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Vecchio 09-10-2012, 12:06   #21
Esperto
L'avatar di chrissolo
 

Aspettate 20 anni e poi vedrete come rimpiangerete quelle serate noiose e un pò sterili fuori "in compagnia"..
E quanto bello è stare sempre a casa da soli, oh.. vedrete che meraviglia, la Solitudine, quella con la S maiuscola.
Vecchio 09-10-2012, 12:15   #22
Banned
 

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Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
Aspettate 20 anni e poi vedrete come rimpiangerete quelle serate noiose e un pò sterili fuori "in compagnia"..
E quanto bello è stare sempre a casa da soli, oh.. vedrete che meraviglia, la Solitudine, quella con la S maiuscola.
Infatti io non dico di chiudersi in casa, io non lo faccio; comunque bisogna distinguere chi lo fa per scelta, come il mio caso e quello della protagonista del thread e chi invece è costretto, per la fobia sociale, la timidezza e tutto quello che vuoi a doversi isolare, tu fai riferimento a questi ultimi.
Vecchio 09-10-2012, 12:28   #23
Esperto
L'avatar di chrissolo
 

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Originariamente inviata da il morto Visualizza il messaggio
Infatti io non dico di chiudersi in casa, io non lo faccio; comunque bisogna distinguere chi lo fa per scelta, come il mio caso e quello della protagonista del thread e chi invece è costretto, per la fobia sociale, la timidezza e tutto quello che vuoi a doversi isolare, tu fai riferimento a questi ultimi.
Sì: è che poi la scelta - ad un certo punto della vita - smette di esserci.
E' lì iniziano i guai seri.
Vecchio 09-10-2012, 12:48   #24
Esperto
L'avatar di berserk
 

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Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
Bhe.. vedrai che te ne farai della tua vera anima a 40 anni, se resti per tutta la vita da solo..

Da giovani la prospettiva è MOLTO diversa..
Quoto perché ho come il sospetto che si perda quella cosa chiamata SPERANZA;puoi negarla quanto vuoi, ma finché ti ritrovi nel campo delle scelte segretamente la nutri.
Vecchio 09-10-2012, 12:54   #25
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Anche io, quando uscivo, non mi sentivo completamente a mio agio...le serate le consideravo spesso inutili e tutte uguali, poi mollai ttto perchè dissi BASTA continuare questa farsa non fà per me. Abbandonai anche perche avevo una compagna accanto.

Poi tutto fini e tornai solo......a distanza di 10 anni lo condiero il piu grande errore della mia vita. Le amicizie per crescere bene vanno coltivate con pazienza e anche con molti sacrifici. Noi che siamo solo dobbiamo faticare il doppio. Purtroppo è cosi
Vecchio 09-10-2012, 13:30   #26
Esperto
L'avatar di Novak
 

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Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
Quelle serate sono spesso effettivamente brutte, vuote e noiose fino alla morte MA servono a mantenere delle relazioni umane "di base" che sono i mattoni per riuscire poi a costruirne delle altre.
Non sempre è detto, anzi.
Molte volte son robe che si esauriscono lì, soprattutto per uno che è mezzo estraneo al gruppo è facile che la serata, o anche un ripetersi di serate, rimangano fini a loro stesse e non portino a costruire nulla, nessun approfondimento.
Il rimpianto non dovrebbe riguardare l'aver perso queste serate in sè e per sè, ma al limite dovrebbe riguardare solo una riflessione sul proprio carattere, il chiedersi come mai ha portato al rifiutarle, che è poi l'argomento del topic.

Il che però non implica che uno avrebbe dovuto sforzarsi di parteciparvi, a meno che l'evitare non fosse frutto della sua paura di quelle situazioni, come è stato per me. Bene, poi ne ho fatta qualcuna e non mè piaciuta al netto delle paranoie, dunque sono stato legittimato a lasciarle perdere senza rimpianti di sorta.
Tra 20 anni magari idealizzerò quelle serate, si fa sempre col passato (anche con situazioni oggettivamente peggiori di quella attuale), ma avrò sbagliato allora, non oggi.
Quindi uno deve agire e non chiudersi in casa, sì, ma magari seguendo altre strade invece di quelle che non si sposano col suo carattere.
Mica tutti quelli che escono e si divertono con gli amici vivono di seratoni immersi nei conoscenti.

