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08-10-2012, 23:22
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#1
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Ho sempre pensato che tutto ciò di cui avessi bisogno fosse una vita sociale appagante, tante uscite serali e divertimento e storie. Sono sempre stata una grande cultrice del "vivi appieno la vita" "carpe diem" e tutte quella cose che riguardavano il vivere tutte le esperienze, avere una vita pina, non aver rimpianti in punto di morte.
Eppure ero sola, e sentivo come se la mia vita mi stesse sfuggendo di mano senza che io avessi potuto far nulla per sentirmi appagata come io pensavo potessi sentirmi appagata.
E poi...e poi presi coraggio e dissi di si. Accettai gli inviti di quelli che erano i miei pochi amici e cominciai ad affrontare le mie paranoie e insicurezze che per che, per motivi che vi eviterei volentieri, mi avevano bloccato fino a quel periodo le uscite serali e tutte quelle cose da ragazzi "moderni".
E non lo so. Mi resi conto che non era ciò che cercavo, che non godevo così tanto in quelle belle uscite serali che tutti consideravano fantastiche e che non mi sentivo così in sintonia con quelle persone con cui intrattenevo rapporti superficiali e settimanli, giusto il tempo di vederci la sera e tanti saluti.
Il fatto, in sostanza, è che mi sono resa conto di come spesso una vita sociale "classica" è qualcosa che non va a genio a tutti. Non riesco a gustarmela, preferisco notevolmente avere pochissimi amici ma particolarmente intimi.
Ho un certo senso di amarezza perchè sento che c'è una parte grossa della vita che per natura non riuscirò mai a gustare appieno come molti. Ma mi va bene così.
Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).
Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
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08-10-2012, 23:31
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).
Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
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Il messaggio è passato. Io, quando 3-4 anni fa mi capitava di uscire, la maggior parte delle volte mi sentivo davvero a disagio, ma soprattutto non mi divertivo per niente (a parte quelle rare serate videogames). Complice anche il fatto che mi stavano sulle palle tutti miei """compagni""" di uscite, erano proprio la peggio feccia.
Sono contento di non vivere più quei momenti, ma allo stesso tempo ho toccato vette di incapacità sociale epocali, divento sempre peggio e praticamente di amici non ne ho più. Non dico di essere felice, però boh... ogni opzione mi sembra peggiore dell'altra.
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08-10-2012, 23:33
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Provi amarezza perche' non vuoi adeguarti a cio'che fanno gli altri?
Non capisco se e'per timore del giudizio altrui o perche'ritieni che vivere a pieno sia in fondo quello ma solo perche'influenzata da un modello sociale.
Pensa a quello che ti far star bene. Posso solo consigliarti questo.
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08-10-2012, 23:42
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Sì, le grandi uscite serali non sono niente di che, se non hai le persone giuste con cui condividerle.
E per giuste intendo gente che conosci bene, con cui hai condiviso tanti momenti, e con cui hai passato tanto tempo nel quotidiano, non un branco di conoscenti...
Se giri con amici veri ti diverti pure a stare tutto il pomeriggio a parlare su una panchina o a vedere un film, è tutto nelle persone il succo, prima che nelle attività svolte.
Neanche a me le seratone in compagnia di tante conoscenze superficiali sono piaciute, però è stato giusto provarle prima di capirlo.
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08-10-2012, 23:43
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Io non ho mai vissuto la vita sociale normale, le uscite il sabato sera, ecc...
Però sono giunto alla tua stessa conclusione, rimpiango di non aver una vita sociale non di non avere una vita sociale normale o "classica"... che anzi probabilmente non mi piacerebbe.
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08-10-2012, 23:46
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Il fatto, in sostanza, è che mi sono resa conto di come spesso una vita sociale "classica" è qualcosa che non va a genio a tutti. Non riesco a gustarmela, preferisco notevolmente avere pochissimi amici ma particolarmente intimi.
