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16-04-2022, 20:44
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#1
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Ciao a tutti sono nuova del forum... :-)
In breve vi racconto il mio problema, avrei bisogno di qualche consiglio... :-)
Dopo vari tentativi falliti all'università, sto pensando di riscrivermi di nuovo, questa volta alla facoltà online di Filosofia. Sono sempre stata iscritta in università fisiche (scienze della comunicazione in 2 città diverse) e non è andata bene, quest'anno ho fatto quindi la rinuncia agli studi pensando di mettermi a lavorare.
Probabilmente lavorerò da maggio ma part time, quindi mi rimarrebbe il tempo per la laurea. Il problema è che il mio psichiatra non mi consiglia di studiare Filosofia, perché pensa che mi "perderei"... Però a me piace molto Filosofia al punto che sto leggendo dei testi universitari per conto mio...
Volevo sapere se avete qualche consiglio da darmi, dato che il mio interesse per la filosofia è molto forte ma lo psichiatra mi consiglia di fare qualcosa di più pratico, e ho dubbi sul da farsi... Grazie mille...
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16-04-2022, 20:52
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
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Quote:
Originariamente inviata da Sarah
Ciao a tutti sono nuova del forum... :-)
In breve vi racconto il mio problema, avrei bisogno di qualche consiglio... :-)
Dopo vari tentativi falliti all'università, sto pensando di riscrivermi di nuovo, questa volta alla facoltà online di Filosofia. Sono sempre stata iscritta in università fisiche (scienze della comunicazione in 2 città diverse) e non è andata bene, quest'anno ho fatto quindi la rinuncia agli studi pensando di mettermi a lavorare.
Probabilmente lavorerò da maggio ma part time, quindi mi rimarrebbe il tempo per la laurea. Il problema è che il mio psichiatra non mi consiglia di studiare Filosofia, perché pensa che mi "perderei"... Però a me piace molto Filosofia al punto che sto leggendo dei testi universitari per conto mio...
Volevo sapere se avete qualche consiglio da darmi, dato che il mio interesse per la filosofia è molto forte ma lo psichiatra mi consiglia di fare qualcosa di più pratico, e ho dubbi sul da farsi... Grazie mille...
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Io ho tentato una seconda laurea proprio in filosofia, poi abbandonata a causa di un bruttissimo periodo che stavo attraversando. Non prendermi come esempio, almeno per quest'ultima cosa!
Secondo me se ti piace molto la materia e hai il tempo e le risorse economiche per star dietro anche allo studio universitario, potresti anche considerare se farlo.
Dici che leggi già testi universitarî per conto tuo sull'argomento, e allora il rischio di "perderti" di cui parla il tuo psichiatra è già presente... che poi secondo me è un rischio fino a un certo punto, perché seguire a fondo un interesse così specifico e sentito io la vedo come una cosa positiva. Certo, devi saper valutare anche tu se la filosofia può esserti utile come qualcosa che arricchisce, che dà una struttura e una forma alla tua vita, o qualcosa che può danneggiarla. Io, per dire, ho avuto fin dalle scuole superiori un rapporto molto "intenso" e conflittuale con questa materia, ne ero attratto e al contempo respinto, faticavo ad approcciarla in maniera distaccata... poi col tempo, anche approfondendola, sono riuscito a "viverla" in maniera più serena.
Considera comunque che lo studio della filosofia ha in effetti pochi sbocchi pratici, a meno che non ti interessi l'insegnamento, ma anche in questo caso il percorso per arrivare dietro la cattedra in maniera stabile è lungo e faticoso, e quindi richiede un certo impegno e pazienza.
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16-04-2022, 21:33
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#3
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Ciao Hor, grazie mille per la risposta :-)
Il problema della mia scelta diciamo è questo: sulla carta anche la facoltà di prima (scienze della comunicazione) era perfetta (c’erano anche esami di filosofia), quindi adesso sono incerta proprio se tornare o no all’università: razionalmente è una scelta sbagliatissima riscrivermi, dati i miei vari tentativi falliti, però ci penso sempre, e penso in particolare a Filosofia.
Non so se affidarmi quindi più alla ragione o all’istinto, ma a questo punto penso che il mio istinto possa essere fallace - il mio psichiatra mi ha consigliato addirittura di non leggere più di 10 pagine al giorno del libro universitario che sto studiando… non so come mettere a tacere la mia parte “non razionale” o come in ogni modo farla confluire in qualcosa… non so, un’altra facoltà più “pratica”, ma rimane il problema che forse, non dovrei proprio ritornare all’università. Per questo, non so proprio che cosa fare…
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17-04-2022, 19:38
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#4
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Certo, devi saper valutare anche tu se la filosofia può esserti utile come qualcosa che arricchisce, che dà una struttura e una forma alla tua vita, o qualcosa che può danneggiarla.
