Jasmine

ciao a tutti..

visti i tanti commenti di esperienze vissute durante il periodo di scuola nel post di Hor, vi invito adesso a raccontare come siete cambiati DOPO i tremendi anni di scuola..

comincio io x dare il buon esempio : da bambina e ragazzina ero molto calma, pacata, silenziosissima.. vivevo nel mio mondo autistico, fatto di fantasie realistiche o anche surreali talora, al massimo molto vivace solo durante i miei momenti di gioco in solitaria, galleggiando in modo quasi disinteressato di fronte a tutto cio' che mi succedeva intorno all epoca (ps qualcuno schizoide qui..?), anche perche' soffrivo molto pure dentro casa.. come credo parecchi di voi durante il periodo della crescita.. dovevo per forza imparare ad alienarmi, in sintesi..!

ma......
come siete diventati da adulti..??

io, circa un anno dopo la maturita', iniziai a essere molto piu' infiammabile, facilmente nervosa o anche apparentemente troppo allegra, era come se in quel periodo di transizione necessitassi fortemente di recuperare anni e anni di silenzio e mancata reattivita' dinanzi a ogni stimolo offese e violenze comprese.. divenni pure molto piu' chiacchierona e capace di esprimere emozioni forti, al punto da diventare letteralmente l opposto della ragazzetta taciturna del liceo.. la prima psicologa mi disse che io ero come una specie di mina che stava per esplodere, dopo anni di quiescenza..

cosi' fu, in effetti..
ora, a 38 anni, chiaramente sono diversa da allora.. non sono piu' cosi' espansiva ed emozionale come nei miei 20-30 x intenderci..

voi..? esperienze..?

Trinacria

Io sono praticamente sempre la stessa. Sempre molto chiusa, molto introversa, sempre per i fatti miei, con difficoltà a relazionarmi con gli altri, forse leggermente meno timida perchè per forza di cose me la devo cavare da sola adesso e quindi in alcune situazioni o trovo il coraggio o trovo il coraggio.

dystopia

Anche io a scuola sempre la classica "brava ragazza", mai un problema, mai una bugia detta in famiglia, sempre tra le prime della classe, già all'epoca evidenti problemi sociali, isolamento e bullismo. Quando ho finito le superiori ho cominciato a capire che questo comportarsi da brava bambina per tutta la vita non porta a nulla, che ti perdi delle esperienze importanti semplicemente perché vuoi rendere contenti i genitori, genitori sempre assorbiti dalle loro faccende e dai loro interessi, che non prestavano neanche attenzione. Anche io sono molto alienata dalla realtà, perché devo in qualche modo cercare di sopravvivere. All'università ho conosciuto persone nuove, sono entrata in contatto con persone che erano cresciute in maniera sana, che non avevano famiglie tossiche, ho provato ad essere un po' più libera ma mi sentivo come la brutta copia degli altri. Quando passi troppi anni con persone che non stanno bene dal punto di vista mentale purtroppo ti ammali anche tu e se ne esci solo quando sei adulto oramai il male ha messo radici nel tuo cervello ed è difficile estirparlo. Al momento sono sempre una persona abbastanza calma ma in alcuni casi divento furiosa, perché mi rendo conto di non avere gli strumenti sociali necessari alla vita adulta, perché non li ho mai sviluppati quando era il momento giusto e me la prendo con la mia famiglia, perché queste cose mi sono state fatte per ignoranza e per convenienza economica. Esteriormente sono abbastanza calma ma a volte nella mia mente ci sono fiamme.

