barclay

In realtà il problema non è la mancanza di fobie ma quella di comprensione: alcuni utenti meno fobici non afferrano il concetto che liberarsi di certi disturbi è un processo lungo, doloroso e pieno di battute d'arresto, né capiscono che vantarsi di certe conquiste scatena certi brutti ricordi.
P.es. ricordo che, a scuola, tanti anni fa, un bulletto mi agitò le chiavi della sua auto in faccia e mi disse «Quando faccio così la mia ragazza capisce al volo cosa voglio e corre a darmelo» (ovviamente, io non avevo né auto né ragazza). Dopo 26 anni ogni volta che ci ripenso vorrei averglie fatte ingoiare quelle chiavi

cancellato11905

Puo' essere che c'e' gente che si vanti e sono d'accordo con te ,fa arrabbiare.
Pero' non puo' essere che una persona e contenta dei suoi progressi e voglia raccontarlo a qualcuno qua' sul forum ,ma senza cattiveria
Ps:Simpatico il tuo compagno di classe

liuk76

Oppure può essere che una persona veda la fobie di molti come cronicizzate e completamente distaccate dalla realtà, si immedesimi perché forse c'è passato anche lui in misura marginale e cerchi di portare testimonianze dell'esistenza di scenari che a molti sembrano impossibili, magari perché li ha vissuti sulla propria pelle.

O ancora che dia uno "scossone", nei limiti del consentito, a chi si sta adagiando su posizioni di pessimismo cronico che non servono ad altro che ad ancorarsi al certo per paura di mettersi in gioco e dell'incerto.

Non solo... Su molti temi, sopratutto quelli relazionali e sessuali, si creano posizioni molto pericolose che rischiano di danneggiare sia l'individuo, sia le potenzialità che ha con il prossimo.

Esporre, da parte di chi ha avuto modo di vivere situazioni per alcuni aliene, alcune dinamiche ed alcuni dettagli può essere utile per non arrivare con preconcetti o maturare una visione alternativa.

Nessuno vuole umiliare nessuno ed escludo categoricamente che ci siano persone che vogliono dimostrare di essere chissà chi al prossimo.

Per me ognuno qui ha pari dignità e considerazione come persona a prescindere dalle sue esperienze sentimentali, sessuali, grado estroversione, ecc.

Yumenohashi

Liuk santo subito
Anche secondo me è esattamente così.

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Ma bisogna limitarsi a dire cose del tipo: "Eh la vita fa schifo ma che ci vuoi fare è così, non se ne esce, spè che ti presto una zappa e cominciamo a scavarci allegramente la fossa!"
No, non bisogna finire succubi dei propri problemi, so che ognuno ha i propri e ognuno li vive sulla propria pelle, io non posso capire quello che provi tu e tu non puoi capire quello che provo io ma allo stesso tempo vedere una persona che sta male e tentare di incoraggiarla dimostrando attraverso esperienze personali che non tutto è per forza perduto è sbagliato?
Non credere che chi è riuscito ad alleviare le proprie paure e paranoie anche per poco non abbia problemi reali e non credere che non sia stato difficile riuscire a liberarsi da tutti i blocchi e limiti che si è autoimposto negli anni e che lo tenevano in gabbia.
Semplicemente secondo me non veniamo al mondo per soffrire e basta o per essere felici e basta, la situazione si può capovolgere ma dipende da noi e basta, qualsiasi cosa facciamo.
Ok magari c'è chi dice: "C'ho provato e ho preso solo facciate"
E allora continua a provare, non è un buon motivo per lasciar perdere e rassegnarsi a star di merda e basta.

liuk76

Eh no che i santi son tutti morti ed alla mia pellaccia ci tengo

Tribe

Alcune persone (una risicata minoranza) che pretendono di insegnarmi come si sta al mondo senza conoscermi, che riscuote sorrisi e approvazione dall' altro sesso in quantità industriali e non capisco cosa ci fa qua. Non chiedo scusa per la sincerità.

Rasko

l'ultima cosa che uno che soffre qui dentro vuole sono gli scossoni. Come quando mi dicono:"allora questa tesi la finiamo o no?!". Risposta:"Bestemmia, perché che cazzo sto cercando di convincermi di fare ogni santo giorno?,Bestemmia,Bestemmia,Bestemmia"! Lo scossone serve solo a generare ancor più rabbia con l'unico risultato che stai come prima solo più incazzato, solo chi sta dentro al tunnel lo può capire, non c'è niente da fare.

Yumenohashi

Non dico che la vita è bella, ma quanto meno bisogna cercare di non renderla totalmente invivibile.
Io non ci tengo ad arrivare alla fossa con un niente di fatto in mano perchè non ho avuto il coraggio di godermela entro i miei limiti per lo meno.
Sicuramente non sarò il tipo da vita spericolata ma per lo meno vivermela decentemente e cercare di non pensare continuamente al marcio che c'è dentro di me e intorno a me.
Io voglio fare di tutto per riuscirci la volontà c'è, servono occasioni e un pizzico di iniziativa, mi serve spegnere il cervello dalle voci che mi dicono che andrà male e che farò solo figure barbine e il gioco è fatto.

a.a.a

Non so come fai ad essere così ottimista .

