|
|
14-04-2024, 19:19
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 932
|
Specialmente quelli del calcio. A me sembrano un branco di invasati, non capisco il senso di seguire una squadra assiduamente e di lasciare così tante energie ed emozioni in balia dei risultati che ottiene la tua formazione. Ci sará sicuramente il senso di appartenenza, la sensazione di un legame ancestrale con la propria tribú, una rassicurante visione del mondo in noi/loro, il bisogno di sfogarsi, forse sarà anche bella l’atmosfera dello stadio (quando non diventa pericolosa) peró…boh, il tifo organizzato lo capisco poco. Soprattutto nelle estremizzazioni. Perché assaltare il pullman della squadra avversaria? Perché passare la notte fuori dall’albergo degli ospiti a cantare per non farli dormire (successo anche questo)? Perché perdere una giornata ad accogliere all’aeroporto la squadra che torna ed urlare insulti, o compimenti se vincono?
Certo poi anch’io seguo certi sport, se vincono italiani nel tennis o nell’atletica ad esempio mi fa piacere, se battiamo la Francia sorrido, ma i livelli di esasperazione mi sfuggono. Eppure viene considerata la cosa più normale del mondo. Per essere integrati in un gruppo, per essere dei normaloni al passo della società é obbligatorio spegnere il cervello ogni tanto? Opinioni? Pensieri?
|
|
14-04-2024, 19:22
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Penso che in molti casi sia l'abisso della mente umana, quello che scatena e sinergizza gli istinti peggiori, in primis la rabbia che so tu sai bene essere il peggior stato mentale per certe visioni della realtà.
Ne ho quasi paura di quella gente.
|
|
14-04-2024, 19:31
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,169
|
Non ho un' opinione forte a riguardo, gli unici che non mi piacciono sono gli esaltati che vanno a fare casino in giro e ad assalire i bus della squadra avversaria
|
|
14-04-2024, 19:40
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,898
|
Li invidio, hanno un modo piacevole di passare il tempo, sempre positivo avere passioni nella vita. Ovviamente se non sfociano in esagerazione.
|
|
14-04-2024, 20:13
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,622
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Specialmente quelli del calcio. A me sembrano un branco di invasati
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Soprattutto nelle estremizzazioni.
|
Hai descritto il tipico hooligan e non di certo il tifoso medio.
La maggior parte dei tifosi non fa danni, segue lo sport per diletto e basta.
|
|
14-04-2024, 20:20
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,313
|
Penso che alla fine sono comunque meglio i tifosi del calcio rispetto a quelli della politica.
I primi al massimo fanno danni alla tifoseria avversaria, i secondi rovinano interi Paesi.
|
|
14-04-2024, 20:44
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 932
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
Penso che alla fine sono comunque meglio i tifosi del calcio rispetto a quelli della politica.
I primi al massimo fanno danni alla tifoseria avversaria, i secondi rovinano interi Paesi.
|
Sì, ci sono similitudini. Anche nella politica ci sono tifosi che spengono il cervello e sostengono aprioristicamente uno schieramento, ma di solito (non sempre) questo sottintende il credere in qualcosa, una visione del mondo o degli obiettivi condivisi che si spera un certo partito possa mettere in pratica, magari anche una possibilità di ottenere vantaggi personali. Quando si tifa una squadra invece si fa riferimento ad un senso di appartenenza, alla ricerca di una gratificazione, ad un sovrastare l’avversario fatto però in modo sterile, in fondo al tifoso cosa cambia nella vita se la sua squadra vince o perde?
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Hai descritto il tipico hooligan e non di certo il tifoso medio.
La maggior parte dei tifosi non fa danni, segue lo sport per diletto e basta.
|
Vero, ho estremizzato. Seguire lo sport per diletto ovviamente lo capisco, simpatizzare o tifare entro certi limiti anche. Sono tutte le dinamiche conseguenti che si vedono comunemente anche tra i non hooligan (sfottó, festeggiamenti, campanilismo, ricerca di identità e di adesione ad un gruppo di simili etc.) che m’interessa approfondire.
|
Ultima modifica di Teal; 14-04-2024 a 20:55.
|
14-04-2024, 20:51
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 791
|
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Hai descritto il tipico hooligan e non di certo il tifoso medio.
La maggior parte dei tifosi non fa danni, segue lo sport per diletto e basta.
|
Esatto, quelli di cui parlate sono gli hooligan (termine con cui si definiscono i casinisti inglesi, ma si adatta un po' a tutti questi personaggi che col tifo non hanno nulla a che spartire). Quelli che assaltano i pullman, si scontrano con la polizia, fanno casini allo stadio sono una piaga per le società calcistiche e per la stragrande maggioranza di tifosi di tutto il mondo.
C'è da dire che nell'ultimo decennio, con i DASPO, le tante telecamere, mille steward con le catarinfrangenti gialle allo stadio, questo tipo di frange stanno andando a scomparire. Ma c'è ancora molto da fare purtroppo. Alcuni derby o partite ad alto rischio hanno iniziato a giocarle anticipate appunto per non favorire scontri nel dopo partita nelle prime ore della notte, non inquadrano più con le telecamere gli invasori di campo per non dare adito ad emulazioni. Tanti piccoli accorgimenti, che purtroppo non sono ancora abbastanza.
