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Originariamente inviata da claire
Perché "chi è al di sotto" , e immagino ci si riferisca a "chi sta in condizioni peggio" non va considerato?
Non è vero, poi se uno vuole aderire a questa visione, se ne deve prenderle a responsabilità , è una scelta sua.
Anche sull'invidia. L'invidia è un sentimento. Ci si può lavorare su. In molti modi. E anche lì è una responsabilità personale, una scelta, quantomeno provare a uscire dallo schema deterministico che si ha nella testa.
La scelta di andarci dietro è libera. E bisogna averne consapevolezza.
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Ma non è un discorso di invidia.
E' che alla fine sei costretto a farli i conti con la realtà, purtroppo (per quanto a me non piaccia proprio -
c'è una realtà - ). Tipo se non hai i soldi per mangiare o pagare le bollette - e a nessuno frega niente se non ce li hai, anzi (solleciti, solleciti, SOLLECITI) ... cioè.. è una cosa reale, non fiction o trip mentale su cui puoi lavorare.
Comunque io ogni giorno che mi risveglio sono sempre "nuovo".
E' la realtà che, invece, è sempre quella vecchia, stantia... che fa cagare.. ecco..
E i sordi per mangiare li devi avere (se no non mangi).. e le bollette le devi pagare (sennò rischi cose brutte).. consapevolezza che uno può averci su (non so cosa) o meno.