Inosservato

brava

liuk76

Visto che vengo citato e che mi viene attribuita una vita di rose e fiori, sfatiamo qualche falso mito...

Ho avuto le ragazze? Sì, contabili con le dita di una mano e allora? Nel mio presente non c'è nessuna persona e, razionalmente, non ho nessuna occasione a meno che non venga avvicinato per strada, in un locale (le rare volte che esco) o piova dal cielo e/o da Internet una persona.
Che importanza ha il mio passato?
Che passato pensate che abbia avuto? Un passato fatto di ANNI (quasi tutta la fase dei 20) in completa astinenza sentimentale/sessuale e relazionale.

Pensate che una donna sia invogliata a far sesso con un uomo solo perché dotato? Toglietevi dalla testa ciò.

Uno può essere dotato e passionale ma finché non riesce ad arrivare in intimità con la persona può non contare nulla.

Amici? Uscire la sera? Da qualche anno non esco quasi mai la sera e non solo con amici perché in sostanza non ne ho di "attivi".

Non traete la conclusione che il non essere fobici sociali significhi una vita rose e fiori...


Però non sto qui ad abbattermi e a vedere grigio perché so di valere sia come persona, sia a livello d'attrattiva e lo penso anche di molte donne e uomini qui dentro.

La mancanza di occasioni è sicuramente un motivo: qui molti si lamentano ma senza occasioni non sono LORO il problema ma la situazione che impedisce la conoscenza.
Non solo... Voi vi relazionereste con una persona che vede solo grigio/nero e lascia intendere di aver bisogno quasi in senso assistenzialistico di un'altra persona?
Non dico che sia il caso di tutti ma, credetemi, che il messaggio che qualcuno trasmette è questo ed è lapalissiano che una persona tenda ad allontanarsi anziché avvicinarsi ad un'altra persona.

E poi... Una volta per tutte... "Il mondo è cattivo" (autocit.) so perfettamente che ci saranno donne a cui non piacerò per la mia esteriorità, per la mia eccessiva "tranquillità", per le mie idee, per il mio carattere, ecc. ecc. ecc. e cosa dovrei fare? Concludere che sarà sempre così e deprimermi o diventare misogino e vedere le donne come carnefici del mio disagio e maledirle?
No, così come io ed ognuno di voi abbiamo i nostri gusti (altrimenti andremmo con la prima persona che passa) ed ESIGIAMO che siano rispecchiati nell'altra/o, lo stesso vale per gli altri.
Sarebbe ipocrita pretendere di essere considerati da tutti quando siamo i primi a non farlo.

Lo stesso vale per l'amicizia.

Io se intervengo in modo costruttivo lo faccio perché mi sono proprio trovato a vivere situazioni per lunghi periodi simili a quelle di alcuni qui e mi sono reso conto, una volta superate, che si tende a perdere di vista la realtà quando sopraggiunge lo sconforto e fare conclusioni irose anziché sensate.

Comunque io scrivo anche altruisticamente per molti di voi ma, altrettanto egoisticamente, la mia vita prosegue anche senza che cambi la vita di molte persone qui dentro. Fate vobis.

Chi vuole prenderne atto lo faccia, chi non vuole prosegua per la sua strada ma che non pensi che io ho questa vita perché sarebbe irrispettoso ed è proprio ciò che mi manca...

barclay

Io propongo Raskolnikov per la santificazione
@Raskonilkov - Tranquillo: io sono ateo ed i santi laici non fanno necessariamente morti orribili

Marco Russo

sì e no.
Mi rendo conto che senza "scossoni" non avrei saputo uscirne, nello stesso tempo mi ritrovo nella tua descrizione.
La maggior parte degli scossoni sono inappropriati e ci vuole una profonda empatia, frutto di una conoscenza non superficiale della persona (oltre che una sensibilità nettamente superiore alla media), per sapere se è il caso di somministrare lo scossone oppure no.

barclay

Quello nell'illustrazione era un ottimo metodo per spegnere il cervello

Satana

Cristo barclay mi hai messo paura con quella foto.

Yumenohashi

Bhè non è esattamente quello che avevo in mente io

barclay

Questo era invece il metodo per dare le scosse…


Non ho postato queste immagini per spaventare, ma per chiarire cosa può succedere quando si ragiona in un certo modo. Tra l'altro U. Cerletti (inventore dell'elettroshock) e W. Freeman (inventore della lobotomia transorbitale) si consideravano dei benefattori dei malati di mente.

briox77

ma quando? queste barbarie non si usano più al giorno d'oggi, quantomeno nei paesi civili

canza

Macchè, invece va alla grande, oltre 100mila pazienti l'anno.

http://theweek.com/article/index/227...herapy-a-guide

barclay

L'elettroshock si usa ancora (benché in anestesia generale) per la depressione farmacoresistente, della lobotomia esiste una versione modernizzata, chiamata cingulotomia ed usata per il DOC e la depressione farmacoresistente.