|
|
06-10-2014, 15:50
|
#161
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Che senso ha andare in analisi (ma anche in terapia, fa l'istess) per poi sentenziare che la colpa dei propri problemi risiede principalmente nel comportamento altrui (che sicuramente non sarà mai perfettamente in linea coi nostri desideri e aspettative, ma tutto ciò è normale)? In teoria si va dagli specialisti per capire cosa, nel proprio modo di pensare e rapportarsi col prossimo, non va, crea disagi idiosincrasie...è come se mi venisse un problema all'apparato respiratorio perché fumo troppo e, dopo una visita dal medico e intimazione da parte dello stesso di smettere o ridurre il fumo per contrastare i miei problemi, me ne uscissi sentenziando che è colpa dei pm10 prodotti dagli autoveicoli guidati dagli altri se non riesco a respirare bene.
|
Stai entrando troppo nel personale di barclay, il percorso terapeutico è una cosa molto personale ed intima, non è argomento di conversazione da salotto. Ci sono tante cose di cui parlare, in questo modo mandi un messaggio sbagliato all'utenza, almeno qui dobbiamo sentirci liberi di ammettere che andiamo in terapia senza temere che questa affermazione venga usata in altre discussioni come mezzo per zittirci.
|
|
06-10-2014, 15:55
|
#162
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
|
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Io prendo in giro il metodo, non i pazienti: nel post incriminato ero IO che venivo attaccato non la psicanalisi in sé
|
Sarebbe meglio a mio parere che ognuno seguisse il suo percorso terapeutico senza criticare o scherzare su quello altrui.
|
|
06-10-2014, 16:48
|
#163
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,314
|
Quote:
Originariamente inviata da tersite
cosa proprio non siete disposti a tollerare ?
1) essere uno zerbino
2) corna continue
3) una donna dominante
4) sesso insoddisfacente
5) mancanza di rapporti sessuali , del tipo sto con te ma non te la do
6) pretesa di entrare nella tua vita
7) accetto tutto purchè abbia una ragazza
8) altro (specificare)
|
Non tollerò nulla.....semplicemente se come personalità ci incastriamo decentemente, bene ......altrimenti stare in una relazione in cui non si può/non si riescecad essere se stessi o i compromessi cui scendere mi snaturano......no grazie !
....
|
|
06-10-2014, 17:31
|
#164
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sul tuo corpo non puoi agire (non completamente almeno e non sempre) sulla mente, salvo casi di conclamata impossibilità di intendere e di volere dovuta a psicopatologie o danni organici, invece si. Sono due piani differenti.
|
Ripropongo e riformulo la mia domanda:
un disturbo psicologico ha meno implicazione sociale della gestione di una malattia infettiva?
|
|
06-10-2014, 19:10
|
#165
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ripropongo e riformulo la mia domanda:
un disturbo psicologico ha meno implicazione sociale della gestione di una malattia infettiva?
|
Si, anche perché puoi mettere a disposizione tutti i mezzi che vuoi a scopo risolutivo del disagio psicologico, ma la parte vera e propria la fa l'azione proattiva del singolo individuo, e quella non può esserci senza reale convincimento e volontà da parte dello stesso. Nel caso di una malattia infettiva, esistono margini di risposta individuale ad un vaccino per esempio, ma sono molto ridotti.
|
|
06-10-2014, 19:49
|
#166
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
|
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ripropongo e riformulo la mia domanda:
un disturbo psicologico ha meno implicazione sociale della gestione di una malattia infettiva?
|
secondo me la società conta come il cavolo a merenda , cioè un contesto repressivo favorisce la nevrosi, ma la maggior parte di voi manco lo ha conosciuto... ma la nevrosi nasce in famiglia e nei primi rapporti affettivi, s e vogliamo chiamare questo la società ok, s e si intende il contesto culturale , la scuola , il paese non sarei molto d'accordo
|
|
06-10-2014, 20:58
|
#167
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Quali sono le cose che ritengo problematiche le definisco io in base a quel che provo e penso, tu esperto se mi vuoi aiutare devi per forza di cose muoverti all'interno di quel che ritengo io problematico non quel che ritieni tu problematico per me, questa sorta di paternalismo deve sparire in ambito psichiatrico e psicologico secondo me.
|
Se il problema ha basi soggettive, che risiedono quindi nella mente, che senso ha continuare a ripetere che esistono ostacoli oggettivi e materiali? Come vedi continui a darmi ragione.
|
|
06-10-2014, 21:12
|
#168
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Soggettivo significa che risiede nel soggetto nell'individuo, che è una persona materiale, non un'entità spirituale indeterminata e quindi libera di scegliere e preferire qualsiasi cosa indipendentemente da com'è fatta.
Se passa una pallottola per il tuo cervello non credo che riuscirai a pensare ancora qualcosa o preferire qualcosa, le idee che ti passano per la testa dipendono dall'assetto materiale di tutto il tuo cervello e non da una libera scelta spirituale ed indipendente.
|
Cioé in pratica stai sostenendo che le idee e gli stati d'animo si impossessano di noi? Non siamo praticamente liberi di pensare e provare ciò che vogliamo?
|
|
06-10-2014, 21:38
|
#169
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Non riesco a trattenermi
|
|
06-10-2014, 21:39
|
#170
|
Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
|
State quasi ai livelli dei duetti HurryUp/Bardamu voi due. Quasi eh.
|
|
06-10-2014, 21:48
|
#171
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Appunto, siamo telecomandati dall'esterno
Scherzi a parte: è vero che il flusso mentale è determinato dagli impulsi sensoriali filtrati dall'esterno e inviati al sistema nervoso centrale, ma fortunatamente siamo dotati della corteccia prefrontale che ci permette di riflettere sugli stessi e contenerli.
|
|
06-10-2014, 22:09
|
#172
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
E la corteccia prefrontale come funziona? In nessun modo?
