Quote:
Originariamente inviata da ErwinP
Come da titolo, mi piacerebbe sapere cos'è il rispetto secondo voi?
Mia madre mi taccia continuamente di non portarle abbastanza rispetto, nonostante l'impegno che ci metto continuo a farlo senza neanche rendermene conto. Almeno così dice lei.
|
Per me ci sono diversi livelli di rispetto, il massimo grado lo si ottiene quando l'altra persona riesce addirittura a comprendere che nel chiederti qualcosa ti metterà in difficoltà e quindi non lo fa proprio per questo anteponendo il tuo benessere ai suoi bisogni.
In amore c'è rispetto? Non so, io delle volte credo che proprio quando una persona sceglie un'altra persona per soddisfare delle esigenze tanto profonde è molto probabile che la relazione sfoci in diverse situazioni in cui non si rispettano affatto gli spazi dell'altro, chi è, e così via.
Penso di esser rispettato da qualcuno e poter rispettare qualcuno là dove l'altro non diviene un oggetto per soddisfare certi miei bisogni tanto profondi (e viceversa). Amare qualcuno e rispettarlo per me sono cose che vanno spesso in conflitto.
A parole chi dice di amarti poi magari in concreto diviene la persona che rompe più le scatole in svariati sensi (con richieste di soddisfazione e di dover essere di vario tipo) e mette a dura prova la pazienza di cui si dispone (vedete i rapporti con i genitori).
Per rispettare qualcuno bisogna tenerlo lontano dal quadro dei propri bisogni e necessità (sessuali, affettive e così via), più lo si getta dentro al quadro meno si potrà rispettare ed accettare questa persona (cosa pensa e quel che è) perché è molto probabile che pensieri e modi di essere non riescano a star dentro al quadro dell'altra persona. Più il quadro è specifico e rigido (e questo capita per le persone vicine) più è probabile che vengano fuori forme di prevaricazione e manipolazione di vario tipo, ognuno gioca per sé, e un avversario in un gioco in cui non c'è alcun arbitro non lo si può rispettare davvero, si gioca per vincere contro l'altro (per quanto tutti poi possano sostenere che non è così, poi in concreto è così e come, per questo uno psicoterapeuta non può essere l'amico del cuore o un amante).
Penso perciò che il rispetto sia un qualcosa che si riesce ad ottenere da quegli amici un po' distanti e presenti che ci accettano davvero, non fanno richieste che possono metterci estremamente in difficoltà né si aspettano chissà cosa da noi. Quelle persone che non ci fanno pesare il nostro esser così o colà o giudicarci male in svariati sensi mossi dai loro desideri e così via.
Per questo magari si è più rispettati da uno psicoterapeuta (che per mestiere deve anteporre i bisogni psicologici della persona ai suoi) che dalle persone che ci stanno intorno e sono vicine a noi.