a seguito di un periodo di confusione, dove con un mio silenzio ho mandato letteralmente a quel paese la situazione scolastica,familiare e sociale evitando di esprimermi non ho fatto altro che portarmi ad un periodo di silenzio e di isolamento che è andato avanti per inerzia fino ad oggi... ma io devo fare delle scelte..ma la confusione rimane..
una parte di me, credo quella originale, il vero me, vorrebbe piangere e scappare lontano da ogni situazione ma non sà dove andare e si stà rassegnando a essere sopraffatto dalla parte razionale, quella che schematizza le cose e le rende razionali...ma io non voglio questo! io sono sostanzialmente la parte frignona che vorrebbe scappare, tutto il resto è indotto da chissà quale cosa...io voglio lavorare su quella parte perchè tra 20 anni quella parte rimarrà, il resto sarà andato e venuto liberamente...
però devo compiere delle scelte, devo decidere come comportarmi con mia madre che non sento da un pò, dopo che me ne sono andato da casa sua e lei mi ha detto "tu non sarai mai nessuno" e dopo che mi ha dato del coglione per avergli detto di farsi gli affari suoi di quello che facevo nel mio tempo.
Credo di stare molto indietro rispetto il rapporto con i miei, mio padre mi ha detto piu volte che sembro a volte mi comporto come un bambino e dovrei vivere come uno della mia eta(18) e non pensare a esperienze che maturerò più avanti quando di tempo ne ho ben poco
per un lungo periodo ho detto "è ma io perchè a 18 anni devo dire dire fare questo" e mi sono risposto "perchè tutte le cose che mi circondano sono le conseguenze delle mie scelte, passate e presenti e se un rapporto non l'ho costruito non ce l'ho" sento di dovere affrontare la mia famiglia, sia quella dalla parte di mia madre che quella dalla parte di mio padre, perchè per essere felice devo risolvere i rapporti familiari, secondo me se non ho buoni rapporti con i miei parenti non posso andare da nessuna parte perchè sarà sempre un peso per me, e nella mia vita vorrei eliminare cose come l'orgoglio, e il rancore anche se il rancore è una parte importante del mio modo di pensare..
quella frase detta da mia madre è stata un macigno perchè a quell'azione il VERO me ha reagito poggiando il souvenir di barcellona sulla porta che avevo appena sbattuto per quello che mi aveva detto.
ed è lo stesso che si emoziona per le cose a qui tiene. Io sono quello, non il guscio che mi sto creando(per ricollegare all'altro 3d che ho creato) e vorrei cercare di mantere la mia volontà e la mia naturalezza (nel bene o nel male)
ho dei forti dubbi perchè quello stesso "vero me" tutto quello che lo rappresentava l'ha buttato, ha buttato i suoi vestiti, le sue scarpe e i suoi ricordi, e ha cancellato il canale youtube che coltivava da una vita e che lo rappresentava fortemente. tutto questo perchè non sà come reagire quando si arrabbia.(Sempre per ricollegarmi al 3d dell'altra volta) perchè solo modificando i miei pensieri spontanei di quel vero me posso cambiare, altrimenti è solo un guscio vuoto che cammina..
che ne pensate?mi piacerebbe avere delle opinioni altrui perchè sono confuso...
EDIT: la cosa che mi fà preoccupare è la tendenza all'apatia che stò sviluppando, il mio corpo si sta chiudendo prendendo pose chiuse, come le gambe sempre incrociate e con le braccia conserte....segni che il io "vero me" si stà chiudendo in se stesso e nei confronti nel mondo, in un modo che mi preoccupa, perchè di solito per uscire da situazioni del genere si ricorre alla modifica di se stessi con tecniche tipo la PNL, che a me non piacciono, perchè è una modifica di se stessi che non porta a niente.
aggiungo che il comportamento che adotterò e le sceglie che farò nei prossimi giorni sono gli stessi che adotterò nei confronti di mio figlio quando avrà la mia età, ergo, le scelte che ho fatto adesso si ripercuoteranno sul mio futuro direttamente senza possibilità di cambiarle.
tutto qui..