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Vecchio 07-08-2014, 23:19   #1
Esperto
L'avatar di Heisenberg
 

Qui siamo quasi tutti giovani, un branco di novizi che si addentra nel mondo attraverso una bolla fatta di fobie e problemi vari.

Ci sono, però, utenti più grandi che hanno vissuto molte più esperienze, risolto più problemi e imparato più lezioni dalla vita.

Se fate parte di questo secondo gruppo questa è la discussione che va per voi

Condividete cosa avete imparato, consigli vari, in modo che questa discussione possa diventare un punto di riferimento per i fobici del futuro

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Vecchio 08-08-2014, 00:22   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

buona idea questo topic, stavo proprio pensando di scriverne uno simile

cosa ho imparato, bah.. forse non molto, quel poco che ho capito è che:

Non ci si deve lamentare, o si accettano le cose per quello che sono con serenità oppure si combatte per cambiarle. Lamentarsi può andare bene come valvola di sfogo, per brevi periodi e solo con determinate persone, altrimenti diventa solo un generatore di negatività.

Che del giudizio degli altri me ne importa perchè non potrebbe essere diversamente, ma più passa il tempo e meno mi influenza nelle scelte, forse non riuscirò mai a dire che me ne frego degli altri, ma comunque ho fatto dei passi avanti e credo, spero, ne farò ancora.

La vita è dura, forse non lo è per tutti, ma per molti si.. però forse vale la pena viverla..dico forse, col beneficio del dubbio..di dubbi ne ho avuti tanti, ma bisogna almeno provare a fare qualcosa

Per uscire dai castelli dorati delle fobie, bisogna fare qualcosa, anche scelte pazze, cose che non avremmo mai pensato, scelte impopolari

Se arrivi a toccare il fondo per un bel pò di tempo, impari che alla fine non hai più tanto da perdere..puoi anche rischiare..non so, è come se venisse più coraggio
-------------------------------------

p.s. consigli? l'unico che mi sento davvero di dare è che in alcune situazioni, ad es. lavoro, bisogna sempre farsi rispettare. Uno può benissimo dire "io non ne sono capace" ok, va bene, però bisogna sapere dentro di noi, che l'unica soluzione è quella e pian piano lavorarci sopra. Ci sono alcuni ambiti in cui le nostre debolezze vanno studiate e affrontate, e prima lo si capisce e meglio è, io l'ho capito un po' tardi, ma spero che i ragazzi più giovani lo capiscano prima. Poi per carità se l'indole è di essere timidi, remissivi, più o meno rimarrà quella..però intanto avremo coltivato anche un po' il carattere forte, che nella vita è moolto ma molto utile

Ultima modifica di Keith; 08-08-2014 a 12:09.
Vecchio 08-08-2014, 09:15   #3
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

io che sono over 40 forse ho imparato che successo e fallimento sono più dovuti al caso ed alla fortuna che alle nostre capacità, volontà, pregi... e chi più ne ha più ne metta. Che sia caso o destino non posso saperlo, però con gli anni si impara (un po' alla volta) ad accettare le cose come vengono...
Vecchio 08-08-2014, 17:54   #4
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

Io ho superato i 40..non so se questo mi renda più saggio..

Alcune cose che ho capito le ho già dette in precedenti discussioni, aperte da me o da altri.

Posso aggiungere alcune cose:

1) Un errore che ho fatto spesso è di mirare ad un idea astratta di normalità, con una modalità tutto o niente, ad esempio: da ragazzo, anzichè puntare a fare amicizia con persone simili a me (riservate, tranquille), ho cerctao da ragazzo di entrare nel gruppo più caciarone della classe, con esiti disastrosi.

2) Altra cosa è quella di voler prevedere troppo. spesso ingigantendo le difficoltà. Bisogna avere il coraggio di essere incoscienti e di fare il primo passo, spesso poi la soluzione delle difficoltà si scopre nel corso dell'esperienza.

3) Bisogna avere la capacità di vendersi meglio e di nascondere in alcune situazioni le proprie insicurezze. Spesso mi è capitato di dare l'impressione di essere un incapace anche in situazioni in cui ero in grado di cavarmela, solo perchè io per primo ho messo le mani avanti (questo vale soprattutto nel lavoro)

4) Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto. Paradossalmente, e contrariamente a quanto generalmente si pensa, le persone fobiche spesso pretedono di fare tutto da sole.

