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Vecchio 29-09-2020, 12:43   #41
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Originariamente inviata da Onizuka Visualizza il messaggio
Me ne hanno dette di tutti i colori, sia direttamente che alle spalle, da parenti, compagni di classe e via dicendo, soprattutto in passato, ora un po' meno dato che esco molto meno.
Ora vi elencherò le assurdità che ricordo meglio: una mia zia disse che magari avevo problemi perché ascoltavo metal. Un professore mi chiedeva sempre se dormissi di fronte a tutta la classe, il perché non lo so, suppongo che fosse perché non facevo casino come gli altri compagni.
Mi è stato chiesto se fossi emo (quando avevo i capelli molto lunghi). Un mio compagno di classe mi riferì che un altro gli disse "lui è la tipica persona che se ti incrocia in strada mentre piove e sei a piedi, si gira dall'altra parte e non ti dà un passaggio". Questa mi aveva colpito parecchio, perché mi ha fatto riflettere che nonostante fossi educato e gentile verso tutti, la mia poca interazione faceva comunque pensare che fossi uno stronzo di prima categoria.
Una professoressa mi disse che parlavo troppo poco o qualcosa del genere,e un compagno disse "sono proprio le persone come lui quelle a cui bisogna stare più attenti".
Un collega di mio padre che litigò con lui insultò sia mio padre che me che andai ad aiutarlo a volte, riferendosi a me con una parola molto brutta, credo per il fatto di non essere affatto bravo nel lavoro manuale.
Anni fa mi è stato chiesto se fossi gay da mia madre dato che non mi fidanzavo. Poi i miei genitori soprattutto in passato mi dicevano spesso che ero un incapace totale, un fallimento, una merda, ed altre cose anche peggiori.
Mia nonna diceva che se continuavo così sarei diventato come un parente di mia zia cinquantenne che vive con la madre e che non ha mai lavorato (anche se di recente ha trovato lavoro a quanto so).
Poi vabbè i soliti "sei proprio strano", "con questo carattere è normale che non esci mai", "vivi una vita di merda" e tante altre cose, potrei continuare all'infinito. Giusto gli ultimi anni la situazione si è calmata e iniziano a capire come sono fatto, poi avendo iniziato a lavorare mi rompono sempre meno. Come al solito conta più quello che fai rispetto a come sei.
Eppure c'è chi dice che non è vero che conta l'apparenza estetica e di quello che fai, dicono che sono tutte balle, peccato che la realtà è lì da vedere. Anche io al lavoro sento i discorsi che fanno riguardo alla gente come me...
"ma perché non si ammazza quello sfigato li?.."
"fossi in lui a essere così mi sarei già ammazzato"
"va che sfigato, è da solo, asociale, senza una compagna e senza amici"
"che strano quello li, non parla con nessuno..."
Queste sono alcune frasi carine propinate dai cosiddetti estroversi pisciaculo, tanto comprensivi, tanto attenti a espressioni di solidarietà e di filantropia, che nascondono il più democratico e disgustante cinismo.
Vecchio 29-09-2020, 12:44   #42
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L'avatar di Black_Hole_Sun
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Eh insomma, ti apprezzano per quello che sei finché resti nella Verità, se è la religione che ho capito io.
Se esci dall'organizzazione non ti salutano nemmeno più e non ti aiuterebbero manco se stai morendo.
Funziona così per tutti culti, religiosi e non. Non gli importa niente di apprezzarti per quello che sei, devi solo abbracciare la causa.
Vecchio 29-09-2020, 12:55   #43
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L'avatar di NatoMorto
 

Preferisco non sapere cosa pensano o dicono di me.... Il problema è che a volte me lo dicono in faccia e non è bello
Vecchio 29-09-2020, 13:49   #44
Principiante
 

