto da fobia sociale.

La nostra storia è solo agli inizi. Mi ha attratto la sua sensibilità, la sua dolcezza. Lo ascolto perdersi nei suoi silenzi, e mi accorgo che non riesco a rispettarli. Vorrei sfondare i suoi muri, curare le sue manie, accoglierlo fra le braccia e fargli capire che può fidarsi di me. Essere un tetto dove può stare quando piove..

Ho paura che non si aprirà mai con me. Ho paura che non riusciremo mai a vivere una vita normale. Ho paura di lasciarmi risucchiare dai suoi baratri. E ho ancora più paura di mandare in pezzi il suo cuore di cristallo. Non so cosa fare, non riesco a capire cosa sia meglio per lui. A volte mi dà l'impressione che starebbe molto meglio se non ci fossi. Non riesco a pensare di perderlo, ma non so come aiutarlo. E forse.. non spetta a me.

Ditemi qualcosa, vi prego.

Anonymous-User

Io posso risponderti in base a come sono io, ma la fobia sociale non è per tutti allo stesso modo.
Dai tempo al tempo, rispetta i suoi silenzi, e sii sempre sincera fino in fondo, i nostri silenzi sono fasi di grande ascolto nei confronti delle persone a cui teniamo.
Per me succede, che quando inizio a conoscere meglio una persona e quando il mio istinto dice che posso fidarmi, mi apro come una cozza su di una padella infuocata.
Peccato che poi la persona che mi sta di fronte finisce per mettermi dentro del succo di limone!
Doloreeeeeeeee :cry:

homer

Lascialo stare una ragazza come tè non può stare con un SF, a meno che non ami la parte della mamma o del ,maschio, per le ragazze come voi, noi non siamo abbastanza uomini,e quindi o state insieme per tenerezza o perchè vi facciamo pena..poi appena trovi uno stronzo che ti mette in riga(sì sà che a tutti piaciono le persone sicure e decise), ti innamori e distruggeresti il suo cuore!
fidati cerca di non stare insieme a una persona perchè ti dispiace,sò che è gratificante ma non è giusto!!

Anonymous-User

"Chi tace ascolta..." E' vero sai? A volte mi sembra completamente assente, salvo accorgermi poi che ha ascoltato, e capito, e compreso. Ricorda e riprende le mie esatte parole, le stesse che avevo creduto si fossero infrante contro i suoi muri, smaterializzate nello spazio incolmabile che ci separa.

Homer.. quando mi sono innamorata di lui, quando mi sono ritrovata a non riuscire a prender sonno per la voglia che avevo di sentirlo, di averlo vicino; quando ha cominciato ad esplodermi il cuore ogni volta che vedevo lampeggiare il suo nome sul display del cellulare, quando al lavoro non riuscivo a mettere insieme due righe o a concepire un discorso di senso compiuto, quando ho cominciato a non sapere più che giorno è, e a tratti neppure in che anno siamo, non avevo idea che soffrisse di FS. Percepivo in lui un lato oscuro, ma riusciva a schermarlo talmente bene che non me ne sono preoccupata. Quando poi finalmente me ne ha parlato... l'ho amato di più.

Siamo molto diversi e abbiamo due vite incompatibili e inconciliabili. Non viviamo neppure nella stessa città... Ma l'unico buon motivo che riesco a trovare per stargli lontana è evitare di ferirlo. E' a suo agio con me, ma non nel mio mondo, di cui non potrò mai sperare che faccia parte, e ho paura che alla lunga questo finisca per accrescere il suo senso di disagio e di inadeguatezza.

Però Homer... l'unico giorno che ho provato a stargli alla larga, a non cercarlo, a non rispondere alle sue chiamate, sono andata fuori di testa. Ragni nello stomaco, cuore stretto in una morsa, 24 ore terribili in preda a una crisi d'astinenza spietata e violenta.

Se lo lasciassi per proteggerlo da me, da quello che potrebbe essere di noi, commetterei lo stesso errore di chi l'ha iperprotetto per una vita e l'ha cacciato in questo tunnel della FS. Ho invece la sensazione che abbia bisogno di vivere le sue emozioni, qualunque siano e comunque vada...
D'altro canto, preferirei morire piuttosto che fargli del male.

