Buongiorno a tutti,
Premetto che scrivo poco sul forum da un pezzo perché mi sono reso conto che altrimenti finisco sempre per chiudermi nel mio vuoto in appartamento senza produrre nulla di nuovo. Ma in breve il problema.
Partiamo dal flop imminente, da cui a catena arriva tutto il resto.
Dopo tutto il tempo passato in università ho guadagnato due lati positivi: molta più autonomia, (anche e in modo più importante di pensiero) e meno ansia. Però rimango sempre socialmente strano o impacciato ecc. Ho alcuni amici che mi sono fatto, ma ormai l'esperienza mi dice bene fino a che punto fidarmi con qualcuno in ogni rapporto. E nessuno ovviamente mi permette di farlo come vorrei.
Oggi c'è stata una presentazione di un lavoro di gruppo in università, e tra le persone che sono nel mio (ne conosco due, ma di queste solo con una ci parlo un po' più del solito) una tipa mi ha detto chiaramente che gli piacevo. Ma è stato un attimo perché eravamo separati da un altra persona nel mezzo. Penso esteticamente, nulla di più ma è già la seconda volta che vedo questa cosa. Lungi dal voler rendere questo un topic stereotipato, io come uno stupido totale ho ringraziato...e ho anche provato a fine lezione di sapere cosa faceva. In sostanza le lezioni ci hanno diviso, io frequento e lei no. Il carattere è molto spigliato e sicuro. In pratica tutto il contrario di quello che sono io quando sono in qualsiasi gruppo di persone (salvo quei rari casi di persone con cui mi esprimo al meglio). E visto che in questo gruppo non a torto mi sembra di essere invisibile e/o essere freddo reciprocamente nei rapporti con molta gente..la cosa mi ha fatto pensare.
Premetto che prima dell'università ho avuto degli anni veramente di merda e anche se ora sono migliorato sto scontando comunque il lascito...veniamo al secondo punto. Crisi d'identità . Sono rimasto invisibile a talmente tanta gente che per provare ad avere un minimo di considerazione ho cercato spesso di fare battute o similari...ma non so tenere una vera conversazione. Se l'argomento non è specifico faccio fatica addirittura con chi ho più confidenza. E salvo quando sono da solo (ma anche lì perdo tempo a non sapere come svagarmi) ho sempre quel l'atteggiamento assertivo che ormai è diventato parte di me, come di uno che cerca l'approvazione fino a quando non rimane un attimo solo a riflettere, e li pensa a come far schifo. In breve: non so esattamente (per quanto faccia ridere alla mia età) chi sono e se già parto così come riuscirò ad essere me stesso?
Terzo punto. Depressione. Come effetto mi rende apatico, e ironia spesso lo fa in concomitanza di quando devo parlare con gli altri. Come se mi stancassi da subito, e poi ci rimango di merda a non essere considerato perché spesso diventa un improvvisare o cercare di mostrare interesse a quello che si dice...quando in realtà non si prov a niente e spesso non è colpa dell'altro interlocutore ma mio. Questo è un dramma che va avanti da troppo.
In sostanza, volevo iniziare a chiedere l'amicizia a questa persona, su FB malgrado in chat scrivo meno di quel poco che dico nella realtà (malgrado so che in passato ero logorroico, anche se a questo punto si sarà notato visto quanto ho scritto ora ). Volevo iniziare a parlarci e non fare morire la cosa li, malgrado il periodo disgraziato degli esami alle porte. Ma ho questi problemi....e mi sa che finirò segato sul nascere. E non è ansia da prestazione.
Non so che fare. Gli invio la richiesta? Tento il tutto e per tutto? O temporeggio e lavoro su me stesso col rischio che prima che mai avrò risolto tutto sono passati anni e allora ciao?
Scusate il papiro