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Originariamente inviata da eely Visualizza il messaggio
Sicuramente non mi sento a mio agio con tutti, anzi mi sento a mio agio con poche persone e ci vuole del tempo che mi abitui alle nuove conoscenze, vivo con ansia lo stare tra la gente, soprattutto all'inizio.
Inoltre certi rapporti li vivo con ansia anche a distanza di anni, ci sono persone con le quali non riesco a sentirmi a mio agio per niente e sento proprio ansia, questo disagio a livello dello stomaco e della testa, vivo con preoccupazione l'interazione e ho paura del rifiuto, mi capita con le persone molto dure di carattere e che hanno un atteggiamento prepotente, poi ho paura di esprimere le mie idee, opinioni, valori in quanto ho paura del rifiuto e non mi va di stare sempre isolata e in disparte, ho paura di non essere accettata per cio' che sono.
Le persone mi dicono che sono esagerata e infatti il mio modo di vivere le cose e' piu' intenso, piu' marcato, mi fermo di piu' a riflettere e non prendo nulla con leggerezza, se dovessi fare sesso con qualcuno e questa persona mi dovesse dire che sono strana ed esagerata e mi dovesse lasciare ci resterei molto male.
Mi e' capitato nel passato che le persone mi dicessero di essere esagerata e che devo andare da uno psicologo, per questo motivo ho una fote paura di non essere accettata per cio' che sono e sono diventata chiusa con le persone, o non mi apro e resto su argomenti neutri e banali oppure mi apro e parlo di me con una paura immensa del rifiuto. A voi hanno mai detto che siete esagerati?
ti capisco perfettamente..anche a me spesso capita di sentire "sei esagerata" ma no, vivo solo molto, troppo intensamente certe emozioni e circostanze, ma non credo sia un'esagerazione, anzi. proprio perchè vedo tanta superficialità intorno a me tendo a non darmi colpe per come sono.
ovviamente, questo mio essere così, comporta delle conseguenze: la gente con cui ho a che fare con la puzza sotto al naso mi annoia, spesso posso risultare "stronza" (mi è stato detto così) però poi, conoscendomi pian piano, ritrattano. A dir la verità, la gente non so cosa dica esattamente di me, ma vivo con la costante paura di essere giudicata (per cosa, non so) e questo ha comportato anche il mio terrore nel parlare in pubblico)..
Vecchio 29-09-2020, 14:30   #45
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L'avatar di Nightlights
 

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Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Anche io al lavoro sento i discorsi che fanno riguardo alla gente come me...

"ma perché non si ammazza quello sfigato li?.."

"fossi in lui a essere così mi sarei già ammazzato"

"va che sfigato, è da solo, asociale, senza una compagna e senza amici"

"che strano quello li, non parla con nessuno..."
Eh si, poi dicono "vabbè si scherza".
E uno dovrebbe essere socievole con gente del genere, io ho sempre un campanello d'allarme ormai con la gente: quando vedo che parla sempre degli altri e critica tutti in questo modo di solito non è un buon segno, anche se non lo fa con me direttamente prima o poi potrebbe farlo.
Quindi la tengo io per primo a distanza.

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Ringraziamenti da
Maximilian74 (29-09-2020)
Vecchio 29-09-2020, 14:38   #46
Principiante
L'avatar di Awareness
 

Mi dissero che sarei rimasto solo (avevano ragione)

Mi dissero che nessuna donna avrebbe voluto stare con uno come me

Mi dissero che 'sono un extraterrestre, non faccio parte di questo mondo'

Oggi ogni tanto mi viene ancora detto, ma solo in famiglia, perché altrove non conosco nessuno.
Vecchio 29-09-2020, 15:38   #47
Esperto
L'avatar di eely
 

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Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Non lo so, per me possono pure pensare che sono uno stupratore di galline, non me ne fotte niente.
hahah devo imparare da te
Vecchio 29-09-2020, 15:44   #48
Esperto
L'avatar di eely
 

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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Asociale, rincoglionito, trasandato, morto che cammina, qualcuno pure gay.

Però una brava persona.
questa e' da rispondere al colloquio di lavoro quando chiedono: come ti giudicano le persone? (a me l'hanno fatta questa domanda) hahahha
Vecchio 29-09-2020, 15:46   #49
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Io non voglio saperlo perché sono ipersensibile e ci starei malissimo
Vecchio 29-09-2020, 15:46   #50
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L'avatar di eely
 

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Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Quando prima offendono e poi alla fine del discorso dicono :"però è una brava persona", mi viene voglia di prendere una spranga di ferro....
hahah sono d'accordo
Vecchio 29-09-2020, 15:48   #51
Esperto
L'avatar di eely
 