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Lo penso anche io.
Non mi sento portato per discoteche e per questo genere di vita.
Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Ho un certo senso di amarezza perchè sento che c'è una parte grossa della vita che per natura non riuscirò mai a gustare appieno come molti. Ma mi va bene così.
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Eh, mi trovo a riflettere su questo molto spesso e ogni volta ci sto male.
Il mondo dei miei coetanei non mi appartiene, eppure avverto la sensazione di sprecare i miei anni migliori.
Quante avventure, storie e ricordi mi sono perso...
Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).
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Condivido questo pensiero, come già detto
Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
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Idem.
Ma a questo punto è lecito pensare che quelli come noi siano effettivamente "condannati" a vivere in solitudine o ad unirsi tra di loro
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09-10-2012, 00:01
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#7
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Avanzato
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 416
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Quanta verità c'è nelle tue parole, ricordo tutte le volte che sono stata male perché non mi attiravano gli stessi divertimenti dei miei coetanei e perché sapevo di perdermi un sacco di cose che in fin dei conti a pensarci oggi non volevo "gustare" per davvero. Noi siamo fatti in questa maniera, non ci adattiamo agli altri ed alle situazioni, e se lo facciamo ci riesce difficile. Credo piuttosto che qualche volta dovrebbero gli estroversi ad adattarsi a noi introversi.
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09-10-2012, 00:26
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Ho sempre pensato che tutto ciò di cui avessi bisogno fosse una vita sociale appagante, tante uscite serali e divertimento e storie. Sono sempre stata una grande cultrice del "vivi appieno la vita" "carpe diem" e tutte quella cose che riguardavano il vivere tutte le esperienze, avere una vita pina, non aver rimpianti in punto di morte.
Eppure ero sola, e sentivo come se la mia vita mi stesse sfuggendo di mano senza che io avessi potuto far nulla per sentirmi appagata come io pensavo potessi sentirmi appagata.
E poi...e poi presi coraggio e dissi di si. Accettai gli inviti di quelli che erano i miei pochi amici e cominciai ad affrontare le mie paranoie e insicurezze che per che, per motivi che vi eviterei volentieri, mi avevano bloccato fino a quel periodo le uscite serali e tutte quelle cose da ragazzi "moderni".
E non lo so. Mi resi conto che non era ciò che cercavo, che non godevo così tanto in quelle belle uscite serali che tutti consideravano fantastiche e che non mi sentivo così in sintonia con quelle persone con cui intrattenevo rapporti superficiali e settimanli, giusto il tempo di vederci la sera e tanti saluti.
Il fatto, in sostanza, è che mi sono resa conto di come spesso una vita sociale "classica" è qualcosa che non va a genio a tutti. Non riesco a gustarmela, preferisco notevolmente avere pochissimi amici ma particolarmente intimi.
Ho un certo senso di amarezza perchè sento che c'è una parte grossa della vita che per natura non riuscirò mai a gustare appieno come molti. Ma mi va bene così.
Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).
Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
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Potrei aver scritto questo thread esattamente con queste parole precise.
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09-10-2012, 00:34
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Le tue parole sono l'ennesima conferma di quello che già sapevo. E' uno stile di vita che può rendere felici solo persone sostanzialmente "grezze". Era ovvio che la questione non fosse mai stata "mettersi a fare quelle cose" Nè mai ho desiderato essere come quelle persone che parlano di carpe diem e balle varie.
Quello su cui non sono daccordo infatti è l'idea che quella sia l'unica socialità possibile. Chi l'ha detto? Quello è solo ciò che noi vediamo. Se io sono in una città.. vedo locali, vedo gente che beve.. ma la socialità, la vita sociale non è più lì di quanto non lo sia su una nave nell'oceano, in un villaggio nei pressi di un fiume, in una base in antartide.. ecc.. io vedo quello. Ma mica c'è solo quello. Mica la società è -solo- quella. Ogniuno dovrebbe cancellare un attimo tutto quello che è il suo attuale punto di vista. Tutto quello che ha intorno.. e pensare: "cosa mi piacerebbe davvero fare?" "dove mi piacerebbe davvero essere?" E scoprirà tutta una società, un mondo, che gli è più congeniale.
