Thermaltake

Allora:

-bere caffè: assolutamente sì, tutti i giorni almeno 2-3 volte e sempre senza zucchero così da assaporarlo appieno
-bere alcool: non è mia abitudine, solo in compagnia e assolutamente se non devo guidare
-guidare: quasi tutti i giorni in pratica, è diventato ormai un piacere
-ballare: se sono in disco o locali simili, certamente, basta fare la figura degli stoccafissi
-andare in disco: leggi sopra, c'ero pure ieri sera
-fumare: assolutamente no, mai provato e nemmeno incuriosito visto che fa malissimo e poi non mi piace l'odore, soprattutto quello che lascia nell'ambiente e negli abiti
-vestire con personalità: boh, mi piace vestire elegante o sportivo a seconda della situazione da affrontare, tipo sabato sera elegante se devo andare in qualche posto particolare tipo disco oppure sportivo/casual al pomeriggio
-viaggiare: mi piacerebbe tanto avendo la compagnia giusta, da solo continuo a farmi problemi
-prenotare: nessun problema per nessuna cosa

starlight

nn caPISCO COME SI PUò CONSIDERARE IL VIAGGIARE UNA COSA DA ADULTI

Winston_Smith

I bambini di solito non viaggiano da soli...

JohnReds

Capisco benissimo ciò che ha detto Who_by_fire
Secondo me coincide con ciò che viene chiamata neotenia degli introversi ovvero la tendenza a rimanere, fisicamente e mentalmente, più legati all'infanzia rispetto ai coetanei di pari età
Tutto ciò che ha elencato (viaggiare da soli, bere alcol e caffé, fumare, guidare, ecc.) per il bambino sono associati al mondo grande
l'introverso tende ad avere repulsione di queste cose perché le rifiuta in quanto facenti parte di un "mondo" che non sente suo

come se ne esce? prendendo familiarità con esse e facendole proprie, associando emozioni diverse a queste cose
ovvero il classico fare esperienza
il punto cruciale secondo me è quando si scopre che gli "adulti" in realtà non sono quelle persone perfette mitizzate da bambini, ma semplicemente "bambini cresciuti"

Anche io ho provato le sensazioni che dice lui, superandole in buona parte dei casi..
Per me ora il caffé è solo una bevanda gradevole che mi tiene sveglio, ma ogni tanto tuttora mi viene da pensare: cavolo, sono proprio "grande" a bere caffè come fanno gli attori nevrotici nei telefilm. Per il viaggiare invece mi sento ormai superiore agli adulti.
La cosa buffa è che appunto ogni tanto mi capita di guardarmi indietro e accorgermi di come è cambiato il mio modo di percepire le cose


Attento a universalizzare questa cosa
Per te è una cosa naturale perché hai preso familiarità con essa avendo la ragazza! le tue elucubrazioni logiche in realtà coprono un fatto semplice: avendo praticato a lungo ormai hai familiarità con il sesso e gli dai il suo vero valore, e non quello che ne danno i bambini.
Quindi per qualcuno potrà sembrare ancora una "cosa da grandi", al pari di quella che per te può essere la patente

Moonwatcher

In una parola: Who privileGGGGGGGGiato!!!

JohnReds

si infatti fa sempre lo sborone, è questo lo scopo segreto di ogni suo topic
ban per who!!!

Winston_Smith

Era la stessa cosa che avevo pensato io quando avevo parlato di lapsus freudiano (al contrario, direi in questo caso ).
Poi quoto anche il resto del tuo post.

LordDrachen

- alcool e caffé sono estensioni di me stesso
- viaggiare mi procura troppa ansia, e non mi entusiasma il viaggio in se (posso dire che
mi entusiasmano le attività corollarie al viaggio).
- guidare in autostrada anche, mi rende nervoso.
- ballare? solo se ubriaco perso. lo trovo ridicolo. cosa diversa è l'headbanging metallaro, visto che quando ascolto musica che mi piace riesco a fregarmene molto della gente
intorno.
non ho mai fumato.
- vestire con personalità mi sembra una di quelle cagate che pubblicano sulle riviste.
l'unico che si veste con personalità nel mondo è J.Depp (che se li disegna lui)....
è come dire che puffo goloso veste con personalità perché ha il cappello da cuoco
rispetto agli altri puffi.... ma va.... sono tutti alla moda e basta e quando non lo sei,
sei normale.