Io tifo, da casa mia, ogni tanto quattro bestemmie se non la mettono, ma tutto qui. Una volta, quando ero più giovane e le partite le facevano quasi solo al bar, andavo anche in quegli ambienti. Lì si creano delle vere e proprie caste (quel bar è dei milanisti, quello degli juventini ecc.) e ne sentivi di tutti i colori, dal personaggio del pase di quella squadra o quell'altra. Dalle scommesse a birre a quelle a "faccio questo se vinciamo" (una volta uno vestì una statua del paese con la maglietta della sua squadra per esempio) Forse era tutto più romantico. Anche i calciatori erano diversi, oggi sono tutti atleti di grandissimo calibro, ma la fantasia, la poesia di un dribbling del Genio o di un assist del Divin Codino difficilmente si vedono ancora.
|
|
14-04-2024, 20:51
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,313
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Sì, ci sono similitudini. Anche nella politica ci sono tifosi che spengono il cervello e sostengono aprioristicamente uno schieramento, ma di solito (non sempre) questo sottintende il credere in qualcosa, una visione del mondo o degli obiettivi condivisi che si spera un certo partito possa mettere in pratica, magari anche una possibilità di ottenere vantaggi personali. Quando si tifa una squadra invece si fa riferimento ad un senso di appartenenza, alla ricerca di una gratificazione, ad un sovrastare l’avversario fatto però in modo sterile, in fondo al tifoso cosa ti cambia nella vita se la tua squadra vince o perde?
|
Ma secondo me in realtà anche in politica spesso prima viene il bisogno di appartenenza e secondariamente vi si appiccicano eventuali contenuti ideologici a giustificare l'appartenenza.
E comunque ribadisco che, se devo dare un giudizio, preferisco non basarlo sugli eventuali stati psicologici delle persone ma sugli effetti delle loro azioni.
Poi condivido anch'io la perplessità verso un coinvolgimento così forte per qualcosa (la vittoria di una squadra) che non comporta vantaggi concreti per il tifoso, ma questo è solo il mio modo di vedere le cose, non dico che sia quello più giusto.
E comunque ribadisco, anche per quanto scritto qui sopra, che trovo la tifoseria calcistica molto più innocua di quella politica o, per citarne una ancora peggiore e che storicamente ha fatto danni enormi, di quella religiosa.
|
|
14-04-2024, 20:55
|
#10
|
Guest
|
A noi ce piacciono solo i tifosi dei videogiochi, meglio se tifose.
A parte la galanteria ironica, non è il tifoso in sé che mi fa schifo (parlo del calcio eh ...) ma quello che si trasforma in vandalo, in teppista, e che si mette a fare a botte.
Contro questa gente bisognerebbe usare il pugno di ferro, ma nel nostro paese si preferisce lasciar correre come per altre cose.
Estraneo
|
|
14-04-2024, 20:55
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,898
|
Ho sempre pensato che dovrei appassionarmi passivamente ad uno sport per passare il tempo quando sono a casa, ma non ci capisco niente e se provo a guardare qualcosa mi distraggo subito, non colgo mai le regole e anche se me le spiegano non comprendo, poi mi metto a pensare ad altro, non mantengo l'attenzione. Niente da fare
|
|
14-04-2024, 21:02
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,313
|
Io nel calcio non ho mai capito il senso della regola del fuorigioco.
Una volta mi hanno spiegato (non so neanche se è una spiegazione credibile) che servirebbe per evitare che si segnino troppi gol o troppo facilmente. E a quel punto mi sono detto: "Ma a quel punto il problema dove sarebbe?"
|
|
14-04-2024, 21:21
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,169
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
Io nel calcio non ho mai capito il senso della regola del fuorigioco.
Una volta mi hanno spiegato (non so neanche se è una spiegazione credibile) che servirebbe per evitare che si segnino troppi gol o troppo facilmente. E a quel punto mi sono detto: "Ma a quel punto il problema dove sarebbe?"
|
Credo che il gioco diventerebbe piuttosto monotonoo se le squadre potessero piazzare un giocatore direttamente sotto la porta avversaria e tentare sempre un rinvio lungo in contropiede.
|
|
14-04-2024, 21:24
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,529
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Specialmente quelli del calcio. A me sembrano un branco di invasati, non capisco il senso di seguire una squadra assiduamente e di lasciare così tante energie ed emozioni in balia dei risultati che ottiene la tua formazione.
|
Avendo avuto dei colleghi di lavoro molto tifosi per una squadra in particolare, molto tifosi nel senso che andavano semrpe allo stadio e seguivano la sqaudra anche nelle partite di coppa all'estero, mi sono fatto un'opinione in merito.
