Oggi è il compleanno della fidanzata di mio fratello e oggi pomeriggio mio fratello ha invitato me e mia madre (mia sorella no perché hanno litigato) in tarda serata a recarsi a casa loro per mangiare la torta (torta che deve acquistare mia madre perché lui non è riuscito a procurarsela in tempo).
Così su due piedi gli ho lasciato intendere un ni ma ora è diventato un no.
Praticamente loro passano la serata da soli in casa a mangiare (no pizza, no cinese ma penso roba cucinata da lui probabilmente) specifico che sono soli perché se c'erano amici loro il no diventava un assolutamente no.
Il problema sostanzialmente è che io mi sento come un imbucato, ho bisogno dei miei tempi per "sciogliere il ghiaccio", ho un "climax" da rispettare non posso semplicemente recarmi ad una festa per mangiare la torta perché lo trovo illogico, è un gesto sterile, una convenzione sociale che non trova la mia approvazione.
Per questo motivo l'ho richiamato e gli ho detto che non ci andavo, gli ho detto che bisogna fare un'altra sera in cui si cena tutti insieme dal principio.
Non mi improta se a casa sua o a casa di mia madre, non mi importa se fuori al ristorante ma io ho la necessità che una serata insieme con i parenti più stretti bisogna che incominci dall'inizio.
Per me è sempre stato così come a natale, ai matrimoni, ecc.
Ma lui insisteva con sta storia della sorpresa ma perché per festeggiare il compleanno ha invitato gli amici a cena fuori un altro giorno se voleva fare la sorpresa proprio oggi?
È così anche per voi o con la famiglia preferite i mordi e fuggi?