Jasmine

naturalmente a chi replichera' non faro' quote del messaggio xche' capisco qui si parli di tematiche delicate.. il proprio vissuto intendo

ansiosocronico

Anch'io sino alle medie ero un bambino/ragazzo molto chiuso, taciturno, che stava sempre sulle sue e non aveva sviluppato nessun interesse verso il mondo. Aggiungiamoci che in un anno delle medie tentarono anche di sequestrarmi insieme ad un mio amichetto (per scherzo!) alcuni ragazzi di quartiere e la frittata è fatta. Poi crescendo, ho incominciato ad aprirmi un po alla realtà ed è arrivata la prima cotta verso una ragazza che mi fu presentata e con la quale mi fidanzai e ci rimasi assieme 5 anni. Poi incominciò il periodo depressivo, all'incira dai 17 18 anni sino ad ora, con intervalli di calma apparente durati qualche anno e conseguente riapertura al mondo esterno con esperieze molto limitate. Esteriormente anch'io sembro una persona calma e pacata, ma dentro c'è un'oscurità ed un malessere che mi dà proprio la nausea, nel senso vero della parola.

Hor

Dopo la scuola non sono cambiato granché. Devo dire che un cambiamento piuttosto grande, per me, è avvenuto invece durante le superiori, tra il terzo e il quarto anno, ma visto che sarei off topic non ne parlo.
Dicevo che dopo la scuola non sono cambiato granché ma semplicemente, andando all'università, ho trovato insospettabilmente un ambiente umano consono per esprimere senza troppi problemi ciò che sono. Ovviamente non è andato tutto benissimo, continuavo a star male per tanti motivi, però le cose andavano molto meglio che durante tutta la scuola dell'obbligo. Se un cambiamento c'è stato durante l'università è stato nell'aumentare le mie capacità di vivere in modo autonomo, che in precedenza erano quasi inesistenti. Ho fatto diverse esperienze che non avrei creduto, mi sono sbloccato su molte cose.
La fine dell'università è stata una specie di trauma, visto che al tempo non avevo prospettive lavorative.
La mia storia successiva è stata una sequenza di tentativi di migliorarmi, soprattutto nell'àmbito dell'autonomia personale, e una lotta con eventi avversi che invece hanno minacciato costantemente di spingermi indietro e farmi perdere i progressi acquisiti. C'è stato un periodo bruttissimo dopo la laurea, quando sono dovuto tornare a stare dalla mia famiglia, dove nel frattempo la situazione, soprattutto tra mia madre e una delle mie sorelle, s'era fatta insostenibile, e io ho dovuto subirla; c'è stato un altro periodo difficile quando, trovato lavoro, sono praticamente scappato dalla mia famiglia per vivere da solo, periodo difficile perché non ero (né sono tuttora) pienamente autonomo sia dal punto di vista pratica che emotivo; c'è stato poi un altro brutto periodo, precedente di poco la mia iscrizione al forum, in cui ho dovuto mollare una seconda laurea a cui stavo tenendo e in cui ho avuto uno scontro molto aspro con una persona a cui tenevo molto: queste ultime due cose mi hanno spinto a isolarmi quasi totalmente rispetto alla società, fase che continua purtroppo tuttora.

Se devo riassumere, dopo la fine della scuola ho avuto un periodo, all'università, in cui mi sono integrato quasi con successo nel Mondo sociale, seguito, dopo la laurea, da una serie di tracolli che mi hanno portato all'isolamento attuale. L'unica cosa che mi salva è il lavoro.

muttley

Io dopo la scuola sono diventato disforico, cioè ho tramutato la mia tendenza alla depressione in atteggiamenti di irritabilità e nervosismo. Tuttavia non lo faccio vedere nella vita di tutti i giorni, dove vengo considerato da tutti o quasi come una persona gentile, disponibile e a modo. Solo sul forum emerge questo mio lato indisponente. Sarebbe bello riuscire a essere indisponente anche IRL invece di mascherare sempre tutto col sarcasmo e l'ironia, ma sono ancora troppo autorepresso per riuscirci.

pokorny

Per me è stato come svegliarsi dal sogno felice. Sono sempre stato lo stesso sfigato, lo ero prima e lo sono stato dopo come lo sono ora. Ma per me la scuola non è stata "tremenda", anzi era un contesto isolato, l'istituto era buono e tranquillo, professori ottimi. Invece con l'uni sono stato come gettato nell'arena, non avevo più una strada tracciata, file infinite in segreteria perché i computer ancora non erano così diffusi da permettere le funzionalità di oggi. Sempre un disastro per il parcheggio, in ritardo alle lezioni, all'uscita tornare a casa era un patema per il traffico. Bisognava farsi forza da soli e non l'ho mai avuta. Poi il militare eccetera. Per me la SSS è stata l'oasi felice dove a tutto pensava qualcun altro. Poi è tutto tramontato per sempre E questo ha slatentizzato la depressione, e tutto quello che era più o meno sopito.

