SugarPhobic

Fatti forza zetta... non mollare.

Blue_Moon

Già, anch'io se non esco mi deprimo ://

super unknown

gli ho voluto e gle ne voglio ancora... non riesco a non pensarla, mi manca .. :''(

HelterSkelter

Ho paura di tutti i pensieri che si stanno affollando nella testa.

Odd

Giusto... uguale per me!

chrissolo

più che sfinito

finito

super unknown

Lost in the pain

chrissolo

tersite

dolce

Don Chisciotte

Triste.

suicida

cristo

berserk

Come se fossi spettatore di Uomini e Donne

Loner

In ansia per domani

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Va male.
Tutte le notti faccio sogni in cui cerco di spiegarmi con alcune persone della mia vita (parenti e amicizie che non riesco più a vedere anzi sono terrorizzata all'idea) ma finisce sempre che litighiamo o vengo ignorata o arriviamo allo scontro fisico, e l'impossibilità del superamento del conflitto e del malessere si erge in tutta la sua imponenza e mi distrugge.

Persone che nemmeno sanno il mio dibattermi, soprattutto i parenti.
Non ne posso più.

E poi c'è mio padre che COME UN RITARDATO mi piazza lì delle frasi su un'altra figlia che ha avuto prima di me e che ora non gli parla più (una figlia di cui io non sapevo nulla fino un anno e mezzo fa) ha un atteggiamento da imbecille a riguardo e si comporta come se dovessi ritrovargliela io la figlia, e anche quella è una cosa delicata e impossibile che ho dovuto insabbiare e su cui ho dovuto rendermi insensibile.

Non riesco a stare con nessuno ma anche qui in famiglia è tutto calmo solo sulla superficie. Mi sembra tutta una pagliacciata, vorrei andare da un'altra parte ma a far che? Non me ne fotte di nulla.
Meglio non stare troppo vicino agli altri. Me ne frego dei porcospini di Schopenhauer, me ne frego che l'uomo è un animale sociale, i legami e l'intensità vanno moderati, se da soli vi sentite meno di niente e cercate solo qualcuno attraverso cui vivere troverete solo un'altra schiavitù.

Che sembra meglio del niente solo per disperazione.

Inosservato

moderati è un termine troppo buonista, lo usate voi normopensanti perchè avete tutte le vostre paure e fragilità, noi evitanti sostituiremmo il termine "moderati" col termine "evitati"

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Ma infatti non è questione di moderare, è questione di esser sani e vivere rapporti sani, tutti gli altri evitano o dipendono.
Più che moderazione, tenersi ben lontani dagli estremi.
Mattanto.
Il problema è intrinseco.
Solo che a me dà fastidio avere il terrore di uscire di casa o di poter incontrare certe persone solo perché mi faccio labile nell'incontro.
Solo perché non ho difese.
Appunto queste difese che non ho vorrei averle per poter vivere in una maniera sana, non mi interessano gli stratagemmi per aggirare problemi che nel frattempo diventano giganti costringendoti a fare un giro sempre più largo fino a non poterti muovere più.

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Io non pretendo la perfezione dei rapporti, però avere rispetto di sé e dell'altro in un rapporto è fondamentale, è la base su cui può poggiarsi tutto il resto, e se pure questa è utopia allora saluti e baci

Ma come insinuare l'equilibrio in una situazione totalmente compromessa?
Perché non ho imparato ad avere rispetto di me? Perché è così traumatico l'incontro con l'altro? Ma come è successo

super unknown

Down in a hole :'(

AshtrayGirl

Uno schifo, ma tanto tanto. Vorrei avere una capoccia diversa.

alien boy

Già, bel problema... si pensa ad aggirare continuamente ciò che inquieta e mette di fronte alla propria inadeguatezza, a temporeggiare, a veder-cosa-si-può-fare, a prendere vie laterali, ma alla fine si rischia solo di raggirare se stessi. Ma io personalmente non saprei agire altrimenti e temo che alla fine sarà il tempo a mettermi di fronte a ciò che si è schivato e non so se riuscirò ad avere la forza per ciò.