Che devo fare, che devo fare...

nature70

Cara Alice,

anzitutto, lasciami fare una premessa tanto doverosa quanto sincera (senza nulla di ruffiano/mieloso): spero vivamente di trovare una ragazza come te. Voglio dire: io alla fs sto cercando - e in parte ci sono gia’riuscito – di dare un bel calcione e confido quindi nel fatto che quando un rapporto con una ragazza sara’consolidato la fs non sara’piu’un problema. Pero’, anche senza conoscerti, credo nella tua sincerita’e apprezzo molto la tua sensibilita’, una delle doti che personalmente piu’mi interessano in una donna. Nel contempo, non mi stupisce che tu sia stata attratta, come dici, ”dalla sua sensibilita’e dalla sua dolcezza”. Mi complimento con te per essere riuscita in quell’operazione certo non impossibile, con un po’di intelligenza e di apertura mentale, eppure di fatto cosi’ rara, mi pare, a verificarsi, che consiste nell’aver superato lo scoglio dell’apparenza – un sociofobico indossa di solito un’involontaria maschera che porta gli altri ad isolarlo, poco o tanto, non bastasse gia’ la sua stessa propensione all’isolamento – per apprezzare tutto quello che c’e’dietro. Per una persona che soffre di fs credo sinceramente che sia una gran fortuna trovare una persona come te. Per il resto, premesso che capisco alcune tue paure, ti direi anch’io di pazientare, ma restando in uno stato di “attesa attiva”. Ovvero: stagli vicino, mostragli molto apertamente quanto profondi e sinceri sono i tuoi sentimenti per lui, e poi magari, se gia’ non lo sta facendo, suggeriscigli di affrontare il problema, per il bene suo, prima di tutto, e quindi per il vostro. Se, come dici, “ a volte ti dà l'impressione che starebbe molto meglio se non ci fossi”, cerca se puoi di capirne profondamente la ragione. Se lui e’ veramente interessato a te prima o poi si aprira’ di fronte alla tua disponibilita’. Verifica quindi che questa di cui parli sia solo un’impressione e che comunque sia solo legata al suo stato psicologico (a proposito: c’é solo fs? Perche’magari puo’esserci anche una lieve depressione e pure questo puo’contribuire a falsare l’immagine che ne ricavi, circa la sua reale posizione nei tuoi confronti). Per quanto riguarda il fatto di aiutarlo, certo che spetta anche a te. Se lo ami non vedo come potrebbe essere diversamente. Ma, come dicevo, al tuo aiuto dovrebbe affiancarsene uno di tipo specialistico.
Non esagererei poi con la paura “di mandare in pezzi il suo cuore di cristallo’. Perche’ mai dovrebbe succedere se tu per prima sei disposta ad amarlo anche con la sua fs? E’inutile dire che ogni persona e’un mondo a se’, ma io al suo posto non mi vedrai mai con il cuore infranto avendo accanto una persona come te, almeno non riesco a figurarmi una situazione del genere. Caso mai le circostanze che ti fanno male sono quelle opposte, quelle in cui trovi ragazze che dimostrano di non capire nulla di te e di non voler fare nemmeno un tentativo per capire che c’e’ una corazza olre la quale e’ indispensabile guardare, se si vuole comprendere a fondo la persona e scoprire magari che ha veramente molto da dare.
Sono con te fino in fondo.
In bocca al lupo
nature70


p.s.
Ti adoro, sinceramente, quando dici "Quando poi finalmente me ne ha parlato... l'ho amato di più".

Anonymous-User

Nature (quanti complimenti… esageratissssimo!), grazie davvero. Ti scriverò presto. Adesso purtroppo non ho tempo per darti la risposta articolata che meriti. Mi state aiutando tanto, io non so niente di questa sindrome...

Anche te Homer, a tuo modo, hai centrato il punto. Mi costringi a mettermi in discussione e a chiedermi quanta compassione ci sia in questo amore… compassione come la intendeva Kundera, come mit-gefühl, come condivisione profonda del dolore di un altro. Kundera diceva che “nemmeno il nostro proprio dolore pesa come quello di un altro, quello che si prova per un altro, al posto di un altro, esaltato dall’immaginazione, moltiplicato in centinaia di echi”.... Vabbè, sto divagando. Assolutamente nel mio stile. Perdonatemi.

Homer non capisco cosa vuoi dire quando mi scrivi “per le ragazze come voi non siamo abbastanza uomini”. Che vuol dire per le ragazze come noi? Come noi come? Abbastanza uomini de che? Siamo tutti anime fragili in mezzo al mondo allo sbaraglio, e per me un uomo è che non ha paura di piangere, chi trova il coraggio di essere se stesso, nonostante tutto, chi si lascia coinvolgere, toccare dalla vita. E nel caso di C., come credo nel vostro, il problema non è che siete chiusi o impermeabili o duri e impenetrabili: al contrario, il fatto è che tutto vi arriva di più, vi colpisce di più… vi ferisce di più. Credo.
Un uomo sa stringerti a sé, sentire il tuo cuore, rispettare i tuoi tempi. Sa ascoltare. Sa amare e donarsi. Sa coccolarti e conoscere il valore dei gesti… Tutto il resto sono dettagli. Col tuo concetto di uomo spero di non avere mai niente a che fare.

