Continuo a ricevere silenzio, indifferenza, incomprensione, merda.
Poi quando racconto alcune cose del passato, anche solo di pochi mesi fa, cose che ho raggiunto, che ho sudato, passo per presuntuoso... -.-
Non so cosa cazzo vuole l'umanità da me... E se sono stato il migliore in qualcosa non devo essere condannato. Vaffanculo! Non hanno idea delle fatiche, delle difficoltà e dei sacrifici che ho fatto.
Mi vengono in mente Cioran, Schopenhauer.. anime elevate, lucide... che sento tanto vicine in questo momento. Sembra che siano lì a dirmi "Eh lo so... L'umanità è questa... ". Ma son consolazioni, e che consolazioni, verrebbe da dire... Due vite difficili.
La voglia di farla finita è fortissima, sono una formichina a cui il gigante ha voltato le spalle... E come cazzo faccio...
Sono distrutto, senza speranze....
Trattengo le lacrime per orgoglio, ma riempirei due secchi.
Voglio condurre una vita onesta, laboriosa, raggiungendo i miei obiettivi, in modo etico, senza furberie, senza spargimenti di sangue, senza baciapilismi, senza rompere i coglioni a nessuno.
Un passo alla volta.
E con questo fatto dell'umiltà mi hanno rotto i coglioni. Se non fossi umile magari mi sentirei perfetto, nel giusto, sordo verso consigli, opinioni, nozioni.
Invece ho trascorso la mia intera giovane vita ascoltando, studiando, imparando, mettendo in discussione ciò in cui credevo. E mi son fatto tanto male da solo. Ma se qualcosa la so fare bene, cazzo la so fare bene. Se ho dato un certo tipo di contributo, ho dato proprio quel tipo di contributo.
Di certo non lo dimentico, nè lo nascondo. Punto.
E se qualcuno è invidioso, non ce la può fare, ecc.. Si guardi dentro, pensi a migliorarsi, e non mi rompa i coglioni.
Qui va a finire male, molto male. Per il sottoscritto naturalmente.
E chi l'ammazza l'umanità, manco Mario Monti, manco il Bilderberg, le catastrofi naturali, gli alieni, il diluvio universale, ecc. ecc.