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21-03-2015, 10:59
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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Facciamoci seghe mentali inutili, parte uno.
Stasera ho un compleanno di un'amica che conosco bene...il problema è che conosco solo lei ci sarà un'altra ventina di persone che fanno parte del suo gruppo di amici con cui esce sempre, sta sempre... insomma tutti super affiatati.
Io questa gente la conosco solo perchè ci ho parlato una volta al compleanno di questa ragazza l'anno scorso (gli stalkeraggi delle foto su facebook non contano vero? xD) ... è da ieri sera che mi mangio le mani per la preoccupazione, perchè mi vedo già al mio posticino zitta che mangio tutta ritirata
Eppure loro sono persone che mi piacciono perchè sono NERD! Parlano di fumetti, di giochi online, di maratone di film...cioè sono la gente adatta a me *O* anzi segretamente sono diversi anni che mi piacerebbe entrare nel loro gruppo ma non saprei proprio come fare.
Ho ancora dodici ore per angosciarmi, bene
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21-03-2015, 11:02
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Generalmente le persone che hanno rapporti sociali in maniera disinvolta gradiscono la presenza di una nuova persona che vuole interagire con loro.
I modi per sfuggire all'autoisolamento possono essere:
1. Chiedi ai presenti i loro nomi, l'età, insomma informazioni basilari direttamente;
2. Chiedi alla tua amica di presentarti qualcuno, e ottieni le stesse informazioni basilari.
Fatto ciò, approfondisci la conoscenza, cercando di capire se il comportamento generale della specifica persona con cui parli ti è gradito.
Fatto ciò, puoi provare a parlare di interessi vari [e già sei un pezzo avanti].
Ricorda di farti avanti! Gli altri non sanno che tu non conosci nessuno e non possono empatizzare.
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21-03-2015, 11:06
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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La tua ultima frase mi ha fatto riflettere. In effetti non ci avevo pensato.
Ricordo che l'anno scorso ero con una mia amica e conoscevo solo lei e la festeggiata. A cena ce ne siamo state per i cavoli nostri infatti xD eravamo sedute vicino alla festeggiata, quindi al limite parlavamo con lei.
Poi dopo cena si è tipo formato il circolino maschi e circolino femmine e lì è stato molto tranquillo...
Penso anche a: dove mi siedo? Accanto alla festeggiata? Spero che sia lei a dirmelo , comprendendo un po' la situazione...
Se fossero stati in 5-6 persone mi sarei fatta meno problemi, ma cosi sono troppi ...
@Architeuthis: nono che ci vado è deciso
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21-03-2015, 11:17
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Prova a parlare di un manga che piace alla maggior parte di loro
Con un interesse in comune si parte con il piede giusto
A proposito una cosa importante: è questione di logistica.
Dove ti siedi è importante. Cerca di non rimanere ai lati del tavolo, perché più il tavolo è lungo e più si verrà esclusi dalla conversazione.
Preferibilmente vicino alla persona che parla di più o nei dintorni (non più di due posti di distanza).
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Ultima modifica di Weltschmerz; 21-03-2015 a 11:20.
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21-03-2015, 12:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: fuori Cagliari
Messaggi: 632
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Ho una domanda, tu conosci bene lei, ma lei conosce te? Come ha detto Fluviale potresti chiederle di aiutarti e di fare da tramite per conoscere qualcuno degli altri.
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21-03-2015, 13:09
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 85
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Per esperienza ho imparato che i gruppi "super-affiatati" non hanno alcun interesse ad integrarti.
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21-03-2015, 13:25
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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Quote:
Originariamente inviata da Vargtar90
Ho una domanda, tu conosci bene lei, ma lei conosce te? Come ha detto Fluviale potresti chiederle di aiutarti e di fare da tramite per conoscere qualcuno degli altri.
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Ma si, è una che mette parecchio a suo agio e coinvolge...
Già Tapion, purtroppo è sempre così.
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21-03-2015, 14:25
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da Kaname92
Facciamoci seghe mentali inutili, parte uno.
Stasera ho un compleanno di un'amica che conosco bene...il problema è che conosco solo lei ci sarà un'altra ventina di persone che fanno parte del suo gruppo di amici con cui esce sempre, sta sempre... insomma tutti super affiatati.