Anonymous-User

Ehm... ho dimenticato di firmare il messaggio su.. :?
E' persino la prima volta che scrivo su un forum. E' tutto un periodo di prime volte il mio, a quanto pare... Scusatemi.

solo

Ciao Alice.

Volevo chiederti alcune cose.
Come fai ad essere sicura che la persona di cui ti sei innamorata è un socialfobico, te l'ha detto lui?

Te lo chiedo perchè la fobia sociale è spesso sconosciuta come denominazione persino a chi ne soffre, e mi stupisco che tu la conosca e pensi che quella persona ne soffra.

Inoltre se questa persona è un socialfobico come è possibile che abbia conosciuto una persona come te, col il tuo lavoro e frequentarla a tal punto da darle il tempo di innamorarsi?

Tu hai una predilezione per gli uomini timdi?

Se non sono indiscreto racconta come vi siete conosciuti e come le cose sono andate avanti.
Non lo chiedo per farmi gli affari tuoi, ma perchè potrebbe dare informazioni utili a me e a tanti altri, pur sapendo che i socialfobici sono molto diversi fra loro.

Grazie e tanti auguri.

Anonymous-User

Ci siamo conosciuti in chat (chissà perché ci si sente sempre un po’ stupidi a dirlo). Le frequento da circa quattro anni, e le uso come un mezzo per affrancarmi da tutta la superficialità che permea il mio lavoro e il mio mondo. Per affondare le mani nella vita della gente in uno spazio affrancato dalla fisicità dove non esistono regole, distanze, formalità, gerarchie. C. è riuscito a farmi sbandare violentemente e in poco tempo come una fuoriserie in corsa lanciata alla massima velocità di cui si perde improvvisamente il controllo. Come mai mi era successo. Abbiamo cominciato a sentirci al telefono. Ci siamo innamorati a forza di telefonate che si trascinavano fino alle quattro del mattino a parlare di tutte le cose del mondo, aspettando che arrivassero le sette per darci il buongiorno e cominciare le giornate. Ma nelle nostre conversazioni mi capitava spesso di sentirlo… non so… come in corto circuito. Quando gli facevo delle domande personali, quando cercavo di andare oltre le chiacchiere e gli scherzi, lui si bloccava e si chiudeva nel silenzio. Che soffriva di fobia sociale me l’ha confessato lui. Mi ha detto anche che era in terapia da diversi anni. Il resto è storia.

Non credo di avere una particolare predilezione per gli uomini timidi. Credo che ognuno di noi abbia un dono, e il mio è che riesco a guardare nel cuore con gli occhi del cuore. E lui, al di là di tutto e soprattutto, è una persona meravigliosa. Qualcosa dentro di me l’ha percepito all’istante, in un modo che va oltre la mia capacità di comprensione, saltando le vie razionali del pensiero e della coscienza.

Ragazzi.. io non so come andrà a finire, ma ho deciso in questi giorni che voglio viverlo questo amore. Credo sia giusto così. E in fondo non ho scelta. Credevo di avercela, e invece questo sentimento, così intenso, così pervasivo, non mi lascia alternative. Inoltre, qualcuno una volta ha detto che la paura è il motivo peggiore per fare o per non fare qualcosa, e per quanto sia difficile metterlo in pratica, credo sia vero.

Farò tesoro dei vostri consigli, non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza per le vostre parole. “Dai tempo al tempo, rispetta i suoi silenzi, e sii sempre sincera fino in fondo, i nostri silenzi sono fasi di grande ascolto nei confronti delle persone a cui teniamo” - “pazienta, restando in uno stato di attesa attiva” – “non esagerare con la paura di mandare in pezzi il suo cuore di cristallo”. Erano le risposte che non speravo di ottenere, e che mi hanno fatto vedere le cose più chiaramente.

Vi auguro buone vacanze (io parto domani) e… tutto il bene del mondo.

Anonymous-User

Che bello trovare una ragazza come te! Una ragazza che vada oltre la banalità della vita. Deve essere proprio fortunato il tuo ragazzo. Non lo lasciare e cerca di capirlo, i social fobici hanno un grandissimo mondo interiore che se lo liberi ti può dare tantissimo. Stasera ho bevuto parecchio, mi manca una ragazza.... Mi manca l'affetto..... :cry:

Anonymous-User

Cara alice, ho solo un consiglio da darti: Dagliela!!!!!!