Ultima modifica di Novak; 09-10-2012 a 13:33.
Vecchio 09-10-2012, 14:13   #27
Esperto
L'avatar di Melancholia
 

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Originariamente inviata da Dianne Visualizza il messaggio
Ho sempre pensato che tutto ciò di cui avessi bisogno fosse una vita sociale appagante, tante uscite serali e divertimento e storie. Sono sempre stata una grande cultrice del "vivi appieno la vita" "carpe diem" e tutte quella cose che riguardavano il vivere tutte le esperienze, avere una vita pina, non aver rimpianti in punto di morte.
Eppure ero sola, e sentivo come se la mia vita mi stesse sfuggendo di mano senza che io avessi potuto far nulla per sentirmi appagata come io pensavo potessi sentirmi appagata.
E poi...e poi presi coraggio e dissi di si. Accettai gli inviti di quelli che erano i miei pochi amici e cominciai ad affrontare le mie paranoie e insicurezze che per che, per motivi che vi eviterei volentieri, mi avevano bloccato fino a quel periodo le uscite serali e tutte quelle cose da ragazzi "moderni".
E non lo so. Mi resi conto che non era ciò che cercavo, che non godevo così tanto in quelle belle uscite serali che tutti consideravano fantastiche e che non mi sentivo così in sintonia con quelle persone con cui intrattenevo rapporti superficiali e settimanli, giusto il tempo di vederci la sera e tanti saluti.
Il fatto, in sostanza, è che mi sono resa conto di come spesso una vita sociale "classica" è qualcosa che non va a genio a tutti. Non riesco a gustarmela, preferisco notevolmente avere pochissimi amici ma particolarmente intimi.
Ho un certo senso di amarezza perchè sento che c'è una parte grossa della vita che per natura non riuscirò mai a gustare appieno come molti. Ma mi va bene così.

Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).

Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
Il problema della gente di questo forum non è la mancanza di una compagnia numerosa con la quale uscire e cazzeggiare... il problema è che la maggior parte di noi non ha neanche quei due o tre amici "pochi ma buoni".
Vecchio 09-10-2012, 14:31   #28
Banned
 

io ho fatto 2 estati cosi tutte serate locali,a abere,a far finta di muoveris di divertirsi...sono esperienze che it forgiano,ti aiutano a capire certe dinamiche sociali,ma non mi sono divertito quasi mai...spesso ti aggreghi a gente che non conosci e non avendo il carattere per inserirsi subito...finisci a fare tapezzeria nona pprofondisic con nessuno...e rimangono amici di serata ...e alla fine ti ritrovi smepre solo...e le serate ti passnao bevendo per dimenticare per sciogliersi...ma sono solo gettonid i presenza a far vedere al mondo che hai una vita sociale e che esci pure tu a divertirti...
Vecchio 09-10-2012, 15:06   #29
Avanzato
 

Per quell che mi ricordo alcune serate lho ametto sono davvero noiose pero se ci vai con qualche persona giusta e che ti interessa e divertentissimo.
Vecchio 09-10-2012, 17:22   #30
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

Faccio notare a tutti quelli che temono o vivono il rimpianto, che la situazione di cui si lamentano è paradossale. Siete soddisfatti, in questo momento della vostra vita, delle vostre serate? Vi fa piacere stare da soli a leggere un libro e non sentite alcun bisogno di uscire? Allora non vedo perchè dannarsi sulla possibilità, in futuro, di provare rimpianto. Dovreste fare ora qualcosa che non vi va o non vi soddisfa, per evitare in futuro di avere rimpianti in merito? Ma questo non ha senso, come non ha senso guardare retrospettivamente la propria vita e riversare, su un passato vissuto serenamente, ansie e insoddisfazioni che sono il prodotto del presente. La vita è fatta di tanti momenti che vanno vissuti e accettati per quel che sono. Se ora sono appagato dall'essere qui a scrivere questo post, non conta quel che penserò domani riguardo a questo momento. Al limite, domani penserò a come procurarmi una nuova situazione di appagamento o soddisfazione. Vivere pensando a quel che si sarebbe dovuto fare, o quello che si dovrebbe fare, significa rinviare ogni volta la possibilità di fare quel che si vuole: in conclusione, non lasciarsi vivere. Ed è una cosa del genere, in fin dei conti, la causa vera del rimpianto.
Vecchio 09-10-2012, 18:30   #31
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Originariamente inviata da Josef K. Visualizza il messaggio
Faccio notare a tutti quelli che temono o vivono il rimpianto, che la situazione di cui si lamentano è paradossale. Siete soddisfatti, in questo momento della vostra vita, delle vostre serate? Vi fa piacere stare da soli a leggere un libro e non sentite alcun bisogno di uscire? Allora non vedo perchè dannarsi sulla possibilità, in futuro, di provare rimpianto. Dovreste fare ora qualcosa che non vi va o non vi soddisfa, per evitare in futuro di avere rimpianti in merito? Ma questo non ha senso, come non ha senso guardare retrospettivamente la propria vita e riversare, su un passato vissuto serenamente, ansie e insoddisfazioni che sono il prodotto del presente. La vita è fatta di tanti momenti che vanno vissuti e accettati per quel che sono. Se ora sono appagato dall'essere qui a scrivere questo post, non conta quel che penserò domani riguardo a questo momento. Al limite, domani penserò a come procurarmi una nuova situazione di appagamento o soddisfazione. Vivere pensando a quel che si sarebbe dovuto fare, o quello che si dovrebbe fare, significa rinviare ogni volta la possibilità di fare quel che si vuole: in conclusione, non lasciarsi vivere. Ed è una cosa del genere, in fin dei conti, la causa vera del rimpianto.
Il punto non è certo quello, se fosse ti darei ragione.
Ma non credo che la gente del forum sia tutta così tafazzianamente masochista da costringersi agli eventi sociali per convenzione e abitudine, qunado potrebbe avere ben altro svago nelle letture o nell'impiego del tempo libero in casa.