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Originariamente inviata da tsubaki Visualizza il messaggio
a me hanno sempre detto che sono strana e questa è la definizione che mi porto dietro.
che poi, cosa intendono non lo so. cosa significa strano? diverso? forse sono loro tutti uguali o abituati ad una certa cosa? mah.
bellissimo modo di dire, mi piace
Vecchio 29-09-2020, 16:10   #52
XL
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L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se piacere a qualcuno è un modo per piacere a se stessi, cioè una ricerca e richiesta di conferme, si.
Il giudizio che ho su di me può dipendere da acquisizioni precedenti l'ingresso in società.
Tanto per dire: XL una volta ha descritto se stesso in maniera del tutto equivalente ad un personaggio, il cui compleanno cade proprio oggi. Fatto sta che, suddetto personaggio, pur possedendo quelle caratteristiche apparentemente di serie b, sia stato per anni l'uomo più ricco del paese. E nonostante in tanti lo odiassero anche, lui continuava a pensare di essere il più amato dagli italiani.
E anche lui, come xl dice di sé, è basso ed è diventato prematuramente calvo.
Ma se tutti pensano che sei un coglione come politico e nessuno ti vota, tu puoi pensare di te quel che ti pare, poi le cose che ha fatto Berlusconi senza questo riscontro non le puoi fare. Berlusconi ha una fitta schiera di seguaci, non mi puoi dire che è assolutamente odiato in Italia, questo è falso.

Io non sono d'accordo con quel che hai scritto perché alla fine qua non è importante quel pensi tu di te stesso, ma l'immagine e i giudizi che riesci a ficcare nella capoccia dell'elettore o chiunque altro. E questo anche Berlusconi lo sa bene.
E' una questione strategica questa e non è basata sul fatto "io penso di me di essere buono e bravo dunque tutti penseranno questo di me", è una scemenza questa, io questo contesto. Non è il pensare o credere qualcosa che da solo è capace di produrre forme persuasione in altre persone.

Per far passare questo tuo pensiero nella mente di altri devi convincerli, e quindi agire in modo adeguato. Non basta che tu pensi di essere fatto in certi modi, devi anche comunicarlo con un sistema efficace che risulti persuasivo.
Anzi io direi che il primo requisito non serve nemmeno, dato che esistono i bugiardi, ossia quelli che sanno bene di affermare il falso ma che cercano di ficcare questa credenza nella mente altrui (credendo l'esatto contrario) e spesso ci riescono anche.

Le due cose non sono collegate automaticamente (quel che penso di me lo pensano gli altri) come supponi e come suppone un certo tipo di pessima psicologia spicciola che si basa sul presupposto falso: "devo credere a questa cosa per convincere un'altra persona che è vera" o il principio ancora più forte e più falso "accettati e sarai accettato" (sì con l'accetta )
Una cosa è credere vero qualcosa per conto tuo, altra cercare di convincere un'altra persona che è vero quel che credi sia vero tu. Come minimo, se questa non è convinta, dovresti provare a parlarle per persuaderla del contrario. E già a questo livello si è passati ad un certo tipo di azione non siamo più al semplice livello "penso qualcosa di me".
Ad esempio tu credi a tutte queste cose che io reputo false, mica capita in concreto che quel che credi tu con tanta convinzione passa in automatico nella mia mente ed inizio a crederci anche io. Si è visto in pratica come funziona bene questa tua teoria.

La stessa cosa capita con i giudizi, tu puoi giudicarti come la perfezione in persona e quel che ti pare, ma mica poi in base a questo i tuoi giudizi passano nella mia mente soltanto in base a questo e inizio a giudicarti così anche io.
Se un tizio credesse di essere un ippopotamo con assoluta certezza (sua) mica questa sua credenza passerebbe in automatico nella mente delle altre persone in base al fatto che ci crede lui.

Tutti i folli che si credono questo e quell'altro dovrebbero veder riconosciute le loro qualità se fosse vera questa cosa. Quindi bisogna sgombrare il campo da questa idea falsa.
Non è tanto la tua convinzione a produrre convinzione in altri e socialmente, ma qualcos'altro, o delle capacità persuasive o magari capita più semplicemente che gli altri già sono persuasi perché col tuo comportamento e tutto il resto dimostri praticamente quel che sostieni di essere perché già c'è una condivisione tra il tuo giudizio e quello degli altri.

