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24-01-2016, 12:13
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#41
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,307
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Sera.
Con "quando qualcuno vi scopre" intendo dire quando qualcuno, dicendovi qualcosa su di voi, vi fa capire che ha compreso qualcosa della vostra personalità che voi tendete a nascondere. O vi fa capire come apparite in realtà (cioè in un modo in cui non vorreste apparire, un modo che fa trasparire il vostro lato nascosto/triste/fobico/ecc...). O peggio vi fa realizzare qualcosa di voi stessi che non avevate capito. Non qualcosa di bello.
Io personalmente mi sento ferita.
Mi prendo paura e "scappo".
Mi sento rabbiosa.
Mi sento scoperta.
Mi sento "non accettata" per quello che sono e che mostro.
Tendo a chiudermi ancora di più...
Tu scalfisci la mia barricata di legno? Io tiro su un muro di cemento.
E mi sono resa conto che questo mio avere paura di chi mi comprende (che poi è come avere paura di me stessa), ha rappresentato spesso la fine dei miei rapporti con chi, probabilmente, voleva solo aiutarmi ad aprirmi, a sconfiggere qualche problema.
Credo che evitanti o chiunque con forti blocchi mi possa capire.
È solo che... non è l'atteggiamento giusto da avere questo, no? Per quanto automatico sia, probabilmente è il modo migliore per finire a rimanere sempre da soli.
Ditemi cosa ne pensate, perché io non so cosa pensare di me stessa.
So solo che se non riuscirò a cambiare atteggiamento la mia vita non comincerà mai veramente.
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quando accade vado in paranoia
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24-01-2016, 12:28
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#42
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Cogliendo lo spunto di Feeanor, mi è venuto da riflettere sul rapporto con mia madre.
Credo che negli ultimi anni io mi sia progressivamente scoperto sempre di più, non nascondendo le mie debolezze come facevo prima. Per esempio, se sto per uscire per una cena (evento per me molto stressante) nelle ore precedenti le spiego tutte le mie ansie, quello che temo che succeda, se temo che qualcuno mi chieda un passaggio in macchina ecc.
A volte con ironia cerco di drammatizzare le mie paure, ma è un modo per parlarne.
Questo avvicinamento è avvenuto perché con gli anni, vivendo a casa, è diventato sempre più inutile raccontarsela. Mi vede tutti i giorni e parliamo di tutto, sarebbe ridicolo che quando il discorso verte su di me io tenti di mostrarmi sicuro di me quando non lo sono.
La cosa positiva è che ho una valvola di sfogo quando ho bisogno di decidere come agire. C'è comunicabilità, se ho ansia per una cosa glielo posso dire e posso anche decidere di evitare quella cosa senza dovermene vergognare almeno tra le mura di casa. A volte mi aiuta pure a inventare le scuse per evitare .
Insomma mi sono convinto che avere un famigliare con cui comunicare è importante.
Unica cosa di cui non riesco a parlarle è il tema delle relazioni, quello proprio rimane sotto silenzio totale. E' ancora possibile che lei pensi che in qualche lontano periodo all'epoca dell'università, quando non vivevo a casa, io abbia avuto qualche esperienza. In ogni caso è palese che prima o poi anche questo muro di cartone cadrà.
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24-01-2016, 13:04
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#43
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
La cosa positiva è che ho una valvola di sfogo quando ho bisogno di decidere come agire. C'è comunicabilità, se ho ansia per una cosa glielo posso dire e posso anche decidere di evitare quella cosa senza dovermene vergognare almeno tra le mura di casa. A volte mi aiuta pure a inventare le scuse per evitare .
Insomma mi sono convinto che avere un famigliare con cui comunicare è importante.
Unica cosa di cui non riesco a parlarle è il tema delle relazioni, quello proprio rimane sotto silenzio totale. E' ancora possibile che lei pensi che in qualche lontano periodo all'epoca dell'università, quando non vivevo a casa, io abbia avuto qualche esperienza. In ogni caso è palese che prima o poi anche questo muro di cartone cadrà.
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Mi sa che siamo fratelli e non lo sapevamo
Comunque mi ritrovo in tutte quello che hai scritto. In questi anni ho lasciato che mia madre mi "scoprisse" su molte cose e tanti aspetti della mia personalità.
Ciò che mi ha aiutato di più e oggi mi dà più soddisfazione, forza e tutto il resto è che, in seguito a questo mio progressivo espormi, da lei non ho quasi mai percepito un giudizio negativo, anzi spesso ho percepito una accettazione quasi completa del mio essere. In questo ho capito di essere fortunato, perchè l'investimento di fiducia iniziale nell'espormi è stato ripagato e alla grande.