Io questa gente la conosco solo perchè ci ho parlato una volta al compleanno di questa ragazza l'anno scorso (gli stalkeraggi delle foto su facebook non contano vero? xD) ... è da ieri sera che mi mangio le mani per la preoccupazione, perchè mi vedo già al mio posticino zitta che mangio tutta ritirata
Eppure loro sono persone che mi piacciono perchè sono NERD! Parlano di fumetti, di giochi online, di maratone di film...cioè sono la gente adatta a me *O* anzi segretamente sono diversi anni che mi piacerebbe entrare nel loro gruppo ma non saprei proprio come fare.
Ho ancora dodici ore per angosciarmi, bene
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Non voglio angosciarti, ma mi è successo giusto venerdì scorso. Doveva arrivare anche gente che conoscevo, ma è arrivata più tardi e mi sono trovato "solo" per due orette buone.
Di buono c'è stato che hanno distribuito gli starlight (sai i braccialetti luminosi), così nel locale dove si faceva l'aperitivo riuscivo a capire chi era amico del festeggiato, e quindi attaccare bottone.
Di contro, stavo passando una di quelle fasi down terribili e mi sentivo regredito di almeno 10 anni nelle mie capacità estroverse, così ero impacciato ed esitante tutte le volte che pensavo di attaccare bottone con qualcuno per chiedergli/le come conoscesse Manuel (il festeggiato).
La maggior parte delle discussioni comunque è filata bene e per un momento mi sono sentito non dico inserito, ma per lo meno non a disagio.
Poi sono arrivati i miei amici, e paradossalmente è lì che ho iniziato a sentirmi peggio. Vederli così estroversi, così in grado di integrarsi, così accettati dagli altri (e soprattutto dalle altre), mi ha pesato. Probabilmente molto ha contribuito il mio continuo ripensare a come ero giusto qualche mese fa, dove avrei tenuto banco come e più di loro; in effetti, riflettendoci, se davvero avessi vissuto la stessa scena 10 anni fa o più non mi sarei crucciato, perché ero consapevole che il mio livello di abilità sociale era inferiore alla media.
Invece, venerdì scorso... mamma mia.
Ad un certo punto sono andato in bagno a chiudermi, avevo la sensazione di poter avere un attacco di panico da un momento all'altro.
La serata poi si è spostata in discoteca, e io ho ritenuto opportuno salutare e andarmene a casa, per dormirci su.
Sono stato molto, molto male.
Ma sai che ti dico? Ora sono qui e posso raccontartelo. Lo rifarei, anche 100 volte.
Ho saputo mettermi alla prova, sapendo di stare particolarmente peggio del solito, ho saputo sforzarmi, e ho saputo defilarmi quando lo sforzo stava raggiungendo il mio massimo sostenibile. Per fortuna quel periodo bruttissimo sembra svanito, e quindi adesso credo di esser tornato ai miei consueti livelli di socialità. Ma se anche così non fosse, continuerei a uscire, a buttarmi nella mischia.
Perché sono questi eventi che ti fanno crescere. E' quando stai così male che torni a casa e dici "cazzo, ho fatto davvero una cosa incredibile".
Sono 12 anni che continuo a fare cose simili, a buttarmi nella gente, a mettermi alla prova, e non si può dire che non si siano visti risultati.
Quindi, ti consiglio di buttarti, e ti consiglio di sforzare a interagire con quante più persone ti riesce. Ascolta intanto il tuo corpo, e se corri il rischio di avere attacchi di panico, appunto hai sempre la possibilità di isolarti per un momento col cellulare.
Se poi avessi la confidenza con la festeggiata per riuscire a parlare dei tuoi timori, sarebbe il top, io non ce l'avevo. Ma in altri contesti l'ho fatto e mi è stato d'aiuto, perché ho potuto attuare dei comportamenti che altrimenti sarebbero stati inspiegabili (ad esempio salutare tutti a metà serata con qualche scusa).
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21-03-2015, 14:29
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da Tapion
Per esperienza ho imparato che i gruppi "super-affiatati" non hanno alcun interesse ad integrarti.
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Il problema non è tanto l'interesse. Il problema è che la maggior parte delle persone è timida. Magari non quanto noi su FS, però abbastanza timida da preferire il parlare con persone che conosce, piuttosto che con persone che non conosce.
Il paradosso del sociofobico l'ho spiegato diverse volte: per riuscire a socializzare, noialtri siamo tenuti a fare sforzi che la gente normale tendenzialmente schiva. Quindi, siamo costretti ad andare OLTRE la normale (non patologica) introversione, e acquisire estroversione. Siamo costretti ad andare OLTRE la normale (non patologica) timidezza, ed acquisire una sicurezza che persone normalissime non hanno.