5) Bisogna avere il coraggio di non accontentarsi, il che implica anche credere nelle proprie capacità. Questo non è in contraddizione con l'idea di miglioramenti a piccoli passi, che ho espresso prima. Significa invece che uno pur facendo i conti con la realtà, cerca di ottenere il meglio che è possibile per lui.

6) Spesso la consapevolezza di ciò che mi mancava, mi ha fatto perdere di vista le mie qualità, trascurandole. Questo ad esempio spiega il crollo che molti (me compreso) hanno alla fine di un ciclo scolastico: a che serve studiare se la mia vita fa schifo? Serve, ma te ne rendi cotno solo dopo.


7) in Ultimo, tocca ripetere concetti già espressi ma importanti: l'immagine che abbiamo di noi dipende dall'ambiente che ci circonda.

Io avevo un compagno di scuola che veniva sfottuto come e più di me, ma ha avuto il buon senso di cercarsi un gruppo che condividesse la sua passione (il teatro). In questo gruppo teatrale ha torvato non solo nuovi amici, ma anche la sua futura moglie (inutile dire che io per paura non l'ho seguito).
Vecchio 08-08-2014, 18:46   #5
Banned
 

Qualche consiglio buttato lì...

Porre sé stessi al centro del mondo e mettere tutti dopo di sé
Accettare i propri limiti esteriori
Convincersi che l'esteriorità non è così determinante nel sesso e nelle relazioni
Dare spazio allo svago, all'eccesso e al cazzeggio finché si può
Vecchio 08-08-2014, 18:52   #6
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Io ho superato i 40..non so se questo mi renda più saggio..

Alcune cose che ho capito le ho già dette in precedenti discussioni, aperte da me o da altri.

Posso aggiungere alcune cose:

1) Un errore che ho fatto spesso è di mirare ad un idea astratta di normalità, con una modalità tutto o niente, ad esempio: da ragazzo, anzichè puntare a fare amicizia con persone simili a me (riservate, tranquille), ho cerctao da ragazzo di entrare nel gruppo più caciarone della classe, con esiti disastrosi.

2) Altra cosa è quella di voler prevedere troppo. spesso ingigantendo le difficoltà. Bisogna avere il coraggio di essere incoscienti e di fare il primo passo, spesso poi la soluzione delle difficoltà si scopre nel corso dell'esperienza.

3) Bisogna avere la capacità di vendersi meglio e di nascondere in alcune situazioni le proprie insicurezze. Spesso mi è capitato di dare l'impressione di essere un incapace anche in situazioni in cui ero in grado di cavarmela, solo perchè io per primo ho messo le mani avanti (questo vale soprattutto nel lavoro)

4) Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto. Paradossalmente, e contrariamente a quanto generalmente si pensa, le persone fobiche spesso pretedono di fare tutto da sole.

5) Bisogna avere il coraggio di non accontentarsi, il che implica anche credere nelle proprie capacità. Questo non è in contraddizione con l'idea di miglioramenti a piccoli passi, che ho espresso prima. Significa invece che uno pur facendo i conti con la realtà, cerca di ottenere il meglio che è possibile per lui.

6) Spesso la consapevolezza di ciò che mi mancava, mi ha fatto perdere di vista le mie qualità, trascurandole. Questo ad esempio spiega il crollo che molti (me compreso) hanno alla fine di un ciclo scolastico: a che serve studiare se la mia vita fa schifo? Serve, ma te ne rendi cotno solo dopo.


7) in Ultimo, tocca ripetere concetti già espressi ma importanti: l'immagine che abbiamo di noi dipende dall'ambiente che ci circonda.

Io avevo un compagno di scuola che veniva sfottuto come e più di me, ma ha avuto il buon senso di cercarsi un gruppo che condividesse la sua passione (il teatro). In questo gruppo teatrale ha torvato non solo nuovi amici, ma anche la sua futura moglie (inutile dire che io per paura non l'ho seguito).
Mi sembrano tutti ottimi consigli
Vecchio 08-08-2014, 19:45   #7
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

Aggiungo altre cose che mi sono venute in mente:

* Col tempo ho sviluppato la consapevolezza di valere, cosa che mi ha dato la capacità di resistere alla pressione negativa di chi ti valuta dall'alto in basso..

* E' importante avere degli ideali proprio per questo: la consapevolezza che al di là delle brutte figure e dello scherno tu hai degli obiettivi positivi ti consente di dare un senso alla vita e di andare avanti

* Avere degli amici "veri" è fondamentale. In realtà ne basta anche uno.

