SallyMally

nessuno lo impedisce, non c'è bisogno di associazioni, vai e colpisci

Winston_Smith

Se fosse così facile, il problema non si porrebbe. E i problemi non si risolvono negandoli, ma affrontandoli (consapevoli della loro difficoltà).
E' importante che delle difficoltà a cui vanno incontro coloro che hanno problemi di socializzazione si rendano conto anche coloro che non hanno questo tipo di problemi, e la tua stessa risposta ("Che ci vuole?") lo dimostra.

Winston_Smith

Non credo si tratti di avere un amico o una ragazza "d'ufficio", ovviamente.

Solo un po' più di consapevolezza riguardo a certe problematiche credo potrebbe giovare. Purtroppo credo sia un lavoro da fare su tempi molto lunghi (più generazioni, direi), perché il concetto che la timidezza o la fobia sociale possano essere in qualche modo invalidanti credo sia ancora un concetto non di comune dominio, o in alternativa confuso con quello di disturbo mentale in genere.

MoonwatcherIII

Per fare un'associazione ci vogliono i fondi, chi ce li mette?

Poi facciamo anche la campagna "Più amore per i sociofobici"? =)

Comunque propongo Winston for President...

Winston_Smith

No grazie, la politica non fa per me

Al massimo, posso proporre come slogan "Anche i sociofobici hanno un cuore"
oppure "Adotta un timido"

Nick

Scriviamo una letterina a Berlusconi e la spacciamo per un club "meno male che Silvio c'è". Hai visto mai ci passasse anche qualche signorina.

Winston_Smith

Ma lui è un estroversone, come tutti i fregnacciari...

Nick

E che ci frega, l'importante è che sganci qualcosa.
Tanto neanche controllano.
'sti club sono fatti in modo che sei tu che sgomiti e lecchi per avere un posto da consigliere municipale, basta che gli fai intendere che hai un portafoglio di voti poi dentro ci puoi mettere anche il busto di Lenin mica c'hanno qualcosa tipo "ispettore di partito".
Infiltriamoli!...ci...vi...si.

Winston_Smith

Non c'è che dire, è proprio un popolo di libertà...

historie d'O

voi avete la figa stampata nel cervello ihihihih

MoonwatcherIII

Ti darei pure ragione, ma ciò lo scrivi proprio in uno dei pochi topic nel quale non si parla di phaiga?

frenksx

Accettare finanziamenti pubblici significherebbe tradire noi stessi, e non essere liberi di attuare la nostra politica

Nick

Cchiu pelu pe' tutti!

Intro-spettivo

io ci sto, ma parto da basi diverse, cioè da caratteristiche personali altamente diverse rispetto alla media ke sul lungo periodo porta a stati d'animo ke hai descritto bene. non intendo fare parte di una associazoone ke mi categorizza praticamente come persona nata morta, visto ke fino a prova contraria non è assolutamente vero. anzi, semmai il problema è ke ho una creatività diretta in altri punti, ma non è una cosa ke ho scelto. semplicemente mi fa cagare dove la mettono gli altri, ma ripeto, non ho scelto. è questo il punto.

esiste comunque una associazione, www.legaintroversi.it, ke dovrebbe fare una cosa simile, ma sta naufragando xke i soci sono quasi completamente inattivi (è già una onlus...visto? già esiste!!! ) e oltretutto anzianotti, diciamo oltre i 35/40...non hanno molte cartucce da sparare.

ad ogni modo se ne vuoi parlare io ci sono!!

kocis666

bisogna fare lo spot, il video, qualcuno che si racconta e spiega come vive la fobia sociale, sembra che non ce ne siano su youtube, sono tentato a farlo io ma ho paura che non mi vengono le parole hhiiii

kocis666

ah ecco, preparatemi le parole, così leggo !!

kocis666

"ciao, ho paura, ho maledettamente paura degli altri a tal punto che ........"

kocis666

Salve,
sono una ragazza di quasi 18 anni e credo di avere un problema. Ho paura della gente. Non esco mai di casa e le poche volte che lo faccio mi sento malissimo. Non riesco a sopportare gli sguardi degli altri, in particolare se si tratta di persone della mia età. A volte mi viene da piangere, ma di solito abbasso lo sguardo o cerco in ognimodo di nascondermi. Mi sento meglio soltanto quando mi trovo in luoghi piccoli,dove c’è poca gente, tipo: dal dottore, in classe,ecc…Probabilmente il problema è dovuto al fatto che abito in un paese abbastanza piccolo, per di più in campagna, e i miei non sono disposti ad accompagnarmi fuori, perciò passo tutti i miei sabato sera a casa da sola. Ho pochi amici, ma si tratta di rapporti superficiali, dato che ogni volta che mi sono fidata di qualcuno sono stata irremediabilmente delusa e ferita,anche da persone che conoscevo da molti anni. Insomma, sono un’asociale! E’ un problema che ho da quando avevo 12 anni e si è aggravato sempre più. Negli ultimi 2 anni, mi sono chiusa molto in me stessa,sono diventata apatica ed ho cominciato a meditare il suicidio. Ho cercato di richiamare l’attenzione degli altri, vestendo di nero e ascoltando un certo tipo di musica (molto depressive black metal), perchè pensavo di riuscire a trasmettere il mio mal di vivere, ma nulla da fare, tutti l’hanno presa come una sorta di moda. Ed allora anche io mi sono chiusa in questo stereotipo della metallara depressa ed ho cominciato a cercare altre persone come me, tutto, naturalmente,attraverso il web, dato che non mi è mai andato di uscire da sola il sabato sera. E nonostante tutto, devo dire che questo stereotipo mi ha aiutata, in quanto mi sono sentita almeno un pò più sicura di me. Ma ritornando al discorso iniziale, devo dire che ho ricevuto delle risposte…Cioè,ho conosciuto molte belle persone,disposte ad aiutarmi…Ma io cosa ho fatto? Sono scappata! Non ho voluto approfondire,per paura di non essere alla loro altezza, o comunque, di non sapermi comportare in mezzo alla gente, di non avere nulla da dire…
Ogni giorno mi ripeto che devo assolutamente cambiare, ma quando si presenta l’opportunità, la lascio volar via… Non so più che fare! Mi scuso per l’eccessiva lunghezza dell’e-mail, avevo bisogno di sfogarmi. Grazie,arrivederci

Il tuo tentativo di relazionarti cogli altri, tramite il web è stato giusto. Quello di far parte di un gruppo (i metallari depressi, come li definisci) ti ha permesso di sentirti un po più sicura. Altri piccoli passi devi tentare. Cerca,sempre, tramite il web, di allargare il tuo campo di conoscenze ad altre realtà gruppali. Scegli quella più consona alla tua persona. Una volta fatto ciò, ritagliati un tuo ruolo all’interno del gruppo. Questo ti permetterà di aquisire maggiore sicurezza, e vedrai saranno gli altri che s’apriranno inizialmente con te. Non avere timore di non essere all’altezza: spesso le persone, come hai fatto tu adesso, desiderano solo una persona che le ascolti. Facendo ciò, col tempo acquisterai la capacità di trasformare il tuo ascolto "passivo" in ascolto "attivo". Saluti