Il fatto è che molti dei fobici che sono qua desiderano intimamente di interrelazionarsi agli altri, e non sanno come fare o come superare le loro fobie.
E alcuni di loro hanno coraggio, si buttano in situazioni socialmente provanti con piglio emulativo. Tanto di cappello. Poi ovviamente ad un certo punto arriva il momento di tirare le somme e capire cosa s'è guadagnato. E' chiaro che se certe modalità di interazione restano insoddisfacenti o fonte di sofferenza, c'è qualcosa che va rivalutato.
Lo spunto di riflessione di Dianne è che è legittimo avere delle modalità di socializzazione più orientate all'intimità, alla dimensione della profondità più che a quella dell'ampiezza sociale.
Io personalmente non condivido più di tanto, ritengo che l'essere umano abbia in sé il potenziale per riuscire ad avere una versatilità sociale ben più ampia di quanto descritto in alcuni post, questo compreso. Ritengo perciò che se certe modalità di interazione non ci soddisfano ci sia un problema da risolvere.
Nel mio caso il problema è la sintonia, e infatti da che mi sono messo sotto a lavorarci ho ottenuto risultati sorprendenti nell'arco di pochi mesi.
Vecchio 09-10-2012, 18:33   #32
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Originariamente inviata da Josef K. Visualizza il messaggio
Faccio notare a tutti quelli che temono o vivono il rimpianto, che la situazione di cui si lamentano è paradossale. Siete soddisfatti, in questo momento della vostra vita, delle vostre serate? Vi fa piacere stare da soli a leggere un libro e non sentite alcun bisogno di uscire? Allora non vedo perchè dannarsi sulla possibilità, in futuro, di provare rimpianto. Dovreste fare ora qualcosa che non vi va o non vi soddisfa, per evitare in futuro di avere rimpianti in merito? Ma questo non ha senso, come non ha senso guardare retrospettivamente la propria vita e riversare, su un passato vissuto serenamente, ansie e insoddisfazioni che sono il prodotto del presente. La vita è fatta di tanti momenti che vanno vissuti e accettati per quel che sono. Se ora sono appagato dall'essere qui a scrivere questo post, non conta quel che penserò domani riguardo a questo momento. Al limite, domani penserò a come procurarmi una nuova situazione di appagamento o soddisfazione. Vivere pensando a quel che si sarebbe dovuto fare, o quello che si dovrebbe fare, significa rinviare ogni volta la possibilità di fare quel che si vuole: in conclusione, non lasciarsi vivere. Ed è una cosa del genere, in fin dei conti, la causa vera del rimpianto.
Si, infatti, non ha senso, anche perchè guardandomi indietro posso sempre pensare che avrei potuto fare qualcosa di meglio, anche se immaginassi la situazione migliore possibile.
Vecchio 09-10-2012, 18:45   #33
Banned
 

Trasformate i rimpianti in nostalgia da indagatore del passato e avrete una carica
in più,se potete alla sera sul letto chiudete gli occhi e pensate al passato come un voler essere di nuovo lì.
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