Condividere con qualcuno un pezzo di strada, ritrovare in altri le tue stesse difficoltà è ciò che fa spesso la differenza tra la teoria dei buoni consigli e la capacità di metterli in pratica (ed è il motivo per cui le discussioni via internet non hanno lo stesso impatto di un amicizia in real life)

Il rovescio della medaglia è che avere degli amici è faticoso. Nessuno lo dice, ma c'è anche una certa comodità nel non avere una vita di relazioni: ai tuoi problemi si aggiungono anche le preoccupazioni per quelli degli altri. Lo stesso dicasi per il lavoro con le sue responsabilità, ecc.
Vecchio 08-08-2014, 21:54   #8
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio

1) Un errore che ho fatto spesso è di mirare ad un idea astratta di normalità.

2) Altra cosa è quella di voler prevedere troppo. spesso ingigantendo le difficoltà.

6) Spesso la consapevolezza di ciò che mi mancava, mi ha fatto perdere di vista le mie qualità, trascurandole.
queste te le quoto

Cercare di perseguire un obiettivo di normalità ci fa perdere di vista la nostra vera essenza..e partono conflitti interni a non finire..e anche questo lo capisci dopo

mai prevedere tanto "ci pensa la vita, m'han detto così" (cit.)
Vecchio 08-08-2014, 23:04   #9
Intermedio
L'avatar di sceicco
 

consigli in ordine sparso da un recente over 30:

-non pensare in termini di tutto o niente,nero o bianco,la vita,così come le persone,è piena di sfumature...la rigidità non porta a nulla...in passato mi ergevo a giudice inflessibile dei comportamenti altrui,col risultato di allontanare le persone...

-cerca sempre di migliorarti,ma fallo in compagnia di chi senti vicino a te.in passato pensavo che il miglioramento passasse necessariamente da frequentare compagnie estroversone,discoteche,persone con cui condividevo poco o niente,poi ho trovato persone più simili a me caratterialmente,e ho fatto piccoli passi di cambiamento insieme a loro.oggi ho qualche buon amico in più e meno sensi di inferiorità rispetto a quelli che un tempo consideravo forti sol perchè più estroversi di me

-nessuno può sapere cosa è meglio per te,meglio decidere e sbagliare con la propria testa,che ricorrere ai buoni consigli altrui solo per sentirsi confortato...ascolta i consigli di tutti,ma poi decidi con la tua testa

-è bene essere cordiali e disponibili con amici e parenti,ma ogni tanto è necessario mettere dei "paletti": serve a farsi rispettare,gli altri capiranno che hai carattere,altrimenti ti metteranno i piedi in testa,e non perchè gli altri sono stronzi,ma perchè sei tu che involontariamente agevoli il comportamento altrui.

-se sei in difficoltà psicologica,non avere paura di farti aiutare,per certi problemi è necessario l'aiuto di professionisti.la mia situazione era talmente ingarbugliata che da solo non sarei riuscito a venirne a capo,anche se avessi messo tutto l'impegno di questo mondo.

-nelle relazioni a cui tieni,dì la verità in faccia a chi ti sta davanti: digli cosa ti piace di lui/lei,cosa non ti piace,perchè,chiarisci gli equivoci o i dubbi,anche se può essere faticoso....nella mia esperienza le relazioni significative si sono rafforzate parlando il linguaggio della veritá,attraverso scontri,discussioni,ma alla fine il rapporto ne è uscito rinsaldato...ovviamente ciò presuppone che dall'altra parte ci sia una persona di buon senso...
Vecchio 08-08-2014, 23:49   #10
Banned
 

Alle soglie dei 40 ecco le mie perle di saggezza...
Mi trovo su tante cose scritte dagli altri utenti per cui magari mi ripeto:

1 - Cominciare ad ascoltarsi dando credito ai propri bisogni

2 - Coltivare i propri interessi sani

3 - Evitare persone e situazioni negative o autodistruttive

4 - Vivere la giornata, non vagare con la mente nel passato o nel futuro

5 - Cercare aiuto e non scoraggiarsi se non lo sitrova subito

6 - Pregare affidandosi a Dio come lo si può concepire (per gli atei fare meditazione)

7 - Imparare a dare degli stop alle persone arroganti e invadenti (familiari per primi)

8 - Imparare a volersi bene e ad accettarsi per quello che si è

9 - Ceracre persone con interessi affini
Vecchio 08-08-2014, 23:56   #11
Esperto
L'avatar di Dedalus
 

Su XVideos et similia delle buone chiavi di ricerca sono “turns into orgy”, “in front of friend”, e “three girls”.
Fate tesoro di ciò.
Vecchio 09-08-2014, 00:01   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Su XVideos et similia delle buone chiavi di ricerca sono “turns into orgy”, “in front of friend”, e “three girls”.
Fate tesoro di ciò.
ti devono fare santo a te
Vecchio 09-08-2014, 01:36   #13
Esperto
 

Dunque più che consigli, sarebbe bene prenderli come contributi di esperienze di vita.