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Per rispondere in maniera più specifica al tuo post - secondo il mio psichiatra potrebbe danneggiarmi, ma io non capisco in che modo potrebbe farlo. Forse potrei diventare "con la testa tra le nuvole" più di quanto sono? Ma col lavoro part-time che ho, che è molto concreto, non so se ci sia realmente questo rischio, e non so se fidarmi o no del mio psichiatra. Sono in un loop.
La filosofia mi è sempre piaciuta fin dal liceo (ora ho 35 anni) e ho anche frequentato qualche lezione di Filosofia in università fisica. Purtroppo avevo (ed ho) problemi di salute e non ho potuto continuare a seguirla, (anche se l'impatto con la materia allora non fu molto positivo... non so per quale ragione fuggii quasi a gambe levate... probabilmente iniziai a frequentare lezioni non del primo ma del terzo anno e mi spaventai per la difficoltà). Comunque, davvero, non saprei dove sbattere la testa... Secondo voi perché il mio psichiatra mi sconsiglia questo percorso? E secondo voi dovrei starlo a sentire?
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17-04-2022, 19:45
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
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Quote:
Originariamente inviata da Sarah
Secondo voi perché il mio psichiatra mi sconsiglia questo percorso? E secondo voi dovrei starlo a sentire?
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Secondo me uno psichiatra che ti spinge a non fare qualcosa che ti appassiona così tanto e che ti ingiunge addirittura di star lontana da un determinato libro non è un buon psichiatra.
Ma questo è solo la mia opinione da esterno, che conosce la situazione solo dalle righe che hai scritto tu in questo forum, quindi potrei anche sbagliare di grosso.
In ogni caso ho avuto anch'io a che fare con psichiatri e psicologi che mi davano consigli che io trovavo di dubbia utilità (una psicologa mi disse di non frequentare questo forum, perché secondo lei interagire con persone in condizioni "patologiche" non mi avrebbe aiutato a "guarire", avrei dovuto frequentare invece persone "normali").
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17-04-2022, 19:54
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#6
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Grazie per la risposta... in base a ciò che mi dici, penserò di vedere un altro specialista... perché anche io sono attanagliata da questo dubbio da mesi, (anche se so che è sciocco, perché ci sono cose ben più importanti che essere sopraffatta da dubbi riguardo l'Università) ma non riesco proprio a capire come mai me lo sconsigli in maniera così radicale...
Da una parte lo comprendo perché a volte mi lascio trascinare un po' troppo dalle cose perdendo magari il senso della realtà... dall'altra questo fa comunque parte del mio carattere, e nel particolare filosofia è una cosa che ho sempre amato e studiato con passione...
Ti ringrazio nuovamente, perché era da un po' che comunque pensavo di sentire qualche altro parere specialistico...
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18-04-2022, 17:02
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#7
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Avanzato
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 446
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Secondo me uno psichiatra che ti spinge a non fare qualcosa che ti appassiona così tanto e che ti ingiunge addirittura di star lontana da un determinato libro non è un buon psichiatra.
Ma questo è solo la mia opinione da esterno, che conosce la situazione solo dalle righe che hai scritto tu in questo forum, quindi potrei anche sbagliare di grosso.
In ogni caso ho avuto anch'io a che fare con psichiatri e psicologi che mi davano consigli che io trovavo di dubbia utilità (una psicologa mi disse di non frequentare questo forum, perché secondo lei interagire con persone in condizioni "patologiche" non mi avrebbe aiutato a "guarire", avrei dovuto frequentare invece persone "normali").
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Concordo.
La mia psichiatra invece non ha sollevato obiezioni sul quesito percorso di studi. Anzi, mi ha confessato che anche il suo figlio più grande fa un corso analogo al mio...
Per esperienza personale invece dico: non pensarci due volte.
Venivo da due percorsi falliti alle spalle, corsi di formazione con tanto di tirocinio con l'illusione di venire assunti, alla fine ho deciso di riprendere gli studi, in una cosa nella quale sento di essere portata e che effettivamente mi piace. Spoiler: non è un corso di laurea STEM, perché ho capito di non essere portata.