E tutto questo, senza snaturarsi, senza rifiutare la propria identità timida e/o introversa. Sviluppare delle capacità non nostre, per poterle usare al fine di rompere il circolo vizioso dell'isolamento, e poi scegliere di non usarle quando questo circolo si sarà rotto.
Insomma, è un casino, lo so. Ma fidatevi se vi dico che ne vale la pena, son 12 anni che faccio così.
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21-03-2015, 14:45
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: zona cagliari
Messaggi: 1,482
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vacci senza problemi,capisco che magari la tua timidezza ti fa preoccupare,perche' li conosci poco e pensi di non aprir bocca,ti do un consiglio sembrerebbe una castroneria ma non lo e', e stato detto anche da studiosi esperti sulla timidezza prima di andare fatti un bicchierino di whisky o acqua vite,dico senza esagerare,ti toglie la tensione,ti rilassa e ti disinibisce,se magari sei una persona contratta in situazioni dove c'e troppa gente che conosci poco
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21-03-2015, 14:55
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Poi sono arrivati i miei amici, e paradossalmente è lì che ho iniziato a sentirmi peggio. Vederli così estroversi, così in grado di integrarsi, così accettati dagli altri (e soprattutto dalle altre), mi ha pesato.
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Guarda questa è una cosa che è sempre capitata anche a me. La presenza di amiche mi ha sempre rassicurato, ma spesso e volentieri sono stata anche inibita dalla loro presenza.
A volte ero più socievole quando non conoscevo nessuno, che quando ero con la mia amica storica super estroversa.
Non è tanto il fatto che li conosca poco, quando il fatto che sono tante persone...con le ragazze l'anno scorso avevo passato una serata molto piacevole, erano molto alla mano. Anzi ce n'era anche una timidissima che stava appiccicata al fidanzato e si vergognava a venire a parlare con noi, nonostante facesse parte del gruppo.
Spero solo che non mi prenda il mutismo che mi viene quando ho piu di cinque persone davanti!
@Sardinia: io per esperienza ti dico che l'alcool non fa nulla se non sei nel "mood" giusto
Ricordo serate , quando ero più piccola, in cui avevo bevuto così per sciogliermi un po' ma ero stata comunque zitta tutto il tempo (perchè magari ero preoccupata, o non avevo voglia di uscire), e altre in cui avevo bevuto un po' così per fare e ero stata molto bene.
Inoltre guido, quindi anche volendo...
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21-03-2015, 15:28
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#12
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: zona cagliari
Messaggi: 1,482
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@Sardinia: io per esperienza ti dico che l'alcool non fa nulla se non sei nel "mood" giusto
Ricordo serate , quando ero più piccola, in cui avevo bevuto così per sciogliermi un po' ma ero stata comunque zitta tutto il tempo (perchè magari ero preoccupata, o non avevo voglia di uscire), e altre in cui avevo bevuto un po' così per fare e ero stata molto bene.
Inoltre guido, quindi anche volendo... [/QUOTE]
brava amica se devi guidare fai bene,ma il mio consiglio non era dirti di bere senza limiti,non freintendermi,non sarebbe un gran consiglio questo,era solo di gustare un goccio per toglierti la tensione,ma senza eccessi poi certo per molti sembrebbe un consiglio EXTREME anche questo!ma SARDINIA C'E NE UNO COME ME NON C'E NESSUNO!
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21-03-2015, 15:41
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da Kaname92
A volte ero più socievole quando non conoscevo nessuno, che quando ero con la mia amica storica super estroversa.
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succede tantissime volte anche a me, in maniera differente a seconda delle persone.
Mi sono fatto l'idea che risulta difficile emanciparci dall'idea dell'idea che gli altri si sono fatti di noi (ho usato la parola "idea" tre volte in una frase, come scrittore faccio pena ).
Cioé, noi, a ragione o torto, crediamo che gli altri ci vedano in un tal modo, e consciamente o inconsciamente cerchiamo di conformarci a questo modo, immagino per non creare imbarazzi.
Con persone che mi ritenevano superestroverso infatti mi sono scoperto superestroverso; con altri che mi ritenevano superintelligente e supercolto, idem; con quelli che mi vedono come stordito e con la testa fra le nuvole, mi trovo a comportarmi che neanche se avessi fumato un cannone... ecc.