- Anche i peggiori rancori svaniscono con gli anni, i decenni, quindi tanto vale non arrabbiarsi affatto per alcunchè, e indirizzare le proprie energie verso mete positive.

- E' importante una profilassi propria psicologica, stare bene con la mente e con il corpo, per riuscire ad agire e a voler agire. Questo si può ottenere in molti modi: farmaci, terapia, meditazione, lettura, ma soprattutto si ottiene con tanti tentativi, sforzi per uscire dalla condizione presente, e una buona vita sociale è comunque una buona premessa per una salute mentale idonea.

- Parimenti è importante una profilassi ambientale, chi ci circonda, gli istinti da cui si è circondati, i valori\disvalori , le norme\punizioni\sanzioni(formali e informali) della società nella quale viviamo, i meta-valori(si potrebbe dire pubbliche virtù e vizi privati, ovvero i valori veri non quelli proclamati dalla società nella quale si vive) della società nella quale si vive

- Il mix tra salute ed equilibrio interiore e armonia con l'ambiente esteriore può generare tanta più felicità quanta più infelicità. Molto dipende da chi si incontra sulla strada. Insomma il 50% dipende da noi ma il 50 per cento no, inutile lamentarsi per molte cose come proprie incapacità, a volte la soluzione è andarsene(citazione di un titolo di un thread), altre volte, se non si può , la soluzione è adattarsi ai valori di dove si vive, se non si può , tocca solo rassegnarsi. Il mondo non ruota intorno a noi, la società intorno esercita una pressione ben più forte di quella che noi esercitiamo su di essa.

- Tutto ciò che qualsiasi persona possa dire non è tanto inutile, quanto incomprensibile , nel senso che il linguaggio è un mezzo imperfetto di traduzione di un vissuto emozionale, il quale a sua volta varia da persona a persona nella singola vicenda e nel singolo momento di vita. Quindi non si vuole dire che non bisogna ascoltare gli altri quanto che, anche ascoltandoli, si potrà conoscere tutto ma non si potrà mai vivere niente. La soluzione non è che una: fare esperienza, personalmente, di ciò che si vuol vivere. Per fare esperienza si intende calarsi nella situazione, imprimere un vissuto emozionale nel contesto relativo, stabilire ponti sinaptici e neuronali che consentano di ricollegare all'esperienza vissuta esperienze successive ed analoghe e le sensazioni, emozioni relative.

- Il reddito gioca un ruolo fondamentale, senza false ipocrisie, perchè costituisce il mezzo per la realizzazione delle proprie passioni, e quindi del fare esperienza. Procurarsi una buona posizione sociale, un buon reddito costituisce una buona premessa, necessaria non sufficiente, per una possibile vita sociale.
Senza reddito non vi è possibilità di sviluppo alcuno di una vita sociale decente. Questo vale in quanto per molti(la stragrande maggioranza) il danaro assume la dimensione di ''espediente simbolico'' assoluto, ovvero il mediatore simbolico universale tra la produzione di valore e la classificazione del valore stesso. Molto spesso, anzi ''de facto'', nella società attuale ad ogni persona viene assegnato un valore in base al suo status, reddito, etc.E' una base importante per avere una vita sociale con più presenze intorno a se medesimi, o come mezzo per cercare le persone a sè congeniali.

- Per le amicizie tanto quanto la coppia, stare con le persone che fanno stare bene, non cercare di stare con le persone che altri dicono essere in un modo o nell'altro, seguire le proprie sensazioni, non i giudizi altrui.