paccello

Ci avevo pensato anch'io. Infatti mi ci ritrovo assai. Vediamo velocemente i punti, compresi i 2 aggiunti da Warlord.
-bere caffè Anch'io la sento come una cosa + da adulti, è ancora un vago retaggio di quando ero bambino. Cmq lo bevo raramente.
-bere alcool Lo faccio ma con moderazione.
-guidare Non lo faccio. Non mi stupisce che alcuni forumisti stiano prendendo la patente tardi.
-ballare Quasi mai. Quando lo faccio mi muovo probabilmente poco.
-andare in disco V.sopra
-fumare Mai fumato, ma non ne sento la mancanza. Da adolescente sì perchè (Oceanus insegna) è una cosa che vedi fare a quasi tutti gli altri ma mi mancava il coraggio di chiedere una siga a qualcuno per poi fare una figuraccia tossendo.
-vestire con personalità Vesto a modo mio, ma gli amici mi rimproverano a volte mancanza di personalità -leggevo altrove che gli introversi di solito badano poco all'abbigliamento.
-viaggiare Da solo lo faccio, ma all'interno dei confini italiani. All'estero finora mai provato.
-prenotare Beh dai, questa sì.
-guadagnare Mi piacerebbe.
-avere un partner Sarebbe anche ora.

Anch'io non concordo con il non considerare da bambini l'impulso sessuale legandolo al gioco, mi sembra una cosa concettosa mentre la realtà è un'altra.

Tiamat

Per i discotecari la musica da discoteca è un po' come l' "estasi" da concerto metal. Personalmente comprendo di più la seconda


Fumare non è da adulti, è da fessi.

Assumersi responsabilità delle proprie azioni/omissioni è da adulti.
Avere un minimo di pensiero critico, un minimo di consapevolezza di quello che si fa .

Il resto solo dettagli.

LordDrachen

non discuto la musica, ma l'ambiente è totalmente differente.

i metallari tra di loro hanno (a vari livelli) un senso di identità comune.
il metallaro ha una sua "antropologia", come Sam Dunn ci ha meravigliosametne spiegato.

i discotecari sono individualisti anche se fanno gli amiconi e la discoteca è per sua natura un posto di alienazione, di autoannullamento.
un posto di competizione sociale (visiva per lo più, o di status).

pure le motivazioni profonde sono diverse.
il 99% degli uomini va in discoteca perché ci vanno le donne (anche se non lo
ammettono), un metallaro va a sentire suonare una band.

un metallaro fa headbanging anche da solo nella sua cameretta, un discotecaro non balla da solo in casa.

Tiamat

In parte sono d'accordo anche se non vedo "l'essere metallari" come uno stile di vita, un modo di essere ..pur ascoltando molto metal.
E' certamente un genere che ha una sua identità molto più forte rispetto ad altri. E sicuramente non ha come unico fine il divertimento (si pensi al funeral doom ) a differenza della musica da discoteca.

LordDrachen

io sono identitario, lo sai. per me il metal fa parte della mia identità e del mio modo di sentire le cose, pur non adeguandomi al look metal (per scelta) mi sento
"tribale" in mezzo ai metallari.

Tiamat

Si capisco..anch'io in un certo senso.

JohnReds

Ieri sera, mentre sfrecciavo ad alta velocità in auto con i finestrini aperti per beccarmi un po' di fresco, assaporando il piacere di quando prendi bene una curva ad alta velocità, ho potuto constatare come ognuno abbia le sue "cose da grandi".
Per me la macchina è piacere, è velocità, è istinto..la vedo come un gioco per bambini un po' più veloce. Per altri è una roba impossibile e ingestibile.

paccello

Magari anche guidando con la camicia un po' aperta, la catenina e gli occhiali da sole! Estroversone!!

giallorossonellanima

con il sub a palla che pompa canzoni neomelodiche napoletane e la strobostopica nell'abitacolo per fare ambiente

paccello

Scherzi a parte, ricordo ancora una volta che uscii con un mio amico, lui alla guida con bella postura, camicia mezza aperta, braccialetti e collanina, occhiali da sole sopra la testa, la sua ragazza seduta dietro. E io di fianco che mi dicevo: mon Dieu, quanto sono diverso e poco uomo a confronto.

giallorossonellanima

Se la ragazza era un pezzo di figa allora si, altrimenti non conta: l'abito non fa il monaco(cit.)

paccello

La ragazza è carina, ma era tutto l'insieme.... Una di quelle situazioni in cui ti senti "schiacciato" dal solo esistere in un certo modo dell'altro.