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20-04-2021, 09:14
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#1
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Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
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Si sente dire spesso (un po' ovunque) che chi sta male per vari motivi, e possono essere diversi tipi di problemi, deve chiedere aiuto perché altrimenti diventa responsabile direttamente della propria condizione di negatività totale. Limitandoci ora a temi che fanno più parte di questo forum (e quindi lasciando da parte la povertà, i senzatetto, eccetera), è vero che chi ha dei problemi psicologici non chiede aiuto perché c'è l'orgoglio, l'abilismo interiorizzato, la mascolinità tossica, il patriarcato (o comunque lo vogliate chiamare) o piuttosto è semplicemente che in questa società di privilegio non frega niente a nessuno, ma è molto più semplice far ricadere la colpa sugli altri piuttosto che permettere anche una minima discussione (una discussione priva di preconcetti, si intende) su problemi che neanche si vuole affrontare?
Negli USA ci sono interi manuali scritti da e per i neri d'America su tutti i modi in cui possono tutelarsi dalla polizia, che in teoria dovrebbe essere lì per aiutare tutti, in pratica se sei nero peggiora la situazione creando situazioni di pericolo fisico. Per gli psicologi e psichiatri dovrebbe essere la stessa cosa, ma chissà perché quest'idea che un professionista ti può rovinare la vita (se non riconosci i segnali di abuso e non prendi le tue precauzioni) non ha ancora attecchito. Scusate lo sfogo, ma in realtà vorrei una discussione seria.
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20-04-2021, 10:41
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Cosa succede quando chiedi aiuto...
Preliminarmente si cerca di capire cosa chiedi (se questo passaggio non viene fatto non si può passare ad altro) e le quattro risposte possibili che l'altro potrebbe darti a grandi linee sono queste:
1) Ti viene negato.
2) Ti viene dato aiuto.
3) Ti viene dato solo in una certa misura.
4) Continuano a sostenere a parole di aiutarti ma fanno tutt'altro che a te non interessa.
La quarta possibilità è quella che a me infastidisce di più e cerca di creare legami. Certi psicoterapeuti sono convinti che mettersi ad interpretare a modo loro le richieste di aiuto gli venga chiesto dall'inconscio dei pazienti, ma secondo me questo comportamento qua è molto discutibile.
Il discorso poi va a parare sempre là "non si può aiutare chi non vuole essere aiutato" ma è una cazzata gigantesca questa per me.
Se una persona per strada ti chiede dei soldi perché vive male e tu interpreti la richiesta e fai tutt'altro comprandole cose di cui magari non ha bisogno (alimenti quando questa magari voleva comprarsi una birra o il tavernello) o cerchi di convincerla a non vivere più così quando non te lo ha chiesto in modo esplicito, non è che stai aiutando quella persona in relazione alla sua richiesta, stai facendo tutt'altro, e ti deve essere ben chiaro.
L'altra persona cosa ha chiesto di preciso? Soldi? E tu o glieli dai e l'aiuti o ti fai i cazzi tuoi, non puoi imporre l'aiuto che sta bene a te quando l'altro non te lo ha chiesto e te ne esci poi con un discorso tipo "quella persona non vuole essere aiutata" perché una richiesta esplicita l'ha fatta quella persona e tu non hai voluto o potuto soddisfarla, quindi non puoi inventarti queste cazzate.
Ci sta che una persona possa essere confusa, ma non sempre è così e gli psicoterapeuti spesso abusano del loro potere in tal senso per me, confondono l'espressione di certe preferenze con una malattia, e direi che è tutto l'approccio che risulta estremamente discutibile e il discorso diventa davvero spinoso perché fa saltare per aria l'idea che si abbia a che fare con dei malati.
Ritengo davvero etiche solo le prime tre risposte.
Il mio discorso è serissimo, non sto trollando.
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Ultima modifica di XL; 20-04-2021 a 12:34.
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20-04-2021, 10:59
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,596
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Non capisco cosa c'entri il patriarcato con le problematiche di cui parli, ma va bene lo stesso
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Probabilmente voleva parlare dell'idea di macho.
L'uomo DEVE essere forte, sicuro di se', dominatore, non mostrare alcun segno di debolezza, etc.
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20-04-2021, 18:51
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#4
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Avanzato
Qui dal: Dec 2020
Ubicazione: piemonte
Messaggi: 434
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Ultima modifica di sconfitto; 22-01-2022 a 17:57.
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20-04-2021, 20:15
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Ho chiuso per sempre con gli psicologi, non mi sono mai serviti a niente. Il loro scopo è solo quello di farti accettare l'inaccettabile, ma quando ad essere inaccettabile è la vita stessa in ogni suo aspetto non c'è più molto da fare. Puoi trovare il coraggio di farla finita oppure vivere ogni giorno senza una direzione, consapevole che all'indomani essere ancora vivi o morti non fa alcuna differenza. Personalmente sono arrivato alla seconda opzione, fermo restando che la prima resta sempre valida e presente nei miei pensieri seppur un'immotivato istinto vitale ancora non mi permette di metterla in atto.
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20-04-2021, 20:17
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#6
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Avanzato
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 394
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ho chiuso per sempre con gli psicologi, non mi sono mai serviti a niente. Il loro scopo è solo quello di farti accettare l'inaccettabile, ma quando ad essere inaccettabile è la vita stessa in ogni suo aspetto non c'è più molto da fare. Puoi trovare il coraggio di farla finita oppure vivere ogni giorno senza una direzione, consapevole che all'indomani essere ancora vivi o morti non fa alcuna differenza. Personalmente sono arrivato alla seconda opzione, fermo restando che la prima resta sempre valida e presente nei miei pensieri seppur un'immotivato istinto vitale ancora non mi permette di metterla in atto.