Poi, partendo da quello accaduto con mia madre, cerco anche di capire come espormi e "farmi scoprire" dagli altri. Almeno ho una base di partenza.
Ora con lei riesco a parlare di quasi tutto quello che riguarda l'ambito universitario e amicale (ed un è grosso SOLLIEVO parlare con lei di ipotesi lavorative future, se avessi dovuto pensarci da solo sarebbe stato angosciante). Ovviamente l'ambito delle relazioni rimane un tabù, ma mi ci sto sforzando
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24-01-2016, 13:19
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#44
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da feaanor
...
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Che dire, quoto tutto.
E' un grosso sollievo poter parlare con un parente delle difficoltà che abbiamo, questo anche perché i nostri problemi sono particolari: riguardano la socialità e il giudizio altrui, e toccano cose che per gli altri sono facili, quindi negli anni ci siamo abituati a non confidarli a nessuno (come puoi confidare ai tuoi conoscenti che hai paura ad uscire con loro? come puoi confidare che hai paura a rispondere al telefono?).
In questo periodo in cui ho sofferto molto per la mancanza di lavoro, poter dire a qualcuno che stavo diventando nervoso, frustrato, che mi sentivo inutile, che avevo paura di non saper fare nulla, è stato importante almeno come sfogo.
Quote:
Originariamente inviata da feaanor
Poi, partendo da quello accaduto con mia madre, cerco anche di capire come espormi e "farmi scoprire" dagli altri. Almeno ho una base di partenza.
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Esatto. A me in questo ha aiutato molto anche il forum. Mi sento più libero di parlare di me stesso agli altri, senza scoprire tutto ovviamente, però ho un atteggiamento diverso e più spontaneo. Non mi do più "un tono" come prima, facendo finta di essere sicuro di me, adesso se una cosa mi mette timidezza o ansia cerco di dirlo, almeno agli amici.
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24-01-2016, 15:03
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#45
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 91
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Più o meno ho la stessa reazione che hai tu, ti capisco perfettamente.
Sul momento arrossisco e non faccio altro che confermare tutto. Successivamente cerco di evitare chi mi ha scoperto, potrei addirittura provare rabbia nei suoi confronti.
Anche io mi rendo conto che a volte ho perso delle belle persone che forse volevano solo aiutarmi, ma la fobia purtroppo è stata più forte di tutto.
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
È solo che... non è l'atteggiamento giusto da avere questo, no? Per quanto automatico sia, probabilmente è il modo migliore per finire a rimanere sempre da soli.
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Esatto, non è proprio l'atteggiamento giusto. Dovremmo cercare di ragionare in un altro modo...non vergognarci di noi stessi ed avere la forza di aprirci e farci aiutare da coloro ai quali interessiamo nonostante tutto, perchè quando sarà troppo tardi e nessuno si interesserà più a noi, allora non faremo più in tempo. Ci sono persone splendide che ci accetterebbero volentieri se solo dessimo loro la possibilità di avvicinarsi a noi. Questa consapevolezza mi distrugge ancora di più!
Il problema è che la fobia (o i blocchi come vogliamo chiamarli) non è semplice timidezza, non sente ragioni e non si batte facilmente nonostante tutti i ragionamenti che uno può fare...
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Ultima modifica di timido87; 24-01-2016 a 15:47.
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24-01-2016, 16:32
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#46
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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nel caso in cui è un aspetto di cui sono a conoscenza la cosa mi lascia abbastanza indifferente perchè do per scontato che prima o poi avvenga la 'scoperta'. Certo se avviene appena conosciuta una persona rimango un attimo stupito e penso che il tipo / la tipa è perspicace.
Se è un aspetto a cui non avevo pensato, mi chiudo, quando sono solo ci rifletto. Se la persona non riprende l'argomento va bene così, se lo riprende cercherei di mettere un confine oltre il quale non andare. Se non gli va bene, rispondo con il mutismo (metaforico).
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24-01-2016, 22:03
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#47
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Banned
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 200
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Io personalmente mi sento ferita.
Mi prendo paura e "scappo".
Mi sento rabbiosa.
Mi sento scoperta.
Mi sento "non accettata" per quello che sono e che mostro.
Tendo a chiudermi ancora di più...
Tu scalfisci la mia barricata di legno? Io tiro su un muro di cemento.
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A volte vorrei solo che non esistessero questi muri e che le cose non ci sembrassero così difficili.
Forse dovremmo imparare a fregarcene di più, delle cose
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24-01-2016, 22:09
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#48
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Banned
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 200
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Fregarsene ti rende solo più vulnerabile.
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Punti di vista
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24-01-2016, 22:27
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#49
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
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Mi nascondo dietro a così tante maschere che questo problema non si palesa mai.
