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09-07-2020, 10:52
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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Non mi interessa l'amore e non riesco a trovare grande interesse nel coltivare amicizie. Le persone con cui interagisco quotidianamente si contano sulle dita di una mano.
"Ti ritroverai ad avere un futuro completamente in solitudine, e sarà tanto triste", mi sento ripetere quotidianamente o quasi da quelle persone.
Che cos'è, questa tanto temuta solitudine? Com'è? In cosa consiste? Perché dovrebbe essere tanto terribile anche nel caso in cui si riesca a non farsi mancare nulla dal punto di vista della sopravvivenza (cibo, acqua, una casa in cui stare, eccetera)?
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09-07-2020, 10:59
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 0
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Si potrebbe snocciolare un intero repertorio di frasi fatte.
Tipo che l'uomo è un animale sociale ed è fatto per stare con gli altri.
"La gioia è vera solo se condivisa."
E io infatti la vedo così.
Però ci sono periodi in cui la solitudine non mi pesa. E ci sono persone che vivono così, stando bene da sole. E' questione di quanto si guarda dentro se stesso o di quanto si guarda verso gli altri.
Io se avessi un buon lavoro, una bella casa, vivessi in un luogo da sogno, mi sentirei ancor più un relitto a vivere tale condizione senza poterla condividere con qualcuno.
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09-07-2020, 11:02
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,557
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Beh in teoria la socialità è fondamentale per un essere umano, avere dei rapporti di amicizia, sentimentali, poi si può vivere sicuramente senza ( io lo faccio praticamente da sempre ) , se si hanno problemi ad essere sociali e da soli si sta meglio o quantomeno ci si sente protetti si può stare soli, nel mio caso è la mia natura che mi impone la solitudine
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09-07-2020, 11:45
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Io se avessi un buon lavoro, una bella casa, vivessi in un luogo da sogno, mi sentirei ancor più un relitto a vivere tale condizione senza poterla condividere con qualcuno.
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Per me è l'esatto contrario... in quella situazione sopra-descritta, l'appagamento sarebbe tale da rendere la vita sociale ancora più accessoria o secondaria, più di quanto già non lo sia normalmente... vivendo invece in luoghi di m***a, con lavoro di m***a e casa di m***a, relazioni o buone amicizie rappresenterebbero una consolazione sicuramente più gradita, forse l'unica in quel contesto deprimente...
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09-07-2020, 13:24
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 710
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Se una persona vuole, può stare bene anche da sola, perché può fare ciò che vuole e non c'è bisogno di trovare dei compromessi tra sé e altre persone. Secondo me c'è tanta differenza tra esseri soli e sentirsi soli. Se una persona è sola può maturare attraverso il lavoro, la gestione delle proprie responsabilità e può crescere giorno per giorno. Il problema arriva quando ci si sente soli perché questa sensazione indica che ci manca qualcosa (rapporti di amicizia, di amore), io per esempio a volte mi sento sola in mezzo alle persone perché desidero costruire dei legami profondi e percepisco le altre persone (non tutte ma una buona percentuale) un po' superficiali.
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09-07-2020, 13:49
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#6
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Principiante
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 70
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Leggendoti mi è venuto in mente il mito della caverna di Platone. Se uno ha passato l'intera vita depresso, giustamente, non sa nemmeno cosa vuole dire vivere, essere felici (realmente), etc... e quindi non ha nemmeno la percezione di cosa si stia perdendo, a cosa sta rinunciando, è un paradosso a cui non avevo mai pensato prima.
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09-07-2020, 14:08
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,413
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la solitudine è non avere serenità interiore e nessuno su cui contare
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09-07-2020, 14:20
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#8
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Intermedio
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: Parma
Messaggi: 283
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Non mi interessa l'amore e non riesco a trovare grande interesse nel coltivare amicizie. Le persone con cui interagisco quotidianamente si contano sulle dita di una mano.
"Ti ritroverai ad avere un futuro completamente in solitudine, e sarà tanto triste", mi sento ripetere quotidianamente o quasi da quelle persone.