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penso esattamente le stesse cose
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20-04-2021, 21:21
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#7
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Non lo farò mai, il Capitano affonda con la propria nave.
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20-04-2021, 21:25
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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La differenza tra la polizia e gli psicologi è che i primi per ‘aiutarti’ non ti chiedono 60 euro all’ora, che funzioni o meno.
A meno che non stia per finire sotto un ponte per la mia inabilità sociale non penso tornerò a chiedere aiuto, perché tanto alla fine ci si deve salvare da soli.
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20-04-2021, 23:17
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Non penso sia orgoglio o che altro, psicoterapie e pillole le eviti perché nella gran parte dei casi le sofferenze psichiche sono il risultato non di malattie o di disfunzioni cognitive ma di condizionamenti ambientali, contraddizioni sociali o semplice refrattarietà ad aderire ai modelli proposti. In questo caso la psicoterapia si propone di curare delle inevitabili conflittualità con una sorta di educazione al conformismo di cui se ne fa tranquillamente a meno.
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20-04-2021, 23:46
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da idk
Non penso sia orgoglio o che altro, psicoterapie e pillole le eviti perché nella gran parte dei casi le sofferenze psichiche sono il risultato non di malattie o di disfunzioni cognitive ma di condizionamenti ambientali, contraddizioni sociali o semplice refrattarietà ad aderire ai modelli proposti. In questo caso la psicoterapia si propone di curare delle inevitabili conflittualità con una sorta di educazione al conformismo di cui se ne fa tranquillamente a meno.
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Quella che descrivi non è "la psicoterapia", ma uno specifico modo di intenderla. E' possibile anche una terapia che incida sui condizionamenti (che coinvolgono anche, forse soprattutto, le credenze, e dunque il piano cognitivo).
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21-04-2021, 00:01
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Quella che descrivi non è "la psicoterapia", ma uno specifico modo di intenderla. E' possibile anche una terapia che incida sui condizionamenti (che coinvolgono anche, forse soprattutto, le credenze, e dunque il piano cognitivo).
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Di psicoterapie non ne ho ancora provate, ho un pdv limitato all'idea che mi sono fatto dai confronti avuti con chi le ha fatte. In generale penso che prendere sul serio la sofferenza interiore, significa necessariamente aprire uno squarcio in ciò che si considera normale, il problema è che lo si fa a livello individuale senza prendere in esame il problema collettivo, perché significherebbe riconoscere il sostanziale fallimento di molte delle idee fondanti del contemporaneo: il mito del successo, della competizione, del consumo e via discorrendo. Quindi o non si fa oppure si fa riduzionismo, di stampo biologico o comportamentale.
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21-04-2021, 00:04
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Secondo me il punto fondamentale è che per lavorare su condizionamenti, credenze, e tutto il resto* serve un sostegno, la possibilità di "tenersi su" quanto basta per darsi da fare. Questa molti non l'hanno avuta e non l'hanno.
Chiedere aiuto, nel modo in cui può darlo lo psicoterapeuta tipico (il che esclude il suddetto sostegno, che è cosa impegnativa), significa essere già a posto con le fondamenta, e dunque abbastanza attivi per poter fare qualcosa. E per prendere le distanze da certe credenze, che siano del tipo "APAB" o del tipo "La terapia mi salverà da tutto".
* https://tinyurl.com/mrz9xhjk
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21-04-2021, 00:10
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da idk
Di psicoterapie non ne ho ancora provate, ho un pdv limitato all'idea che mi sono fatto dai confronti avuti con chi le ha fatte. In generale penso che prendere sul serio la sofferenza interiore, significa necessariamente aprire uno squarcio in ciò che si considera normale, il problema è che lo si fa a livello individuale senza prendere in esame il problema collettivo, perché significherebbe riconoscere il sostanziale fallimento di molte delle idee fondanti del contemporaneo: il mito del successo, della competizione, del consumo e via discorrendo. Quindi o non si fa oppure si fa riduzionismo, di stampo biologico o comportamentale.
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Mah, quello della psicoterapia è uno strano paradosso. A livello ideale, ha gli strumenti concettuali per avere e sollecitare un approccio critico. A livello pratico, è vero che molti terapeuti sono troppo integrati per toccare certi ambiti, e non riconoscono di avere bisogno di aiuto a propria volta (o lo cercano in chi non può darglielo).
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24-04-2021, 22:08
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ho chiuso per sempre con gli psicologi, non mi sono mai serviti a niente. Il loro scopo è solo quello di farti accettare l'inaccettabile, ma quando ad essere inaccettabile è la vita stessa in ogni suo aspetto non c'è più molto da fare. Puoi trovare il coraggio di farla finita oppure vivere ogni giorno senza una direzione, consapevole che all'indomani essere ancora vivi o morti non fa alcuna differenza. Personalmente sono arrivato alla seconda opzione, fermo restando che la prima resta sempre valida e presente nei miei pensieri seppur un'immotivato istinto vitale ancora non mi permette di metterla in atto.
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Papale papale
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25-04-2021, 13:00
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#15
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Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
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Quote:
Originariamente inviata da idk
Non penso sia orgoglio o che altro, psicoterapie e pillole le eviti perché nella gran parte dei casi le sofferenze psichiche sono il risultato non di malattie o di disfunzioni cognitive ma di condizionamenti ambientali, contraddizioni sociali o semplice refrattarietà ad aderire ai modelli proposti. In questo caso la psicoterapia si propone di curare delle inevitabili conflittualità con una sorta di educazione al conformismo di cui se ne fa tranquillamente a meno.
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Mi è scaduto il ringrazia.
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