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25-01-2016, 09:28
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#50
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,144
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Quote:
Originariamente inviata da ariamente
Sto cercando di pensare a qualche volta in cui mi sono sentita "scoperta", ma non mi viene in mente niente ci sono stati alcuni episodi in cui qualcuno ha provato a leggermi, ma le cose che mi sono state dette erano così vaghe e banali che non hanno fatto effetto. Sinceramente non so come mi sentirei se qualcuno dovesse "scoprirmi", anche perché certe cose DAVVERO intime le so solo io, per il resto sarebbero solo supposizioni e frasi adattabili ai più (tipo: eh si vede che hai sofferto molto nella vita, eh si sei proprio una persona profonda, eh ma io l'avevo capito che nascondi qualcosa di forte, eh ma si vede dagli occhi che stai male blabla)
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Gli occhi sono lo specchio della verità
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25-01-2016, 10:39
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#51
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Sera.
Con "quando qualcuno vi scopre" intendo dire quando qualcuno, dicendovi qualcosa su di voi, vi fa capire che ha compreso qualcosa della vostra personalità che voi tendete a nascondere. O vi fa capire come apparite in realtà (cioè in un modo in cui non vorreste apparire, un modo che fa trasparire il vostro lato nascosto/triste/fobico/ecc...). O peggio vi fa realizzare qualcosa di voi stessi che non avevate capito. Non qualcosa di bello.
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Dipende se avverto che la persona che mi fa notare questa caratteristica ha ragione oppure torto (cioè, se dopo aver detto o fatto capire la certa cosa io "avverto" che ha ragione).
Se avverto che la persona ha ragione, allora ho una reazione positiva e cerco di correggermi. Ho corretto o sto correggendo alcuni difetti del mio carattere e in questo non ho avvertito nulla di negativo, per fortuna sono riuscito a viverla come una occasione di crescita personale, anche perchè ho visto che le mie interazioni sociale sono migliorate. C'è poco da fare, se avessi reagito con una chiusura sarei ancora infelice come anni fa.
Il discorso cambia se avverto che l'altra persona mi sta giudicando su parametri che non sono i miei o, peggio ancora, dopo una conoscenza troppo breve per poter formulare giudizi. In questi casi reagisco male non contro me stesso ma contro l'altra persona che inizio ad ignorare e svalutare.
Ci rimango male solo quando mi vengono fatti notare difetti che non posso cambiare, o almeno che non posso cambiare a breve (di solito non difetti caratteriali).
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25-01-2016, 14:25
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#52
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Indifferente. Se è una persona "autorizzata" mi fa piacere.
Comunque novanta percento nessuno capisce un cazzo, è più facile trovare critica e disprezzo random che approvazione e calore.
Ma una volta visto il pattern si realizza che è un problema che riguarda l'interiorità degli altri, non la propria.
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Mi sento "non accettata" per quello che sono e che mostro.
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Questo mi sa di trigger, ti fa venire in mente qualche episodio passato?
Le parole di condanna segnano, anche se "sembrano insignificanti".
Sopratutto se sono assolute come "sei ____", "fai sempre _____", "ma perché...", da bambini poi si prendono le parole dei genitori come editti divini (quando in realtà 99% sono cazzate apocalittiche).
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26-01-2016, 04:57
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#53
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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credo che non me ne freghi più niente , a meno che non mi attacchino direttamente a volte è successo, ed ho risposto in modo aggressivo , tipo cane messo contro un muro che mostra i denti
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26-01-2016, 08:42
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#54
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Come per dire....quando qualcuno tocca il tasto dolente
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26-01-2016, 10:04
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#55
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da Scorpion29
Io invece credo il più delle volte queste persone c'azzeccano, e anzi dirò di più: persone così andrebbero incontrate più spesso (ma non tra i parenti, quelli mai).
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Sono d'accordo, nel mio caso dipende dalla persona ovviamente. Deve conoscermi bene per poter dare qualche giudizio. In questo caso, mi impongo di essere umile e cerco di capire se il giudizio è sensato. Mi è capitato a volte di ricevere qualche giudizio ed avere delle epifanie, nel senso che all'improvviso ricollegavo fatti del passato e mi dicevo "Ecco perchè mi è accaduta quella cosa!"
Quindi si, vorrei incontrarne più di persone così interessate a me da darmi questi giudizi/consigli, mi sarei risparmiato anni di comportamenti errati.
Quote:
Originariamente inviata da Scorpion29
quote=Jupiter;1671621]
Quanti anni avevi quando l'hai fatto? (se non ti va non dirlo!)
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E' successo qualche settimana fa, di anni ne ho 25.