Se riflette in questo o quel modo è perché è un'anima a sceglierlo?
La corteccia prefrontale contiene gli impulsi... E cosa spinge la corteccia prefrontale a contenerli o meno?
Sei sempre tu a "voler liberamente contenerli" o è il funzionamento materiale della corteccia che contiene questi impulsi? C'è da chiedersi poi se ci si deve liberare dalla corteccia o dagli impulsi...
Per quanto ci vogliamo girare intorno arriviamo ad una determinazione materiale e così mente e materia non sono più entità autonome e separate, direi che la mente è subordinata alla materia.
|
Non condivido l'idea della subordinazione, semmai c'è un rapporto di causalità ma non subordinazione come la intendi tu, ovvero in senso fatalistico.
|
|
06-10-2014, 22:18
|
#173
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Puoi affermare a parole di essere totalmente libero di scegliere qualcosa, ma se hai scelto, questa scelta da cosa è stata determinata? Da nulla?
Per me non regge questa teoria. Io perciò non mi preoccupo di essere libero dai miei pensieri (questo è un problema morale relativo a certe regole, e a me non interessa risolvere problemi morali), dal punto di vista razionale è un problema abbastanza insensato per me, i miei pensieri li penso io, questo solo posso concedere che sia vero, che sia libero di pensarli non so davvero cosa significhi visto che cosa penso dipende da come sono fatto materialmente.
Io mi preoccupo solo dei miei interessi, e per ora non hanno a che fare con la libertà dai desideri o cose del genere, non mi frega nulla di disfarmi di quel che desidero, mi interessa solo soddisfarlo.
|
Condivido totalmente.
Purtroppo molti faticano ad accetarlo, ma mi sembra l'unico modo ragionevole in cui possono stare le cose.
Effettivamente non si può scegliere cosa volere, non ha nemmeno un senso come concetto
|
|
06-10-2014, 22:23
|
#174
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da Clend
Condivido totalmente.
Purtroppo molti faticano ad accetarlo, ma mi sembra l'unico modo ragionevole in cui possono stare le cose.
Effettivamente non si può scegliere cosa volere, non ha nemmeno un senso come concetto
|
Forse in termini di istinti, non possiamo scegliere se avere fame o meno, non possiamo scegliere se avere freddo o caldo, possiamo al massimo contenere tali sensazioni. Per quanto riguarda però l'aspetto delle emozioni e degli stati d'animo, è possibile intervenire su di essi in quanto non sono innati, non appartengono cioè alla sfera degli istinti codificati in noi sin dalla nascita. Come si spiegherebbe altrimenti il fatto che esistano persone felici e persone depresse? Chi è sempre stato felice continuerà ad esserlo e viceversa? Non condivido questo pensiero.
|
|
06-10-2014, 22:24
|
#175
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Forse in termini di istinti, non possiamo scegliere se avere fame o meno, non possiamo scegliere se avere freddo o caldo, possiamo al massimo contenere tali sensazioni. Per quanto riguarda però l'aspetto delle emozioni e degli stati d'animo, è possibile intervenire su di essi in quanto non sono innati, non appartengono cioè alla sfera degli istinti codificati in noi sin dalla nascita. Come si spiegherebbe altrimenti il fatto che esistano persone felici e persone depresse? Chi è sempre stato felice continuerà ad esserlo e viceversa? Non condivido questo pensiero.
|
Nel momento in cui si interviene per correggere certe emozioni, in realtà si sta proprio volendo correggerle. E questa volontà proviene proprio da processi cognitivi del cervello!
|
Ultima modifica di Clend; 06-10-2014 a 22:27.
|
06-10-2014, 22:29
|
#176
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da Clend
Nel momento in cui si interviene per correggere certe emozioni, in realtà si sta proprio volendo correggerle. E questa volontà proviene proprio da processi cognitivi del cervello!
|
E' quindi una scelta dettata dalla volontà come vedi.
|
|
06-10-2014, 22:32
|
#177
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
E' quindi una scelta dettata dalla volontà come vedi.
|
Si e la volontà è dettata dai processi del cervello e quindi in ultima analisi da fattori che non dipendono dalla volontà ma che invece la formano.
E cmq affermare questo non è equivalente ad affermare che le persone rimarranno sempre uguali. Cioè no non vedo il nesso logico
|
|
06-10-2014, 22:32
|
#178
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma la volontà non la puoi aumentare con la volontà , è questo il punto. La volontà della persona comunque non è qualcosa di indipendente da tutto il resto.
|
Non hai fondamenti per affermare ciò
Io resto dell'idea che la razionalità possa influenzare gli stati d'animo, mentre nel pensiero comune accade solo il contrario.
|
|
06-10-2014, 22:33
|
#179
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da Clend
Si e la volontà è dettata dai processi del cervello e quindi in ultima analisi da fattori che non dipendono dalla volontà ma che invece la formano
|
Sono processi del cervello che complessivamente passano sotto il nome di volontà.
|
|
06-10-2014, 22:42
|
#180
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sono processi del cervello che complessivamente passano sotto il nome di volontà.
|
Si, ok. Il punto fondamentale è che la volontà si può spiegare in termini di funzioni cognitive, e le funzioni cognitive in termini puramente fisici.
Cmq mi sembra che in un certo senso siamo d'accordo, ci tengo a far presente che io non sto affatto dicendo che con la volontà non si possa indirizzare al meglio il nostro comportamento e migliorarsi, anzi.
Il mio era più un discorso sull'inesistenza di fattori extra rispetto a quelli fisici nella determinazione dei nostri comportamenti
|
|
|
|
|