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Originariamente inviata da Belindo
vedo che molti dicono che capodanno non serve a una mazza, festa ridicola ecc.. però si vergognano a dire che la passano in casa
allora qualcosa sotto sotto c'è.
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Certo che sotto sotto qualcosa c'è: in tutto il mondo (tranne che nei paesi islamici) si festeggia l'arrivo del nuovo anno! Con l'avvento della televisione e del benessere economico, questa ricorrenza è stata vieppiù ingigantita, fino a farla sfociare in una specie di "notte bianca". In realtà, fino a 40-50 anni fa, la gente si trovava, si faceva gli auguri, andava a messa di mezzanotte, e finiva lì.
La gente lavorava duramente, e una festa era sempre la benvenuta per incontrarsi e fare quattro risate.
Poi, dagli anni 80, il tema principale è diventato il "divertirsi", l'uscire per forza anche se hai mal di testa, fare le ore piccole in discoteca (per i giovani) anche se la musica non ti piace e non si riesce a parlare a causa dei decibel sonori...
Poi si cresce, si arriva a 30-35 anni e uno si chiede: ma che senso ha, soprattutto in anni come questi dove non c'è proprio nulla da festeggiare perché il futuro ci viene dettato dalle società di rating???
Se poi ci si mette anche una situazione di fobia sociale, timidezza, poche conoscenze, è ovvio che una festa obbligata può dare ancora maggior fastidio.
Per quanto mi riguarda, oltre a non fare niente di particolare, dovrò andare anche a dormire non tardissimo, visto che il 1° gennaio ho il turno del mattino, e questo mi secca perché non potrò vedermi alle 12.00 il Concerto di Capodanno da Vienna (che da alcuni anni alla Rai non tramettono più, ma la TV Svizzera sì), che per me è rimasto l'unica tradizione che continuo a seguire.
Ho scritto troppo...