Ora che mi ci fai pensare, non avevo mai parlato in modo esplicito di questo specifico argomento (fidanzata) con mia madre (lei ci ha provato ma io ero sempre un muro di gomma). A causa di questo, ho vissuto episodi di autentica sofferenza in passato, tutto perchè preferivo tenermi tutto dentro per paura. Rintanarmi in me stesso è la cosa più facile e comoda ma non mi ha mai portato a niente.
Nel momento in cui, io per primo ho deciso di pensare "ma forse se lo dico a mia madre non cade il mondo" e mi sono sforzato fino quasi alle lacrime di dirlo, e l'ho fatto, ho iniziato a sentirmi leggero, sollevato, libero, insomma DAVVERO BENE. Eppure mi faceva così paura fino a poco fa!
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26-01-2016, 12:16
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#56
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da feaanor
Ti capisco benissimo, è la stessa cosa che capitava a me qualche anno fa. In quei casi usavo (e purtroppo uso) l'autoironia per nascondere il problema, con il solo risultato di prolungare la mia insoddisfazione e la mia sofferenza, oltre che nasconderla agli altri. Ecco, ho un aneddoto recentissimo. Parlando con dei parenti cui mostrava foto dei gatti, mia madre dice: "questa gatta è la fidanzata di mio figlio" senza alcuna malizia perchè, non avendole mai parlato di questo problema (ovviamente lei pensa che se non sono fidanzato è percho l'ho scelto, certo come no ), non sapeva quanto la cosa potesse farmi male. Ho abbozzato una reazione autoironica ma il giorno dopo, con grandissimo sforzo, trattenendo a stento le lacrime, le ho parlato e detto in faccia che quelle parole mi avevano fatto male. Se non lo avessi fatto e avessi lasciato l'autoironia, gli episodi si sarebbero ripetuti in futuro, causandomi altra sofferenza.
Mi sono sentito libero quando ho parlato con mia madre.
Mi riconosco anche sul fatto di fuggire. Ho vinto questa paura anzitutto ammettendo a me stesso i miei bisogni e convincendomi che il bene possibile è così grande, che è troppo stupido precluderselo perchè si ha paura (io provavo a dirmi queste cose ad alta voce, appena lo facevo venivo assalito da una sensazione di stupidità e riuscivo a superare il blocco). Per fare un esempio sciocco, sarebbe come rifiutarsi di curare una malattia perchè si ha paura delle punture.
Ah, un'altra cosa che faccio, sempre per autoconvincermi, è visualizzare in modo esatto un eventuale futuro di solitudine sentimentale. La realtà è semplice. Io già so che se dovessi arrivare a 30 anni senza aver mai provato amore starei malissimo, anzi già adesso (25 anni) avverto che molte cose non hanno lo stesso significato che se avessi una ragazza. Poi, se sento di aver bisogno di una scossa emotiva, vado più oltre con l'immaginazione e mi visualizzo a 50, 60 anni. Beh, non ho alcun dubbio che sarei un uomo pieno di rimpianti, pervaso da un senso di fallimento. Cerco di farlo in modo spietato e crudele, anche arrivando alle lacrime se necessario.
Ne approfitto per ringraziarti del topic che è molto interessante e ha stimolato molte riflessioni, complimenti
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a leggere queste cose mi assale un senso di rabbia e ti dico il perchè, oltre ad essere un uomo maturo e senza esperienze sentimentali (cioè il futuro che tu paventi) avverto nelle tue parole una grande sensibilità, forse addirittura troppa beh a 25 è possibile anche questo
mi domando come mai una persona indubbiamente dotata di grande umanità coem te sia sola , lo trovo assolutamente ingiusto il mondo è pieno di gente superficiale che ah un sacco di amici e ragazze ... Invece questo forum è pieno di persone sensibili che sono sole, un vero peccato
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26-01-2016, 15:08
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#57
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
a leggere queste cose mi assale un senso di rabbia e ti dico il perchè, oltre ad essere un uomo maturo e senza esperienze sentimentali (cioè il futuro che tu paventi) avverto nelle tue parole una grande sensibilità, forse addirittura troppa beh a 25 è possibile anche questo
mi domando come mai una persona indubbiamente dotata di grande umanità coem te sia sola , lo trovo assolutamente ingiusto il mondo è pieno di gente superficiale che ah un sacco di amici e ragazze ... Invece questo forum è pieno di persone sensibili che sono sole, un vero peccato
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Ti ringrazio davvero delle tue parole, sono quasi commosso sulla ingiustizia della mia e nostra situazione sono d'accordo, mi viene in soccorso la mia formazione scientifica, ho capito di dover accettare i "fatti sperimentali" così come si presentano (anche se appunto sono ingiusti) e cercare di porvi rimedio. Su alcuni ce l'ho fatta, su altri no, continuerò a tentare.
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