Non esiste solo l'estroverso abituè dei locali e della vita notturna... e tutti gli altri o si adattano a quello o si chiudono in casa. No. Si può fare tutto. Ma proprio tutto tutto!. Anche il fatto che "vivere davvero" venga fatto coincidere con il banale "fare sesso" da tante persone.. non è normale. Non è realistico. I sogni possono essere qualsiasi cosa.. anche e soprattutto quella che ci appare la più assurda. Hai il sogno di vivere in un altro mondo? Probabilmente da qualche parte c'è davvero anche quel tuo altro mondo e magari lo puoi pure davvero raggiungere un domani.
Non esiste "una società" ne esistono infinite anche estremamente diverse fra loro. Sono convinto che ci siano giri di persone e ambienti... che non si incontrano proprio.. quindi se tu ti fossilizzi in un ambiente... pensi che quello sia il tutto... e non vedrai mai invece che c'è tutto un mondo di persone come te. Ma tu sei lì e non li vedi.. e pensi che non esistano quando magari basterebbe girare l'angolo, cambiare prospettiva e li vedresti.
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Ultima modifica di Halastor; 09-10-2012 a 01:00.
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09-10-2012, 00:39
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
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è quella la fregatura se non fai quelle classiche uscite serali alla fine resti solo, pare che tutti vogliano star insieme a tante persone per non stare realmente con nessuno . io personalmente ho chiuso con le feste , con tanta gente ecc.. e guarda caso son solo anche io , poi se provi con le cose intime , in genere durano poco ... in fin dei conti si resta sempre soli e tanto vale abituarcisi , anche se non è facile sono il primo a dirlo.
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09-10-2012, 00:49
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Provincia di Venezia
Messaggi: 1,777
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Quote:
Originariamente inviata da FirstClass
Fra 20 anni vivrò col rimorso di non poter più fare le cose, le esperienze che potevo fare in questo momento. Questo mi manda completamente in crisi, il tempo passa cazzo; prova tangibile è il fatto che gli ultimi 7 anni, da quando ho smesso di avere una vita normale, mi sembrano siano passati con una velocità supersonica.
A differenza di qualcun altro, mi sembra di vivere in una situazione di paradosso senza via d'uscita: vorrei cambiare la situazione per le sensazioni future che proverò, ma allo stesso tempo troppo introverso/timido e problematiche varie annesse per cambiare.
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La mia più grande paura..
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09-10-2012, 01:00
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#12
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 286
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anch'io tante volte rimango deluso da certe cose, che un attimo prima mi pareva da matti non fare. Penso che questo però riguardi un pò tutti, non solo i sociofobici
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09-10-2012, 01:01
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Il senso di vuoto dovuto ai moderni modelli di socializzazione usa e getta.
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09-10-2012, 01:19
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#14
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Il fatto, in sostanza, è che mi sono resa conto di come spesso una vita sociale "classica" è qualcosa che non va a genio a tutti. Non riesco a gustarmela, preferisco notevolmente avere pochissimi amici ma particolarmente intimi.
Ho un certo senso di amarezza perchè sento che c'è una parte grossa della vita che per natura non riuscirò mai a gustare appieno come molti. Ma mi va bene così.
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La desiderabile uscita serale che immagino ha contorni troppo vasti perché vi possano aderire le esperienze concrete che si sono avute, che appaiono così ristrette.
Non hai avuto la buona ventura di incappare nell'esperienza decisiva, quella congeniale ai tuoi desideri.
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09-10-2012, 07:51
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,044
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Sì, le grandi uscite serali non sono niente di che, se non hai le persone giuste con cui condividerle.
