okabe

Nella mia vita ho lavorato pochissimo (per la Fs), ho fatto pochissima esperienza lavorativa, ed alla soglia dei 30 anni sto cercando di risolvere la situazione.
Però mi è venuto in mente che al colloquio potrebbero domandarmi perché non ho lavorato per tutto questo tempo, in questo caso cosa dovrei dire?
Dovrei dire la verità, che avevo la depressione, non avevo nemmeno voglia di vivere etc etc...?
Vorrei evitare ciò, non vorrei far sapere la mia vita a pubblico dominio

Che alternativa mi rimane?

Varano

ma sei pazzo? la depressione nel mondo del lavoro soprattutto è tabù, se ne hai sofferto in passato per loro sei marchiato col fuoco. per non parlare della fobia sociale, manco saprebbero cos'è, ti etichetterebbero come lo svitato o come il depresso da scartare subito.
potresti dire che non hai trovato e che ti sei scoraggiato per un periodo ma non entrare nei dettagli, taglia corto ed evita etichette

Hor

Di solito uno dei consigli dati qui sul forum, visto che è un argomento che ritorna spesso, è di inventare lavori in nero. Non so però quanto sia un consiglio valido.

Michiru-1990

Molto probabilmente te lo chiederanno.

Io avevo soprattutto lavoretti in nero. Che però avevo effettivamente fatto anche se non in modo continuativo.
Però nel mentre stavo facendo anche dei corsi (un po' per prendere tempo... e un po' perché così li avrei messi sul CV).

Sconsiglierei di parlare di depressione; è ancora vista troppo in modo "storto" a livello personale ... per non parlare sul lato lavorativo, potrebbe portare problemi con colleghi oppure a problemi "pratici sul lavoro" tipo assenze ecc.

Mi piacerebbe tanto che si potesse essere sinceri ai colloqui... e che questa cosa venisse premiata... ma no.

eddy sesterzi

Si rimani sul vago parla di "problemi personali", "problemi familiari", "ho dovuto aiutare i nonni", meglio rimanere sul vago

Trash Star

I datori di lavoro non sono psicologi ne tanto meno tuoi amici, non hanno interesse nel sapere cose intime su di te e ti guarderanno come uno strumento per raggiungere i loro scopi, le opzioni migliori sono 2: dire che hai lavorato in un settore totalmente opposto a quello per cui ti stai candidando in modo che non si aspettino esperienza da te e allo stesso tempo non pensino che tu sia un nullafacente (tipo se sei a un colloquio per fare il ragioniere in un'azienda, dì che hai fatto l'insegnante privato di matematica per ragazzini delle medie, o il traduttore freelance, robette così); alternativamente digli che non hai lavorato perché non avevi voglia ma adesso per qualsiasi ragione (tipo che hai finalmente deciso di andare a vivere da solo) vuoi essere indipendente e lavorare sodo, che può sembrare la stessa cosa che dire che eri depresso, ma in realtà le 2 cose sono molto diverse.

thevenin

inventa di sana pianta

Fluxetina

Io che ho iniziato a lavorare a 25 anni, nel curriculum ho scritto che ho lavorato in un'impresa agricola famigliare (inventati un lavoro che non servano competenze specifiche).
Poi come ti hanno già suggerito, non dire mai che non hai mai lavorato, ne che sei stato a casa per un periodo o che non trovavi niente, e soprattutto non parlare di malattie!

Io ai primi 2 colloqui che ho fatto, preso malissimo com'ero ho detto che aiutavo mia nonna a casa , adesso che ci ripenso mi viene da ridere ma i reclutatori hanno fatto una faccia...

Bamboladipezzi

Digli che magari sei stato all'estero per fare delle esperienze di vita o che hai seguito dei progetti che per colpa del covid non sono andati in porto, che hai seguito dei corsi di qualvosa ( se hai un interesse in qualcosa ispirati a quello), che avevi tuo fratello malato,...

choppy

Se non devi fare il colloquio per una posizione da informatico, puoi dire che hai provato ad effettuare un corso di informatica anche se non è il tuo settore, convinto da amici, perché è un settore ricchi di sbocchi e dici che hai fallito, perché non ti sei mai candidato fuori città.