È pure arrivata la pandemia durante il secondo semestre il primo anno e nonostante volessi mollare tutto più volte, non l'ho fatto. D'inverno studio e d'estate lavoro, e sono stata molto fortunata perché ho sempre lavorato in un ambito affine al mio percorso universitario. Questa estate sarà infuocata perché devo destreggiarmi tra lavoro stagionale, esami da dare e la tesi da scrivere. Se non impazzisco, a novembre porto a casa la triennale. Anche se mi sarebbe piaciuto prendermi una pausa, me lo hanno sconsigliato e anzi, mi hanno consigliato di iniziare subito con la magistrale. Vedremo.
Ho 31 anni, in molti hanno criticato la mia scelta, senza sapere le cose che mi hanno portata a farlo: problemi di salute fisica e mentale, l'inadeguatezza che mi portava il posto dove vivevo e le persone che popolano quel posto, avere un diploma in un qualcosa che non mi piaceva, la mancanza di coraggio per uscire da questa situazione... poi il coraggio è arrivato, e con tanta fatica riesco ad andare avanti.
Mi sono diplomata 10 anni fa, in netto ritardo rispetto ai miei coetanei, i miei insegnanti non avrebbero scommesso un euro su una mia riuscita. Eppure sto per laurearmi in corso, magari senza il 110 e lode, ma comunque con una buona media e sto facendo la tesi in una materia che mi piace molto (e che detestavo a scuola!), con una relatrice che si importa dei suoi tesisti.
Io personalmente non sono un'amante della didattica online e poter tornare in presenza è stata una manna dal cielo, ho vinto un posto in una residenza universitaria vicina al mio dipartimento e non potevo chiedere di meglio. Però innegabile che la DAD comunque i suoi vantaggi: alcuni docenti hanno comunque registrato le lezioni e non mi dispiace riguardare certe lezioni dove ho magari perso qualche pezzo e quindi posso sistemare i miei appunti.
Per la sessione estiva sarebbe stato più comodo poter sostenere gli esami online perché fra il lavoro che è più vicino a casa mia e l'ateneo ci sono 400 km, ma troverò un modo per andare a sostenerli in presenza...
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Ultima modifica di Torschlusspanik; 18-04-2022 a 17:38.
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18-04-2022, 17:35
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#8
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 132
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Fare qualcosa di più "pratico" solo per il fatto di essere più.. "pratico" e spendibile nel magico mondo del lavoro produttivo non ti porterà a nulla di buono. E lo dico per esperienza personale. Non voglio scendere in dettagli, ma se potessi tornare indietro non rifarei la stessa scelta.
Poi chiaro, non ti conosco eh, può essere pure che con te possa funzionare, ma una cosa è certa: davanti alle difficoltà ti sentirai ancora più abbattuta. Perchè, secondo me, un minimo di interesse nella materia ci deve essere per intraprendere un percorso di studi.
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18-04-2022, 17:40
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#9
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da Sarah
Per rispondere in maniera più specifica al tuo post - secondo il mio psichiatra potrebbe danneggiarmi, ma io non capisco in che modo potrebbe farlo. Forse potrei diventare "con la testa tra le nuvole" più di quanto sono? Ma col lavoro part-time che ho, che è molto concreto, non so se ci sia realmente questo rischio, e non so se fidarmi o no del mio psichiatra. Sono in un loop.
La filosofia mi è sempre piaciuta fin dal liceo (ora ho 35 anni) e ho anche frequentato qualche lezione di Filosofia in università fisica. Purtroppo avevo (ed ho) problemi di salute e non ho potuto continuare a seguirla, (anche se l'impatto con la materia allora non fu molto positivo... non so per quale ragione fuggii quasi a gambe levate... probabilmente iniziai a frequentare lezioni non del primo ma del terzo anno e mi spaventai per la difficoltà). Comunque, davvero, non saprei dove sbattere la testa... Secondo voi perché il mio psichiatra mi sconsiglia questo percorso? E secondo voi dovrei starlo a sentire?
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Secondo me dovresti chiederglielo.
Lo psichiatra è un dottore, ce ne sono di più bravi e di meno bravi, ma tu oltre ad essere sua paziente sei pure cliente pagante e quindi hai il diritto di capire perchè ti consiglia determinate cose e te ne sconsiglia altre.
Dice che potrebbe danneggiarti, ma ti ha mai spiegato concretamente il perchè?
Magari la spiegazione ti convincerà, magari no, ma credo che sia tenuto a dartene una.
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18-04-2022, 17:48
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#10
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Quote:
Originariamente inviata da RKO
Secondo me dovresti chiederglielo.
