MEandjustMe

Niente, odio tutto.

Coso

Niente.

hermit94

ahahahahahhahahahahhahahhahahahahahahahahahahahahh aha

Masterplan92

Quoto.

claire

Questa visione,che non mi è mai appartenuta,é l'unica che mi dá un minimo di calma.

I discorsi sulla speranza,sullo scopo, sul "pensa alla salute/a chi è senza gambe...",che in altri tempi mi potevano anche aiutare, adesso mi fanno solo arrabbiare.

Nightlights

A me la vita che faccio al momento piace, i miei interessi mi tengono vivo (sebbene la motivazione non possa essere sempre al 100%), non ho problemi di salute, non devo rendere conto a nessuno.
Qualche anno fa la vedevo diversamente, ma con le cose che mi sono capitate ho cambiato prospettiva su molte cose.

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idk

Non esser incatenato a una posizione, o ad una persona, è già una gran bella cosa. É un vuoto di tipo liberatorio, che dà ossigeno.

Poter adagiarmi nell'ozio, o nell'ispirazione del momento, senza i sensi di colpa di chi non da il massimo, o di chi non s'è messo a novanta.

Altro plus è l'avere avuto l'esistenza divisa tra due paesi, rimbalzare continuamente a destra e sinistra, mi ha consentito di porre una base solida qua, in una città stimolante, e una di là, in una città altrettanto carina.

Io trovo poco da lamentarmi.

pokorny

Un c....o... Ah, no, manco quello dato che non posso fare concorrenza al mitico Rocco Va be', stasera sono più triste del solito e mi prendo in giro da solo.

Shadows

Risposta scontata, ma niente.
In alcune occasioni il rapporto con la mia famiglia, ma la maggior parte del tempo non mi piace neanche quello.

Keith

mi piace quando esco dal lavoro.

Equilibrium

Ci ho pensato per 10 minuti, queste sono domande semplici, ma arrivare a una risposta non è altrettanto semplice
Ma insomma infine mi viene da dire, la vita.

nattydread

le cose che considero vitali, quelle che contano davvero.. il resto va sistematicamente ignorato

Edera

Le cose che sono riuscita a fare in questi ultimi anni e quel po di miglioramento che ho avuto

Beige

I miei fratelli e i miei genitori. Per quanto tanto non vada, riconosco che sono le uniche cose buone e belle che ho

limitless

Anche per me l'unica cosa decente che ho sono i genitori...

Leni Kollontaj

Infatti credo che il piacere o no della vita riguardi più gli elementi che la compongono e non la vita stessa: se vi sono degli elementi che si considerano futili, insignificanti, che non appagano si crede che la vita non abbia senso e sia inutile. Concordo quindi quando dici che la vita non può piacere o non piacere, ma per il fatto, appunto, che ciò che piace o no sono elementi che fanno parte della vita e non la vera e propria vita. La vita è, forse, una forza di cui non si ha appieno coscienza: si notano più i ninnoli che la abbelliscono o la abbruttiscono che non la sua vera essenza. Quindi quando si chiede cosa piace della propria vita, appunto, si chiede: quali "cose" che compongono la tua vita ti piacciono? Non ci si chiede se la vita vera e propria - o forse è meglio chiamarla forza vitale - piace proprio perché l'incomprensione della cosa fa venire le vertigini, spaventa. La morte stessa è solo una morte oggettiva, che riguarda l'oggettualità, e non è la morte essenziale della vita, della sua essenza. Noi non abbiamo modo di poterci rapportare con l'essenza della forza vitale proprio perché agisce in noi e non fuori di noi.

TãoSozinho

Che non ho disabilità fisiche né mi manca qualche arto.

nattydread

per me il senso sta solo nell'uso costante, e quindi nello sviluppo o progressione di creatività e ingegno, assolutamente essenziali nella vita di ogni essere umano, parte attiva del processo di sopravvivenza.. e a mio parere è proprio dall' atto di ignorare, consapevolmente o meno, questo aspetto, che ci si ritrova nella merda, tristi, svogliati, con le palle sempre in giostra, ecc.. la mancanza di gratificazione che ne deriva, proprio come ci si sente gratificati dopo un pasto, causa uno stress non indifferente, proprio come causerebbe stress un digiuno. siamo programmati per creare, oltre che per mangiare, cagare, e dormire, forse relazionarci, ma non c'è altro modo di metterla. lo scopo della vita è cercare di soddisfare al meglio il nostro stato di sopravvivenza, come in un videogioco, e trovo strano che spesso non basti soffrire orribili disagi a motivarci, a spingerci verso il miglioramento. in fondo basterebbe fare qualcosa, un foglio e una penna, un legno e una pietra, anche solo elaborare un concetto con noi stessi.
forse tutti questi secoli di oppressione nel nome del lavoro stanno finalmente riuscendo nell'intento di eliminare quel lato essenziale dell'essere umano al fine di renderci tutti automi sotto il controllo del denaro. forse ci stiamo "evolvendo" in quella direzione, e tra la voglia di suicidarsi e violenti attacchi di panico abilmente sedati da pillole che controlleranno anche i livelli di creatività, tenendola pressoché al minimo, accetteremo di buon grado tutto questo, a volte vergognandoci pure di noi stessi, pensando di non essere adatti al sistema, di meritarci questa vita di merda, perché la colpa è solo nostra. ma su questo forse avremo ragione.

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La vita è resa merdosa dalla personalità di merda che ho, per il resto tutto bene tranne quello che va male per tutti collettivamente.

Clover

Il rapporto con la mia migliore amica , come sono oggi dopo tutto il lavoro che ho fatto su di me anche se ci sono accorgimenti da fare ho superato tanti ostacoli