Ultima modifica di XL; 30-09-2020 a 09:57.
Vecchio 04-10-2020, 13:00   #53
Principiante
L'avatar di Rainha
 

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Originariamente inviata da eely Visualizza il messaggio
poi boh, se avessi un ragazzo e lui dovesse uscire con i suoi amici lo vivo davvero malissimo. Tutta questa normalita' nel sapere che lui parla di donne e si diverte con altre persone mentre io sto a casa (indovinate un po', sono una fobica e non ho amici, che novita') e' una cosa che mi blocca,se lui dovesse uscire io starei a casa a rimuginare tutto il giorno sull'accaduto, soprattutto se fosse un ragazzo immaturo che e' molto legato ai suoi amici, ma tutta questa "normalita'", il "e' normale che lui esca con i suoi amici, dovresti farlo anche te", oltre a farmi venire la gastrite mi fa venire lo schifo, davvero, ne ho abbastanza di questo lato che viene definito "normale", mi e' capitato in passato di stare con il "bambino" attaccato ai suoi amici e che usciva tutti i giorni e se io dicevo qualcosa ero quella cattiva che limita il povero ragazzo e che mi meriterei di essere lasciata perche' non si puo' vivere con una rompiscatole come me, ma quanto fa schifo questa situazione da 1 a 10, direi 10000000
fine dello sfogo
Mi è capitato di sentirmi dire che sono "particolare" o, riferito a me da altri, "sai, lei è così"... senza capire cosa sia il "così". In ogni caso mi ci sono talmente abituata che non ci faccio caso.

Mi sembrava doveroso risponderti piuttosto che intervenire direttamente su questo tuo post, ma ora chiedo: cos'è che ti suscita così tanto "schifo"? Il fatto che il ragazzo abbia una parte di vita indipendente da te? Il fatto che gli altri considerino la cosa normale? Il fatto che ti dicano che va accettato? Altro?
Scusa l'invadenza, ma mi ha colpita il tuo fervore in merito e amo capire meglio che posso le cose che mi colpiscono.
Grazie
Vecchio 04-10-2020, 13:08   #54
Esperto
 

Di me pensano le cose più svariate. Per qualcuno sono la persona migliore al mondo, quasi un angelo, una divinità, per qualcuno invece opposto la persona peggiore che mai esistita. La stragrande maggioranza invece non va ne in un estremo ne in altro.
Vecchio 04-10-2020, 13:16   #55
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Originariamente inviata da Qwerty Visualizza il messaggio
Di me pensano le cose più svariate. Per qualcuno sono la persona migliore al mondo, quasi un angelo, una divinità, per qualcuno invece opposto la persona peggiore che mai esistita. La stragrande maggioranza invece non va ne in un estremo ne in altro.
Succede la stessa cosa a me. Persone diverse mi vedono in maniera completamente diversa.
Se mi dovessi rifare ai vari feedback che mi sono arrivati da persone diverse negli anni dovrei pensare di avere tipo 15 personalità diverse.
Vecchio 04-10-2020, 13:58   #56
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

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Originariamente inviata da eely Visualizza il messaggio
Sicuramente non mi sento a mio agio con tutti, anzi mi sento a mio agio con poche persone e ci vuole del tempo che mi abitui alle nuove conoscenze, vivo con ansia lo stare tra la gente, soprattutto all'inizio.
Inoltre certi rapporti li vivo con ansia anche a distanza di anni, ci sono persone con le quali non riesco a sentirmi a mio agio per niente e sento proprio ansia, questo disagio a livello dello stomaco e della testa, vivo con preoccupazione l'interazione e ho paura del rifiuto, mi capita con le persone molto dure di carattere e che hanno un atteggiamento prepotente, poi ho paura di esprimere le mie idee, opinioni, valori in quanto ho paura del rifiuto e non mi va di stare sempre isolata e in disparte, ho paura di non essere accettata per cio' che sono.
Le persone mi dicono che sono esagerata e infatti il mio modo di vivere le cose e' piu' intenso, piu' marcato, mi fermo di piu' a riflettere e non prendo nulla con leggerezza, se dovessi fare sesso con qualcuno e questa persona mi dovesse dire che sono strana ed esagerata e mi dovesse lasciare ci resterei molto male.
Mi e' capitato nel passato che le persone mi dicessero di essere esagerata e che devo andare da uno psicologo, per questo motivo ho una fote paura di non essere accettata per cio' che sono e sono diventata chiusa con le persone, o non mi apro e resto su argomenti neutri e banali oppure mi apro e parlo di me con una paura immensa del rifiuto. A voi hanno mai detto che siete esagerati?
E' questione di carattere, anch'io mi trovo a mio agio con pochissime persone e devo prendere un po' di confidenza prima di abituarmici a loro....
ci sono pero' anche persone che "conosco" da più tempo ma continuo a non trovarmi proprio a mio agio...
ma avendo un carattere molto introverso è normale che sia così, comunque la cosa se prima mi pesava un po' ora non più... preferisco avere contatti con poche persone e dedicarmi a poca gente....