E per giuste intendo gente che conosci bene, con cui hai condiviso tanti momenti, e con cui hai passato tanto tempo nel quotidiano, non un branco di conoscenti...
Se giri con amici veri ti diverti pure a stare tutto il pomeriggio a parlare su una panchina o a vedere un film, è tutto nelle persone il succo, prima che nelle attività svolte.
Neanche a me le seratone in compagnia di tante conoscenze superficiali sono piaciute, però è stato giusto provarle prima di capirlo.
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la penso uguale.
Non a caso sabato scorso mi sono ritrovata su una panchina a parlare con un'altra persona per ore e continuo a pensare che sia stata una delle più belle uscite dall'inizio dell'anno .
Non mi divertono determinate uscite. Esco incuriosita e con le migliori intenzioni, ma penso che alcune persone proprio non facciano per me, e penso ricomincerò a recidere i rami secchi.
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09-10-2012, 08:17
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo
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infatti è quello che ho sempre sostenuto, spesso il disagio è indotto semplicemente dal confronto, molti si sentono tristi non perchè sentano la mancanza di qualcosa, ma solo perchè vivono male il proprio essere "diversi" rispetto alla stragrande maggioranza delle persone....per questo sostengo che il confronto sia il male, un vero evitante per prima cosa deve riuscire ad evitare il confronto, perchè il fatto di essere minoranza provoca in lui un senso di frustrazione....
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09-10-2012, 08:39
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Tutto questo per dire che ho letto di molta gente disperata perchè non riesce a vivere le fantastiche uscite serali e una vita sociale bellissima e attiva e tutte quelle cose li, e comprendo la sensazione perchè l'ho vissuta personalmente, ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).
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Tutto vero, ma purtroppo per un uomo certe mete sono raggiungibili solo attraverso un'intensa vita sociale
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09-10-2012, 10:53
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#18
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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La parola chiave è la "sintonia". Non tutti siamo in grado di crearla, e spesso è colpa delle nostre paure, che non ci permette di esporci come vogliamo.
Io sto rivivendo quello che avevo lasciato in sospeso, in termini di vita sociale, qualche tempo fa, e mi rendo conto che adesso sono in grado di godermelo, ma solo grazie al lavoro che ho fatto nel rendere la sintonia più facile (e agevolandomi coi sistemi di comunicazione telematici, come facebook, che mi rendono il dialogo più semplice, almeno agli inizi).
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09-10-2012, 10:56
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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La parola chiave dei rapporti sociali è semplicità:considerazione dei fattori per quello che sono,le cose considerate dal punto di vista della loro natura.La razionalità mi salverà.
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09-10-2012, 12:02
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#20
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ignoto Spazio Profondo
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
...ma forse infondo non è esattamente quello che cerchiamo (spero che passi il messaggio sebbene la forma sia un po' cadente).
Poi vabè, io sono rimasta completamente sola, ma questa è un'altra storia.
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Esattamente ciò che ho passato io, non ho mai avuto problemi di amicizie o uscite e tutt'ora se lo volessi, potrei riprendere quello stile di vita quotidianamente, il fatto è che essendoci passato, essendo stato nella movida, tra aperitivi e tutte quelle cose lì, posso tranquillamete dire che non sono abitudini che mi interessano più, non le voglio giudicare, ognuno faccia quello che gli pare, mi sono anche divertito, ho provato tutto quello che si può provare in quelle circostanze e anche ora saltuariamente un giro in quel mondo me lo faccio, ma come hai detto tu "non è esattamente quello che cerco". Per parlare del diavolo bisogna conoscerlo, quindi capisco che chi non ha avuto possibilità di provare un certo stile di vita, tendi a divinizzarlo e molto probabilmente sì troverebbe a suo agio realmente in quei panni, tuttavia molti ne rimarrebbero senz'altro delusi.
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