Lane#Boy#88

Avete mai fatto questo esercizio mentale? Ne avete trovato giovamento?
Capisco che è un ragionamento un po' contorto e un po' subdolo per vedere e apprezzare il bicchiere mezzo pieno... Ma non voglio affrontare la realtà per quella che è tutto lì...e vorrei vivermela un po' meglio...


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Trinacria

Ci ho provato ma non mi ha mai fatto stare meglio. Non faccio altro che ripetermi che c'è gente che sta molto peggio di me, che io in confronto sono fortunata. Resto comunque sola e infelice quindi direi che non mi aiuta molto.

Silent Bob

L'ho fatto: ho lavorato per un breve periodo in un centro di accoglienza per senzatetto dove c'erano anche tossicodipendenti, alcolizzati e persone con gravi patologie psichiatriche.
Mi è servito? Ni, come esperienza sicuramente, ma sono troppo sensibile per lavorare in questi ambienti, stavo male per ciò che vedevo. Serve un certo distacco emotivo per lavorare in questi posti.

Leucina

Tante volte in passato ho pensato che nonostante tutto la mia vita non era poi così male. Mi mancavano gli amici, una relazione normale e soprattutto un cervello normale ma avevo un lavoro... una casa... una famiglia... genitori in salute e sempre pronti ad aiutarmi... E poi è finito tutto. Una vita peggiore di questa ora potrei averla solo se stessi a Kabul... o forse neanche... lí almeno avrei la speranza di essere ammazzata...

Texas

Guardavo qualche giorno fa quei poveri disgraziati che si attaccavano all'aereo pur di fuggire dall'Afghanistan (un paio sono orribilmente caduti da centinaia di metri) e naturalmente mi sono subentrati pensieri quali sensi di colpa e convincimento di essere in una situazione enormemente privilegiata al cospetto di miliardi di persone quantomeno in alcuni ambiti.

Credo però che bisogna invece fare esattamente il contrario, almeno per quanto mi riguarda. La vita che viviamo è la nostra, noi siamo le persone che vivono la vita dentro questo corpo e abbiamo percezione di quello che succede a noi e di cosa viviamo noi. Se ci sono persone che vivono peggio o sono molto più sfortunate, non ha alcun effetto sulle mie emozioni e non deve averlo. E a titolo personale non mi deve condizionare a sentirmi quasi in colpa per essere triste, arrabbiato o perfino meno meritevole di autocompatimento o rassegnazione.
Se devo smetterla di autocompatirmi lo devo fare per me stesso, perché capisco che posso ottenere dei benefici, non per ulteriore senso di inadeguatezza vedendo realtà peggiori.

sparatemi

si l'ho fatto e a volte lo faccio ancora, confrontarmi con chi è una situazione peggiore dalla mia non giustifica quello che sto vivendo e il mio passato però mi fa pensare che potrebbe andare molto peggio e certe cose che io do per scontato per altri non lo sono, come anche solo un tetto e un piatto caldo, non sono cose da sottovalutare

Lane#Boy#88

Io quando incrocio persone sulla carrozzina mi rendo conto che la mia vita potrebbe andare molto peggio... Alla fine sono solo e triste ma perlomeno indipendente... Almeno questo...

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pokorny

Lo faccio sempre e mi aiuta. Non è che mi faccia stare meglio o migliori la mia situazione ma fino a che le cose sono gestibili mi produce un effetto simile a quello di uscire da me stesso, guardarmi da fuori e capire che se pure sono uno sfigato poteva andarmi molto peggio. E' un discorso che spesso ricorre sul forum e per sintetizzarlo in modo un po' crudo, sfido chiunque a trovare in Afghanistan o ad Haiti una popolazione di Hikokomori (si scrive così?) numericamente paragonabile a quella dell'Europa. So bene che dire questo provoca ondate di indignazione sul forum; ma io lo capisco benissimo, dico sempre che alla fine il confronto si fa ed è giusto farlo con quello che ci circonda e il contesto in cui si deve vivere, ed è spesso disastroso per molti di noi. Detto questo, se pure sono il primo a protestare in questi termini, rivolgere ogni tanto un pensiero al fatto che "lì fuori" la media della popolazione mondiale se la passa male, mi aiuta a ridimensionare almeno alcune cose. Poi ricomincio ad autocommiserarmi

Darby Crash

Un po' di giovamento sì, ma veramente poco. Leggendo questo forum o altri simili a volte trovo qualche situazione peggiore della mia, in un certo senso fa piacere.

Invece se vedo casi di persone che stanno peggio di me a causa di malattie, problemi fisici o povertà estrema non sento nessun giovamento ma solo pena e spavento che possa capitare pure a me.

Ci può essere un minimo giovamento leggendo o venendo a sapere di storie di solitudine, vita vuota, esperienze mancate, disoccupazione... cose del genere.

untipostrano

alla fine persone che vivono condizioni davvero disastrose sono statisticamente pochissime, per lo meno insomma nei paesi sviluppati, quindi sapere che quell'uno su 300000 sta messo parecchio peggio di me sinceramente non mi rincuora se più o meno tutti gli altri stanno meglio....

nonsense

ho imparato a farlo dopo una tremenda batosta, derivante soprattutto dall'essermi troppo isolata e troppo concentrata su di me. non mi fa stare meglio, anzi, a volte mi fa stare peggio, come certi spot televisivi che non riesco neppure più a guardare, ma credo ci si debba, almeno di tanto in tanto, guardare dal di fuori, evitando di ritenerci il centro del mondo. rendersi conto della realtà che ci circonda e che non è tutto oro quel che luccica sono per me valori aggiunti non indifferenti.

concordo anche con la seconda parte quotata. non posso migliorare quasi niente al di fuori del mio contesto. pochissimo persino nel mio... quindi, perché angustiarsi troppo estendendo il confronto con ambienti e vissuti troppo lontani dai nostri?

nonsense

hai ragione a preoccuparti di tutta questa marea di difficoltà di vario genere, anche se, all'occorrenza, si trovano aiuti per venirne fuori, magari anche solo chiedendoli qui...

Equilibrium

Si, ogni tanto.

Certo sarebbe piu appagante pensare di essere il piu sfigato dell'universo cosi da crogiolarmi nell'autocommiserazione e nel vittimismo lamentandomi per ogni cosa che non va!