Lo psichiatra è un dottore, ce ne sono di più bravi e di meno bravi, ma tu oltre ad essere sua paziente sei pure cliente pagante e quindi hai il diritto di capire perchè ti consiglia determinate cose e te ne sconsiglia altre.
Dice che potrebbe danneggiarti, ma ti ha mai spiegato concretamente il perchè?
Magari la spiegazione ti convincerà, magari no, ma credo che sia tenuto a dartene una.
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Ciao RKO grazie, in pratica mi ha detto che mi "perderei" e che già altre persone con la mia problematica (che tra l'altro non so che nome abbia) hanno intrapreso questi studi e poi si sono "perse". Per perdersi credo si riferisca al fatto di stare con la testa tra le nuvole. Lui mi ha consigliato di fare "Psicologia della comunicazione" che, guarda caso, non esiste come facoltà se non nella magistrale...
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18-04-2022, 17:51
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#11
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Quote:
Originariamente inviata da Impasse
Fare qualcosa di più "pratico" solo per il fatto di essere più.. "pratico" e spendibile nel magico mondo del lavoro produttivo non ti porterà a nulla di buono. E lo dico per esperienza personale. Non voglio scendere in dettagli, ma se potessi tornare indietro non rifarei la stessa scelta.
Poi chiaro, non ti conosco eh, può essere pure che con te possa funzionare, ma una cosa è certa: davanti alle difficoltà ti sentirai ancora più abbattuta. Perchè, secondo me, un minimo di interesse nella materia ci deve essere per intraprendere un percorso di studi.
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Ciao grazie per la risposta... per fare una facoltà più pratica dovrei fare che so... Psicologia... ma la farei probabilmente solo come "ripiego" perché se da un lato non la conosco come "materia" perché non l'ho mai studiata, dall'altra non sento il bisogno di doverla studiare... questo riguardo a ciò che dicevi riguardo l'interesse verso la materia. L'interesse lo avrei verso Filosofia e l'arte, ma la seconda non è praticabile come opzione...
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18-04-2022, 17:55
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#12
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da Sarah
Ciao RKO grazie, in pratica mi ha detto che mi "perderei" e che già altre persone con la mia problematica (che tra l'altro non so che nome abbia) hanno intrapreso questi studi e poi si sono "perse". Per perdersi credo si riferisca al fatto di stare con la testa tra le nuvole. Lui mi ha consigliato di fare "Psicologia della comunicazione" che, guarda caso, non esiste come facoltà se non nella magistrale...
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Capito.
Boh, non faccio lo psichiatra, sicuramente ne saprà più lui di me però credo anche che intraprendere un percorso di studi su una cosa che non ti interessa veramente sarebbe un po' come darsi la zappa sui piedi.
Inoltre rischieresti anche lì di "perderti", non nel senso di stare con la testa tra le nuvole ma nel senso di impantanarti con gli esami e con lo studio in generale.
A questo punto un tentativo con un altro specialista io lo farei, se poi anche l'altro ti dice la stessa cosa allora ci sarà sicuramente una motivazione scientifica e andrà tenuta in considerazione.
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18-04-2022, 18:27
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,256
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Non ho colto la ragione profonda per cui dovresti laurearti in filosofia, per dimostrare ai tuoi amici o a te stessa che sei intelligente e filosofica? O per riscattarti? Perché così mi sembrano intenti velleitari, è la via più breve per trasformare una piacevole passione in ossessione.
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18-04-2022, 18:43
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#14
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 19
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Quote:
Originariamente inviata da idk
Non ho colto la ragione profonda per cui dovresti laurearti in filosofia, per dimostrare ai tuoi amici o a te stessa che sei intelligente e filosofica? O per riscattarti? Perché così mi sembrano intenti velleitari, è la via più breve per trasformare una piacevole passione in ossessione.
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Ciao, la ragione è perché mi è sempre piaciuto lo studio della filosofia… anche io temo diventi quasi un’ossessione, perciò chiedevo qui sul forum…
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18-04-2022, 23:13
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#15
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,435
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
In ogni caso ho avuto anch'io a che fare con psichiatri e psicologi che mi davano consigli che io trovavo di dubbia utilità (una psicologa mi disse di non frequentare questo forum, perché secondo lei interagire con persone in condizioni "patologiche" non mi avrebbe aiutato a "guarire", avrei dovuto frequentare invece persone "normali").
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Secondo me ha ragione la psicologa, dovevi ascoltarla, anzi se per caso mi legge sono d'accordo con lei, non bisognerebbe frequentare a lungo questo forum.
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