- In generale imparare a decodificare il comportamento umano significa non ascoltare le parole, ma imparare a guardare il comportamento del corpo. Il 90% del linguaggio passa tramite tale mezzo. Quando si sarà capito ciò, si avrà un mezzo importante per discernere le persone a noi più congeniali

- Si impara tanto dalle umiliazioni quanto dai successi. Dalle umiliazioni, quando sono tanti, si impara a trarne forza, le si inserisce nel quadro del possibile, si impara ad accettare la possibilità che esse accadano, ci si indurisce tanto che la famosa ''scorza''(che deriva dall'esperienza) fa sì che poi umiliazioni successive analoghe vengano del tutto ignorate o catalogate in modo minore(schema mentale che partendo da un pensiero differente permette la riduzione della sensazione di sofferenza) dai successi si impara che sono soggetti ai rovesci della sorte e quindi a gioire contenutamente ma tenendo gli occhi ben aperti.

- Qualsiasi esperienza venga fatta, è comunque soggettiva. Qualsiasi cosa si impari è comunque soggettiva. E' importante mettere a confronto tutto ciò con le altre soggettività, questo è ciò che viene chiamato condivisione. Tanto più importante è la condivisione quando è emozionale, non solo concettuale.

- Infine, nella vita di coppia, il compromesso è fondamentale, il venirsi incontro l'andare oltre, il chiedere aiuto. Chiunque metta se stesso sopra o sotto la coppia determinerà un rapporto squilibrato. Fare coppia significa formare un gruppo, significa che non si è più un individuo, è come un gruppo simbiotico.
E' un duro lavoro che presuppone maturità, responsabilità, umiltà.
Vecchio 09-08-2014, 01:48   #14
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Consigli di vita? Bah non infilate le dita nella presa della corrente e nemmeno nel naso (quando siete in pubblico).

Per il resto provate ad andare contro i vostri limiti, ma non come se andaste a 250 all'ora in paese, ma un passetto alla volta, esponendovi pian piano alle situazioni di cui avete paura o che vi mettono a disagio.
A fare così qualcosa ho ottenuto nella vita....

Ultima modifica di Pablo's way; 09-08-2014 a 01:54.
Vecchio 09-08-2014, 01:54   #15
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Ah dimenticavo, se vi capita di incontrare una di quelle vi fanno ribollire il sangue nelle vene, di quelle che ci stareste abbracciati per ore, che stareste ad ascoltare a giornate, di quelle che a pensarle non ne avete mai abbastanza, beh non fate i cazzoni, fateglielo sapere in qualche modo, scrivetegli una letterina se vi si secca la gola, ma giocatevela, magari è il vostro momento..............
Vecchio 09-08-2014, 02:07   #16
Banned
 

Vecchio 09-08-2014, 09:38   #17
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Su XVideos et similia delle buone chiavi di ricerca sono “turns into orgy”, “in front of friend”, e “three girls”.
Fate tesoro di ciò.
Non mi accodo alla discussione perché non ho imparato niente dalla vita (o forse qualcosa sì, ma troppo poco e male per essere in qualche modo credibile) ma sottoscrivo parecchio questo post
Vecchio 09-08-2014, 10:02   #18
Esperto
L'avatar di Alex2
 

avere amici similari penso sia fondamentale forse anche piu' che avere un partner, almeno per l'utente medio di questo forum, dopo i 30 anni si incontrano, almeno nel mio caso, persone piu' mature e quindi si punta di piu' alla qualita' del rapporto molto diverso quindi dalla orribile superficialita' nei rapporti dei ventenni, la paura degli altri non sparisce ma tende a ridursi progressivamente
Vecchio 09-08-2014, 10:04   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Alex2 Visualizza il messaggio
avere amici similari penso sia fondamentale forse anche piu' che avere un partner, almeno per l'utente medio di questo forum, dopo i 30 anni si incontrano, almeno nel mio caso, persone piu' mature e quindi si punta di piu' alla qualita' del rapporto molto diverso quindi dalla orribile superficialita' nei rapporti dei ventenni, la paura degli altri non sparisce ma tende a ridursi progressivamente
considero l'adolescenza come una malattia più o meno , e quando dopo una lunga e prolungata adolescenza mi sono reso conto di esserne fuori ho tratto un respiro di sollievo
Vecchio 09-08-2014, 11:13   #20
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg Visualizza il messaggio
Condividete cosa avete imparato
Ho imparato che non c'è limite all'ambiguità femminile: l'unico segnale inequivocabile d'interesse sentimentale & sessuale è il rapporto sessuale stesso, per qualunque altro comportamento c'è il rischio concreto di sentirsi dire «Ma io lo faccio anche con gli amici [nel senso di "soloamici"]»

Ultima modifica di barclay; 09-08-2014 a 11:18.
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