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Originariamente inviata da Markos
Tutti quelli che cadono sotto le bombe angeliche....
Specialmente, ma non solo, tutti i bambini e i giovani completamente innocenti (che sono più del 50% della popolazione presente) che stanno venendo trucidati per mano sionista.....
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Uhm..TUTTI innocenti? Quindi anche miliziani e tagliagole?
Sono innocenti solo per il fatto che i kattivissimi sionisti li facciano saltare in aria?
Eppure chiunque nasca da quelle parti viene cresciuto per odiare l'ebreo, distruggere israele e per trasformarsi in terrorista, e conseguentemente, diventare un martire. Un orgoglio per la propria famiglia e per la "gloriosa resistenza islamica".
Quindi il concetto di "completamente innocente" è tuttaltro che un concetto oggettivo.
Le "angeliche bombe" sioniste potremmo definirle nulla di più che il contraltare dei razzi palestinesi, che a migliaia, quotidianamente vengono lanciati dai territori palestinesi. Potremmo definirlo anch'esso, un genocidio?
Il fantomatico genocidio palestinese da parte dei sionisti si realizza nel provocare qualche migliaio di morti su una popolazione, come viene propagandata dai propalestinesi, di "2 milioni di palestinesi rinchiusi nel territorio più densamente popolato del mondo".
Quindi anche qui qualche dubbio su questa fantomatica volontà genocida dei sionisti, viene.
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Originariamente inviata da Markos
Poi ok ci sono quelli (israeliani ma non solo...Ci sono anche nel Forum di fobia sociale) che il problema palestinese lo vorrebbero risolto con un bel genocidio (ammazziamoli tutti dal primo all'ultimo cosi becchiamo anche qualche miliziano o funzionario minore di Hamas che, dopo gli attentati terroristici, molto furbescamente è rimasto a Gaza)...
Tanto le bombe non cadono sopra la loro testa......
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Toh..hai descritto perfettamente ciò che vorrebbero fare i musulmani, e non solo i palestinesi, con israele, gli israeliani e gli ebrei.
Ed in effetti è ciò a cui inneggiano i più grandi alleati e finanziatori di Hamas e dei palestinesi, Iran in testa. Ed è quello che hanno fatto o cercato di fare gli stati arabi più o meno confinanti con israele che l'hanno aggredito sin dal 1948.
Il che, come già detto, è esattamente quello che rivendica più o meno tutto il mondo arabo.
E lo si sta vedendo in queste settimane nelle varie "pacifistisssime ed equilibratissime" manifestazioni propalestinesi che stanno attraversando le varie capitali o grandi città europee o americane, e in cui si sprecano antisemitismo e odio antiebraico oltre ad* inneggiamenti vari ad hamas, al terrorismo, alla jihad e tutto il carrozzone che unisce la pressoché maggioranza di musulmani europei e gli europei sostenitori dei palestinesi.
Per non parlare ovviamente del terrorismo e degli atti di terrorismo veri e propri, o di nuove forme di persecuzione o intimidazione.
Basti vedere le condizioni che vivono gli ebrei, soprattutto in francia.
Quindi lamentarsi del fatto che gli israeliani abbiano una certa visione lamentando quasi il fatto che su di loro non piovano bombe non saprei se definirla una provocazione, disinformazione o semplicemente idiozia.
sugli israeliani cascano le bombe da decenni. O sotto forma di razzi o di attentati.
Discorso che si potrebbe tranquillamente applicare anche agli europei/occidentali che stanno vivendo e hanno vissuto un terrorismo uguale per metodi a quello palestinese.
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Originariamente inviata da Markos
Anche Israele ha avuto le sue vittime (di cui sono inorridito) ma non tutti gli israeliani però sono d'accordo con la disumana soluzione finale che sta mettendo in pratica l"individuo" nonchè criminale di guerra citato nell'intervento precedente (che mi fa talmente schifo e orrore che non nomino più)....
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C'è un termine per descrivere tutto ciò..
Si chiama dissenso. Cio che in una democrazia è lecito. Compreso essere in disaccordo con governi o governanti.
Quindi al netto del fatto che questi israeliani sembrino affetti da sindrome di stoccolma, il fatto che esprimano dissenso verso i propri governanti o le politiche del loro stato è semplicemente espressione di democrazia.
Ossia ciò che è ben presente nella società israeliana e tra gli ebrei.
Tra i palestinesi, i popoli arabi o i musulmani invece?
Risultano movimenti o vaste associazioni di cittadini che esprimano solidarietà per gli israeliani, che prendano le distanze da hamas e dal terrorismo e siamo critici con i paesi arabi e con il mondo arabo?
A vedere le manifestazioni avvenute nei paesi arabi e in europa non sembra ci sia la benché minima traccia di dissenso dai precetti più violenti dell'islam o dal terrorismo palestinese.
D'altra parte non si ricordano nemmeno manifestazioni più o meno oceaniche di musulmani in europa, negli usa o in generale in occidente, e men che meno in medioriente dopo l'11 settembre o tutti i più gravi e sanguinari attentati islamici che hanno insanguinato l'europa negli ultimi decenni. Mai una volta. Le uniche volte che ci sia stata una parvenza di presenza nelle piazze è per lottare contro leggi laiche contro il velo e altre varie tradizioni islamiche misogine ed estremiste o per denunciare una presunta islamofobia diffusa. Cosa dovremmo dedurre da questo?
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Originariamente inviata da Markos
Per certi versi hanno molta più umanità loro di alcuni italiani qui in patria con la stella di David in testa ed il coltello fra i denti....(ovviamente virtuale...A Gaza a sputare in faccia agli odiati bambini palestinesi mica ci vanno)..
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Beh, tu preferisci umanità come questa?
https://www.ibtimes.sg/shani-louk-di...n-tattoo-71864
In effetti i sostenitori occidentali ed europei di israele si limitano ad essere solidali virtualmente.
E infatti non risulta ci siano mai state risposte violente contro il terrorismo. Ne' tantomeno persecuzioni, rappresaglie né moschee date alle fiamme negli usa, e sul territorio europeo da parte di sostenitori di israele, cittadini israeliani,ebrei o semplicemente cittadini europei dopo le decine di attentati che hanno insanguinato israele e l'europa in questi decenni.
Chi agisce, solitamente è dall'altra parte.
E infatti la tendenza a torturare, uccidere o far saltare in aria bambini o qualsiasi altra persona, di fatto guardandola negli occhi, è esattamente ciò che in certe latitudini si fa da decenni.