Che cos'è, questa tanto temuta solitudine? Com'è? In cosa consiste? Perché dovrebbe essere tanto terribile anche nel caso in cui si riesca a non farsi mancare nulla dal punto di vista della sopravvivenza (cibo, acqua, una casa in cui stare, eccetera)?
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Personalmente il tipo di solitudine che mi spaventa non è quello di rimanere senza persone con le quali avere rapporti di amicizia o relazioni, nonostante anche quelli li ritenga importanti e fanno sentire la loro mancanza.
Ma è quella derivata dal ritrovarmi in condizioni di salute tali per le quali l'appoggio di persone alle quali voglio bene e che mi ricambiano , si rivela fondamentale per la sopravvivenza ed il benessere psichico. In quel caso la mancanza di supporto può veramente generare una tristezza ed un senso di solitudine devastante.
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09-07-2020, 14:39
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#9
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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la solitudine tra la moltitudine..è quella peggiore
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09-07-2020, 14:39
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#10
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 6
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Penso che sia essenziale fare i conti con la solitudine e imparare a viverla con serenità, ma al contempo penso anche che sia importante fare in modo che questa non diventi un ostacolo.
Chi soffre di ansia sociale come noi, affronta la solitudine quotidianamente. Ma proprio per paura della socialità questa diventa la nostra confort-zone e secondo me anche un ostacolo.
Certo che per me è meglio parlare sempre con le stesse persone, fare le stesse cose, frequentare gli stessi posti perché in questo modo non ho di cui preoccuparmi, ma facendo così, alla lunga, cosa si guadagna? Niente di nuovo, la vita rimane piatta, noiosa e triste.
Proprio per questo motivo quotidianamente, o quasi, mi sfido a fare qualcosa che normalmente a causa delle mie paure non farei, ma che per le altre persone sono prassi quotidiana. Devo dire che questo atteggiamento più positivo mi sta aiutando a crescere e a superare quei piccoli paletti che inconsciamente metto quotidianamente nella mia vita.
Provare per credere!
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09-07-2020, 14:43
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,136
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Quote:
Originariamente inviata da sparatemi
la solitudine è non avere serenità interiore e nessuno su cui contare
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la mia interiorità è un caos incomprensibile, non la comprendo neppure io.
Esiste solo il produrre cose e l'avere esperienze che tranquillizzano i miei stati emotivi.
Non c'è condivisione o sfogo, c'è solo un ammasso informe coperto da un lenzuolo, legato in catene e adagiato sul fondale nero e limaccioso del lago.
Il lago è all'apparenza calmo, ma il lago sta fottutamente mentendo.
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09-07-2020, 15:42
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Che cos'è, questa tanto temuta solitudine? Com'è? In cosa consiste? Perché dovrebbe essere tanto terribile anche nel caso in cui si riesca a non farsi mancare nulla dal punto di vista della sopravvivenza (cibo, acqua, una casa in cui stare, eccetera)?
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La solitudine fondamentalmente è scarsità di emozioni e condivisione, fin qui nulla di così grave. E' pesantina come situazione, ma ancora sopportabile.
Potrebbe essere un problema, e anche molto grosso, quando si è vecchi.
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09-07-2020, 15:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 710
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Quote:
Originariamente inviata da sparatemi
la solitudine è non avere serenità interiore e nessuno su cui contare
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Esatto e c'entra ben poco con l'essere circondati da persone perché se queste persone sono fredde e non gliene frega nulla di te allora ti senti solo ugualmente. Per non sentirsi soli bisogna trovare persone empatiche e che ti rispettano e se hanno voglia di darti una mano meglio ancora
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09-07-2020, 15:52
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 710
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Quote:
Originariamente inviata da misantropico
Leggendoti mi è venuto in mente il mito della caverna di Platone. Se uno ha passato l'intera vita depresso, giustamente, non sa nemmeno cosa vuole dire vivere, essere felici (realmente), etc... e quindi non ha nemmeno la percezione di cosa si stia perdendo, a cosa sta rinunciando, è un paradosso a cui non avevo mai pensato prima.