Ci stavo pensando proprio in questi giorni. L'altro giorno ricordavo di quando avevo appena avuto una delle mie epifanie, conseguente alla lettura di un libro.
In quel periodo ricordo che discutevo coi colleghi di allora, e non avevo alcun imbarazzo a contraddirli anche se ero consapevole che le mie idee erano in assoluta minoranza e totalmente impopolari. Ma mi sentivo così figo! In quel momento non mi importava di "sorprendere" i miei colleghi mostrando loro un lato di me che non conoscevano, anzi. E se mi vedevano cambiato e facevano battute, questo non mi demoralizzava; anzi, ci provavo ancora più gusto a stupirli.
Credo quindi che la chiave sia essenzialmente: fottersene di come ci vedono gli altri.
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21-03-2015, 15:45
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Mi sono fatto l'idea che risulta difficile emanciparci dall'idea dell'idea che gli altri si sono fatti di noi
Cioé, noi, a ragione o torto, crediamo che gli altri ci vedano in un tal modo, e consciamente o inconsciamente cerchiamo di conformarci a questo modo, immagino per non creare imbarazzi.
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Non l'avrei saputo spiegare meglio di così
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21-03-2015, 15:48
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
succede tantissime volte anche a me, in maniera differente a seconda delle persone.
Mi sono fatto l'idea che risulta difficile emanciparci dall'idea dell'idea che gli altri si sono fatti di noi (ho usato la parola "idea" tre volte in una frase, come scrittore faccio pena ).
Cioé, noi, a ragione o torto, crediamo che gli altri ci vedano in un tal modo, e consciamente o inconsciamente cerchiamo di conformarci a questo modo, immagino per non creare imbarazzi.
Con persone che mi ritenevano superestroverso infatti mi sono scoperto superestroverso; con altri che mi ritenevano superintelligente e supercolto, idem; con quelli che mi vedono come stordito e con la testa fra le nuvole, mi trovo a comportarmi che neanche se avessi fumato un cannone... ecc.
[/IMG]
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E' incredibilmente vero.
Nella mia pre-adolescenza, conta, mettere gli occhiali è stata una svolta decisiva: la mia immagine a scuola è cambiata radicalmente (anche per un intimidimento, devo dire, ma non solo), da ribelle a ragazzo "bravo" e studioso (considerando anche che ho dovuto smettere di giocare alla lotta, che era tra le mie attività preferite). E io mi sono conformato pienamente alla nuova identità sociale.
A pensarci, sorprende come dettagli in sostanza poco significativi producano conseguenze rilevanti.
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21-03-2015, 16:00
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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Quote:
Originariamente inviata da sardinia
brava amica se devi guidare fai bene,ma il mio consiglio non era dirti di bere senza limiti,non freintendermi,non sarebbe un gran consiglio questo,era solo di gustare un goccio per toglierti la tensione,ma senza eccessi poi certo per molti sembrebbe un consiglio EXTREME anche questo!ma SARDINIA C'E NE UNO COME ME NON C'E NESSUNO!
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Tranqui avevo capito perfettamente cosa intendevi !
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21-03-2015, 16:01
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 992
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Io un paio di volte sono persino andato a compleanni di persone che non avevo mai visto (in pratica tali persone avevano chiesto ad alcuni loro amici di portare conoscenti-amici, ed ecco perché ero capitato lì).
Ovviamente l'ansia era forte, ma mi sono sempre divertito discretamente (adesso accusatemi pure di essere un "normalone" ).
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21-03-2015, 18:19
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#18
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Principiante
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 34
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Io le volte che mi son buttata in queste situazioni poi ci ho solo sofferto. A capodanno ad esempio, conoscevo solo una persona e son rimasta lì in disparte tutto il tempo e non vedevo l'ora di poter scappare
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21-03-2015, 18:23
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 817
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Il consiglio che posso darti è: non pensarci
Se ti metti a pensare prima al compleanno ti verrà solo ansia, quando sarai sul posto cerca di parlare con gli altri ed a divertirti
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21-03-2015, 18:31
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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È l'occasione perfetta! Mettiti a parlare con loro di queste cose e nei giorni prossimi fai presente alla tua amica che i suoi amici sono veramente simpatici e che ti dispiace non avere un gruppo come quello....
fai in modo che ti re-inviti ad uscire con loro
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