Interessante articolo de la Repubblica:
Ecco il perché di rossori e imbarazzi
07/09/2009 08:25
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Se in presenza di una bella donna vi capita di balbettare, confondervi, dimenticare cosa stavate facendo o dove stavate andando, consolatevi: non siete i soli. E, per di più, è madre natura che ha programmato noi uomini in maniera da comportarci in questo modo.
Una ricerca pubblicata in Gran Bretagna conferma infatti il vecchio luogo comune secondo cui il maschio, davanti alla bellezza femminile, perde la testa. Ebbene, sembra proprio così: basta un incontro fugace con una donna attraente e il cervello maschile smette di funzionare, perde colpi, non fa più il suo mestiere. "La donna più sciocca può manovrare a suo piacimento un uomo intelligente", diceva Kipling: se poi è carina, non c'è genio che possa resisterle.
"Il sex appeal fa andare l'uomo giù di testa" è il titolo con cui il quotidiano Daily Telegraph di Londra riassume la ricerca, apparsa sull'autorevole Journal of Experimental and Social Psychology. Si tratta di uno studio condotto da psicologi della Radbouds University, in Olanda, che hanno sottoposto a una serie di test un campione di studenti maschi eterosessuali.
A tutti è stato chiesto per esempio di ricordare una successione di lettere dell'alfabeto. Quindi ciascuno degli studenti ha trascorso sette minuti in compagnia di una donna attraente. Poi il test è stato ripetuto. La seconda volta, tutti gli studenti hanno ottenuto risultati decisamente peggiori della prima.
Gli studiosi pensano che la ragione sia questa: quando incontrano una donna che a loro piace, gli uomini usano istintivamente gran parte delle loro funzioni cerebrali, ossia delle risorse cognitive, per fare buona impressione su di lei, insomma per far colpo, e nel cervello rimangono dunque scarse risorse per altre funzioni.
Gli psicologi olandesi hanno avuto l'idea di condurre un simile esperimento quando uno di loro si è accorto che, dopo aver avuto una conversazione con una donna che lo aveva colpito per la sua bellezza e che non aveva mai incontrato prima, lui non riusciva a ricordare l'indirizzo di casa propria, in risposta a una domanda della sua interlocutrice per sapere dove vivesse. Il professor George Fieldman, membro della British Psychological Society, commenta sul Telegraph che i risultati riflettono il fatto che gli uomini sono programmati dall'evoluzione per pensare a come trasmettere i propri geni. «Quando un uomo incontra una donna», afferma lo studioso, «è concentrato sulla riproduzione. Ma una donna cerca anche altri attributi, come la gentilezza, la sincerità, la stabilità economica».
E in effetti la ricerca suggerisce che le donne non perdono la testa allo stesso modo, quando incontrano un uomo bello e affascinante.
Il test, secondo gli esperti, potrà essere utile per valutare le prestazioni di uomini che flirtano con le colleghe sul posto di lavoro o i risultati accademici nelle scuole miste. Senza contare che d'ora in poi l'uomo avrà una scusa in più, se si rende ridicolo di fronte a una bella donna: potrà sempre dare la colpa ai cavernicoli nostri antenati e all'evoluzione delle specie.
La sessuologa Chiara Simonelli e i segreti dell'attrazione fra i sessi
"Ma noi siamo molto diverse sull'amore uno sguardo globale"
07/09/2009 08:26
ROMA -
Chiara Simonelli, sessuologa, cosa pensa della ricerca, trova riscontro nell'esperienza quotidiana?
«Sicuramente ha una sua validità, conferma dei meccanismi che sono alla base dell'attrazione tra uomini e donne, meccanismi che hanno un correlato biologico e una loro contestualizzazione storica. Ci sono voluti milioni di anni per lo sviluppo della corteccia cerebrale e per la costituzione di certe strutture».
Dalla ricerca risulta che gli uomini sono più sensibili ad una donna attraente, tendono a perdere la testa.
«Gli uomini sono sensibili alla fase dell'attrazione primaria, della conquista, è un po' vero quando si dice che pensano sempre "lì". È anche vero che è una reazione legata alla riproduzione, come è vero che gli uomini sono riluttanti ad innamorarsi, perché "dopo", quando s'instaura il rapporto, scatta il problema della dipendenza, una cosa che li spaventa, subentra il momento di fare coppia che agli uomini non è gradito perché lo vivono come una limitazione».
E per le donne?
«Le donne hanno uno sguardo più globale, meno parziale e s'innamorano anche quando non s'innamorano perché non hanno paura della dipendenza, è costitutiva della costruzione dell'identità femminile così come l'accudimento, mentre per l'uomo l'accudimento vuol dire anche essere espropriato. Se ci si pensa il vero eroe è solo, è il conquistatore solitario».
Sembrano vecchi archetipi.
«Eppure sepolti dentro di noi resistono».
(m.c.)