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Originariamente inviata da Winston_Smith
Se tu ne avessi studiati di più/meglio, sapresti che certe tendenze di fondo possono sopravvivere e rimanere pericolose nella sostanza anche se dal punto di vista formale sono scomparse e hanno cambiato nome.
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Ma il punto non è nemmeno questo.
E' noto fin dai tempi degli antichi greci che le forme di governo tendono a cambiare ciclicamente. Nella dottrina dell'anaciclosi sviluppata da Polibio si cerca addirittura di tracciare un vero e proprio schema ciclico (che ovviamente non corrisponde per forza alla verità, ma quantomeno da uno schema). Per farla breve, anche le democrazie e le istituzioni più solide vanno incontro a un processo di corruzione e logoramento che porta inevitabilmente all'ascesa di una qualche forma di tirannide o oligarchia. E questo processo ha investito anche giganti come l'impero romano, l'unione sovietica, e tantisimi grandi imperi. Quando la corruzione di chi ha tutto questo potere è troppa o semplicemente c'è qualcuno che non è capace di gestire le cose, si cambia.
Nessuno Stato è per sempre.
Certe ideologie sono connaturate all'essere umano. La pretesa di essere superiori agli altri, di voler prevaricare è ben presente negli umani del XXI secolo, come lo era migliaia di anni fa.
E questo vale per le democratiche repubbliche così come per i regimi autoritari. Pensiamo anche alla Corea del Nord, attualmente sono al terzo Kim, ma prima o poi, anche lui morirà, prima o poi verrà al potere qualcuno che non è capace di gestire le cose. Prima o poi, ci sarà per forza qualcuno che, pur potendo vantare degli antenati importanti, non sarà visto con lo stesso rispetto. Gli stati e le istituzioni hanno anche loro un ciclo di vita. E forse, se questo può consolarti, la Repubblica italiana in cui viviamo è alquanto giovane (solo 79 anni), dubito che la vedremo trasformarsi in qualcos'altro nel nostro ciclo di vita.
Per parlare della morte, non so cosa vorrei. Non mi importa, dubito che ci sarà qualcuno che si ricorderà di me quando morirò. I miei familiari saranno morti da tanto, non avrò avuto mogli nè figli, non avrò amicizie. Probabilmente, quando sarò pensionato e deceduto, rimarrò chiuso per anni nel mio appartamento, prima o poi il fetore del mio cadavere in decomposizione indurrà qualcuno a chiamare le forze dell'ordine e a quel punto non so cosa ne verrà fatto del mio corpo. Non importa davvero. Sono problemi che chi come me se ne va leggero da questo mondo non deve porsi.
Non ho religioni a cui sono legato nè niente. Del ricordo che gli altri possono avere di me, mi importa poco. Quello che forse vorrei, sarebbe mantenere la coscienza, ma pare non sarà possibile.