Tali tifosi a malapena conoscono i nomi dei giocatori e a malapena conoscono le regole del calcio e li trovavo piuttosto indifferenti al risultato della squadra. Che vincesse, o che perdesse, sembrava non contare tnato per loro, quello che contava era fare gruppo con gli altri tifosi. con tava organizzarsi, fare i cori, suonare i tamburi, organizzare il tifo, cioè lo spettacolo sugli spalti. Quello è ciò che contava per questi due colleghi. Le cose che li rattrstitava no nerano tanto le sconfitte della squadra, ma le divisioni all'interno delle varie fazioni del tifo organizzato.
Credo che alal fine questi tifosi, seguano la squadra e vivono questa passione, come uan religione, coem degli integralisti religiosi, o come una fede politica. Vedono nella loro squadra del cuore un modo per coltivare dei valori, per credere in qualcosa, epr impegnarsi in ambito sociale, alternaqtivo alal religione, alla politica, che possiamo dire siano mondi corrotti da mille interessi. Io vedevo in loro una passioen pura, quasi innocente, priva di interessi materiali ed economici, anzi si tratta di una passione che porta a spendere molti denari. Alla fine seguire questo tipo di passioni, questi tipi di ideali, prive di secondi fini, rende l'essere umano una persona migliore. Cosa che non accede di certo, se uno se ne sta seduto sul divano con l'abbanamento a Sky per guardare le partite.
|
Ultima modifica di Miky; 14-04-2024 a 21:26.
|
14-04-2024, 21:28
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,313
|
Una volta discutevo con un mio compagno di università sul senso di tifare una squadra piuttosto che un'altra, e lui mi disse: "Il tifo calcistico è come la fede politica... si eredita dai genitori".
Non so, la frase mi lasciò abbastanza perplesso, specie su questa ereditabilità della fede politica, visto che spesso c'è il genitore di destra col figlio di sinistra o viceversa.
|
|
14-04-2024, 21:36
|
#16
|
Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,698
|
Lasciando per un attimo fuori il discorso tifosi..il calcio in sé può essere cmq uno sport appassionante da vedere proprio per le dinamiche di gioco anche senza tifare per qualche squadra in particolare.
Storicamente il nostro paese ha sempre avuto rivalità tra paese e paese vicino..a volte pure tra quartieri di una stessa città. Il tifo per una squadra non è altro una versione moderna di questa vecchia rivalità e in primis tifare per una squadra ti rende parte di un gruppo ovvero quello dei tifosi di quella squadra. Molti anni fa andavo allo stadio ma mi piaceva maggiormente vedere il gioco che tifare in modo da invasato per la mia squadra. Da diversi anni non m'interessa più andare allo stadio e il calcio lo seguo ma in maniera molto più limitata che prima.
|
|
14-04-2024, 21:41
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 932
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
Una volta discutevo con un mio compagno di università sul senso di tifare una squadra piuttosto che un'altra, e lui mi disse: "Il tifo calcistico è come la fede politica... si eredita dai genitori".
Non so, la frase mi lasciò abbastanza perplesso, specie su questa ereditabilità della fede politica, visto che spesso c'è il genitore di destra col figlio di sinistra o viceversa.
|
Vero, infatti continuo a vedere nel tifo calcistico una specie di reminiscenza tribale. In politica, come già detto, può esserci una dinamica simile, ma spesso c’é anche un proprio percorso, un’autodeterminazione frutto anche delle circostanze della vita, degli incontri, delle esperienze che fai, del lavoro che svolgi etc.
Comunque l’unico tifo che si eredita dai genitori (ancor più del calcio, senza se e senza ma) mi pare che sia quello per le contrade del Palio di Siena
|
|
14-04-2024, 21:42
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,622
|
Quote:
Originariamente inviata da un_lettore
A noi ce piacciono solo i tifosi dei videogiochi, meglio se tifose.
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Vero, ho estremizzato. Seguire lo sport per diletto ovviamente lo capisco, simpatizzare o tifare entro certi limiti anche. Sono tutte le dinamiche conseguenti che si vedono comunemente anche tra i non hooligan (sfottó, festeggiamenti, campanilismo, ricerca di identità e di adesione ad un gruppo di simili etc.) che m’interessa approfondire.
|
Ok, ho sottolineato questo punto perché i tifosi sono diversi dagli hooligan e, dal tuo post iniziale, sembravano quasi messi sullo stesso piano. Per il resto, gli sfottò e i festeggiamenti, così come gli atteggiamenti “coreografici”, fanno parte del divertimento. Sono un gioco, un modo per sentirsi coinvolti in una passione comune. Ti riconosci in qualcosa (per X motivi) e per questo senti di doverla “difendere”. E ogni successo diventa un pochino tuo… lo senti sottopelle. Questo fenomeno si verifica anche tra gli appassionati di vari cantanti, con tanto di rivalità (ad esempio, fan di Britney Spears vs fan di Christina Aguilera, fan di Madonna vs fan di Lady Gaga), o tra gli amanti di varie saghe cinematografiche, ecc.
|
|
14-04-2024, 22:00
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,708
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Vero, infatti continuo a vedere nel tifo calcistico una specie di reminiscenza tribale.
|
se anche fosse una reminiscenza tribale, cosa ci sarebbe di male?
|
|
14-04-2024, 22:08
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,867
|
Chi non salta normalone è è!...
|
|
|
|
|