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Allora bisogna osservare le persone che stanno bene per vedere loro come gustano la vita e qui sto parlando di emozioni perché quelle le generi attraverso i pensieri( pensieri positivi=emozioni positive, pensieri negativi =emozioni negative), si deve concentrare sull"imparare a gustarsi la vita piano piano e smettere di concentrarsi su ciò che non si ha e concentrarsi su ciò che si ha, questa è la chiave del benessere
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09-07-2020, 15:54
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#15
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,557
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A me alla fine piace la solitudine, non starei con una persona solo per evitare la solitudine, è l’unico modo di vivere che conosco, e non si cambiano certe cose ad una certa età
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09-07-2020, 16:49
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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una canzone dei tempi belli!!
se notate la pausini oggi ha un look più giovane di quello di allora
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09-07-2020, 16:56
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#17
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 904
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Non so cosa sia in termini assoluti... per me è non esser compresa, non essere ascoltata. E anche, non riconoscere più niente di famigliare attorno a me.
La penso anch'io però come Stasudedos riguardo alla situazione ipotetica in cui avessi già ottenuto qualcosa di stabile e che in qualche modo mi rasserenasse; a quel punto delle relazioni significative sarebbero più che altro una piacevole aggiunta. Forse sono egoista, non so.
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11-07-2020, 21:07
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#18
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Esperto
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Camelot
Messaggi: 583
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Non mi interessa l'amore e non riesco a trovare grande interesse nel coltivare amicizie. Le persone con cui interagisco quotidianamente si contano sulle dita di una mano.
"Ti ritroverai ad avere un futuro completamente in solitudine, e sarà tanto triste", mi sento ripetere quotidianamente o quasi da quelle persone.
Che cos'è, questa tanto temuta solitudine? Com'è? In cosa consiste? Perché dovrebbe essere tanto terribile anche nel caso in cui si riesca a non farsi mancare nulla dal punto di vista della sopravvivenza (cibo, acqua, una casa in cui stare, eccetera)?
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io penso che la solitudine sia vissuta, per certi versi, anche da coloro che hanno tanti amici o sono fidanzati comunque, non è per forza legata a persone con fobie.
le persone di cui mi fido sono poche, in piu' occasioni mi sono ritrovata ad offrire aiuti e quando avevo bisogno io del supporto non c'era nessuno. ho imparato a farcela da sola, a crearmi la mia forza per superare le difficoltà.. non potevo fare altrimenti così da gestire un mio equilibrio.
anche a me sono state dette quelle cose, non sono belle da sentire, più volte mi sono chiesta se nonostante io abbia casa, lavoro, hobbies, possa provare la sensazione della solitudine.
la risposta è si, ed io lo vivo nell'assenza di condivisione di momenti o situazioni positive (siano di vacanze, siano di giorni di festa, ecc.. momenti belli personali, ecco) con qualcuno, qualcuno che sia contento dei miei traguardi ecco, qualcuno che a me tenga veramente (fatta eccezione per la mia famiglia).
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11-07-2020, 21:36
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#19
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Per me è l'esatto contrario... in quella situazione sopra-descritta, l'appagamento sarebbe tale da rendere la vita sociale ancora più accessoria o secondaria, più di quanto già non lo sia normalmente... vivendo invece in luoghi di m***a, con lavoro di m***a e casa di m***a, relazioni o buone amicizie rappresenterebbero una consolazione sicuramente più gradita, forse l'unica in quel contesto deprimente...
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Ben detto...perché mi ci ritrovo...
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11-07-2020, 21:45
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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La solitudine la provi solo se ti manca condividere la tua vita con gli altri, o se vieni escluso dalle persone a cui vuoi bene. In questo caso è come avere un buco dentro di te che ti divora, ti devasta e non ti fa più vivere.
Uno può anche essere solo, ma se gli va bene così non soffrirà di solitudine.
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