Varano

dopo l'università ho avuto una crisi depressiva, penso causata da un farmaco che assumevo. ho provato a inserirmi nel mondo del lavoro ma ogni volta gettavo la spugna, ero senza speranze. mi sono licenziato dopo aver vinto un concorso pubblico e un posto indeterminato perché non reggevo lo stress, non mi ero portato dietro le benzodiazepine e anche quando uscivo la sera avevo una vita sregolata, frequentazioni strane con personaggi poco raccomandabili.
poi sono rinato grazie al lavoro, uno stage. la paga era misera, il lavoro non mi interessava ma le colleghe mi hanno fatto sentire a casa, come uno di loro.
poi ho avuto ancora alti e bassi, ma sintetizzando devo ringraziare le donne e il lavoro. anche adesso le colleghe mi aiutano, mi viziano, dagli uomini io non ho mai avuto niente.

muttley

Gli uomini sono tutti cattivi

Varano

non cattivi, però competitivi quello sì. adesso sono in amicizia con un collega giovane, per qualche giorno gli ho tenuto il muso perché pensavo si facesse x alle mie spalle.

cuginosmorfio

I miei cambiamenti sono avvenuti durante il percorso scolastico. Finire le superiori è stato un atto di liberazione totale. Ho davvero avuto modo di rinascere*, in un certo senso.

* non per forza con connotazione positiva ma piuttosto di poter finalmente agire come mi sentivo dentro.

Crepuscolo

Dopo la scuola ho iniziato ad uscire sempre meno, non ero in grado di trovarmi un lavoro e mi sono isolato sempre di più, quasi un hikikomori. Vedevo ogni tanto un paio di amici intimi ma non avevo più alcun contatto con il resto della società. Con il tempo ci sono stati piccoli miglioramenti, ho ripreso a guidare e ho iniziato il tirocinio però nonostante questo continuo a sentire un forte distacco con ciò che c'è intorno a me.

Jasmine

@Hor

mi spiace tanto per le vicende esposte.. davvero.. mi trovi senza parole e mi son dispiaciuta tantissimo nel leggere certe " rinunce " che hai dovuto accettare di fare..

Jasmine

ciao spezzata, che dire..? ho letto quello che hai scritto, mi dispiace molto.. ti ho vista partecipare anche in altri post e mi fa, debbo dirtelo, parecchio male leggere le cose che scrivi.. no, nessuno mi fraintenda : non sono contenuti fastidiosi, non intendo questo.. e' che proprio intravedo parecchio dolore, ma neanche mi sento nella posizione x dire cosa si potrebbe fare in certe situazioni di stallo.. posso solo dire che mi dispiace, mi dispiace tremendamente e basta..

CongaBlicoti_96

Beh mi sono tranquillizzata e anche di parecchio. Sono andata a vivere sola subito dopo. Ma se devo essere sincera, il periodo tra i 18 e i 22/23 sono stati piacevoli. Ero sicuramente meno disincantata rispetto ad adesso e forse un po' più ingenua. Ho sempre avuto una parte "malinconica", ma riuscivo a far emergere più il lato positivo. Poi non so cosa si è rotto. Ora sono solo molto nervosa, fredda e focalizzata su cose che 5 anni fa biasimavo.

Clover

Sono diventata più assertiva ,esprimevo di più il mio punto di vista insomma .. ma sono rimasta tranquilla ,mi faccio solo rispettare di più rispetto ai tempi dell'adolescenza.