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Vecchio 28-02-2025, 21:49   #21
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Per approfondire il discorso tutti questi concetti che si presuppongono comuni ma che non lo sono comuni è meglio non usarli proprio.

Alla fine se uno vive bene di questua che senso ha chiedersi se è dignitoso o no vivere di questua? A qualcuno sta bene vivere di questua (hanno messo su un ordine, i francescani che all'inizio questo facevano) a qualcun altro non sta tanto bene e non gli va e non gli piace e ha altre preferenze, ma che significa che è dignitoso?
Io avrei un po' di difficoltà a vivere così, ma c'è un mucchio di gente che così campa, lo vedo. Potrei anche pensare che sono molesti e non dovrebbero vivere così, ma di nuovo che c'entra mettere in mezzo un modo di vivere corretto? Per me non è corretto far così, per loro sì.

Anche il concetto di felicità è un'altra cosa che va smontata, la felicità è una cosa soggettiva e personale, non è comune, e secondo me anche la sanità mentale è un altro concetto discutibile, quand'è che una mente sta meglio?
Chi lo dovrebbe decidere e valutare se non il singolo soggetto? Per un tizio alla Amleto la mente sta bene quando ha ammazzato un po' tutti quelli che hanno rotto i coglioni per un altro è la pace.

Sto partecipando ad un gruppo, mi ci hanno mandato, e ho deciso di andarci per vedere qualcuno durante la settimana, ma spesso, spessissimo mi trovo proprio in conflitto con i concetti che le operatrici cercano di inculcare.
Ad esempio si vuol far intendere che ci sono comportamenti dannosi in sé, ma per me la cosa è relativa e un comportamento può danneggiare altri e non danneggiare noi.
Per me anche drogarsi non si può concludere che sia un comportamento più dannoso nell'insieme di altre condotte, danneggia certi apparati ma magari permette ad un individuo di tirare avanti e quindi il danno non è assoluto come si vuol far credere.
Magari quello specifico individuo se non si fosse drogato si sarebbe buttato giù da un ponte o magari avrebbe fatto una strage, sarebbe finito in galera e così via.

Tutto il sistema individuale ha dei margini di elasticità, ma non può trasformarsi a testa di cavolo come hanno in mente i terapeuti perché pensano "vedi quell'altro è diventato così", e tu come fai ad esser così sicuro che può diventare così pure un altro tizio?

Gli scopi educativi di questi gruppi per me lasciano il tempo che trovano, li trovo utili però come al solito per tutt'altri motivi (non quelli manifesti), se non altro stimolano con certi giochini e si sta insieme per un'oretta in un ambiente abbastanza tranquillo, questo aumenta un po', di poco, il mio benessere, e ci vado.

Ultima modifica di XL; 28-02-2025 a 22:15.
Vecchio 28-02-2025, 22:00   #22
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da lowman's Visualizza il messaggio
Non elemosinare nulla.
Dissento.
Vecchio 28-02-2025, 22:11   #23
Esperto
L'avatar di Lost75
 

La dignità è pagare le tasse
Vecchio 28-02-2025, 23:07   #24
Intermedio
 

credevo che la dignità fosse l'irradiazione del rispetto, invece è l'espressione di un'atto di coraggio. oppure una condizione che necessita coraggio.

no, non è così. la dignità è molto più neutra, deriva da un'azione.

la dignità è espressa come la manifestazione di un conflitto, non è il resultato. La dignità sta nell'atto, la dignità, ora che rifletto, si trasferisce, si può anche condividere.

Puoi dare dignità aiutando chi non può agire per essere sè stesso dignitoso.
mi viene in mente un figlio che si prende in carico un genitore infermo.
oppure una persona che aiuta un'altra non autosufficente.

la dignità non è una costante ma una componente, la dignità può essere anche tolta. può essere riguadagnata?

la dignità è sia oggettiva che soggettiva, anche se non sono concordi.

la dignità va mantenuta ed espressa, oppure si perde

la dignità è un dovere?
Vecchio 28-02-2025, 23:26   #25
Esperto
 

Diciamo che in linea generale si intende il non mettere in atto comportamenti, azioni moralmente e socialmente riprovevoli
Vecchio 28-02-2025, 23:35   #26
Esperto
 

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Originariamente inviata da untipostrano Visualizza il messaggio
Diciamo che in linea generale si intende il non mettere in atto comportamenti, azioni moralmente e socialmente riprovevoli
Non mi pare che si intenda questo invece. Anche la Costituzione stessa parla di esistenza "libera e dignitosa" ( un diritto esistente per molti solo sulla carta) , intendendo condizioni economiche e di salute sopra una certa soglia. Che non costringano a dormire sui cartoni, fare l'elemosina, a vendere il corpo, a stare immobili in un letto, avere la casa sporca cadente e piena di blatte, vivere sotto schiaffo di qualcuno per poter mangiare. Questo si pensa quando si dice "dignità". Un lavoro dignitoso, una morte dignitosa, una condizione dignitosa di salute, anche una vita carceraria dignitosa, tutte cose che rimandano all'avere e alla situazione, piuttosto che ai comportamenti più o meno riprovevoli.
Ma mi fa comunque piacere leggere che qualcuno ne ha un concetto diverso.

Ultima modifica di claire; 28-02-2025 a 23:38.
Vecchio 28-02-2025, 23:38   #27
Avanzato
L'avatar di rogues
 

Ma l'op. legge le risposte?
Perchè ha risposto con altre domande
(chiedo)
Vecchio 28-02-2025, 23:42   #28
Intermedio
 

leggo, ma non sto traendo conclusioni, sto cercando di capire come rispetto coraggio e umiliazione coincidono
Vecchio 01-03-2025, 11:45   #29
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Non mi pare che si intenda questo invece. Anche la Costituzione stessa parla di esistenza "libera e dignitosa" ( un diritto esistente per molti solo sulla carta) , intendendo condizioni economiche e di salute sopra una certa soglia. Che non costringano a dormire sui cartoni, fare l'elemosina, a vendere il corpo, a stare immobili in un letto, avere la casa sporca cadente e piena di blatte, vivere sotto schiaffo di qualcuno per poter mangiare. Questo si pensa quando si dice "dignità". Un lavoro dignitoso, una morte dignitosa, una condizione dignitosa di salute, anche una vita carceraria dignitosa, tutte cose che rimandano all'avere e alla situazione, piuttosto che ai comportamenti più o meno riprovevoli.
Ma mi fa comunque piacere leggere che qualcuno ne ha un concetto diverso.
Bah oddio limitare il concetto di dignità principalmente allo status sociolavorativo mi sembra un pò riduttivo!!
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