cosa dicono di me le persone? sicuramente che sono un tipo sulle mie, che sono strano (ecco questo lo dicono di sicuro...).... ma è anche vero che abito in una zona dove tendenzialmente la gente è molto sulle sue e più sull'introverso, se abitassi tipo in un paese di estroversoni mi troverebbero ancora più strano!
Vecchio 04-10-2020, 14:05   #57
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma se tutti pensano che sei un coglione come politico e nessuno ti vota, tu puoi pensare di te quel che ti pare, poi le cose che ha fatto Berlusconi senza questo riscontro non le puoi fare.
Ma qui non si sta parlando del riscontro pratico del tuo pensiero, bensì del pensiero e basta, del resto il titolo del topic è "cosa dicono le persone di voi?"
Quel che conta è quello che io penso di me, non quello che gli altri mi permettono di raggiungere con la loro opinione su di me.
Anche perché poi, del resto, c'é gente che ha raggiunto obiettivi al di sopra della media, eppure continua a pensar male di se stessa, e quindi appare resistente anche alle conferme esterne.
Ringraziamenti da
Rainha (04-10-2020)
Vecchio 04-10-2020, 17:30   #58
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Quel che conta è quello che io penso di me, non quello che gli altri mi permettono di raggiungere con la loro opinione su di me.
Dipende da cosa s'intende per "conta" (conta per cosa, a quali fini, rispetto a cosa, ecc.). Mi ripeto per esemplificare:

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Quindi ciò che pensano gli altri di te è meno importante per te di quello che tu pensi di te stesso solo se reputi poco importanti le conseguenze del giudizio altrui e sei disposto a conviverci. Devi essere pronto ad affrontare il fatto che gli altri potranno continuare a non darti valore (anche se tu ritieni di averne). A questa condizione, allora sì, il tuo giudizio su di te conta di più di quello altrui.
Se dici che per te non conta quello che gli altri ti permettono di raggiungere con la loro opinione su di te non conta, allora OK, può essere vero che il tuo giudizio conti più del loro. Ma mi permetto di osservare che questo è un caso abbastanza raro, a meno che uno non viva da eremita.
Il fatto che il tuo giudizio su di te non cambi o cambi poco in forza di un divergente giudizio altrui su di te, poi, secondo me è altro discorso ancora, che non definisce quale dei due giudizi "conti" di più (anzi, se un giudizio si allineasse all'altro la questione non si porrebbe neppure, a ben pensarci). Se si interpreta il "contare" come il "pesare" di più, quindi, l'unico modo per far contare il proprio giudizio su di sé più di quello altrui in caso di divergenza IMO è quello di far contare poco o nulla le conseguenze del giudizio altrui riguardo a ciò che si può raggiungere nella vita. Ma questo, ripeto, mi sembra si verifichi in una ristretta minoranza di casi.

Ultima modifica di Winston_Smith; 04-10-2020 a 17:57.
Vecchio 04-10-2020, 20:34   #59
Esperto
L'avatar di Jack Dundee 987
 

Direi che, a parte i miei colleghi, non ho praticamente più contatti con persone che non sono miei familiari. Detto questo, credo che ormai quasi più nessuno dei miei (ex) amici si ricordi di me e comunque anche quando li frequentavo sicuramente avranno pensato che ero un po' sfigato perché nessuno mi ha mai visto con una ragazza.
Comunque dico all'autrice del topic di non preoccuparsi più di tanto perché un conto è non sentirsi accettati per quello che si è, e un conto è non essere accettati principalmente per l'aspetto fisico.
Vecchio 04-10-2020, 21:24   #60
Esperto
L'avatar di DeadSoul
 

Stranamente, tra tutte le persone che ho conosciuto, nessuno ha mai avuto il coraggio di dirmi in faccia cosa pensassero, realmente, di me come se provassero una sorta di inquietudine nei miei confronti. Diverso, invece, se parlassero di me in compagnia ma senza la mia presenza chissà quali maldicerie, non lo saprò mai ma forse è meglio così.
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